Golden Focus On: Dr. STYX!

Come sempre, con l'arrivo di Halloween, mi piace andare a pescare nel grande bacino della Golden Age quei Characters che in un modo o in un altro siano a tema con la spettrale ricorrenza di fine Ottobre. Stavolta poi la spinta è giunta da una domanda: quale poteva essere un fumetto, o meglio un personaggio o eroe dei Comics, legato al mondo di Howard Phillips Lovecraft
Il mio amore per il solitario di Providence ha lontane radici, e anche sulle pagine di questo Blog, che perlopiù tratta di Comic Books d'annata, ha trovato un suo "sfogo" approfondendo – soprattutto cinematograficamente – opere e derivati legati all'oscuro narratore. Ovviamente, se parliamo di fumetti, o opere letterarie disegnate, i prodotti cartacei dedicati al buon Howard sono molteplici e degni di nota; veri capolavori di letteratura disegnata che vanno dalle trasposizioni operate da artisti come Alberto Breccia, Philip Druillet, Richard Corben, o l'asiatico Gou Tanabe... per non parlare degli innumerevoli riferimenti che possiamo trovare in fumetti più popolari e mainstream come i nostrani Dylan Dog o Martin Mystère. Nell'immenso mondo dei Comics a stelle e strisce invece, tolte le varie storie horror pubblicate su Magazines anni '40 e '50 a tema – per esempio le pubblicazioni EC Comics – o storie autoconclusive all'interno di riviste antologiche – come quelle pubblicate negli anni '70 e '80 su Death Rattle della Kitchen Sink Press – ci fu soltanto un Character, che solitario e in maniera piuttosto agiata, si immerse tra gli orrori cosmici dei cosiddetti "miti" di Lovecraft, e soprattutto molti anni prima della comparsa di characters come il nevrotico Doctor Strange della Marvel Comics, o il tabagista John Costantine della DC Comics. Il soggetto in questione, che nasceva nella metà degli anni '40, rispondeva all'enigmatico nome di Dr. Styx

Dr. Styx - Treasure comics #2 Prize comics 1945

COLOSSI DI CARTA: TUTTI (O QUASI) I GIGANTI DEI COMICS, DALLA GOLDEN AGE AI GIORNI NOSTRI

Da sempre il mito dei giganti affascina l'uomo sin dall'alba dei tempi; esseri giganteschi nella bibbia, umanoidi enormi descritti nelle prime favole raccontate ai bambini per spaventarli, o nei primissimi racconti attorno a un fuoco narrando le gesta di mitici esseri persi nella notte del mito. Il campionario sacro e mitologico è assai vasto. Si può infatti passare per i leggendari Nephilim presenti nella Genesi Biblica, oppure, sempre rimanendo in tema "sacro", con i Dayta della religione induista all'interno dei poemi epici del Ramayana, o i misteriosi e divini Annunaki della religione Mesopotamica, passando infine per il Polifemo dell'odissea Omerica. Insomma, già in quei tempi lontanissimi, c'era l'imbarazzo della scelta. Inevitabile quindi che una certa successiva narrativa fantastica – ma nemmeno poi tanto – si appropriasse di determinati archetipi per costruire le sue mirabolanti e immaginifiche avventure. Si possono citare opere come "La vie de Gargantua et de Pantagruel", serie di cinque romanzi scritti nella prima metà del '500 dallo scrittore e umanista Francois Rabelais; oppure i due spaventosi giganti Thuderdel e Galigantus presenti nella leggenda di "Jack the Giant Killer", in cui si narrano le mirabolanti imprese del giovane Jack, eroe ammazza giganti della fiera Cornovaglia durante il mitico regno di Re Artù. Ma si potrebbero mettere in mezzo anche dei giganti "improvvisati" e ancora più fantastici come il naufrago Gulliver di Jonathan Swift – titanico salvatore sull'isola di Lilliput – o la sventurata Alice – nel surreale Alice in Wonderland del geniale Lewis Carrol – che grazie ad uno speciale biscotto diventa una colossale ragazzina. 


Gulliver's travels comics - Gilbert company inc. 1943

Questi gli esempi – sorta di progenitori letterari e mitologici – di come l'idea di una figura umanoide o una "creatura" gigantesca abbiano da sempre esercitato un enorme fascino negli uomini, e soprattutto nei creativi... specialmente se geniali. Ovviamente il mondo del fumetto non poteva sottrarsi a questa "idea", e nel corso degli anni, soprattutto sul versante Comics a stelle e strisce, non si contano gli innumerevoli tizi in costume – ma anche senza –  che hanno avuto il privilegio di superare abbondantemente il metro e ottanta. Qui di seguito perciò mi sono divertito – con piacevole fatica nella ricerca – a trovarne un buon numero, dai più conosciuti ai più disparati, e volendo anche un po' sfigati, che abbiano potuto mai solcare le pagine colorate di un Magazine a fumetti; sia che essi fossero Characters dal prestigioso blasone editoriale, sia che fossero giocatori, per cosi dire, di "serie B", o magari vetusti nonnetti colossali provenienti dalla gloriosa Golden Age
Quindi, prendete un bel respiro, che "l'immersione" sarà lunga...