Aarkus e i suoi fratelli

Chi è addentro al variegato verbo dei comics, si sarà senz'altro accorto delle innumerevoli somiglianze che nel corso degli anni si sono succedute in questo colorato universo di carta stampata  – a stelle e strisce – tra i suoi numerosissimi Characters in costume o senza... che so, roba tipo: è nato prima Hulk o Solomon Grundy? Oppure, Hawkeye è solo una mera copia di Green Arrow? E' più tosto Deadshot o Bullseye? Insomma, gli esempi sarebbero davvero infiniti... soprattutto se parliamo dell'eterna sfida tra i due pesi massimi dell'editoria Americana: DC Comics e Marvel Comics. Uno dei più gustosi confronti – perlomeno per il sottoscritto – è quello che vede le sue radici proprio nella Golden Age di una di queste due grandi realtà editoriali; quella Marvel Comics che negli anni 30' e 40' portava ancora il nome di Timely Comics.
In passato, proprio su queste pagine, qualche variopinto e primordiale Characters della (fu) Timely Comics ha fatto più di una volta capolino; gente come Moon Man, The Challenger, la prima Human Torch, Black Marvel, tanto per citarne qualcuno. Ma solo uno, delle lunghe schiere di Characters in maschera partoriti a suo tempo dalla Timely, mi ha sempre affascinato più degli altri: il misterioso e nebbioso alieno extra-dimensionale chiamato The Vision, all'anagrafe Aarkus. Oltre a possedere un suo particolare e innato fascino, è soprattutto l'artefice, involontario e non, di una sequela di più o meno intenzionali cloni o figli illegittimi. Sia in casa della stessa Timely/Marvel, che nella distinta concorrenza di casa DC.