Golden Focus On: SPIDER QUEEN!

Nella lunga storia dei Comics molteplici sono stati i Characters e gli eroi mascherati che si sono rifatti al mondo animale o a quello degli insetti; ed è proprio con quest'ultima categoria che la fantasia dei diversi autori e fumettisti nel tempo si è scatenata del tutto producendo una quantità infinita di variopinti soggetti dai nomi più fantasiosi e dai poteri altrettanto singolari. Quelli che poi hanno ripreso come loro avatar la figura del Ragno – che è bene ricordare non è un insetto ma un Aracnide – non sono pochi. 
Inutile affermare – ma su questo penso dovremmo essere tutti d'accordo – che Spider-Man sia l'aracnide  umano per eccellenza, seppur molti anni prima del suo esordio in quel fatidico Agosto del 1962 – su Amazing Fantasy #15 – diverse colorate personalità cartacee avevano già rivestito e incarnato su di loro lo spirito ragnesco, ben prima che il duo formato da Steve Ditko e Stan Lee desse vita al famoso arrampicamuri di casa Marvel. Eccezion fatta per il duro vigilante The Spider della Popular Publications – eroe di una fortunata serie di romanzi pulp pubblicati dal 1933 in poi – è soprattutto negli anni '40 che si registra un buon numero di Characters legati a stretto filo con il mondo degli Aracnidi; si va dalla prima Black Widow della Marvel Comics – all'epoca ancora Timely Comics – creatura dotata di poteri soprannaturali nata nel 1940 sulle pagine di Mystic Comics #4, fino ad arrivare alla Spider Widow della Quality Comics – sorta di mutante ante litteram dotata di un innato potere di controllo sui ragni – pubblicata nel 1942. Passando infine per più prosaici eroi mascherati come il The Web della MLJ Comics/Archie Comics pubblicato sempre nel '42, o il Tarantula della DC Comics pubblicato invece nel 1941; soggetti in maschera questi ultimi, legati al mondo dei Ragni più per i loro stravaganti costumi e curiosi gadget, che per una vera e propria intima connessione con il mondo delle creature a otto zampe. Di tutti questi però soltanto uno, tra tutti i Characters a tema di quel decennio, può vantare il primato di vera e propria anticipatrice – quindi quasi una nonna o una madre putativa – delle caratteristiche che contraddistingueranno molti anni più tardi il famosissimo Aracnide della casa delle idee... The Spider Queen!

Spider Queen - the Eagle #2 september 1941

Golden Focus On: Dr. STYX!

Come sempre, con l'arrivo di Halloween, mi piace andare a pescare nel grande bacino della Golden Age quei Characters che in un modo o in un altro siano a tema con la spettrale ricorrenza di fine Ottobre. Stavolta poi la spinta è giunta da una domanda: quale poteva essere un fumetto, o meglio un personaggio o eroe dei Comics, legato al mondo di Howard Phillips Lovecraft
Il mio amore per il solitario di Providence ha lontane radici, e anche sulle pagine di questo Blog, che perlopiù tratta di Comic Books d'annata, ha trovato un suo "sfogo" approfondendo – soprattutto cinematograficamente – opere e derivati legati all'oscuro narratore. Ovviamente, se parliamo di fumetti, o opere letterarie disegnate, i prodotti cartacei dedicati al buon Howard sono molteplici e degni di nota; veri capolavori di letteratura disegnata che vanno dalle trasposizioni operate da artisti come Alberto Breccia, Philip Druillet, Richard Corben, o l'asiatico Gou Tanabe... per non parlare degli innumerevoli riferimenti che possiamo trovare in fumetti più popolari e mainstream come i nostrani Dylan Dog o Martin Mystère. Nell'immenso mondo dei Comics a stelle e strisce invece, tolte le varie storie horror pubblicate su Magazines anni '40 e '50 a tema – per esempio le pubblicazioni EC Comics – o storie autoconclusive all'interno di riviste antologiche – come quelle pubblicate negli anni '70 e '80 su Death Rattle della Kitchen Sink Press – ci fu soltanto un Character, che solitario e in maniera piuttosto agiata, si immerse tra gli orrori cosmici dei cosiddetti "miti" di Lovecraft, e soprattutto molti anni prima della comparsa di characters come il nevrotico Doctor Strange della Marvel Comics, o il tabagista John Costantine della DC Comics. Il soggetto in questione, che nasceva nella metà degli anni '40, rispondeva all'enigmatico nome di Dr. Styx

Dr. Styx - Treasure comics #2 Prize comics 1945

COLOSSI DI CARTA: TUTTI (O QUASI) I GIGANTI DEI COMICS, DALLA GOLDEN AGE AI GIORNI NOSTRI

Da sempre il mito dei giganti affascina l'uomo sin dall'alba dei tempi; esseri giganteschi nella bibbia, umanoidi enormi descritti nelle prime favole raccontate ai bambini per spaventarli, o nei primissimi racconti attorno a un fuoco narrando le gesta di mitici esseri persi nella notte del mito. Il campionario sacro e mitologico è assai vasto. Si può infatti passare per i leggendari Nephilim presenti nella Genesi Biblica, oppure, sempre rimanendo in tema "sacro", con i Dayta della religione induista all'interno dei poemi epici del Ramayana, o i misteriosi e divini Annunaki della religione Mesopotamica, passando infine per il Polifemo dell'odissea Omerica. Insomma, già in quei tempi lontanissimi, c'era l'imbarazzo della scelta. Inevitabile quindi che una certa successiva narrativa fantastica – ma nemmeno poi tanto – si appropriasse di determinati archetipi per costruire le sue mirabolanti e immaginifiche avventure. Si possono citare opere come "La vie de Gargantua et de Pantagruel", serie di cinque romanzi scritti nella prima metà del '500 dallo scrittore e umanista Francois Rabelais; oppure i due spaventosi giganti Thuderdel e Galigantus presenti nella leggenda di "Jack the Giant Killer", in cui si narrano le mirabolanti imprese del giovane Jack, eroe ammazza giganti della fiera Cornovaglia durante il mitico regno di Re Artù. Ma si potrebbero mettere in mezzo anche dei giganti "improvvisati" e ancora più fantastici come il naufrago Gulliver di Jonathan Swift – titanico salvatore sull'isola di Lilliput – o la sventurata Alice – nel surreale Alice in Wonderland del geniale Lewis Carrol – che grazie ad uno speciale biscotto diventa una colossale ragazzina. 


Gulliver's travels comics - Gilbert company inc. 1943

Questi gli esempi – sorta di progenitori letterari e mitologici – di come l'idea di una figura umanoide o una "creatura" gigantesca abbiano da sempre esercitato un enorme fascino negli uomini, e soprattutto nei creativi... specialmente se geniali. Ovviamente il mondo del fumetto non poteva sottrarsi a questa "idea", e nel corso degli anni, soprattutto sul versante Comics a stelle e strisce, non si contano gli innumerevoli tizi in costume – ma anche senza –  che hanno avuto il privilegio di superare abbondantemente il metro e ottanta. Qui di seguito perciò mi sono divertito – con piacevole fatica nella ricerca – a trovarne un buon numero, dai più conosciuti ai più disparati, e volendo anche un po' sfigati, che abbiano potuto mai solcare le pagine colorate di un Magazine a fumetti; sia che essi fossero Characters dal prestigioso blasone editoriale, sia che fossero giocatori, per cosi dire, di "serie B", o magari vetusti nonnetti colossali provenienti dalla gloriosa Golden Age
Quindi, prendete un bel respiro, che "l'immersione" sarà lunga... 

Golden Focus On: STRONGMAN!

Nella lunga e colorata storia dei Comics, non solo Bruce Wayne poteva vantare una vita da Playboy ed eroe al tempo stesso; parecchi altri figuri in calzamaglia seguirono questo schema, magari aggiungendoci anche un pizzico di goffaggine in stile Clark Kent. Uno di questi, senza alcuna vergogna nel mostrarsi in tutte le edicole e gli store d'America, era Percy Van Norton, vanesio e annoiato sciupafemmine e supereroe a tempo perso sotto il nome di StrongmanNato anch'egli sulla scia del successo di Superman, e approfittando del vuoto di potere lasciato da ben altri cloni dell'uomo d'acciaio (Characters come il Wonderman della Fox Feature Syndicate o il Masterman della Fawcett ComicsStrongman vede il suo esordio nel Maggio del 1940 sulle pagine del Magazine Crash Comics, edito dalla casa editrice Holyoke Publishing. 


Strongman - Crash Comics #1 Holyoke 1940

8 Comic Books che anticiparono l'11 settembre 2001

All'approssimarsi dell'ennesima ricorrenza inerente il tragico attacco terroristico dell'11 Settembre 2001, mi sono accorto – radunando qua e là albi che avevo letto o di cui avevo solo un vago ricordo – che le immagini in cui le famose Twin Towers del World Trade Center di New York comparivano, o la facevano da protagoniste, non erano poche. Sia quelle in cui – passatemi il termine – "recitavano" palesemente se stesse, sia quando invece erano altri colossali edifici a richiamarle in maniera sinistra. Quindi, armandomi di tutto il rispetto del mondo, e prendendo le dovute distanze da supposizioni, teorie, processi o polemiche legate all'infausto evento, traccerò qui di seguito una lista di 8 Comic Books più o meno conosciuti – prevalentemente DC Comics e Marvel Comics – che in specifiche loro sequenze o Cover hanno in un certo qual modo, e a volte anche con sconcertante similitudine, anticipato la realtà di quel tragico giorno. Dopotutto se da sempre lo stesso cinema Americano ha in qualche modo profetizzato, sublimato e infine "aumentato" la propria realtà con pellicole catastrofiche et similia, perché al pari di questi altri mezzi di intrattenimento non poteva farlo anche il media fumetto?!? 


L'Hydra e il Pipistrello

Chi non conosce l'Idra di Lernia?!? Creatura leggendaria legata alla mitologia Greca e alle famose dodici fatiche di Ercole, debellata poi da quest'ultimo grazie alla sua forza e al suo ingegno bruciando le molteplici teste della creatura ogni qual volta queste provavano a ricrescere. Sicuramente molti di voi. Storie leggendarie queste, come i loro protagonisti, entrate prepotentemente a far parte da sempre nell'immaginario artistico di tutti noi, tra film, libri, serie tv, cartoni animati, e ovviamente fumetti... e proprio di questi ultimi, visto il tenore del Blog, andremo a parlare brevemente, per analizzare quelle simpatiche curiosità e coincidenze che da sempre affollano il colorato mondo dei Comics a stelle e strisce. Però non parlerò del celebre semidio ed Eroe Greco Ercole, che a livello di Comics gode – e sicuramente godrà ancora – di giusta fama e salute, seppur usato spesso come scelta secondaria o come supereroe di Serie B in ambito Marvel Comics con relativi Avengers al seguito. No, piuttosto mi soffermerò, come giustamente trapelato all'inizio, sulla creatura – o simbolo – rappresentata appunto dalla mitica Idra, che come molti lettori sanno, ha più di un contatto con i succitati Avengers di cui sopra. Difatti, l'Hydra dell'universo Marvel, corrisponde ad una nota organizzazione criminale internazionale di natura tentacolare – da cui l'appellativo del celebre Mostro a nove teste – creata nell'Agosto del 1965 dal dinamico duo Stan Lee e Jack Kirby sul #135 di Strange Tales, e che nel corso di anni e anni di pubblicazioni, sarà dolorosa spina nel fianco per il servizio strategico S.H.I.E.L.D. capitanato dal rude e risolutivo Nick Fury. Hydra che soprattutto grazie ai film e alle serie TV del MCU (marvel cinematic universe) diventerà assai popolare anche tra quel pubblico mainstream e di solito poco avezzo al mondo dei Comics. Abbastanza conosciuta, a tal punto che il famoso motto dell'Hydra "Hail Hydra! Taglia un braccio e altri due ne prenderanno il posto!", è divenuto celebre anche per il mio nipotino di quattro anni.
Nick Fury Agents of s.h.i.e.l.d. - Strange Tales #135
Nick Fury, novello James Bond, sul #135 di Strange Tales. 
Il celebre motto dell'Hydra al suo esordio su Strange Tales #135.

Golden Focus On: ATOMIC THUNDERBOLT!

Visto il caldo – quasi nucleare – che ogni estate puntualmente ci opprime, il Character di oggi è quantomeno appropriato. Sto parlando di Atomic Thunderbolt, eroe nato nel Febbraio del 1946 sulle pagine dell'omonima rivista Atomic Thunderbolt #1, edito dalla piccola casa editrice Regor Company

Regor Company - atomic thunderbolt february 1946

Golden Focus On: RED BLAZER!

Di Sergenti, Generali, ma soprattutto Capitani, è pieno il mondo dei Comics. In special modo durante la Golden Age, in piena Seconda Guerra Mondiale, i Capitani coraggiosi abbondavano; dal Captain Freedom della Harvey Publications, all'elettrico Captain Future della Nedor Comics, passando per il tostissimo Captain Battle della Lev Gleason, per finire, ovviamente, con il più famoso Captain America della Timely/Marvel Comics. Solitamente a questi Comandanti in maschera – spesso soldati veri e propri – è attribuito il ruolo di Leader di gruppi o Super Team proprio per il loro carisma. Grandi personalità, quindi...molto allenati e dotati di agilità e forza fuori dal comune, ma pur sempre umani. Capita a volte però che alcuni di essi siano più che umani o atleticamente superiori, e dotati addirittura di particolari poteri al di fuori della normale scala umana. Come nel caso del Capitano in questione: Red Blazer! 


Red Blazer - pocket comics #2 harvey publications 1941

Aarkus e i suoi fratelli

Chi è addentro al variegato verbo dei comics, si sarà senz'altro accorto delle innumerevoli somiglianze che nel corso degli anni si sono succedute in questo colorato universo di carta stampata  – a stelle e strisce – tra i suoi numerosissimi Characters in costume o senza... che so, roba tipo: è nato prima Hulk o Solomon Grundy? Oppure, Hawkeye è solo una mera copia di Green Arrow? E' più tosto Deadshot o Bullseye? Insomma, gli esempi sarebbero davvero infiniti... soprattutto se parliamo dell'eterna sfida tra i due pesi massimi dell'editoria Americana: DC Comics e Marvel Comics. Uno dei più gustosi confronti – perlomeno per il sottoscritto – è quello che vede le sue radici proprio nella Golden Age di una di queste due grandi realtà editoriali; quella Marvel Comics che negli anni 30' e 40' portava ancora il nome di Timely Comics.
In passato, proprio su queste pagine, qualche variopinto e primordiale Characters della (fu) Timely Comics ha fatto più di una volta capolino; gente come Moon Man, The Challenger, la prima Human Torch, Black Marvel, tanto per citarne qualcuno. Ma solo uno, delle lunghe schiere di Characters in maschera partoriti a suo tempo dalla Timely, mi ha sempre affascinato più degli altri: il misterioso e nebbioso alieno extra-dimensionale chiamato The Vision, all'anagrafe Aarkus. Oltre a possedere un suo particolare e innato fascino, è soprattutto l'artefice, involontario e non, di una sequela di più o meno intenzionali cloni o figli illegittimi. Sia in casa della stessa Timely/Marvel, che nella distinta concorrenza di casa DC.



Golden Focus On: MOON GIRL!

Durante tutti gli anni 40' – come abbiamo avuto modo di vedere – la casa editrice EC Comics si contraddistinse soprattutto per i suoi Magazine e Comics a tema Horror (Tales from the Crypt, The Vault of Horror, etc) quindi, per forza di cose, Super-eroi e affini non erano minimamente accostabili alle pubblicazioni della suddetta; ma ovviamente, in campo editoriale e dietro l'angolo, c'è sempre qualcuno che fiuta l'affare o avvista un opportunità....quindi ben presto la distanza dal target Super-Eroico andò sempre più a colmarsi, facendo di conseguenza scivolare pian pianino anche la EC Comics nell'enorme calderone dei "Super-tizi in costume". Dopotutto, in quegli anni di grande fermento editoriale, in piena Golden Age, moltissime erano le case editrici che stavano virando verso Comics a sfondo poliziesco o d'avventura, inevitabile quindi che anche la EC Comics pretendesse  anch'essa un pezzetto di quel mercato, dopo anni di sperimentali esperienze cartacee a tema Romantic. Fondamentalmente, come vedremo anche in seguito, la EC Comics rimarrà sempre in bilico tra questi due mondi: Romanticismo e Avventura Eroica.

Dunque, ben due in particolare furono le incursioni nel mondo variopinto dei Super-Eroi: uno era l'anonimo Firefly, una specie di ibrido tra un insetto antropomorfo in stile Disneyano e la Torcia Umana dei Fantastic Four; subito dopo questo dimenticabile Character arrivava infine Moon Girl, eroina dai tratti esotici e che aveva non poche connessioni con un altra eroina del periodo ben più famosa...la Wonder Woman targata DC Comics
Ma andiamo con ordine.

Golden Focus On: NIGHTMARE!

Oggi parliamo velocemente di Nightmare, vigilante in costume nato dalla mente dello sceneggiatore Alan Mandel e dalla matita dell'artista Dan Barry, sulle pagine di Clue Comics Vol.1 #1 del Gennaio 1943. Nightmare era prodotto e distribuito dalla Hillman Periodicals, casa editrice che già aveva dato i natali a Characters come Airboy, Microface, Skywolf ed il mostruoso The Heap. Alcuni di loro addirittura ripescati, molti anni più tardi, dalla casa editrice Eclipse Comics.
Nella sua prima incarnazione il nostro non era di certo una novità; molti infatti erano i Characters dell'epoca, contemporanei e non, che sfoggiavano una "divisa" a tema Skull and Bones; basterebbe ricordare al volo eroi o vigilanti come Ghost o Bronze Terror della casa editrice Lev Gleason, o la ben più famosa Fantomah della Fiction House. Ben più antecedente a tutti loro era invece il supereroe alieno Giapponese Batgon Bat (Ögon Batto), Character già trattato su queste pagine. A conti fatti quindi, non si può certo dire che il nostro Nightmare fosse solo in questa autentica legione di scheletri in costume. 

Clue Comics #4 Hillman Periodicals 1943

Do you remember? : TURBO TEEN!

Dopo secoli, torniamo ad esplorare nei cassetti della mia, e spero anche vostra, memoria Weird in campo di Cartoons e affini. In questa rubrica ho sempre cercato di approfondire quei prodotti audiovisivi di animazione dalla connotata natura singolare, o come in questo caso, grottesca e surreale. Ergo, era inevitabile prima o poi imbattermi in un prodotto ad hoc scovato in uno dei miei tanti polverosi cassetti mnemonici. Oggi infatti parleremo velocemente di un "opera" semi sconosciuta – se non sconosciuta del tutto – proveniente ovviamente dagli Stati Uniti, e che ha visto un fugacissimo, quanto anonimo, passaggio sulle reti Italiche, precisamente su Rai Uno nel lontano 1987.

L'opera in questione è Turbo Teen, anomala serie animata prodotta dalla Ruby-Spears Production nel 1984, e distribuita dalla Worldvision Enterprises. Questa serie, animata in parte dalla storica Toei Animation, fu portata avanti per tredici episodi sulle reti ABC, cercando di cavalcare il successo di Telefilm storici – e molto in voga in quel periodo – come Knight Raider, da noi meglio conosciuto con il ben più famoso titolo di Supercar.

TUTTI (o quasi tutti) I SANTA CLAUS DEI COMICS. parte seconda

Concludiamo questo viaggio tra neve, renne, alberi di natale e relativi doni, con un ultima lista di incursioni del nostro Santa Claus nel mondo dei comics. Se precedentemente mi ero soffermato a elencare le varie intrusioni "canoniche" del nostro sulle pagine colorate delle maggiori case editrici di Comics d'oltreoceano, questa volta, come promesso, mi dedicherò a citare tutte quelle versioni alternative – volendo anche un po' scorrette o iconoclaste – insieme a tutti quegli incontri o scontri, che hanno visto protagonista – in prima persona e non – il caro vecchio dispensatore di regali e sorrisi natalizi. Bene, partiamo in ordine cronologico, seppur un po' random, con questo ultimo divertente elenco:

LOBO PARAMILITARY CHRISTMAS SPECIAL VOL.1 #1 (1991) 

Inevitabile come partenza non citare una delle storie Cult a tema; uno dei match più truci della storia dei Comics, targato DC. Quello che vedeva il feroce e ciarliero guerriero Czarniano Lobo e Santa Claus darsele di santa ragione. Lo storico incontro avvenne su Lobo Paramilitary Christmas Special del dicembre 1991, e ad opera del duo Keith Giffen e Simon Bisley. Un racconto che con gli anni ha preso sempre più lo status di assoluto Cult blasfemo del genere. Già sulla copertina, per dire, appariva una sigla in cui se ne consigliava la lettura solo ad un pubblico adulto, tanto per comprendere di quale natura fosse il materiale che ci si sarebbe apprestati a leggere.