Nati il 4 Luglio: tutti (o quasi tutti) i "fratelli" di Captain America, dalla Golden Age in poi. Parte Seconda

Anche se il 4 di Luglio è ormai passato, continuiamo insieme il viaggio tra i colorati Characters a stelle e strisce sfornati durante il periodo bellico e non. Se nella precedente prima puntata eravamo partiti all'insegna del testosterone maschile, è giusto ora iniziare questa seconda parte del viaggio con il gentil sesso; difatti, è bene ricordarlo, non solo i maschietti in costume patriottico dominavano la scena di quei tumultuosi – ma prolifici editorialmente – anni a cavallo della seconda guerra mondiale...parecchie infatti furono le pulzelle d'arme, novelle e battagliere Giovanna d'Arco, che diedero il contributo alla nazione durante il conflitto, sia al fronte, che su suolo Americano. Basterebbe citare l'eroica infermiera da campo War Nurse – che non includerò in questa seconda parte in quanto ho già trattato di lei in un approfondita scheda di qualche tempo fa – o la ben più importante collega Wonder Woman, per dare una cifra dell'importanza delle donne "mascherate" in campo militare fumettistico. 

Su di loro mi limiterò soltanto a dire che nascevano ambedue nel burrascoso 1941, anno che segnava il drammatico ingresso degli Stati Uniti nel tremendo conflitto che stava insanguinando l'Europa e il resto del mondo. Posso giusto limitarmi a dire che entrambe sarebbero cronologicamente – e perfettamente – rientrate nella lista di oggi. Stop. Ben altre loro colleghe invece apriranno le danze, spartendosi inevitabilmente lo spazio con i colleghi uomini, che, come ovvio, dominavano, e ancora dominano, le scene dei comic books Americani. Bene, indossiamo quindi elmetto e giarrettiera e iniziamo, signore e signori. 



MISS VICTORY (Joan Wayne) Helnit/Holyoke Publishing Agosto 1941
Miss Victory holyoke publishing 1944
Miss Victory sul #3 di Holyoke One Shot del 1944
Come brevemente accennato, il 1941 fu un anno drammatico, ma anche prolifico a livello editoriale, e tra le uscite di comic books legate ai dominanti eroi maschili, si poteva segnalare un certo boom di eroine mascherate e non. Per fare un esempio, soltanto nell'agosto del 1941 si potevano contare decine di esordi su quel fronte; basti pensare ad eroine come la Black Cat della Harvey Publications, la Phantom Lady della Quality Comics o la Pat Patriot della Lev Gleason, solo per citarne alcune...senza ovviamente dimenticare le già citate War Nurse e Wonder Woman.  
Tra queste, forse la più significativa – quasi una portabandiera delle eroine patriottiche – era Miss Victory, character nato nell'agosto del 1941 sul #1 di Captain Fearless, rivista allora pubblicata dalla coraggiosa e pioneristica casa editrice Helnit Publishing, fondata dal temerario Frank Z. Temerson, e in seguito acquisita dalla ben più importante Holyoke Publishing.  
Introdotta in una storia di sole cinque pagine scritte dalla sceneggiatrice Alberta Tews e disegnate dal fumettista Carl Quinlan, la nostra vincente Miss condivideva le sue avventure con quelle dei colleghi in costume Citizen Smith, Mr. Miracle e Captain Fearless, quest'ultimo protagonista che dava anche il nome alla rivista. Soltanto nel 1944 Miss Victory ebbe la sua ribalta grazie appunto alla Holyoke Publishing, che la introdusse sull'antologica Holyoke One Shot, dandole gli onori della prima pagina sul #3 della stessa. 
Miss Victory, nelle sue diverse incarnazioni, in
un annual commemoraticvo della AC Comics
Sotto il costume di Miss Victory si nascondeva la giovane Joan Wayne, stenografa per un dipartimento governativo con sede a Washington DC. La nostra Joan, stanca della dilagante corruzione politica all'interno del suo dipartimento, e mossa da un improvviso impulso patriottico a seguito dell'entrata del suo paese in guerra, decise che era giunto il momento di fornire il suo contributo alla causa; confezionatosi un bel costumino attillato che riprendeva i colori della bandiera Americana, e con una vistosa V sul petto, iniziò a menare le mani a destra e a manca, combattendo politici corrotti annidati nelle pieghe più nascoste del paese, agenti infiltrati nemici che minavano dall'interno la cosiddetta pace Americana, e ovviamente i soliti scienziati pazzi e megalomani vari, tra cui spiccavano anche delle terribili scimmie parlanti! Attirate su di se le attenzioni dell'esercito Americano grazie alle sue eroiche imprese, Miss Victory fu reclutata per importanti missioni al fronte, riportando ovvie vittorie e successi, diventando ben presto un eroina nazionale a tutti gli effetti. Non dichiaratamente dotata di veri e propri superpoteri, Miss Victory sembrava possedere un innata forza sovrumana che le permetteva di abbattere muri o veicoli in corsa, e una limitata invulnerabilità che la faceva sopravvivere ad esplosioni e ferite mortali. A queste innate facoltà però non fu mai data una spiegazione, in quanto alla nostra Joan non furono mai fornite le consuete origini, se non nel revival attuato nel 1984 dall'editore AC Comics; in questa "nuova vita" l'identità segreta di Miss Victory era quella della dottoressa Joan Wayne, ricercatrice del dipartimento della difesa degli Stati Uniti, che nei lontani anni '40 sviluppò una particolare formula, chiamata V-47, che avrebbe permesso alla truppe alleate durante la guerra di aumentare notevolmente la loro forza e la loro resistenza sul campo di battaglia. La formula però funzionò solo su se stessa, facendola diventare a tutti gli effetti la prima vera super eroina Americana. Tale formula le permise anche di non invecchiare, facendo si che la nostra Miss Victory rimanesse giovane e attraente sino ai giorni nostri. 



GOLDEN GIRL (Betsy Ross) Timely Comics Marzo 1941
Golden Girl and Captain America timely comics 1948
Golden Girl, con Cap e Bucky, sul #66 di Captain America dell'aprile 1948
Andiamo avanti con una sorta di special guest, diciamo cosi...un personaggio che è qui forse proprio in virtù della sua particolare connessione con lo scudiero a stelle e strisce per eccellenza; quel Captain America da cui questo enorme viaggio tra i patrioti in maschera ha preso vita. 
Sto parlando di Golden Girl, all'anagrafe Betsy Ross, primo personaggio di supporto all'interno di un comic book, e primo interesse amoroso per il nostro Steve "Cap" Rogers. Apparsa per la prima volta su Captain America #1, edito dalla Timely Comics nel Marzo del 1941, la nostra ragazza dorata non è ancora una supereroina a tutti gli effetti, ma solamente Betsy Ross, giovanissimo membro della U.S. Army's Women's Auxiliary Army Corps e precedentemente agente dell'FBI. Divenuta amica e fidanzata dell'allora soldato semplice Steve Rogers, per un lungo periodo ella sarà del tutto ignara dell'identità segreta del buon Steve, continuando nel contempo ad ammirare le gesta della sua controparte a stelle e strisce. Gentile, premurosa e piena di risorse, la nostra Betty avrà modo di vivere diverse disavventure, che la vedranno, solamente dopo l'entrata in guerra degli Stati Uniti in seguito agli eventi di Pearl Harbor, essere reclutata dall'esercito Statunitense per importanti missioni sia sul fronte Nazista che quello Nipponico, guadagnandosi con il tempo la stima e l'alleanza degli stessi Captain America e Bucky
La collaborazione tra Cap e Golden Girl inizia sotto i migliori auspici
Soltanto in seguito alla scomparsa dei due valorosi simboli della nazione Americana, avvenuta nel 1945, la giovane Betsy in seguito andrà ad affiancare il terzo Captain America, Jeffrey Mace – l'ex eroe Patriot di cui ho parlato nella prima parte – divenendone a tutti gli effetti la spalla, dopo che il secondo Bucky (Fred Davis) era rimasto ferito in uno scontro. Indossato un costume sgargiante dotato di un mantello antiproiettile appartenuto all'eroe Spirit of '76 (William Neslund, il secondo Captain America), Betsy fece il suo debutto come Golden Girl sul #66 di Captain America, datato Aprile 1948.
Insieme, lei e Mace vivranno svariate avventure, tra lo spionistico e il fantascientifico, culminate con una battaglia finale contro Red Skull svoltasi nientemeno che all'Inferno! La collaborazione e la convivenza tra i due si era fatta sempre più intima ormai, al punto che nel 1953 decisero di convolare a nozze, ritirandosi poi in seguito dalla loro attività di eroi della nazione. 



MISS AMERICA (Joan Dale) Quality Comics/DC Comics Agosto 1941
Ancora una Miss, e ancora torrido Agosto del '41, con Miss America, eroina nata sulle pagine di Military Comics #1 edito dalla Quality Comics
Miss America in origine era la giornalista del Daily Star, Joan Dale, che partita in gita di piacere per visitare la statua della libertà, si ritroverà ad addormentarsi su di una panchina ai piedi della celebre "donna con la fiaccola". Poco prima di addormentarsi però la nostra Joan pensò a quanto sarebbe stato bello se una qualsiasi persona avesse avuto a disposizione i poteri della stessa statua simbolo d'America...e come spesso accade, bisogna star attenti a ciò che si sogna o desidera, poiché la stessa statua della libertà, percepiti i desideri genuini e innocenti della nostra Joan, decise di presentarsi a lei in sogno, donandogli in seguito quei magici poteri che l'avrebbero aiutata a proteggere la nazione! Dopo essersi svegliata, con sommo stupore, Joan scoprì di aver ereditato degli incredibili poteri fuori dal comune, come la capacità di controllare, creare o modificare la materia stessa, potere che di solito usava per cambiare istantaneamente i suoi vestiti prima di entrare in azione, o magari per trasformare le armi di presunti nemici in acqua o fiocchi di neve, rendendoli cosi immediatamente inerti e innocui. In più poteva volare, rimpicciolire gli oggetti, trasmutare e trasportare figure in 2D nel mondo tridimensionale, e addirittura spostare oggetti di qualsiasi grandezza grazie alla telecinesi. Ribattezzatasi Miss America, la nostra strabiliante eroina servì il suo paese inizialmente in abiti civili, e soltanto nel #4 di Military Comics indossò un costume che riprendeva i classici colori rosso, bianco e blu; costume che in seguito avrebbe cambiato o aggiustato più volte, visto che le operazioni sartoriali, grazie ai suoi fantastici poteri, risultavano quanto mai semplici e veloci. Nei panni di Miss America la fantastica Joan combatté criminali, sabotatori dell'Asse e qualche folle scienziato, fino a quando non accettò l'invito dell'agente Tim Healy ad unirsi all'FBI. La carriera da supereroina nazionale di Miss America però durò solo sette numeri, venendo sostituita, sul #8 di Military Comics del Marzo del '42, da un altra eroina femminile chiamata X of the Underground, decretando a conti fatti la fine della sua carriera editoriale. 
Miss America Secret Origins DC 1988
Miss America, in una delle sue innumerevoli
reincarnazioni, su Secret Origins #26 del 1988
La nostra Miss dalle infinite capacità tornò solamente nel 1956, in seguito all'acquisizione da parte della DC Comics dell'intero comparto artistico della defunta Quality Comics. In questa nuova versione farà dapprima parte dei famigerati Freedom Fighters capitanati dal caro vecchio Uncle Sam, e in seguito svolgerà diversi ruoli da guest star nelle fila della Justice League of America e della Justice Society of America. Infine, le sue origini verranno ulteriormente riscritte dopo il maxi evento Crisis on Infinite Earths, andando così a rendere Miss America, tramite abili operazioni di retcon, un personaggio importante del passato dell'universo DC; talmente importante da andare a sostituire la "vecchia" Wonder Woman di epoca Golden Age all'interno della prima storica Justice Society of America. Insomma, i soliti rompicapi di riscrittura del passato tanto cari alla DC Comics, e che le hanno permesso di arrivare, tra un turbamento e mutamento dietro l'altro, sino ai giorni nostri, arrivando persino ad essere rilanciata per l'ennesima volta, e con immancabili nuove origini, nella catastrofica iniziativa di rilancio denominata New 52 lanciata dalla DC Comics nel 2011.



PAT PATRIOT (Patricia Patrios) Lev Gleason Publications Agosto 1941
Ultima di questa serie di eroine patriottiche nate nell'agosto del 1941 è Pat Patriot! Soprannominata la Giovanna d'Arco d'America, Pat Patriot fece il suo esordio sul #2 di Daredevil Comics, edito dalla Lev Gleason Publications, e concepita dallo sceneggiatore Charles Biro per i disegni del fumettista Bob Wood
Sotto il costume di Pat Patriot vi era Patricia Patrios, lavoratrice all'interno di una catena di montaggio di componenti bellici che sarebbero risultati utili in vista dell'imminente coinvolgimento degli Stati Uniti nel conflitto mondiale in corso. Qui, in seguito allo svenimento di una sua collega per il troppo sforzo lavorativo dovuto alle condizioni usuranti in cui le operaie della fabbrica erano costrette a operare, Patricia vide crescere sempre più dentro di se un desiderio di giustizia e rivalsa nei confronti dei suoi datori di lavoro, e una volta espresse con veemenza le sue giuste lamentele, per tutta risposta fu licenziata su due piedi. Nonostante la perdita del lavoro non si lasciò andare allo sconforto, e la sera stessa si ritrovò a recitare in una produzione amatoriale in cui interpretava una versione femminile dello Zio Sam! Finito lo spettacolo, sulla strada verso casa e in compagnia del suo ragazzo Mike Brown, la nostra Pat, con ancora indosso il costume dello Zio Sam, si imbatterà in un delinquente che stava armeggiando davanti alla fabbrica dove un tempo ella lavorava. Pat, aiutata dal fidanzato Mike, riuscirà a sgominare il malvivente, arrestando contemporaneamente un furto di motori sperimentali da parte di sabotatori Nazisti infiltrati capitanati nientemeno che dall'ex datore di lavoro della nostra Patricia. Insomma, una bella soddisfazione sindacale sul lavoro non da poco. I giornali ripresero immediatamente quell'atto eroico ribattezzando Patricia con il nome in codice di Pat Patriot, evento questo che spronò la giovane ad iniziare una carriera da eroina indossando sempre il costume di scena, combattendo sul fronte interno e continuando contemporaneamente a recitare su tutti i palchi d'America. La sua carriera di eroina a stelle e strisce, tra una scazzottata e una recita teatrale, finì sul #11 di Daredevil Comics del Giugno 1942



U.S. JONES Fox Feature Syndicate Agosto 1941
U.S. Jones fox feature syndicate november 1941
U.S. Jones in azione sul #1 della sua testata omonima uscita nel Novembre del 1941
E dopo questa carrellata di bellezze in costume patriottico, torniamo ai maschi alfa avvolti nelle bandiere. Iniziamo con un eroe che già dal suo nome di battaglia ci comunica il suo infinito amore per la madre patria... U.S. Jones
U.S. Jones appare per la prima volta su Wonderworld Comics #28 dell'agosto 1941, edito dalla Fox Feature Syndicate. Creato dallo sceneggiatore Bob Farrell e concepito graficamente dal fumettista Louis Cazeneuve, U.S. Jones arriverà anche a godere di una propria testata a suo nome che durerà soltanto per due numeri dati alle stampe nel Novembre del 1941 e nel Gennaio del 1942. Nato esplicitamente per divulgare tra i giovanissimi la propaganda contro i diversi nemici dell'America, U.S. Jones proponeva ai suoi giovani lettori anche un vademecum completo di regole sul come tenersi in forma e come reagire nel caso di un attacco nemico su suolo Americano. U.S. Jones non aveva delle vere e proprie origini, e non fu mai rivelato quale fosse il suo vero nome. Si sapeva soltanto che era un gran patriota e un acerrimo combattente del crimine. Indossava un costume dagli evidenti colori a tema stars and Stripes, con una bella U.S. stampata sul petto, e non possedeva nessun superpotere, sebbene fosse dotato di una spiccata agilità e forza. Le minacce contrastate dal nostro erano molteplici: dai soliti bricconi e ladruncoli, passando per le consuete spie Naziste, fino ad arrivare a due insoliti e ricorrenti Villains chiamati White Killer e Black Snake, due assassini in costume alquanto pittoreschi quanto letali. Sparito come molti suoi colleghi dell'epoca a fine conflitto, U.S. Jones fu ripescato dall'oblio solo nel 2008 per la miniserie Project Superpowers, evento prodotto dalla Dynamite Entertainment e gestito dai fumettisti Alex Ross e Jim Krueger



UNKNOWN SOLDIER Ace Comics Agosto 1941
Dopo lo spirito patriottico impersonato dallo Zio Sam, o la figura leggendaria – anch'essa storica – di Minute Man, eccoci arrivare ad un altro simbolo, che a onor del vero non è prerogativa dei soli Stati Uniti, ma anche delle altre nazioni che hanno patito gli orrori di ben due guerre mondiali; la figura in questione è quella del famigerato Milite Ignoto, sfortunato soldato senza un identità, la cui tomba rappresenta tutti quei soldati morti in un conflitto e che non furono mai identificati. Il Milite Ignoto fumettistico che ci interessa in questo caso invece è The Unknown Soldier, uno spirito rappresentante fisicamente tutti coloro che erano morti per proteggere gli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale, e che giungeva in aiuto dei soldati Americani ogni qual volta essi ne avessero avuto il bisogno. Seppur esista un personaggio ben più famoso  – targato DC Comics – con questo appellativo, il primo Unknown Soldier ad apparire su di un Comic Book fu quello della Ace Magazines nell'agosto del 1941 sulle pagine di Ace's Our Flag Comics #1, rivista che includeva anche altri eroi a tema patriottico, e che pubblicò le gesta del Soldato misterioso e sconosciuto per soli cinque numeri, prima di far proseguire le sue avventure su Ace Four Favorites, altra rivista della Ace magazines pubblicata dal Marzo 1942 al Novembre 1945
Unknown Soldier december 1942 ace magazines
Il mirabolante Unknown Soldier sulle pagine di Ace Four Favorites
Unknown Soldier, come accennato poco fa, non era il classico supereroe umano agghindato con la  solita bandiera a stelle e strisce come molti suoi contemporanei, bensì una sorta di spirito errante alla Uncle Sam; con quest'ultimo infatti condivideva lo status di entità spirituale che si manifestava nei momenti di massima urgenza dell'esercito Americano, portando dentro di se tutta la forza dei valorosi patrioti Americani che avevano dato la vita per il proprio paese sin dalla sua fondazione. Indossante un costume ispirato all'uniforme del tipico soldato Americano completa di tipico berretto da guarnigione fornito di maschera sul volto, Unknown Soldier possedeva una forza sovrumana e aveva persino la capacità di librarsi in volo. In più, oltre ai suoi già stupefacenti poteri, egli era dotato di una particolare pistola chiamata "Nitro Gun" che poteva sparare temibili proiettili esplosivi. 
Concluse le sue eroiche gesta sul #20 di Ace Four Favorites, nel Novembre del '45, il nostro Milite Ignoto tornò nell'oblio, sprofondando, come molti altri prima di lui, nel vasto oceano dei personaggi di pubblico dominio. Da qui riemerse solamente nel 2008 per la mini serie Project Superpowers: Chapter Two Prelude edita dalla Dynamite Entertainment; in questa nuova veste verrà ribattezzato Soldier Unknown, proprio per evitare problemi di Copyright con il ben più famoso Milite Ignoto della DC Comics.  



AMERICAN CRUSADER (Archibald Masters) Nedor Comics Agosto 1941
Dopo tanti valorosi patrioti in costume, non poteva mancare un abnegato crociato – in tutti i sensi – del bene della Nazione... The American Crusader!
Nato sulle pagine di Thrilling Comics #19, edito dalla Nedor Comics nell'agosto del 1941, American Crusader è il timido professore di astronomia Archibald Masters, per gli amici Archie, insegnante alla Grand University di un non ben specificato stato del Sud degli Stati Uniti. Un bel giorno un suo collega avrà la disgraziata idea di creare un dispositivo chiamato "frantumatore di atomi"; neanche a farlo apposta, il test iniziale andrà storto proprio nel momento preciso in cui il nostro povero Archie metterà incautamente piede nella stanza dell'esperimento. Immerso fino all'ultimo atomo delle "letali" radiazioni sprigionate dal macchinario, invece di morire all'istante il timido professore di astronomia si ritroverà dotato di forza incommensurabile, invulnerabilità e capacità di volare! Rincuorato e rinvigorito da queste sue nuove doti, Archibald deciderà di mettere questi suoi poteri al servizio della Nazione combattendo ogni male e crimine con il nome di American Crusader
American Crusader nedor comics February 1942
American Crusader sulle pagine di Thrilling Comics #25
Nel solito schema alla Clark Kent/Superman, egli fingerà di essere ancora un timido e impacciato professore universitario, suscitando la frustrazione e il fastidio della sua segretaria Jane Peters, che avrebbe di buon grado desiderato avere accanto un uomo più virile e meno smidollato, senza ovviamente sapere della seconda super vita segreta del buon Archie. Lasciato in seguito il suo impiego universitario, il nostro si dedicherà anima e corpo alla sua controparte in costume, decidendo senza indugio di aiutare il proprio paese durante la guerra sul fronte Europeo.
American Crusader, come tanti altri Characters dell'epoca, verrà più volte riportato in vita su diverse iniziative editoriali moderne; tra le tante, le più interessanti da segnalare sono senz'altro quella operata da Alan Moore sul suo America's Best Comics – collana appartenente al suo celebre personaggio Tom Strong – e quella avvenuta sulle pagine di Project Superpowers, maxi progetto editoriale edito dalla Dynamite Entertainment, e curato dal duo Alex Ross e Jim Krueger (ancora loro). 



SPIRIT OF '76 (Gary Blakely) Harvey Comics Agosto 1941
Torniamo in tema di spiriti nazionali che rappresentano il bene supremo della patria parlando di Spirit of '76, eroe leggendario che incarnava il sentimento patriottico che aleggiava intorno alla rivoluzione Americana del 1776, sentimento reso ancor più importante dalla famosa dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti. Innanzitutto cominciamo col dire che questo Spirit of '76 non ha nessun collegamento con quello della Timely/Marvel – cioè William Neslund poi divenuto secondo Captain America – di cui ho accennato nella prima parte, e che nasceva, tramite operazioni di retcon, solamente nel marzo del 1977 sulle pagine di Invaders #14. No, questo Spirit of '76 nasce nel ben più lontano Agosto del 1941, sulle pagine di Pocket Comics #1 della Harvey Comics, concepito graficamente dal duo artistico Joe Simon e Bob Powell. 
Inizialmente lo "spiritato" eroe è il giovane Gary Blakely, ultimo membro di una patriottica famiglia Americana che aveva sin dalle sue origini servito il proprio paese in ogni conflitto armato della sua storia. Addirittura uno dei suoi lontani antenati aveva servito il generale Washington in persona.
Spirit of '76 March/Avril 1947 Harvey Comics
Spirit of '76, immortalato dall'arte di Bob Powell, su Green Hornet #33
Cresciuto in Inghilterra, dove suo padre prestava servizio presso un distaccamento militare, il giovane frequentò con buon profitto la prestigiosa università di Oxford distinguendosi nel campo degli studi e dello sport, dove eccelleva nella Boxe, nella scherma e nel rugby. Vedendo sempre più come un pericolo l'ascesa del partito Nazista in tutta Europa, Gary lasciò Oxford per ritornare in America, dove sarebbe divenuto un cadetto aeronavale nella rigidissima accademia militare di West Point. Disgustato anche dalla dilagante criminalità su suolo Americano, decise di adottare un identità segreta mascherata utilizzando la vecchia uniforme usata dal celebre trisnonno. Adottato l'evocativo nome di Spirit of '76, iniziò una lotta senza esclusione di colpi contro agenti Nazisti infiltrati, colleghi cadetti traditori, criminali e balordi di ogni risma, e persino scimmie mostruose e femme fatale che servivano Satana in persona! 
Dopo la chiusura di Pocket Comics, Spirit of '76 cominciò una nuova breve vita sulle pagine di Green Hornet Comics #7, testata pubblicata dalla Helnit Comics nel Giugno del 1942, e che riprendeva in formato comic book le gesta del celebre avventuriero mascherato divenuto famosissimo a livello radiofonico già dal lontano 1936. In questa nuova collocazione le origini di Spirit of '76 furono leggermente rielaborate, rimanendo al tempo stesso fedeli a quelle uscite a suo tempo su Pocket Comics #1. 



MAJOR LIBERTY (John Liberty) Timely Comics Agosto 1941
Major Liberty timely comics 1941
Ancora un eroe in costume ricalcante la moda rivoluzionaria del periodo... Major Liberty! 
Character sfornato nell'agosto del 1941 sulle pagine di U.S.A. Comics #1 della Timely Comics, sotto gli sgargianti e antiquati panni di Major Liberty si celava l'identità del professor John Liberty, insegnante alla Freedom University (un nome un programma) durante il 1941; proprio in quell'anno cruciale il buon professore, indignato dai conflitti che stavano infiammando l'Europa, una notte si trovò a desiderare profondamente che gli spiriti dei vecchi patrioti d'America andassero in soccorso dei poveri soldati che in quel momento si trovavano al fronte. Le sue preghiere incredibilmente furono ascoltate ed esaudite da uno spirito errante che ritenne il buon John degno di accogliere il potere dei grandi guerrieri Americani morti per la patria. Da quel momento, dotato di un bel costume alla moda del XVIII secolo, si fece chiamare inizialmente Mister Liberty, per poi acquisire il definitivo nome di Major Liberty, castigatore di tutti coloro che attentavano alla virtù e alla pace di tutti gli onesti cittadini del mondo. Sempre aiutato dagli spiriti degli antichi padri fondatori e da quelli dei combattenti morti per la causa, Major Liberty riportò numerose vittorie sul fronte interno sgominando numerose quinte colonne Naziste, e dando il suo prezioso contributo in giro per i vari focolai accesi dal conflitto mondiale in corso. 



THE CONQUEROR (Daniel Lyons) Hillman Periodicals Agosto 1941
Altro combattente che prendeva piuttosto seriamente la sua lotta al nemico Tedesco era The Conqueror! Nato nell'agosto del 1941 sulle pagine di Victory Comics #1 della Hillman Periodicals, The Conqueror era una delle tante creazioni sfortunate di Bill Everett, autore assai prolifico in quegli anni e padre putativo di molti characters in costume. 
La storia di The Conqueror era quella di Daniel Lyons, pilota Americano durante la seconda guerra mondiale, che in seguito ad un atterraggio fortunoso sulle montagne rocciose, farà la conoscenza del Professor James Norton e del suo attrezzatissimo laboratorio segreto. Soccorso dal solitario scienziato, il malconcio Daniel verrà sottoposto – senza permesso a dire il vero – ad una dose di raggi cosmici irradiati da una speciale lampada, e che sarebbero serviti a curare il giovane pilota. Quest'ultimo non solo si riprenderà del tutto, ma ne uscirà decisamente rinvigorito, scoprendo che la sua forza, la sua resistenza e intelligenza erano più che raddoppiate, oltre all'aver sviluppato delle prodigiose capacità di guarigione e rigenerazione dei tessuti. Il professor Norton, notati questi incredibili miglioramenti in Daniel, cercherà di convincerlo ad usare queste sue nuove facoltà per combattere il pericolo Nazista che minacciava il territorio. Il pilota non se lo farà ripetere due volte, e fabbricatosi un costume dai temi e colori più che Nazionalistici, inizierà la sua spietata lotta al nemico Germanico. Non a caso uso il termine spietato, visto che nei panni di The Conqueror il nostro Daniel sarà un vero e proprio massacratore di crucchi, al punto da volare in Europa con il megalomane intento di uccidere lo stesso Hitler in persona a mani nude. Intento che però non potrà mai portare a termine, visto che le sue pubblicazioni, durate all'incirca 4 numeri, verranno interrotte agli inizi del 1942.  



BLUE TRACER (William Dunn) Quality Comics Agosto 1941
E dopo tanti solenni "Eroi Americani", passiamo ad un umile servitore della Nazione...l'eroico ingegnere Blue Tracer! Apparso per la prima volta su Military Comics #1, edito dalla Quality Comics e datato Agosto 1941, questo simpatico patriota prende il suo nome da un particolare super veicolo di sua invenzione, il Blue Tracer
La storia è quella dell'ingegnere Americano William "Wild Bill" Dunn, che al lavoro per l'esercito Statunitense su di una sperduta isola Etiope, verrà attaccato insieme a tutta la sua squadra da un misterioso gruppo di esseri soprannaturali chiamati M'bujies. Questi selvaggi umanoidi uccideranno l'intera squadra di Dunn, lasciando lui stesso moribondo e ferito nella giungla Etiope, fino a quando non verrà recuperato dal giovane soldato Australiano Boomerang Jones. Riprese in fretta le forze, Dunn, dall'alto della sua esperienza come ingegnere aeronavale, coinvolgerà il giovane Jones nel costruire un avveniristico mezzo di locomozione, un veicolo in grado di diventare un carro armato, un aereo e un sottomarino al tempo stesso. Questo prodigio meccanico, dotato di mitragliatrici, cannoni e siluri, aiuterà i due soldati a distruggere la fortezza dei belligeranti M'bujies nascosta nel fitto della giungla. Compiuta questa vitale rappresaglia, i due eroici partner inizieranno a viaggiare in giro per il mondo, combattendo le diaboliche forze dell'Asse, gli esperimenti del terribile Dottor Schwein e le atrocità dell'assassino Giapponese Koko Nor. 
Blue Tracer quality comics 1942
Uno dei tanti momenti di transizione da aereo a carro armato
  del leggendario Blue Tracer su Military Comics #13
Sebbene fosse un eroe legato alle tematiche della guerra in corso, Blue Tracer era soprattutto un personaggio di fantascienza alla Jules Verne, che mischiava con abilità il Pulp classico anni '30 e l'immaginifica tecnologia del sci-fi che esploderà soltanto nei successivi anni '50. Razzi, armi devastanti di origine aliena, e mondi sotterranei abitati da popoli improbabili e variopinti, condivano le storie di Blue Tracer, dandogli un tocco di fascino particolare nonostante certe avventure prendessero spesso una piega a tratti ridicola. I suoi fantastici viaggi proseguirono per almeno 16 numeri di Military Comics, fino a sparire del tutto con un ultima eroica impresa nel 1943. Blue Tracer verrà riabilitato solamente negli anni '50 in seguito all'acquisizione dell'intero catalogo Quality da parte della DC Comics. Difatti, da quel momento in poi, il gioviale William Dunn ed il suo Blue Tracer entreranno a far parte della grande famiglia DC, divenendo, molti anni più tardi, protagonisti della nuova serie dei Freedom Fighters uscita nel 2018; qui l'avveniristico super veicolo Blue Tracer, leggermente modernizzato, viene addirittura raffigurato come base mobile itinerante del patriottico super gruppo.  



FIGHTING YANK (Bruce Carter III) Nedor Publishing Settembre 1941
E dopo la parentesi "leggera" di Blue Tracer, torniamo a bomba sugli eroi ricalcanti miti e tradizioni legati alla rivoluzione Americana e alla sua conseguente indipendenza dal giogo della corona Britannica. Stavolta è il turno di Fighting Yank, un eroe dai forti richiami al periodo delle lotte di indipendenza delle famigerate 13 colonie Americane. Questo storico personaggio nasce nel Settembre del 1941 sulle pagine di Startling Comics #10 pubblicato dalla Nedor Publishing. Divenuto in pochissimo tempo molto amato, il rapido successo lo portò addirittura ad estromettere definitivamente dalle copertine di Startling Comics il collega Captain Future, sino ad allora personaggio di punta della testata. In più, non pago, riuscì persino ad ottenere un intera testata a suo nome nel Settembre del 1942, e ad apparire saltuariamente sull'antologica America's Best Comics, sorta di risposta alla classica World's Finest Comics edita dalla DC Comics
Fighting Yank Nedor Publishing 1941
La nascita di Fighting Yank sulle pagine di Startling Comics #10
La storia di Fighting Yank è quella del giovane Bruce Carter III, il quale poteva fregiarsi di aver  avuto un illustre antenato chiamato come lui durante la Guerra di Indipendenza. Da sempre nella famiglia di Bruce lo spirito del celebre antenato suo omonimo si manifestava in casi di emergenza; proprio allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale questi si presentò al cospetto del giovaneindicandogli un luogo dove avrebbe potuto trovare uno speciale mantello magico in grado di proteggerlo e donargli al tempo stesso una forza al di sopra del normale e una discreta invulnerabilità. Oltre al magico mantello, il costume da Fighting Yank includeva diverse fogge della "moda" del XVIII secolo, come il tipico cappello a tre angoli e le fibbie quadrate, oltre ad un iconica bandiera Americana stampigliata sul petto. Indossato quindi il manto del fiero Fighting Yank, il temerario Bruce iniziò la sua lotta contro i sempre più numerosi nemici dell'America; di cui vale la pena ricordare il malvagio scienziato Dr. Mavelli e la sua orda di schiavi senza mente chiamata Faceless Legion; il Nazista Doktor Fantom e i suoi lupi mannari; e il super criminale Nitro-Man dai temibili pugni esplosivi. 
A coadiuvare Bruce in queste imprese c'era la sua ragazza, Joan Farwell, che al corrente del suo segreto, lo accompagnava spesso e volentieri nelle sue avventure. Come spesso capitava negli schemi dei comic books dell'epoca, a seconda delle esigenze della storia, la graziosa Joan era spesso tratta in ostaggio dal cattivo di turno, salvo poi essere prontamente liberata dal suo eroico fidanzato. 
 Il Fighting Yank della AC Comics...semplice omaggio o plagio?
In tempi moderni Fighting Yank è stato riportato in vita in diverse reinterpretazioni: la prima si ha negli anni '90, ad opera della casa editrice indipendente AC Comics, che inserisce Fighting Yank all'interno della serie Femforce; mentre nel 2001, sempre per AC Comics, viene rilanciato in una collana a suo nome con un nuovo costume e delle nuove origini, stavolta ambientate negli anni '50. A proposito del costume indossato da questo "nuovo" Fighting Yank, è curioso notare come questo ricordi un po' troppo da vicino il costume del celebre Fighting American, iconico e divertente personaggio ideato dalla coppia Joe Simon e Jack Kirby negli anni '50 per la Crestwood Publications
Altro ruolo importante per Fighting Yank è quello giocato nel 2008 all'interno della mini serie Project Superpowers della Dynamite Entertainment; qui il nostro risulta essere la pedina principale della prigionia, e infine ritorno, di moltissimi suoi colleghi in maschera durante la Golden Age. Tra tradimenti, cambio di status e distopie in salsa super eroica, un invecchiato Fighting Yank fungerà da vero e proprio ago della bilancia di una guerra fratricida tra potenti super tizi in maschera, e ambientata decenni dopo la fine della seconda guerra mondiale. 


Opere citate: 

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