Golden Focus On: THE MARKSMAN!

Una delle categorie mediamente diffuse nel mondo dei comic books americani sono senz'altro gli arcieri. Apparentemente svantaggiati rispetto a colleghi dotati di poteri straordinari o gadget avveniristici, questi simpatici scavezzacollo, dotati solamente di semplici arco e faretra, si sono spesso ritagliati nel tempo un posto d'onore tra i grossi calibri, dimostrando grande valore ed enormi capacità. 
Sin dalla mitica Golden Age questa amabile categoria ebbe modo di farsi notare; basti per esempio pensare al The Arrow della Centaur Publications, apparso nientemeno che tre mesi dopo la nascita di Superman! Mentre già da 1940 characters come lo Spider della Quality Comics, o il Golden Arrow della Fawcett Publications, erano già in piena lotta al crimine...senza dimenticare, ovviamente, il ben più famoso Green Arrow della DC Comics. Tutti attivi nella loro personale lotta al male, e calati nei loro bei completini composti da maschere e cappucci di ogni foggia e colore. In questa variegata comunità di tiratori di frecce però ce n'era uno in particolare che usciva un po' da questi schemi. Uno per cui l'attività di tiro con l'arco non era poi così importante e prioritaria...un simpaticone che rispondeva al nome di The Marksman

Illustrazione realizzata da Fred Guardineer, importante artista che
 si occupò delle avventure di Marksman fino alla sua chiusura.
  

Nato nel maggio del 1942 sulle pagine di Smash Comics #33 della Quality Comics, Marksman era il bizzarro parto dello scrittore Bob Powell e del fumettista Ed Cronin (quest'ultimo tra le altre cose era anche in parte editore dello stesso fumetto). La creazione di Marksman servì perlopiù a sostituire un altro eroe mascherato chiamato Invisible Hood, un character che all'epoca non riscosse il successo sperato tra i giovani lettori di Smash Comics. Tra le altre cose il nome di battaglia di Marksman era già stato utilizzato da un altro eroe pubblicato dalla Centaur Publications nel 1941. Costui però non era un arciere, ma bensì una sorta di lanciatore infallibile di coltelli, lance o qualsiasi corpo contundente, quindi le similitudini con il Marksman della Quality Comics si limitavano solamente a questi aspetti. 

The Marksman 1 Smash Comics #33
Il Barone Povolsky si traveste da Maggiore
Hurtz coadiuvato dal fedele servitore Vorka.
The Marksman 1 Smash Comics #33

La particolarità di Marksman – come accennato pocanzi – era quella di, per cosi dire, fregarsene dell'attività di tiro con l'arco, preferendo invece quello di spia. Nella sua identità civile egli era il Barone Povalsky, giovane rampollo dell'aristocrazia Polacca, che scosso e oltraggiato dalla brutale invasione dei suoi territori e del suo stesso castello da parte degli occupanti Nazisti, decise di attivarsi in prima linea per opporsi al feroce invasore adottando una sua particolare strategia. Povalsky, ormai un nobile decaduto, decise che il metodo migliore per sabotare e contrastare l'invasore fosse quello di infiltrarsi di nascosto tra le sue schiere – camuffato e mascherato a dovere – in veste di ufficiale Nazista. In breve tempo il nostro ex Barone riuscì a scalare sempre più posizioni nella catena di comando, arrivando a diventare comandante in capo delle stesse truppe di occupazione d'istanza nei suoi territori, adottando l'identità fittizia di tal Maggiore Hurtz. Contemporaneamente a questa identità, nelle sue "ore libere" adottava l'identità di Marksman, tiratore scelto ed arciere infallibile, che grazie al suo arco, riusciva a sventare ogni mossa dei comparti Nazisti che lui stesso – in parte – comandava quando impersonava il Maggiore Hurtz. Insomma, un cortocircuito mentale non da poco. 
A conoscere tutti questi retroscena, e in particolar modo di chi si nascondesse sotto il rosso cappuccio di Marksman, era il suo fedele servitore Vorka, che lo aiutava nelle sue missioni operando da una stanza segreta nascosta in una torre limitrofa al castello occupato. Missioni queste, che spesso e volentieri finivano con qualche morto ammazzato...difatti, un aspetto che decisamente contraddistingueva Marksman dagli altri arcieri suoi contemporanei, era senza ombra di dubbio la sua spietatezza nel punire il proprio nemico, su cui egli infieriva senza alcuna pietà con le sue mortali frecce. In soldoni, il nostro non esitava un istante ad uccidere il proprio avversario. Soprattutto se indossava una svastica! 

Fred Guardineer - The Marksman 1943
Fare centro dentro un Nazista... lo sport preferito di Marksman. 

Marksman e il suo fedele servitore Vorka continuarono la loro segreta e spietata lotta all'invasore per tutta la durata della seconda guerra mondiale, e tra i loro nemici non vi erano solo semplici soldati o gerarchi Nazisti, ma anche avversari più singolari o mascherati anch'essi. Tra i più importanti vi erano senza dubbio la letale Femme Fatale Fraulein Halunke, e l'insidioso Crossbow; quest'ultimo era un agente Nazista armato di balestra super accessoriata e vestito di tutto punto all'ultima moda dei cavalieri Teutonici, ordine cavalleresco di cui millantava fiere e dubbie origini. Ultimo appunto in merito agli avversari incrociati dal nostro, è quello legato al suo incontro/scontro con Adolf Hitler in persona, usanza questa alquanto in voga in quegli anni da parte della comunità degli eroi mascherati del periodo. 

Crossbow e Adolf Hitler, le nemesi preferite da Marksman. 
The Marksman fight Adolf Hitler - Smash Comics #43

Finita la guerra con le sue conseguenti minacce, anche per Marksman giunse il tempo del "pensionamento", e nell'aprile del 1945, su Smash Comics #58, uscì la sua ultima avventura. Da annotare una curiosità: i due creatori di MarksmanPowell e Cronin – si occuparono della loro creatura soltanto nei suoi primi mesi di vita, lasciando in seguito nelle sapienti mani del professionale e affidabile Fred Guardineer – importante nome in ambito Golden Age – la stesura di testi e disegni del valoroso arciere incappucciato. 
Nonostante l'acquisizione – avvenuta molti anni dopo – da parte della DC Comics di tutto il materiale prodotto dalla Quality Comics dagli anni '30 agli anni '50, compresi ovviamente gli innumerevoli characters in maschera, del povero Marksman non si ebbe più notizia. Egli infatti non godette – come invece era successo per altri suoi vecchi colleghi Golden Age – di un eventuale glorioso ripescaggio. 

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