Golden Focus on: AMAZING MAN!

Oggi i nostri vetusti riflettori sono puntati sulla nerboruta "A" di Amazing Man!

Apparso per la prima volta sul numero 5 della rivista Amazing Man Comics (che fino a quel momento aveva portato il nome di National Funnies Weekly) nel settembre del 1939, ed edita dalla Centaur Pubblications, vede come suo creatore e curatore sia della scrittura che dei disegni, uno dei massimi nomi del fumetto statunitense, Bill Everett.


Cover del numero 17 di Amazing Comics della Centaur Publications


Bill Everett, classe 1917, fu prolifico ed importante  autore per diverse case editrici quali Timely (la futura Marvel) per la quale creò personaggi minori come il subacqueo The Fin e il  ben più famoso Namor the Submariner, e per la Marvel, insieme a Stan Lee negli anni '60, Daredevil, il celebre vigilante e avvocato cieco di Heel's Kitchen. 
Tornando agli anni '40 invece, per la casa editrice Eastern Color Printig, creò il personaggio di HydroMan, insolito eroe acquatico. È curioso notare, a ben vedere, la passione di Everett (esclusi Daredevil e lo stesso Amazing Man) per i personaggi legati al mondo marino, come appunto The FinNamor e HydroMan!

Ma passiamo alla storia del nostro Uomo Meraviglia:
John Aman era un piccolo orfano che fu scelto da una stretta cerchia di monaci tibetani chiamata il "Consiglio dei sette", come modello umano di perfezione fisica e mentale.
Lì, tra le vette inaccessibili che ospitavano il misterioso monastero, il piccolo John fu addestrato duramente per divenire "l'ultimo umano!" 
Fù cosi che, arrivato all'apice dello sviluppo delle sue facoltà dopo anni di prove cruente e fortificatrici, divenne invulnerabile ad ogni colpo o tipo di dolore ed estremamente forte, acquisendo anche l'insolita capacità di potersi "teletrasportare", tramite l'ausilio di un composto chimico segreto, attraverso una nebbiolina verde che spesso preannunciava il suo arrivo.
Giunto all'età di 25 anni, decise che era il momento di abbandonare il suo "ritiro spirituale" per tornare in America al fine di mettere al servizio della giustizia le sue nuove incredibili capacità.
Arrivato nella terra della libertà e delle grandi possibilità, il nostro John inizio a collaborare con l'investigatrice privata Zona Handerson, una capacissima e scaltra donna d'azione molto emancipata per l'epoca e che proveniva dalla polizia di New Orleans.


Una donna dalla mente molto acuta, al punto da riuscire a pensare tre volte più velocemente di qualsiasi altro essere umano, abile combattente sia a mani nude che con le armi da fuoco, insomma, non certo la classica damigella in pericolo vista in molti altri comics dell'epoca!
Insieme a Zona e John (che nel frattempo era stato ribattezzato Amazing Man per via della vistosa A sul suo petto) si affiancò (sul #21) il fratello di lei, tale Tommy Handerson che, in seguito ad una strana avventura, guadagnerà dei superpoteri, divenendo cosi il sideckick (spalla) del nostro Amazing Man, con "l'originalissimo" nome in codice di Tommy the Amazing Kid.


Coadiuvato dai suoi due nuovi compagni, Amazing Man dovette affrontare la pericolosissima minaccia del misterioso villain incappucciato chiamato Great Question (la Grande domanda), un'abile mente criminale a capo di diverse organizzazioni malavitose, capace, con i suoi inquietanti poteri di proiezione mentale, di esercitare la sua volontà su chiunque, arrivando così ad estendere in pochissimo tempo i suoi domini criminali.


In realtà, come si verrà a sapere poco più in là nel tempo, Great Question non era nient'altro che un ex membro della segreta cerchia dei sette, i monaci che avevano addestrato John, nonché il motivo per cui lo avevano preparato a rientrare nel mondo esterno!
Deciso con fortissima volontà a scatenare il caos più totale, atto alla completa dominazione dell'intero globo terracqueo, Great question, in uno dei tanti scontri, riuscì persino a sottomettere al suo potere mentale il nostro Amazing Man rendendolo malvagio, e costringendo addirittura il nostro eroe a ritornare in Tibet onde potersi purificare dalla corrotta influenza mentale del malefico monaco telepate.
Great Question nella sua disperata lotta contro l'incredibile campione umano

Nelle sue numerose avventure, oltre ad incrociare la sua telepatica nemesi, Amazing Man ebbe modo di scontrarsi con altre realtà criminali quali biechi trafficanti o sabotatori nazisti. 
Tutto questo per un periodo di meno di tre anni di pubblicazione, prima che la Centaur Pubblications fallisse a causa delle vendite sempre più scarse  che non riuscivano più a tenere in attivo la compagnia nel difficile periodo bellico, chiudendo dunque la vita editoriale dell'uomo meraviglia, sul finire del 1942, con il numero 26.

Il numero 26 di Amazing Man comics - ultimo numero pubblicato dalla Centaur Publications
il numero 26 di Amazing Man Comics, con l'ultima apparizione del personaggio.

Caduto nel limbo dei personaggi di pubblico dominio, tutto sembrava finito lì, fino a quando nei caotici e chiassosi anni '90 (come già successo per Air Man e tutti gli altri personaggi della Centaur Pubblications) la casa editrice Malibu Comics non incorporò Amazing Man nella serie The Protectors, facendolo vivacchiare per almeno un paio d'anni fino (anche qui) alla prematura chiusura della testata, causa acquisizione dell'intera Malibu da parte del colosso Marvel nel 1994.

il tamarro Amazing Man della Malibu Comics
Bisognerà arrivare al 2008 per rivedere il nostro Amazing Man in condizioni migliori e più fedeli all'originale della Golden Age;  più precisamente su (si, ancora loro!) Project Superpowers, dei soliti noti Jim Krueger e Alex Ross, dove addirittura riveniva portato a nuova vita, e con un ruolo per niente marginale, il suo acerrimo nemico Great Question.


C'è comunque da sottolineare che anche case editrici più blasonate come DC Comics e Marvel, incredibilmente, ebbero nel tempo dei punti di contatto con Amazing Man.
La DC Comics negli anni '70, per esempio,  introdusse un personaggio dal nome simile nella sua JSA
(Justice Society of America) e in All Star Squadron e Young All-Stars, serie ambientate negli anni '40; un personaggio dietro cui si celava l'identità segreta di tale Will Everett, chiaro omaggio al creatore dell'originale Amazing ManBill Everett!


La Marvel invece si limitò a reinterpretarne i poteri con un personaggio minore chiamato Prince Of Orphans, una versione molto alternativa di John Aman, e che esordì su Immortal Iron Fist #8 del settembre del 2007.

Prince of Orphan mentre fuoriesce dalla sua nebbia verde mistica.

Non devono comunque stupire questi frequenti omaggi o reinterpretazioni di Amazing Man, in quanto anche personaggi come Iron Fist (Pugno d'Acciaio) della MarvelAmazing Man della DC Comics, o Peter Cannon (Thunderbolt) della Charlton Comics, erano e sono, palesemente basati sul personaggio di Everett, o perlomeno, a detta degli esperti, alquanto "ispirati", sia per origini, doti e vissuto.
In attesa quindi che l'originale Amazing Man (e non un suo epigono o taroccato clone) torni ad esibire la sua possente e fiera "A", magari apparendo furtivo fuori dalla sua nebbiolina verde, rimanete sintonizzati su queste pagine...chissà che non lo si possa avvistare di nuovo.


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