Golden Focus On: SUB-ZERO!

Dal momento che ci troviamo nel classico e puntuale periodo di feste, si spera, gelide e nevose, ho trovato opportuno indirizzare il nostro Focus su di un apposito Character dai gusti raggelanti e a tema.

Oggi parleremo di Sub-Zero, personaggio della Novelty Press, nato sulle pagine di Blue Bolt Comics volume 1 #1 del giugno 1940, e creato dalla fervida mente di Bill Everett (noto creatore di Namor il Sub mariner, Amazing Man e The Conqueror) e dalla matita dell'artista Larry Antonette.


Cover del #4 volume 1 di Blue Bolt Comics - esordio di Sub-Zero in copertina.
Il numero 4 volume 1 di Blue Bolt Comics, che segna il debutto in copertina del
nostro Sub-Zero. Come si può notare, emerge di nuovo la forte propensione di
Bill Everett nell'inserire i propri personaggi in scenari acquatici, come già visto
nelle cover di Amazing Man e del ben più noto Namor il Sub Mariner!

Do you remember? : LA FAMIGLIA MEZIL!

Leggendo un po' in giro, mi sono reso conto che lo stralunato e surreale cartone animato a cui volevo brevemente accennare non era poi così sconosciuto o dimenticato. Certo, rimane pur sempre nell'annovero dei cult semi sconosciuti ma di sicuro non è impresa ardua trovarne delle tracce nella rete se si sa cosa cercare, seppur io stesso ci abbia messo un po' a ricordarmi il nome della suddetta serie. Pensavo fosse solo un mio inquietato sbiadito ricordo d'infanzia, e invece, a quanto pare, non sono (o siamo) in pochi a ricordare questo assurdo gruppo di personaggi che componevano l'allegra Famiglia Mezil.
Partiamo quindi con l'allegro "motivetto" che introduceva ogni episodio nella sigla originale della serie e, a seguire, una veloce carrellata sui principali protagonisti della scombiccherata famiglia Ungherese:

Golden Focus On: BLUE FLAME!

Di supereroi elettrici, volanti, magnetizzati, metallici e chi più ne ha più ne metta, è pieno il mondo attuale dei Comics e lo era altrettanto quello della vecchia cara Golden Age... e tra questi personaggi dotati di incredibili facoltà, non potevano certo mancare quelli che prendevano fuoco per un nonnulla.

Uno di questi era Blue Flame, incredibile supereroe apparso sul #11 di Captain Flight Comics del febbraio/marzo del 1947,  pubblicato dalla casa editrice Four Star Pubblications, dalla vita editoriale assai breve in quanto questa fu la sua unica ed ultima apparizione sulla carta stampata del periodo.

Blue Flame - da Captain Flight Comics numero 11 - febbraio/marzo 1947

Do you remember? : Q.T. HUSH!

Inauguriamo quest'oggi un nuovo appuntamento che passa per coincidenze che non sto qui a dire e curiosità nostalgica e che chiameremo assai banalmente: Do you remember?
Recentemente mi sono trovato ad arrovellarmi su diversi prodotti audiovisivi della mia o della vostra infanzia che avevano (e hanno) un alone di mistero e strana fascinazione, e che hanno lasciato una strana curiosità, da sempre rimasta insoddisfatta e che solo in età adulta è stato possibile appianare.
Soprattutto quelle serie tv o cartoni animati rimasti, rispetto ad altri loro ben più famosi colleghi, un po' troppo nell'ombra o nel vero e proprio dimenticatoio.
Quindi sarebbe interessante andarne a riscoprire alcuni insieme.

Q.T. Hush serie animata tv in Broadcasting Syndication 1961

Ti conosco Mascherina! (o forse no?)

 Piccolo viaggio tra Eroi mascherati e non... dal Mito alla Golden Age, e ritorno...

Su queste pagine sinora si è parlato spesso delle cosiddette maschere o eroi mascherati, fate voi..
Ho ritenuto perciò giusto, al fine di comprendere meglio il mio amore per esse, e per  immergersi meglio nelle biografie e articoli su opere derivative inerenti quel mondo (che costellano e  costelleranno ancora questo blog) farci insieme una brevissima chiacchierata su questo colorato e vetusto mondo di carta.
Ovviamente è una piccola infarinatura dedicata a coloro che sono totalmente digiuni dell'argomento. 
I più esperti, o i lettori saltuari di fumetti, non leggeranno nulla di nuovo, anche se forse qualche informazione in più, magari da dibattere insieme, non potrà certo far loro male.

Golden Focus on: AMAZING MAN!

Oggi i nostri vetusti riflettori sono puntati sulla nerboruta "A" di Amazing Man!

Apparso per la prima volta sul numero 5 della rivista Amazing Man Comics (che fino a quel momento aveva portato il nome di National Funnies Weekly) nel settembre del 1939, ed edita dalla Centaur Pubblications, vede come suo creatore e curatore sia della scrittura che dei disegni, uno dei massimi nomi del fumetto statunitense, Bill Everett.


Cover del numero 17 di Amazing Comics della Centaur Publications

Golden Focus on: STEEL FIST!

Oggi parliamo di uno dei personaggi più sciapi ma al tempo stesso gustosi del panorama Golden Age, anticipatore ben 30 anni prima del ben più famoso Iron Fist (Pugno d'acciaio per gli amici) della Marvel.

Steel Fist, l'uomo dal prodigioso pugno destro d'acciaio; creato dall'artista Henry Carl Kiefer e apparso sul numero 1 di Blue Circle Comics (delle consociate case editrici Craydon Publishing/Enwil Associates/Rural Home) nel giugno del 1944, e durato per soli cinque numeri.

il numero 2 di Blue Circle Comics - Steel Fist

Golden Focus on: AIR-MAN!

Oggi parliamo di Air-Man, personaggio della Centaur Publications creato all'inizio degli anni '40 dalle fervide menti degli autori George Kapitan e Harry Shale, sulla rivista Keen detective Funnies, nel bel mezzo della fiorente Golden Age!

Keen Detective Funnies numero 23 della centaur publications, e prima apparizione di Air-Man

Iniziamo col dire che la Centaur Publications in quegli anni, onde tenere il passo di giganti come Dc Comics, Timely (poi Marvel Comics) e Archie Comics, iniziò a sfornare ininterrottamente una cospicua dose di tizi in costume e supereroi ... personaggi come Amazing Man, Minimidget, Fantoman (detto anche Fantom Of The Fair), Iron Skull e dozzine di altri; quindi, cercando di sfruttare anche l'interessante immagine del classico eroe volante (o perlomeno dotato di ali),
venne alla luce il progetto Air-Man, che a suo modo cercava di stare al passo con un filone per l'epoca assai fiorente, al punto che è ancor oggi difficile capire chi abbia copiato chi nella creazione di diversi, ma nemmeno tanto, individui volanti.

LOVECRAFT E CINEMA - 22 PELLICOLE CHE SUSSURRAVANO NELLE TENEBRE... (parte terza)

Per questa ultima parte del viaggio tra pellicole maledette, arriviamo infine agli anni 2000 che, checché se ne dica, ci hanno regalato non pochi esempi di prodotti audiovisivi, grandi o piccoli che siano, ispirati volontariamente o no al solitario di Providence.
Partiamo dunque citando circa otto titoli in ordine quasi cronologico:

locandina di Hellboy- guillermo del toro - 2004

Golden Focus on: FLY-MAN!

Oggi parleremo di un personaggio dalla forte caratterizzazione grafica e dalla grande personalità, ma che ebbe (ahimè) vita assai breve, visto che la sua storia editoriale durò per soli due numeri!
Parliamo di Fly-Man, o perlomeno del primissimo Fly-Man, quello della Golden Age, in quanto successivamente, molti anni dopo, altri personaggi mascherati e dai poteri volanti, si approprieranno dello stesso nome.
                 Fly-Man - numero 1 di Spitfire comics della harvey comics

Il Fly-Man di cui parleremo brevemente qui, nasce nell'agosto del 1941 dalla mente dello scrittore e disegnatore Sam Glanzman, sul numero 1 di Spitfire Comics edito dalla Harvey Comics. Nel primo numero assistiamo alla nascita, ben vent'anni prima dell'Ant-Man della Marvel Comics, del primo uomo insetto miniaturizzato e con la capacità di volare... ovviamente la differenza tra i due personaggi non sono poche, ma ci arriveremo a breve.

LOVECRAFT E CINEMA - 22 PELLICOLE CHE SUSSURRAVANO NELLE TENEBRE....(parte seconda)

Per questa seconda parte facciamo, come promesso, un saltino in avanti nel tempo agli anni '90 con le seguenti pellicole da media e bassa classifica: The Resurrected, The Lurking Fear, The Event Horizon e Phantoms.

 THE RESURRECTED di Dan O'bannon 1991- locandina del film


THE RESURRECTED - Dan O'Bannon 1991

Firmata dallo sceneggiatore ed effettista speciale Dan O'Bannon (che può fregiarsi di aver scritto un filmettino da poco come Alien e diretto un classico divertissement degli anni '80 come Il ritorno dei morti viventi), la pellicola è palesemente tratta da Il caso di Charles Dexter Ward (The Case Of Charles Dexter Ward 1927) ed è considerato da alcuni dei vate del settore come uno dei migliori adattamenti tratti da una novella di Lovecraft. Addirittura nel libro Lurker In The lobby: A Guide To The Cinema Of H.P.Lovecraft gli scrittori Andrew Migliore e John Strysik scrivono: "The Resurrected è il miglior adattamento sullo schermo sino ad oggi, con un cast solido, una sceneggiatura decente, una regia inventiva ed eccellenti effetti speciali, che rendono giustizia ad uno dei racconti più oscuri di Lovecraft".
Raccontato in prima persona da un detective privato incaricato da una donna di indagare sul proprio marito, il misterioso Charles Dexter Ward, il film, che inizia come il più classico dei noir, affonda sempre più in una dimensione di tensione, mistero, orrore ed ovvio immancabile splatter!

LOVECRAFT E CINEMA - 22 PELLICOLE CHE SUSSURAVANO NELLE TENEBRE... (parte prima)

Qualche settimana fa, esattamente il 20 agosto 2018, ricorrevano i circa 127 anni dalla nascita di Howard Philip Lovecraft;
Scrittore prolifico e creatore di geniali orrori ed angoscia cosmogonica su carta, imprescindibile per tutta la letteratura fanta-horror di inizio 900, e che da lì in poi sarebbe stato seguito, omaggiato, emulato, citato, copiato, stuprato, osannato, criticato, adorato etc etc, fino ad arrivare a veri e propri culti letterari per il suo Chtulhu e compagnia mostruosa, formando e creando un'infinita schiera di discepoli apocrifi e non dei suoi cosiddetti "miti".


Orbene, all'interno di codesto blog sinora si è spesso trattato di vecchi incarti o vetusti inchiostri a stelle e strisce che rispondono sovente al nome di Comics...sarebbe quindi più appropriato parlarvi di opere derivative cartacee, fumetti, graphic novel et similia che abbiano una profonda e chiara
ispirazione lovecraftiana...ma siccome qui dentro si è anche parlato di tanto cinema, per ora non lo farò, dedicandomi invece a una veloce, o quasi, lista di pellicole che omaggiano o a volte riprendono pedissequamente il mondo e le angoscianti atmosfere del solitario di Providence!
Partiremo quindi, con questa prima parte dedicata prevalentemente agli anni '80, dai cosiddetti grandi o presunti tali, autori audiovisivi del secolo scorso, fino ad arrivar ai giorni nostri, con registi e film più o meno importanti; titoli e autori più o meno sconosciuti (a volte persino trascurabili) ma che meritavano, perlomeno per impegno e amore profuso, la citazione all'interno di questa lista.

Golden Focus on: CAPTAIN FUTURE!

Oggi parliamo di un personaggio dalle svariate personalità, guizzanti e imprevedibili come l'elettricità di cui si fregia: il Captain Future della Nedor publications! (1940)

Ma partiamo per gradi, o perlomeno per presentazioni, in quanto i "Captain Future" di cui parleremo sono almeno tre.
Partirei subito, andando per esclusione, con Captain Future, o per i nostalgici dei cartoni animati anni '80, Capitan Futuro! Qualcuno se lo ricorda?!? Ma sì dai...era questo qui:


Come non ricordarselo? Il miglior capitano spaziale in seconda dopo Capitan Harlock ovviamente.
Ho iniziato con il buon capitano della serie animata giapponese del 1978 prodotta dalla Toei Animation in quanto non è nient'altro che la trasposizione animata del personaggio che segue, che ha nome appunto Capitan Futuro o Captain Future e che, come vedremo, avrà un paio di discendenti apocrifi o non, che solo alla fine degli anni '70 porteranno alla creazione del nostro mitico cartone animato asiatico.

MASCHERE SENZA FRONTIERE! the New Frontier di Darwyn Cooke


The New Frontier - La nuova frontiera dell'universo Dc Comics di Darwyn Cooke

Tempo addietro parlando di Marvels e legacies, opere a fumetti ovviamente dedicate a quel periodo affascinante e suggestivo a  cavallo tra gli anni '30 e '40, e che prende per l’appunto il nome di Golden age of comics, citavo delle chicche da non sottovalutare, se non veri e propri capolavori, tra cui spiccava esemplare il nome di The New Frontiers - la nuova frontiera, lascito artistico dello scomparso e compianto artista e autore Darwyn Cooke, pubblicata dalla DC Comics tra il 2003 e il 2004.



La Nuova Frontiera - The New Frontier di Darwyn Cooke

Golden Focus on: CATMAN!

Iniziamo qui una nuova rubrica che settimanalmente, o mensilmente (vedrò cosa posso fare) ci terrà compagnia su questi lidi. Una selezione di characters (come dicono quelli bravi) o che dir si voglia personaggi perduti oppure no nel dimenticatoio di quella sconfinata regione lontana nel tempo, ma tanto chiacchierata su queste pagine, chiamata Golden Age of comics. Variopinti vigilantes, improbabili eroi mascherati o superuomini e superdonne, che avevano e hanno ancora, a mio modesto parere, un inespresso potenziale che li rendeva interessanti e degni di essere eventualmente ripescati dal loro oblio cartaceo.

Diamo dunque inizio alle danze con un bel miagolio, perché oggi parliamo di: CAT-MAN, l'uomo gatto della holyoke publishing (1940)

LEGACIES...o l'eredità di Marvels

Eredità - Legacies - di Len Wein e autori vari

Eredità- Legacies di len wein e autori vari- dc comics/lion

Spero sia chiaro, già dal titolo di questo blog, il mio amore e fascinazione per le cose antiquate, e la cosiddetta Golden Age of Comics è sicuramente tra queste.
Attualmente, o perlomeno negli ultimi 10-20 anni, nel mondo dei Comics fatto di ultra-colori e personaggi stravolti e riscritti, sempre più cinici e assurdi, qualche autore si è permesso, con amore, di andare a sbirciare in quel lontano passato che il sottoscritto ha sempre ritenuto pregno di un gran fascino. 
Parecchie sono le opere dedicate al tema, non molte a dire il vero, ma abbastanza da far ritenere soddisfatti i palati come il mio.
Parlando di questa età dell'oro dei fumetti (ovviamente) americani, non si può non citare uno dei primi classici a tema, Marvels di Kurt Busiek e Alex Ross, che inaugurava, in parte, quel filone di storie in cui l'uomo medio, l'uomo della strada, o, in questo caso, un fotoreporter, si fa occhio(in tutti i sensi) dei cambiamenti e mutamenti della società in cui vive, dall'avvento delle primissime “Maschere” a cavallo tra gli anni '30 e '40. 
Già da Marvels è non poco velato l'intento metatestuale che va a narrare, all'interno della stessa fiction, il cambiamento della società americana e del suo cosiddetto sogno all'interno del famigerato Universo 616 (universo Marvel) con la nascita dei primi eroi in costume, fino ad arrivare ai giorni nostri o perlomeno, nel caso di Marvels fino agli anni '80, periodo che inaugura di fatto la Bronze Age.

IPERBOREE IPERBOLI HYBORIANE...

    Epoche sconosciute e Continenti perduti, tra mito e realtà

Sere fa mi sono imbattuto nell'ennesima riproposizione del film Conan il barbaro di John Milius, con l'allora quasi esordiente Arnold Schwarzenegger; difatti questo fu solo il film che lanciò il futuro governatore della California nell'empireo del cinema mondiale, mentre il suo esordio vero e proprio era già avvenuto anni prima in piccole pellicole piuttosto trascurabili ed in ruoli secondari.
Mentre guardavo il film, rimbalzavano dentro di me le critiche dei puristi che, nonostante sia divenuto con il tempo un cult degli anni 80, non lo hanno mai accettato come fedele trasposizione all'epopea del Conan letterario nato dalla penna di Robert Erwin Howard nel lontano 1932. Al contrario invece i fondamentalisti del verbo howardiano trovarono molto più fedele ai romanzi il recente film del 2011 di Marcus Nispel, Conan The Barbarian, con l'allora esordiente Jason Momoa nel ruolo che all'epoca fu di Schwarzenegger. Inutile però dire che a livello di pellicola in sé per sé questo film fu decisamente un disastro, sia in termini di critica che di botteghino; insomma nulla a che vedere cinematograficamente, con il Conan di Milius.
Per arrivare al punto, in entrambi i film si può percepire la parola Hyboriana ed è da questa piccola, ma nemmeno tanto piccola parola, che volevo fare un po' di ordine nella mia testa, in quanto più di una volta mi sono imbattuto nei termini, apparentemente simili, di Hyboriana e Hyperborea.

Partiamo dalla prima:
l'era Hyboriana innanzitutto è un periodo, un tempo, un'era per l'appunto, collocata circa dodicimila anni fa, in un periodo che andrebbe dallo sprofondamento di Atlantide e i primi documenti storici dei primi insediamenti umani arrivati sino a noi, un periodo di cui si è persa evidentemente la memoria.
Continenti perduti,  regni leggendari tra fantasia e storia, misteriose città,  divinità e demoni, su cui tra l'altro aleggia il sospetto di civiltà ancora più antiche e pre-umane. Non a caso, quando si parla di divinità pre-umane la mia mente corre ai grandi antichi di lovecraftiana memoria, a cui lo stesso Howard si accostò, oltre che nell'ispirazione anche materialmente, contribuendo con ben cinque racconti ad arricchire il ciclo di Cthulhu del solitario di Providence.

The Cthulhu Mythos di robert e. howard collezione completa

Tornando alla sua creatura, il barbaro cimerriano è un eroe fiero e leale, di cui Howard, al contrario di quanto solitamente facevano gli autori della maggior parte degli eroi fantasy dell'epoca su riviste storiche come Weird Tales (antesignana pubblicazione dedita al fantastico e all'immaginario e all'orrore) fu quello di immaginare tutta la vita del suo personaggio, dalla nascita alla vecchiaia, facendolo crescere sia fisicamente che psicologicamente.
L'era Hyboriana aveva cosi preceduto la nostra storia, un po' come fece Tolkien con le sue ere nel suo ciclo dedicato al quasi immaginario mondo di Arda (la nostra Terra) e la sua ben più famosa Terra di Mezzo. Difatti, secondo calcoli di studiosi e fan dell'opera di Tolkien, noi dovremmo trovarci all'incirca nella sesta o settima era, indi per cui le gesta e le vicende del Silmarillion (una sorta di genesi biblica) o le ben più conosciute Cronache dell'anello, non sarebbero che nostre ipotetiche origini, un passato di cui abbiamo perso il ricordo.

I segreti del ghiaccio - Parte 3

Due personaggi ritrovati...nell'infinito - Doctor Strange e Thor

Doctor Strange e Thor in Infinity War - curiosità e storie che hanno ispirato il film


Torniamo a parlare del film Marvel dei grandi numeri.
Torniamo a parlare di Avengers Infinity War, stavolta soffermandoci sui suoi personaggi nati prima sulla carta e fattisi carne e CGI in seguito.
Volutamente salto a piè pari il folle Titano, in quanto sicuramente altri vi avranno fatto una testa così su di lui, tra rimandi a sue comparizioni nel mondo dei comics stelle e strisce, recensioni sulle suddette o del film, profili psichiatrici, schede biografiche etc etc .
Indi per cui, mi soffermerò su altri due personaggi, secondo me ritrovati, in questo caleidoscopico film.
Iniziamo dal primo dei due: il dottor Stephen Strange, chirurgo a mezzo servizio e stregone supremo a tempo pieno.
A suo tempo vidi il film a lui dedicato, in quanto quella volta nutrivo un sincero interesse rispetto ai precedenti film del MCU che non sempre avevano destato nel fumettaro che è in me l'empatia dovuta. Ero quindi assai curioso di vedere trasposte su pellicola le gesta del buon dottore.
Devo dire di avere una fascinazione d'altri tempi per questo personaggio e i suoi simili che sin dagli anni '30 abitavano le pagine dei quotidiani americani pre-conflitto fino alle riviste specializzate che poi sarebbero divenute i comics, le quali tanto avrebbero influito sui media di oggi, cinema in primis.

Innumerevoli sono i maghi o sedicenti stregoni che si sono succeduti nel corso dei decenni, dall'antesignano e famosissimo Mandrake di Lee Falk, passando per lo Zatara della National, futura DC Comics, o Monako della Timely poi divenuta Marvel Comics; oppure i mistici di altre case editrici più piccole dell'epoca come Zambini, Dr. Styx, Master Mystic etc etc. 
Uno dei miei preferiti, nato proprio in quegli anni, e che rivaleggiò sin dagli anni 60 fino ad oggi con lo stesso Strange, è indubbiamente il mitico Doctor Fate, mago supremo dell'universo DC, talmente importante e potente, che in una vecchia serie anni '90 chiamata Amalgam Comics, li si poteva persino trovare fusi insieme in un unico personaggio chiamato doctor Strange Fate!

Doctor StrangeFate - amalgam comics  numero 1
Doctor StrangeFate, La mistica fusione
 tra doctor strange e doctor fate


INFINITY WAR o INFINITY HUMANITY?

     Sovrappopolazione e "rimedi" attraverso cinema e fumetto

Con notevole ritardo anche il sottoscritto si è alfine recato a visionare il film blockbuster del momento, o perlomeno di qualche momento fa. Al momento in cui scrivo infatti, qui in Italia, il film è retrocesso dalla prima posizione, mentre nel resto del mondo continua a macinare milioni di dollari attestandosi nientepopodimeno che nella quarta posizione degli incassi di tutti i tempi, poco sotto film come Star Wars The Force Awakens, Titanic e Avatar! Sto parlando di Avengers Infinity War (a firma dei fratelli Russo), un carrarmato, anzi, una corazzata poderosa e coloratissima figlia di ben 10 anni di "semina" filmografica ( capito Warner/DC come si crea e porta avanti una continuity ed un intero universo cine(comics)matografico?!? - grida il nerd dentro di me, che si ribella allo sfacelo perpetuato dalla Warner in campo cinematografico sui suoi personaggi preferiti.
Eh sì, parteggio leggermente per i gloriosi personaggi della DC comics sia su carta che in animazione, ma questo è un altro discorso.
Di questo mega cingolato inarrestabile che è il Marvel Cinematic Universe (MCU per i fan più puri) al cui comando in cima siede il sorcio più potente del pianeta (e non siamo in un fumetto, ma è la nostra realtà) non farò recensioni canoniche o altro, di quello è già stracolmo l'intero web. No, un po' come tutte le future pillole ciarliere e divaganti che farò qui dentro tra me e me, o forse tra me qualche incauto internauta, persosi da queste parti per puro caso, sfiga, o altro, mi limiterò soltanto ad alcune piccole riflessioni o amene curiosità.

Locandina film avengers infinity war

Innanzitutto do per scontato che, qualora leggeste queste righe, abbiate già visto il film, quindi ce ne freghiamo degli spoiler, ok?!?
Non si può negare che sia un film coinvolgente. Tolta una parte centrale un po' zoppicante, il resto procede come un treno...o meglio, come un ottovolante, raggiungendo senza indugio il traguardo dei suoi 142 minuti.
Ho potuto notare da quasi (e ripeto quasi) neofita del MCU ( lo ammetto, alcuni film mancano all'appello delle mie personali visioni, ma ho recuperato credo quelli più importanti ai fini della continuity) un cambio di registro nel mood dei suddetti film.