Golden Focus On: MIGHTY WOMAN!

In un mondo vasto e prevalentemente maschile come quello dei supereroi della Golden Age, non sempre era facile o semplice per un eroe in "rosa" emergere, e la competizione con i signori colleghi maschietti era spesso impari. Certo, se ti chiamavi Wonder Woman tutto era più semplice e te la potevi giocare anche con i grossi calibri (Superman in primis). Altrimenti dovevi sperare di passare alla storia come una  Femme Fatale in pelle – Catwoman, Black Angel – come una valorosa combattente per la libertà – Miss America, War Nurse, MissVictory – come una letale e misteriosa forza mistica della natura – Fantomah – o al massimo come una delle tante Jungle Girls dell'epoca. Se invece non eri niente di tutto ciò, potevi sperare almeno di giocartela con characters femminili tuoi pari come la fiera Moon Girl, già a suo tempo rivale e clone della stessa Wonder Woman. Ecco, se ti accontentavi di queste "posizioni" allora il tuo ruolo nel mondo dei comics era senz'altro quello di Mighty Woman!


Amazona Mighty Woman - fiction house 1940

Come accennato nel veloce preambolo iniziale, ho fatto più volte il nome di Wonder Woman, alfiere e apripista di tutte quelle eroine emancipate e battagliere che a cavallo di inizio e fine del secondo conflitto mondiale cominciavano ad affiancare i colleghi maschi sulle pagine di riviste e Comic Books di quegli infiammati anni '40. La cosa curiosa però e che Mighty Woman anticipava di ben un anno la nascita della divina eroina targata DC Comics; se difatti questa prendeva vita nel Dicembre del 1941, la nostra Mighty Woman nasceva nientemeno che nel Marzo del 1940. E avrebbe detenuto persino il titolo di prima Supereroina dei Comics se non fosse che la collega Fantomah la anticipava di un mese circa (febbraio 1940). Questioni di lana caprina ovviamente... se non fosse che quando si ha a che fare con super tizi in calzamaglia e affini, si ha sempre il rischio di scatenare vere e proprie infinite diatribe tra collezionisti e amanti dei Comics. 

Planet Comics #3 fiction house
Come si evince dalla cover di Planet Comics #3, lo spazio
e i suoi derivati la facevano decisamente da padroni.
Ma veniamo a noi...
Mighty Woman – come precedentemente accennato – nasce nel Marzo del 1940; a darle i natali sono lo sceneggiatore Wilson Locke e i fumettisti Alex Blum e Dan Zolnerovich sulle pagine di Planet Comics #3, rivista edita dalla Fiction House e dedicata perlopiù ad eroici avventurieri spaziali, viaggiatori cosmici e pianeti misteriosi di ogni sorta, ambientazioni e personaggi che dunque rimanevano abbastanza in linea con il nome della rivista e il suo target di pubblico. Sotto questo punto di vista quindi la nostra Mighty Woman era una felice eccezione, sia per la sua natura più "terrestre", che quello – soprattutto – di unica donna del "compartimento".
Le avventure di Mighty Woman – all'anagrafe Amazona – ci restituivano questa possente guerriera come ultima sopravvissuta, insieme al suo popolo, di un antichissima razza di super-esseri antecedenti al genere umano – forse Atlantidei – ed in parte estintisi durante l'ultima glaciazione del pianeta terra. Amazona ed il suo popolo erano quindi gli ultimi rappresentanti di tale razza, e si erano da tempo rifugiati nelle fredde terre dell'estremo Nord dove vivevano nascosti dagli occhi indiscreti del resto del mondo. Questo almeno fino a quando il giovane esploratore Blake Manners, unico sopravvissuto di una sfortunata spedizione tra i ghiacci, non si imbatterà in loro e nell'affascinante Amazona. Tratto in salvo ed accudito da quest'ultima, il giovane ne rimarrà totalmente rapito al punto da innamorarsene e desiderare di averla accanto a se qualora fosse riuscito a tornare in America. Cosa che puntualmente si realizzerà grazie all'intervento della tenace ragazza, che grazie alla sua forza senza pari, riuscirà a mani nude a liberare una nave incagliata nel ghiaccio eterno e a salpare per gli Stati Uniti insieme al suo nuovo compagno. 

Mighty Woman dimostra ad un attonito Blake
Manners che il "sesso debole" è passato di moda.
 
Nella terra delle libertà la giovane ed il suo amato, oltre ad approfondire la loro storia d'amore, avranno modo di partecipare ad un importante convegno organizzato per la sua presentazione all'alta società Americana; evento questo che però verrà bruscamente interrotto dall'incursione di una banda di gangster che la nostra valorosa ragazza del Nord – completa di un elegantissimo abito da sera – riuscirà a fermare senza alcun problema a suon di pugni. Il tutto si concluderà con un rocambolesco inseguimento in auto che finirà rovinosamente con un tremendo schianto e la morte degli stessi malviventi, seguito poi da una terribile esplosione a cui la ragazza sfuggirà per un soffio facendo tirare un bel sospiro di sollievo al preoccupatissimo Blake. I due subito dopo si appresteranno a risolvere un intricato caso di omicidio che avrebbe trovato la sua continuazione probabilmente nel numero successivo di Planet Comics... ma questa avventura, ahimè, non vedrà mai la luce, in quanto con quest'unica avventura la valorosa Amazona/Mighty Woman cesserà per sempre la sua esistenza nel colorato mondo dei Comics, finendo anche lei nel grande bacino degli eroi di pubblico dominio della sfavillante Golden Age

Amazona the Mighty Woman - Fiction House March 1940
Non c'è niente di meglio che mettere in riga tassisti villanzoni e agguantare
a mani nude rombanti auto in corsa con indosso un bel vestito da sera. 

Per concludere, i poteri di Mighty Woman comprendevano super forza, agilità superiore, resistenza sovrumana e una spiccata tolleranza alle bassissime temperature, quest'ultima "dote" frutto della sua permanenza tra i ghiacci delle gelide terre del Nord. Caratteristiche e poteri magari non poi così originali, ma che sicuramente avrebbero meritato un esposizione ed una vita editoriale ben più lunga di quell'unica misera avventura. C'è infatti da domandarsi con una certa curiosità cosa sarebbe successo ad eroine come Wonder Woman e le "altre" se la possente Mighty Woman avesse potuto proseguire il suo cammino... le cose sarebbero andate diversamente? La stessa celebre amazzone di casa DC sarebbe mai nata? O ne sarebbe rimasta, perlomeno in parte, influenzata?!? Personalmente penso di no. L'amazzone guerriera targata DC Comics avrebbe sicuramente esordito senza problemi in quel Dicembre del 1941, proseguendo poi serenamente per la sua strada arrivando sino ai giorni nostri, godendo infine del successo e la fama di cui gode tuttora tra film e fumetti. Però, nulla mi vieta di pensare che forse forse, il buon Dottor Marston – celebre creatore dell'amazzone DC –  qualche sbirciatina tra le pagine di quel Planet Comics #3 a suo tempo l'abbia data...

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