Ti conosco Mascherina! (o forse no?)

 Piccolo viaggio tra Eroi mascherati e non... dal Mito alla Golden Age, e ritorno...

Su queste pagine sinora si è parlato spesso delle cosiddette maschere o eroi mascherati, fate voi..
Ho ritenuto perciò giusto, al fine di comprendere meglio il mio amore per esse, e per  immergersi meglio nelle biografie e articoli su opere derivative inerenti quel mondo (che costellano e  costelleranno ancora questo blog) farci insieme una brevissima chiacchierata su questo colorato e vetusto mondo di carta.
Ovviamente è una piccola infarinatura dedicata a coloro che sono totalmente digiuni dell'argomento. 
I più esperti, o i lettori saltuari di fumetti, non leggeranno nulla di nuovo, anche se forse qualche informazione in più, magari da dibattere insieme, non potrà certo far loro male.

Le maschere, queste sconosciute, oggetti che sin da piccoli, indossati per gioco o durante il carnevale, ci illudevano di essere qualcun altro e di avere chissà quali poteri...e forse non ci andavamo tanto lontano, in quanto molte volte (come ci insegnano tantissime opere cartacee) la vera forza dell'eroe sta nel suo costume o nella sua maschera.
Una sorta di Totem che conferisce fede e volontà nell'eroe al punto da fargli superare qualsiasi avversità ed il suo status di essere umano, divenendo magari una leggenda ammantata di grandissimo mistero e rispetto da parte dei suoi stessi  simili che ripongono in lui tutte le proprie paure e speranze, cercando di essere alleviati dai dolori e pericoli che la vita propone dietro ogni minaccioso vicolo.
Si potrebbe fare un parallelo tra ciò che i primi uomini tributavano e chiedevano ai loro Déi o uomini saggi e illuminati, con quello che gli abitanti di qualsiasi metropoli dei fumetti chiede al proprio mitico difensore.
Eroi e maschere come icone, che traggono la loro origine molto più indietro del dovuto di quelle che avremmo imparato a conoscere sulle prime stampe cartacee dozzinali dei quotidiani o delle riviste Pulp anni '30 o '40.
Qualcuno giustamente potrebbe citare personaggi della letteratura come Zorro, la Primula Rossa, i Tre Moschettieri e compagnia varia. Personaggi legati ad una certa letteratura romanzata di tempi lontani, anche se volendo si potrebbe andare ancora più indietro con le maschere della nostra tradizione carnevalesca, o ancora più indietro con l'epica cavalleresca ed i suoi infiniti paladini, o i miti dell'antica Grecia e le sue tragiche maschere teatrali.
Ecco, forse i greci e la loro ampissima mitologia sono di diritto sopra tutti coloro citati sino a qui.
L'immenso pantheon di caratteristi eroici, semi-divini, strateghi o divinità in pectore, non possono che essere, ovviamente, la matrice universale da cui tutto trae origine.
Giasone e i suoi Argonauti, per esempio, non sono forse uno dei primi super-gruppi della narrativa sequenziale disegnata?!? 
Ulisse, non potrebbe essere accostato, per il suo ingegno e la sua inventiva, ad un qualsivoglia Tony Stark?!? E sempre il re di Itaca, per il suo acume tattico e il suo essere un leader nato, non rivaleggerebbe con un Capitan America ed un Batman?!?
Per non parlare poi dei loro stessi Déi, che in ogni loro caratteristica sono stati letteralmente rapinati e saccheggiati dai creativi di mezzo mondo (sopratutto americani) negli ultimi 50/60 anni.
Mercurio, Ercole, Zeus, Poseidone, Atena, in ognuno di questi pochissimi nomi citati, possiamo ritrovare una miriade di loro doppelganger mascherati.
Dal primo Flash (Jay Garrick) della National (futura DC), con tanto di scodella sulla testa a richiamare per l'appunto il dio Mercurio, fino ai marittimi Namor della Timely (futura Marvel) o Aquaman (sempre della DC Comics), giusto per citare i più famosi, che risultano di buon grado figli illegittimi del buon dio Poseidone e che sovente nelle loro storie, sin dalle loro origini, si connettevano alla mitologia Atlantidea o a continenti perduti di forte richiamo mitologico.


Tornando all'inizio del discorso, a quelle radici della carta stampata in cui comparivano le prime strisce a fumetti, non possiamo non citare personaggi come The Shadow (che esordisce, come molti vigilanti mascherati dei romanzi Pulp dell'epoca, addirittura alla radio) oppure The Phantom, Mandrake, Zatara e compagnia mistico magica al completo.

The Shadow, protagonista di numerose novelle radiofoniche, che dal 1937
al 1938, ebbero alla voce nientemeno che l'attore e regista Orson Welles!
Phantom e Mandrake i due iconici personaggi creati da Lee Falk tra il 1934 e 1935.
The Phantom, di Lee Falk, può essere ritenuto indissolubilmente il capostipite di tutti quei tizi mascherati del fumetto avventuroso e Hard Boiled,  e che in genere sono giustizieri fai da te che combattono ( a volte sì a volte no) una personalissima crociata di giustizia atta a raddrizzare un torto, e che, per proteggere la propria vita e quella dei propri cari, si trovano costretti, spesso e volentieri, ad indossare una maschera o un rudimentale cappuccio.

Phantom, da noi chiamato "l'ombra che cammina", in un interpretazione moderna.
Con il tempo, al cappuccio/maschera si uniranno sgargianti e fantasiosi costumi, a volte attillati a volte meno, e che hanno, a ben notare, delle forti assonanze con il mondo circense come ebbe modo di scrivere nel 1972 lo scrittore Edward Nelson Bridwell a proposito di un personaggio come Superman: "Ho letto molte spiegazioni, tra le quali le più divertenti e le più assurde, sono quelle degli psicoanalisti. Eppure per me - prosegue Bridwell - la risposta è sempre stata ovvia... forse lorsignori psicoanalisti non sono mai andati al circo! È là che si trovano persone in costumi aderentissimi e improbabili e piuttosto simili a Superman, che danno sfoggio di meravigliose acrobazie e peripezie al limite dell'umano!"
A questa affermazione non posso che accodarmi e rilanciare dicendo che costumini e maschere sono uno status di onnipotenza, come uno scudo, anche quando il personaggio in questione è un semplice (per modo di dire) essere umano, il costume è un marchio di fabbrica che raramente viene rimosso o cambiato. Certo, può accadere un cambio di look o un restyling  completo, ma difficilmente ci si allontana dall'origine. Difficilmente ci si allontana da quell'ebbrezza e da quel potere, ma a volte capita.
Per citare uno dei casi più famosi di questi cosiddetti cambi, potremmo parlare di quello inerente il famosissimo Spider man (uomo ragno per i vecchi amici lettori anni '80/'90) che a metà degli anni '80, durante Secret War, uno dei primissimi e fortunati crossover in casa Marvel, ottenne un costume del tutto nuovo completamente nero, e che soltanto in seguito si scoprirà essere un organismo simbiotico che donerà al nostro aracnide umano nuove incredibili facoltà e poteri, salvo poi liberarsene in seguito ad un pebliscito contrario di vecchi lettori che rivolevano il caro vecchio costume rosso blu!
Ciò a cui portò questa forzata ma necessaria separazione (e lo sanno anche i muri) generò il fenomeno fumettistico, giunto da poco anche al cinema, conosciuto come Venom
(ma questa è un'altra storia)

Lo storico cambio di costume dell'Uomo Ragno su
Marvel Super Heroes Secret Wars #8 del dicembre 1984.
Sinora abbiamo citato storie e personaggi cosi mainstream da pensare che eroi mascherati e supereroi siano solo appannaggio del suolo statunitense, e invece, incredibilmente, non è così!
Anche l'Europa ha dato insospettabilmente il suo contributo alla causa.
E dopotutto non sarebbe che un ritorno a casa, visto che letteratura romanzata, mitologica ed epica, hanno dato a loro modo origine a tutto, no?
Potremmo quindi per esempio citare la Spagna delle prime Historietas degli anni '40, dove sulle pagine della Editorial Valenciana si aggirava uno strano giustiziere mascherato chiamato El Guerrero Del Antifaz, singolare eroe mascherato che viveva le sue avventure durante il XV secolo, e che vanta a tutt'oggi  una carriera editoriale composta di circa 668 numeri distribuita nell'arco di circa 21 anni!

El Guerrero Del Antifaz, valoroso giustiziere mascherato del XV secolo
intento a combattere rinnegati della corte spagnola e infedeli in terre lontane.
Superando i Pirenei e le Alpi invece, potremmo citare il francese Fantax o gli italiani Asso di Picche e Amok. Questi ultimi due assai popolari nel nostro bel paese sul finire della Seconda Guerra Mondiale. Addirittura Asso di Picche vide un giovanissimo Hugo Pratt ai disegni.
Eroi in calzamaglia nera dunque, che a volte sfociavano nel ridicolo involontario, un po' come Amok ed il suo grottesco mascherone sul petto, utile a detta sua, a spaventare gli avversari.

Il francese Fantax, creato da Pierre Mouchot e Marcel Navarro nel '46, ebbe
un tale successo da essere importato e distribuito in italia nello stesso anno
 dall'editore Giovanni Di Leo, innescando l'era dei fumetti neri in italia!
Amok ed il suo famigerato "mascherone" sul petto spaventa
birbanti, protagonista di numerose strisce tra il 1946 ed il 1950 sul
tema del difensore totemico della giungla asiatica in stile Phantom.
Asso di Picche, giustiziere mascherato ideato da Alberto Ongaro, Fernando
Carcupino, Mario faustinelli ed Hugo Pratt nel dicembre del 1945 sugli Albi Uragano.
L'idea di incutere timore e terrore nei propri nemici, specialmente ladri e farabutti (spesso dei codardi) è anche quella di un tal Bob Kane che, nel '39 (e qui torniamo negli USA) aveva già esaltato  all'ennesima potenza con il suo Batman.
Proprio per questo, agli inizi della carriera del suo Cavaliere Oscuro, Kane verrà spesso accusato di aver creato un eroe troppo cupo e violento, accuse che lui controbatterà dicendo di aver voluto creare un personaggio del genere (lunghe corna, cappuccio nero, ali di pipistrello) per infondere la paura dell'inferno stesso nei cuori dei superstiziosi e vigliacchi criminali della sua immaginaria Gotham City.
Il primo violentissimo Batman di Bob Kane, che non
esitava a uccidere pur di arginare la criminalità di Gotham!
Forse proprio la violenza ed il senso di punizione del primissimo tenebroso Batman (che non disdegnava nelle sue prime avventure l'uso di vere e proprie armi per uccidere i criminali) o la scaltrezza criminale e a tratti omicida del ladro Fantomas (dai romanzi di Marcel Allain e Pierre Souvestre di inizio 900) arriverà a solleticare la fantasia di due sorelle italiane, le Giussani, autrici ed editrici del nostrano Diabolik, ladro e terrificante anti eroe che non si faceva scrupolo di ricorrere all'uso della violenza e della paura sulle sue vittime (innocenti e non) inaugurando definitivamente il passaggio dall'altra parte della barricata con il genere dei cosiddetti fumetti neri. Anche se i metodi dei primi vigilanti mascherati (da Fantomas a The Shadow, passando per Batman ed infine Diabolik) potevano risultare spesso discutibili, essi avevano pur sempre come principio quello di lottare per un minimo (a seconda dei casi) senso di giustizia.

Fantomas, il diabolico e megalomane ladro francese,
padre di molti degli "eroi" del fumetto nero europeo.
Diabolik, il Fantomas italiano delle sorelle Giussani, nella
sua prima apparizione targata 1962 per le Edizioni Astorina.
In questi casi quindi sono i cattivi, o i cosiddetti anti eroi, a divenire protagonisti assoluti di vicende in cui le forze dell'ordine spesso e volentieri non fanno una bella figura.
Nel caso specifico dell'editoria "nera" italiana, questo particolare fenomeno genererà numerosi emuli, tra cui vale la pena ricordare Kriminal,  creatura inventata da Max Bunker nel '64 e a cui va il merito (seppur rimanendo in scia, a livello di vendite, al ben più famoso collega Diabolik) di passare agli annali per il suo inquietante, e fantastico al tempo stesso, costume.

Kriminal sarà pure secondo a Diabolik, ma che costume, ragazzi!
Ai primi Eroi oscuri o Pulp, si affianca illuminando (e al tempo stesso oscurando tutti gli altri) il già citato Superman che, come si sa, cambierà tutto nel mondo dei Comics americani prima, e del fumetto mondiale poi.
Il personaggio creato da Joe Shuster e Jerry Siegel nel 1933 (ma pubblicato solo nel '38 su Action Comics) non è solo uno dei personaggi più famosi e popolari della storia, ma sarà inevitabilmente il prototipo di un nuovo tipo di eroe e di una sfilza infinita di epigoni dai più svariati ed incredibili poteri.

Action Comics numero 1 del giugno 1938
La citatissima e conosciutissima cover del #1 di Action
comics, con il debutto del nostro "azzurrone " preferito.
Eh sì, poteri... o meglio dire Superpoteri!
Con l'avvento di Superman infatti gli eroi mascherati alzeranno decisamente l'asticella, facendo un balzo non indifferente in avanti.
Come già accennato, l'indiscutibile importanza del successo di Superman verrà riscontrata nell'incredibile mole di personaggi, minori e non, e dai fantasiosi o improbabili poteri che verranno creati sulla sua scia.
Da Amazing Man a Namor, passando per Black Terror, Captain Future o Wonder Man (solo per citarne alcuni a caso) un'infinita schiera di variopinti costumi, quasi una nazione di numero, che tra il finire degli anni '30 e il finire degli anni '40, sfileranno senza soluzione di continuità nelle edicole e negli store americani, tracimando in seguito anche in quelle del resto del pianeta e inaugurando a tutti gli effetti quel periodo storico (tanto caro al sottoscritto e spesso citato su queste pagine) chiamato semplicemente Età dell'Oro o Golden Age dei Comics.
Ma come si può vedere, questa innumerevole schiera di super-potenti costumini, non poteva non avere ripercussioni o persino mettersi di traverso al ben più famoso Uomo D'Acciaio della futura DC Comics.
Difatti accadrà che per alcuni anni uno dei più potenti avversari di Superman non sarà un qualsivoglia criminale o super Villain della sua gloriosa testata, bensì un suo pari e dirimpettaio a livello di vendite...quel Capitan Marvel (oggi ribattezzato Shazam) della Fawcett Comics, creato all'inizio del 1940 da Bill Parker e dal disegnatore Charles Clarence Beck, e che in più di un'occasione arriverà a minacciare la popolarità della creatura di Shuster e Siegel.

Negli anni '40 il più grande avversario di Superman non è Lex Luthor nè Brainiac
 o chicchessia... ma il cosidetto formaggione rosso figlioccio del mago Shazam! 
Rivalità che, giunta ormai ad un punto di non ritorno, costrinse gli editori dell'allora National ad intentare una causa legale per plagio, e che in seguito (nel 1953), puntualmente vinsero...doppiamente. Doppiamente perché non solo la Fawcett fu costretta a pagare una penale di ben 400.000 dollari e a sospendere tutte le sue pubblicazioni ma, anni più tardi, la stessa Dc Comics riuscì ad acquisire la cosiddetta Marvel Family dalla defunta Fawcett, includendola quindi nel suo universo fumettistico, al punto da rendere in seguito Captain Marvel e Superman due membri a tutti gli effetti dello stesso super gruppo, la Justice League Of America!

Tornando a quei tumultuosi e affollati anni d'oro, il metro di paragone con Superman era d'obbligo, e per evitare accuse di plagio o accuse di vera e propria concorrenza sleale (come successo per Captain Marvel o il più sconosciuto Wonder Man), autori ed editori dell'epoca si ingegnarono di volta in volta a dotare i loro nuovi personaggi di poteri sempre più bizzarri, giustificandosi via via, con sempre meno credibilità.
Lo stesso Superman sarà praticamente costretto ad aumentare esponenzialmente e col passare del tempo, i suoi già fantastici poteri, proprio per "reggere" all'assalto della spietata concorrenza dei suoi numerosi cloni.

Il Wonder Man della Fox publications, che come si può ben vedere 
in questa sequenza tratta dal #1 del maggio del '39, aveva più di un 
punto in comune con il ben più famoso uomo d'acciaio della futura DC.
 Cosa questa che scatenò varie controversie legali, al punto da 
farne interrompere le pubblicazioni dopo solo un numero! 
Ma l'invasione di personaggi ed eroi mascherati dagli sfavillanti poteri non era solo appannaggio di piccole o medie case editrici concorrenti; la stessa National, subito dopo l'avvento di Superman, aveva cominciato a pubblicare storie di altri suoi "colleghi", come The Spectre (dai poteri quasi divini) Hawkman (reincarnazione di un alato dio guerriero) o il primo Green Lantern (dal mistico anello del potere) ed il già citato Flash, che poi ritroveremo uniti nella gloriosa Justice Society Of America, primo super gruppo della National/DC
Senza dimenticare, ovviamente, la sua prima super-eroina, quella Wonder Woman creata dallo psicologo William Moulton Marston nel 1941 e che oggi, grazie al cinema, conoscono anche i sassi.
Per quanto, va detto, essa non sia la primissima eroina in assoluto del mondo dei Comics, bensì la seconda, in quanto anticipata dall'eroina semi-divina Fantomah, che iniziò le sue pubblicazioni nel 1940 sul numero 2 di Jungle Comics della casa editrice Fiction House.

Copertina del numero 1 di Sensation Comics del gennaio del 1941
Eh si cara Diana, a quanto pare sei arrivata seconda!

Fantomah quando si trasforma sarà pure poco
attraente, ma è pur sempre arrivata prima!
A ben vedere però le due eroine condividono almeno l'elemento mitologico, essendo ambedue creature di origine quasi divina - Wonder Woman paladina delle leggendarie amazzoni e Fantomah portavoce e difenditrice del potere mistico della giungla nera - due elementi che non possono non richiamare alla mente le lontane ed archetipiche origini mitologiche, greche ed orientali, citate all'inizio.

Un'altra caratteristica che permea nell'ossatura dei rudi vigilanti mascherati e dei potenti e solari eroi in calzamaglia ultra colorata, sarà quello di buttarsi senza esitazione alcuna nel secondo conflitto mondiale. Talmente numerosi questi personaggi e con una tale determinazione (al punto che non si contano le copertine dei comics dell'epoca che li ritraevano prendere a pugni Hitler in persona) che molti lettori non fecero a meno di chiedersi come mai la guerra durasse cosi a lungo, pur disponendo le forze armate alleate di cosi potenti e colorati paladini!

di seguito un piccolissimo campionario di cover a tema:
Capitan America numero 1 del marzo 1941
Uno dei pugni piu famosi! quello disegnato dal mitico
 Jack Kirby su captain america #1 datato Marzo 1941.
Captain Freedom e The Shield le suonano in tandem
a Hitler e soci spalleggiati dallo Zio Sam in persona!

Il Daredevil della golden age terrorizza, insieme al
 collega Silver Streak, un attonito e spavento zio Adolf!
Spy Smasher invece alza il tiro, e non accontentandosi solo del
 Fhurer, sferra un poderoso Hupper Cut anche ai suoi due alleati,
l'imperatore giapponese Hiroito ed il dittatore italiano Benito Mussolini!

Superman dal canto suo preferisce andarli a prendere di persona.
Dopo aver cavalcato l'onda bellica per parecchi anni, in maniera prolifica e dolorosa al tempo stesso, la fine del conflitto mondiale costrinse molti dei nostri eroi ad affrontare minacce di gran lunga minori. Senza lo spettro della guerra a illuminarli, i nostri beniamini furono costretti ad accontentarsi di pseudo criminali di seconda categoria o blande invasioni filo sovietiche da inizio guerra fredda, impiegando in minima parte i loro miracolosi poteri, sprofondando così in un lungo periodo di crisi che porterà moltissime testate a chiudere e una moltitudine di personaggi a finire nel pozzo senza fondo dell'oblio e del pubblico dominio, in quanto molti di questi personaggi minori, chiudendo i battenti così presto, fecero sì che nessuno dei loro creatori  potè rivendicarli per tempo, perdendone di fatto i diritti!
La crisi di vendita e di interesse ci fu anche per i grandi colossi dell'editoria come National o Timely/Atlas (Marvel) e finirà, come noto, soltanto all'alba degli anni '60 con il recupero e restyling vincente di personaggi già esistenti in casa National, ora ribattezzata DC Comics, sotto l'egida della mitica Justice League Of America.
Mentre nell'altro versante, in casa Marvel, con la nascita dei famigerati supereroi con super-problemi innescati trionfalmente dai Fantastici 4, originalissima famiglia di viaggiatori cosmici e super eroi parto della mitica coppia Stan Lee e Jack Kirby...ma questa, come si suol dire, è un'altra storia ed un'altra era...quella della Silver Age.

3 commenti:

  1. Simo' bel blog! Sono mesi che cerco di contattarti ma non ci riesco! Puoi chiamarmi?
    Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Humbert. Grazie per l'apprezzamento! Non ho più il vecchio contatto...cmq buon anno in ritardo e continua a seguirci se ti va. Z.

      Elimina
  2. p.s. e diffondi il verbo del Vetusto Fumettaro se puoi!!😉

    RispondiElimina