Nati il 4 Luglio: tutti (o quasi tutti) i "fratelli" di Captain America, dalla Golden Age in poi. Parte Quinta

Dopo un lunghissimo viaggio tra trincee e bombardamenti, chiudiamo questa lunga cavalcata tra i patrioti in costume della Golden Age con questa ultima – per ora – parte. Stavolta non mi dilungherò in troppi preamboli e giungerò subito al sodo introducendo l'ultima lista di characters a stelle e strisce dell'annata 1942-43, periodo che vedeva esplodere gli ultimi colpi editoriali a livello di comic books bellici propagandistici in tutti gli store e le edicole d'America, oltre ovviamente alle copie distribuite direttamente in tutti gli avamposti al fronte durante il tremendo conflitto in corso. Impulso editoriale questo, che come ricordato nella precedente parte, accelerava ancor più i suoi passi dopo l'entrata effettiva degli Stati Uniti in guerra a seguito dei tragici eventi di Pearl Harbour. 

Se nella scorsa "puntata" eravamo rimasti al Gennaio del '42, con i primi eroi della seguente lista riprenderemo proprio da quei freddi giorni, andando ad esplorare vita morte e miracoli di questi (quasi) ultimi fratelli e sorelle acquisiti del ben più celebre Captain America, eroe e simbolo a stelle e strisce senza il quale questo lungo speciale in più puntate non avrebbe avuto senso di esistere.
Dunque, senza indugio, ributtiamoci di nuovo nella mischia bellica e occhio ai proiettili vaganti...

Nati il 4 Luglio: tutti (o quasi tutti) i "fratelli" di Captain America, dalla Golden Age in poi. Parte Quarta

Quarto appuntamento con il nostro viaggio all'interno del colorato mondo composto dai portatori di Bandiera Americana in costume (per le precedenti puntate andate pure qui, qui e qui). 
Il freddo Dicembre del 1944 che avrebbe contraddistinto la grande offensiva delle Ardenne, o il tremendo assedio di Bastogne, erano ancora lontani; un altro Dicembre, quello del '41, tracciava invece un netto solco nella vita della Nazione Americana e dei suoi giovani abitanti. Precisamente all'alba del 7 Dicembre 1941, il tragico attacco della marina Imperiale Giapponese nei confronti delle installazioni militari Americane di stanza a Pearl Harbor, segnava definitivamente l'ufficiale entrata in guerra degli Stati Uniti nel devastante conflitto che stava scuotendo il vecchio continente. Un Natale sicuramente triste, ma che non fece perdere d'animo le volenterose case editrici del periodo, portandole a sfornare una ridda di nuovi supereroi da lasciare sotto l'albero di Natale dei giovani lettori di quegli anni così difficili.

Sin dalla nascita di The Shield, primo supereroe ad indossare i colori della bandiera, e successivamente con lo stesso Captain America, i nostri eroi a stelle e strisce erano già da tempo entrati virtualmente in guerra, sia per propaganda, moda o puro atto dovuto alla Nazione; spesso contrastando infiltrazioni Nazi su suolo Americano o scienziati folli misti ad improbabili assassini Samurai Nipponici; a volte invece combattendo direttamente al fronte aiutando gli eserciti alleati, e non ultimo, assestando magari anche un bel pugno in faccia all'odiato Zio Adolf in persona! 
Ma dopo quel triste 7 Dicembre la musica iniziò a cambiare. I nostri eroi stavolta, pur continuando la loro personale guerra di routine sulle pagine dei numerosi comic books distribuiti nelle centinaia di edicole e store d'America, fecero un inedito salto di qualità. Questa volta si recarono direttamente e "fisicamente" sul vero fronte di guerra, regalando supporto e compagnia a quei giovani Americani che si erano arruolati per difendere il proprio paese...quindi non più soltanto pagine colorate sfogliate al sicuro delle proprie case dai fedeli giovani lettori di un tempo che erano rimasti a casa, ma anche pagine ingiallite e svolazzanti riposte tra un elmetto e un fucile all'interno di una trincea. 
Se nella precedente puntata avevamo esplorato l'autunno caldo del 1941, questa volta i freddi venti di guerra ci porteranno direttamente alle soglie del 1942, con un altra serie di characters minori in costume rosso e blu, che volente o nolente, si trovarono a nascere nel momento più critico della storia degli Stati Uniti. Dunque copritevi bene, indossate elmetto ed anfibi da neve, e iniziamo...

Nati il 4 Luglio: tutti (o quasi tutti) i "fratelli" di Captain America, dalla Golden Age in poi. Parte Terza

Proseguiamo il nostro cammino a stelle e strisce con questa terza immersione tra i coraggiosi fratelli minori del valoroso Captain America (per la Prima e la seconda parte di questo nostro viaggio a puntate vi rimando qui e qui). Stavolta, a livello cronologico, entreremo nell'autunno caldo del 1941, che a livello di produzioni ed esordio su cartaceo di fieri eroi della nazione non è certo da meno rispetto al boom estivo del '41 trattato nelle precedenti prime due puntate. 

Tra capitani coraggiosi, altezzosi super Americani, bandiere umane mascherate e giovani scavezzacollo agghindati di rosso bianco e blu, anche stavolta entreremo a conoscenza di un simpatico quanto improbabile sottobosco di eroi sempre pronti a dare la vita per il proprio paese! Quindi, senza indugio alcuno, rimettiamoci in marcia sul nostro coloratissimo carro armato delle libertà e iniziamo!

Nati il 4 Luglio: tutti (o quasi tutti) i "fratelli" di Captain America, dalla Golden Age in poi. Parte Seconda

Anche se il 4 di Luglio è ormai passato, continuiamo insieme il viaggio tra i colorati Characters a stelle e strisce sfornati durante il periodo bellico e non. Se nella precedente prima puntata eravamo partiti all'insegna del testosterone maschile, è giusto ora iniziare questa seconda parte del viaggio con il gentil sesso; difatti, è bene ricordarlo, non solo i maschietti in costume patriottico dominavano la scena di quei tumultuosi – ma prolifici editorialmente – anni a cavallo della seconda guerra mondiale...parecchie infatti furono le pulzelle d'arme, novelle e battagliere Giovanna d'Arco, che diedero il contributo alla nazione durante il conflitto, sia al fronte, che su suolo Americano. Basterebbe citare l'eroica infermiera da campo War Nurse – che non includerò in questa seconda parte in quanto ho già trattato di lei in un approfondita scheda di qualche tempo fa – o la ben più importante collega Wonder Woman, per dare una cifra dell'importanza delle donne "mascherate" in campo militare fumettistico. 

Su di loro mi limiterò soltanto a dire che nascevano ambedue nel burrascoso 1941, anno che segnava il drammatico ingresso degli Stati Uniti nel tremendo conflitto che stava insanguinando l'Europa e il resto del mondo. Posso giusto limitarmi a dire che entrambe sarebbero cronologicamente – e perfettamente – rientrate nella lista di oggi. Stop. Ben altre loro colleghe invece apriranno le danze, spartendosi inevitabilmente lo spazio con i colleghi uomini, che, come ovvio, dominavano, e ancora dominano, le scene dei comic books Americani. Bene, indossiamo quindi elmetto e giarrettiera e iniziamo, signore e signori. 

Nati il 4 Luglio: tutti (o quasi tutti) i "fratelli" di Captain America, dalla Golden Age in poi. Parte Prima

Come ogni anno, puntualmente, per milioni di patriottici Americani si rinnova il rito dei festeggiamenti del 4 di Luglio – il famigerato Indipendence Day – festa nazionale che commemora la dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti – e relative tredici colonie – avvenuta il 4 luglio del 1776, e che andava a sancire, dopo anni di sfiancanti e sanguinose battaglie, il definitivo distacco dall'allora Regno di Gran Bretagna governato da Re Giorgio III. 
Festeggiamenti che coinvolgono ogni stato, città o famiglia Americana degna di questo nome; fastose cerimonie, sia pubbliche che private, pompose parate lungo i viali e corsi più importanti della nazione, fuochi d'artificio, mastodontiche fiere, concerti, partite di baseball, rugby, basket etc etc...questo e ancor di più per celebrare tutti insieme, uniti dalla bandiera a stelle e strisce, la storia e le tradizioni del paese.
Ovviamente, il settore per cosi dire ludico artistico, sia nel cinema che nella narrativa cartacea, non si è mai tirato indietro, e anzi, ha da sempre proposto o lanciato iniziative – anche un po' kitsch – a tema patriottico. Film e fumetti su tale argomento si sprecano. E visto che qui si parla di fumetti, per la precisione di comic books, soprattutto provenienti dalla gloriosa – e anch'essa patriottica – Golden Age, mi è sembrato opportuno contribuire a modo mio in merito all'argomento patriottismo a stelle e strisce nel colorato mondo dei super eroi (molto spesso soltanto eroi umani e stop). Di seguito mi sono dunque divertito a stendere un copioso elenco di tutti quei Characters, di pubblico dominio e non, che abbiano indossato o fatta propria la bandiera Americana, sia come simbolo da portare nelle loro avventure personali, sia andando letteralmente a combattere sul fronte durante gli anni del secondo conflitto mondiale; difatti, non a caso, molti degli eroi che scorreranno su questa pagina e nelle prossime, provengono o nascono direttamente per la propaganda bellica nata tra la fine degli anni '30 e i primi '40

Inutile dire che il simbolo – nonché il più celebre – di questa "moda" sia il Captain America della Marvel Comics (all'epoca della sua nascita ancora chiamata Timely Comics). Della cosiddetta "Sentinella della Libertà" però non parlerò nella seguente lista fiume...le sue gesta e la sua storia editoriale parlano già abbondantemente per lui, per non parlare di film e serie animate che negli ultimi anni ingombrano il settore audiovisivo. No, piuttosto mi dedicherò ai suoi "fratelli minori" nati poco prima, o poco dopo di lui, diventando ben presto un oceano colorato di Rosso e Blu intriso fino al midollo di autentico spirito Star Spangled Banner
Molti di loro si sono persi nell'oblio della guerra, mentre altri, fortunosamente, sono arrivati sino ai giorni nostri. Nel procedere, seguirò un rigoroso ordine cronologico per evitare favoritismi, e, vista la mole dei Characters messi in campo, sarò costretto a suddividere questo "viaggio" in diverse puntate... quindi, bando alle ciance, fuoco alle polveri, e avanti coi carri!

Golden Focus On: THE DART!

La nascita di Superman nel 1938, si sa, fu lo starting point per moltissime realtà editoriali con i loro conseguenti eroi in calzamaglia. Alcune con storie travagliate, altre con storie di successo o, nel peggiore dei casi, con pendenze legali sulla testa per semplice violazione del copyright; proprio a quest'ultima categoria appartiene la Fox Feature Syndicate, di cui mi sono occupato spesso su queste pagine a proposito delle sfortunate vicende inerenti la famigerata causa legale Wonderman vs Superman. Ciononostante, come già visto con l'invincibile eroe biblico Samson, la Fox riuscì comunque ad uscire dal pantano legale di cui sopra, riuscendo ad imporsi dignitosamente nel caotico mercato dei supereroi americani della fiorente Golden Age, creando a rotta di collo una moltitudine di nuovi coloratissimi supereroi. Tra questi, aggiungendosi agli altri eroici colleghi targati Fox già apparsi su questo blog (Samson, Blue Beetle, Spider Queen, Black  Lion, Wonderman) c'era anche l'affascinante e un po' strambo Dart! 

The Dart - weird comics #5 Fox 1940

Golden Focus On: SAMSON!

Di eroi e super eroi legati alla mitologia e alla bibbia stessa nel variopinto mondo dei Comics se ne possono trovare veramente a bizzeffe. Cosa che non deve stupire più di tanto, dato che queste figure leggendarie sono in fin dei conti la matrice primaria da cui la figura del super eroe ha preso vita. Per fare un esempio, uno dei più abusati è sicuramente l'Ercole dei miti, di cui il più famoso è senz'altro quello di cui si è appropriata anni fa la Marvel Comics. E non ne cito altri perché altrimenti non si finirebbe più; dai velocisti agli evocatori di fulmini e saette, passando per i soliti super forzuti, gli eroici guerrieri provenienti dai miti veramente non si contano. Anche durante la prolifica epoca della Golden Age saccheggiare suddetti nobili characters era già moda assai fiorente e diffusa, e una delle case editrici del periodo che spinse molto sull'argomento fu la Fox Feature Syndicate; imperterrita e temeraria, dopo che il suo più celebre e sfortunato supereroe Wonderman era stato silenziato dalle cause legali messe in piedi dal colosso DC Comics – al fine di proteggere la loro creatura Kryptoniana – la Fox, capitanata dallo stoico e per nulla arrendevole fondatore Victor Fox, decise che valeva comunque la pena di proseguire lungo la tortuosa e colorata strada dei Supereroi, e nel giro di un anno, subito dopo la chiusura di Wonderman, aveva già messo in cantiere nuovi characters in maschera come The Flame o Green Mask...ad affiancarli, insieme ad altri nobili colleghi in costume, c'era anche il possente Samson!

Samson fantastic comics #1

10 Villains senza Superpoteri ma ugualmente tosti.

Che la categoria dei Villains o Supervillains eserciti un notevole fascino sul sottoscritto non è un segreto. Già tempo fa, proprio sulle pagine di questo Blog, avevo dedicato loro un interessante lista. Nella suddetta si parlava soprattutto della creazione o le curiose origini che si nascondevano dietro alcuni di loro, che a guardar bene, erano in maggioranza, tranne alcuni, quasi tutti dotati di superpoteri o similia. E a proposito di poteri o superpoteri, stavolta mi sono divertito proprio a stilare una lista personale di Villanzoni del tutto sprovvisti di miracolose capacità, ma che hanno comunque in più di un occasione dato del filo da torcere all'eroe o gli eroi di turno. 
Characters dotati soprattutto di carisma e personalità – più qualche piccolo aiutino tecnologico – che ha permesso loro di spuntarla in  più di un occasione. In soldoni, non sempre c'è bisogno di essere un Darkseid, un Magneto o un Simbionte Alieno per essere competitivi. Anzi, si potrebbe anche affermare tranquillamente che molti di questi criminali "umani" siano persino più pericolosi di super esseri detentori di chissà quale potere cosmico o abilità mutante. Chi guidato dalla follia, dall'aggressività, la scaltrezza o il cinismo più bieco, ha in un certo qual modo lasciato – e la lascia ancora – la sua mortale impronta nel mondo dei comics, dall'alba della Golden Age sino ai giorni nostri.  



BANE (DC Comics)
Già compreso nella precedente lista citata pocanzi, Bane rientra quasi per il rotto della cuffia in questa lista – viste le sue "capacità rinforzanti" – ma la sua importanza non è da meno, e non solo per essere stato uno dei pochi a mettere in difficoltà l'uomo pipistrello spezzandogli la schiena in una celebre storia. Questo energumeno prima di iniziare la sua turpe carriera di "supercriminale" era un essere umano in normali, seppur perfette, condizioni fisiche. Soltanto in seguito, per aumentare la sua già innata forza e massa muscolare, decise di utilizzare su di se' il micidiale composto denominato Venom, diventando quello che conosciamo un po' tutti. Dotato di un acume e un senso tattico non indifferente, più di una volta questo brutale criminale ha messo in scacco il mondo del Cavaliere Oscuro, oltre a metterlo quasi definitivamente fuori gioco con la famosissima ginocchiata "chiropratica". L'uso del Venom però rese al tempo stesso sempre più dipendente – proprio come una droga  – il nostro bestione, portandolo ad ingaggiare una lotta di volontà non indifferente con se stesso e i suoi principi. Persona molto colta e dotata di intelligenza e determinazione al limite dell'umano, Bane ricevette anche la "benedizione" del mitico Ra's al Ghul, che definì la sua mente come "pari alla più grande che avesse mai conosciuto nei suoi lunghi secoli di vita".

Golden Focus On: BLACK PANTHER!

Tutti più o meno conoscono l'eroe Marvel Black Panther. Soprattutto molti bambini (nipotini nel mio caso) vanno pazzi per questo affascinante eroe oscuro e selvaggio, divenuto famosissimo grazie ai film del Marvel Cinematic Universe e alle svariate serie animate realizzate su di lui. Personaggio carismatico, non c'è che dire...ma forse non del tutto "nuovo" sul piano editoriale e nella scena dei cosiddetti vigilanti o eroi in costume. In particolar modo se poi ci concentriamo sul suo evocativo nome di battaglia... 
Già, perché a fregiarsi dell'esotico nome felino fu un altro personaggio misterioso nato ben 25 anni prima dell'eroe Marvel: il Black Panther della Centaur
Nato nel Luglio del 1941 sulle pagine di Stars and Stripes #3, edito dalla Centaur  Publications, Black Panther era una creatura del poliedrico fumettista Paul Gustavson, creatore tra le altre cose di characters come Fantom of the Fair, Arrow, Man of War, e i ben più conosciuti Angel per la Timely Comics e Human Bomb per la Quality Comics. In  più Black Panther condivideva le pagine di Stars and Stripes Comics con il leggendario The Clock ed il possente Amazing Man, oltre al già citato Fantom of the Fair.
Black Panther Centaur Publications 1941

Golden Focus On: THE MARKSMAN!

Una delle categorie mediamente diffuse nel mondo dei comic books americani sono senz'altro gli arcieri. Apparentemente svantaggiati rispetto a colleghi dotati di poteri straordinari o gadget avveniristici, questi simpatici scavezzacollo, dotati solamente di semplici arco e faretra, si sono spesso ritagliati nel tempo un posto d'onore tra i grossi calibri, dimostrando grande valore ed enormi capacità. 
Sin dalla mitica Golden Age questa amabile categoria ebbe modo di farsi notare; basti per esempio pensare al The Arrow della Centaur Publications, apparso nientemeno che tre mesi dopo la nascita di Superman! Mentre già da 1940 characters come lo Spider della Quality Comics, o il Golden Arrow della Fawcett Publications, erano già in piena lotta al crimine...senza dimenticare, ovviamente, il ben più famoso Green Arrow della DC Comics. Tutti attivi nella loro personale lotta al male, e calati nei loro bei completini composti da maschere e cappucci di ogni foggia e colore. In questa variegata comunità di tiratori di frecce però ce n'era uno in particolare che usciva un po' da questi schemi. Uno per cui l'attività di tiro con l'arco non era poi così importante e prioritaria...un simpaticone che rispondeva al nome di The Marksman

Illustrazione realizzata da Fred Guardineer, importante artista che
 si occupò delle avventure di Marksman fino alla sua chiusura.
  

I Supereroi Animati di Alex Toth - parte seconda

Riprendiamo il piccolo viaggio tra le eroiche creature animate fuoriuscite dalla mente ed il pennino dell'istrionico Alex Toth, sempre in tandem con leggendaria macchina produttiva targata Hanna&Barbera. Stavolta in questa parte finale andremo a scoprire quei characters, non propriamente eroi mascherati – per quelli vi rimando alla lettura della prima parte – fuoriusciti dalla fervida fantasia di Toth, e che erano perlopiù legati ad un certo mondo fantasy e mitologico, misto a qualche singolare spruzzatina proveniente dai mondi Hyperborei e barbarici degni dei romanzi di Robert Erwin Howard.
Anche stavolta seguirò un ordine prettamente cronologico nella presentazione di queste produzioni, che in un modo o in un altro furono quasi tutte trasmesse dalle reti televisive italiane, sia private che pubbliche. 
Iniziamo...




Golden Focus On: MICRO-FACE!

A livello estetico uno degli eroi della Golden Age pregno di un certo fascino è senz'altro il primo Sandman (Wesley Dodds) della DC Comics apparso nel lontano 1939 su Adventure Comics #40; questo primo Sandman era decisamente figlio delle letture dei romanzi Pulp del tempo – Detective Mysteries, Black Book Detective, etc – effettuate dal suo creatore, il prolifico Gardner Fox. Cappello a tesa larga, mantellina di ordinanza, completo elegante all'ultima moda, e l'iconica maschera antigas modificata alla bisogna a coprirne il volto, senza ovviamente dimenticare l'immancabile pistola narcotica terrore di ogni criminale. In seguito l'eroe, da questo primo leggendario outfit, passerà ad un ben più prosaico costume giallo-viola in linea con le tendenze del momento in materia di supereroi, e alla sua militanza nel primo super gruppo della Golden Age di casa DC, la Justice Society of America, di cui era stato tra l'altro uno dei membri fondatori.  Le nuove avventure del periodo, tra i diversi autori, vedranno al timone anche due vere leggende dei comics, il formidabile duo formato da Joe Simon e Jack Kirby, che in un certo qual modo segneranno alla loro maniera la nuova vita editoriale di Sandman. Ad ispirarsi a questo leggendario character della prima DC Comics c'era un suo "collega" ed eroe minore che non poteva non essere intercettato dalle antenne costantemente puntate sulla Golden Age di questo blog; un character singolare, volendo anche un poco ridicolo, ma a suo modo – anche lui come Sandman – dotato di un certo fascino… Micro-Face!

Micro-Face - hillman periodicals 1943

Golden Focus On: MIGHTY WOMAN!

In un mondo vasto e prevalentemente maschile come quello dei supereroi della Golden Age, non sempre era facile o semplice per un eroe in "rosa" emergere, e la competizione con i signori colleghi maschietti era spesso impari. Certo, se ti chiamavi Wonder Woman tutto era più semplice e te la potevi giocare anche con i grossi calibri (Superman in primis). Altrimenti dovevi sperare di passare alla storia come una  Femme Fatale in pelle – Catwoman, Black Angel – come una valorosa combattente per la libertà – Miss America, War Nurse, MissVictory – come una letale e misteriosa forza mistica della natura – Fantomah – o al massimo come una delle tante Jungle Girls dell'epoca. Se invece non eri niente di tutto ciò, potevi sperare almeno di giocartela con characters femminili tuoi pari come la fiera Moon Girl, già a suo tempo rivale e clone della stessa Wonder Woman. Ecco, se ti accontentavi di queste "posizioni" allora il tuo ruolo nel mondo dei comics era senz'altro quello di Mighty Woman!


Amazona Mighty Woman - fiction house 1940

I Supereroi Animati di Alex Toth - parte prima

Il mondo dei Cartoni animati si sa, è assai vasto. Lo era ai suoi inizi, figuriamoci in seguito o ai giorni nostri, soprattutto quando le nuove tecnologie hanno del tutto accorciato il range tra produttività e qualità, senza perdere del tutto il contatto con i giovanissimi avventori di questo "antico" mezzo audiovisivo che, non si può negare, ha contraddistinto e formato anche l'infanzia di moltissimi lettori di fumetti. Non c'è ombra di dubbio che fra le glorie "animate" del passato un posto d'onore spetti sicuramente alle produzioni del leggendario duo formato da William Hanna e Joseph Barbera, che presto o tardi segnò – e segna ancora – intere generazioni di piccoli – poi divenuti adulti – spettatori televisivi e divoratori onnivori di tonnellate e tonnellate di cartoni animati. Da par mio posso dire tranquillamente di essere uno di quelli... Aspettare certe mattine domenicali, o pomeriggi post merenda e post compiti, per spararsi la solita dose di Flinstones e compagnia colorata al seguito, era una appuntamento imprescindibile. Ma già a quei tempi la mia spiccata curiosità per tutto quanto era arte, e di chi o cosa si celava dietro quei fantastici disegni, si faceva sempre più predominante... in special modo poi se gli eroi della TV iniziavano a diventare più maturi e accattivanti; difatti, senza nulla togliere a prodotti come Flinstones, Jetsones, Top Cat, Scooby Doo, Yoghi e compagnia antropomorfa andante, la mia attenzione iniziava a venire rapita da altri personaggi più maturi e accattivanti – scoperti sulle tv locali – e dai nomi ben più evocativi come Space Ghost, Birdman, o Shazann. Personaggi questi – tra i tanti – che rapivano molto di più la mia attenzione, e che anni più tardi, in un modo o in un altro, avrebbero portato i miei interessi di giovane adulto verso il colorato e sfaccettatissimo mondo dei Supereroi. Seppur, me ne rendo conto, sia alquanto riduttivo etichettare il tutto con il termine di Supereroi, i personaggi che andavo via via scoprendo in quegli anni ai miei occhi cosi apparivano, soprattutto per le loro gesta e la loro resa grafica in video. E proprio quest'ultimo aspetto mi affascinava enormemente, portandomi a studiare, ricopiare e riprodurre su fogli e quant'altro, le fattezze di questi cosiddetti "Eroi", arrivando ad evidenziare – per quanto potesse un ragazzino di otto o dieci anni quale ero all'epoca – un trait d'union artistico che legava queste "creature" di carta e celluloide. L'impianto grafico era qualcosa di nuovo – almeno per me – in un mondo come quello di Hanna&Barbera sino ad allora composto solo di, passatemi il termine, personaggi caricaturali e animali antropomorfi. Dovettero passare anni e anni prima che una mia certa maturità e conoscenza del mezzo artistico legato a fumetti e animazione potesse portarmi alla soluzione; e cioè lo scoprire quale vulcanica mente creativa si celasse dietro quelle creazioni. Un artista che avevo ammirato altrove, e che senza saperlo aveva in un certo senso segnato una parte della mia infanzia  televisiva... Alex Toth!