Nati il 4 Luglio: tutti (o quasi tutti) i "fratelli" di Captain America, dalla Golden Age in poi. Parte Quinta

Dopo un lunghissimo viaggio tra trincee e bombardamenti, chiudiamo questa lunga cavalcata tra i patrioti in costume della Golden Age con questa ultima – per ora – parte. Stavolta non mi dilungherò in troppi preamboli e giungerò subito al sodo introducendo l'ultima lista di characters a stelle e strisce dell'annata 1942-43, periodo che vedeva esplodere gli ultimi colpi editoriali a livello di comic books bellici propagandistici in tutti gli store e le edicole d'America, oltre ovviamente alle copie distribuite direttamente in tutti gli avamposti al fronte durante il tremendo conflitto in corso. Impulso editoriale questo, che come ricordato nella precedente parte, accelerava ancor più i suoi passi dopo l'entrata effettiva degli Stati Uniti in guerra a seguito dei tragici eventi di Pearl Harbour. 

Se nella scorsa "puntata" eravamo rimasti al Gennaio del '42, con i primi eroi della seguente lista riprenderemo proprio da quei freddi giorni, andando ad esplorare vita morte e miracoli di questi (quasi) ultimi fratelli e sorelle acquisiti del ben più celebre Captain America, eroe e simbolo a stelle e strisce senza il quale questo lungo speciale in più puntate non avrebbe avuto senso di esistere.
Dunque, senza indugio, ributtiamoci di nuovo nella mischia bellica e occhio ai proiettili vaganti...



LIBERTY BELLE (Libby Lawrence-Chambers) DC comics Gennaio 1942
Iniziamo quest'ultima sfilata di eroici patrioti Americani con un gesto di cavalleria, partendo con una gentile signorina che va ad aggiungersi alla schiera delle volenterose colleghe agghindate dai colori nazionali e viste sin qui nel nostro viaggio. La combattente per la libertà in questione – e mai come nel suo caso la parola "Libertà" risulta quanto mai appropriata – è Liberty Belle, all'anagrafe Libby Lawrence, nata sulle pagine di Boy Commandos #1 del Gennaio 1942, edito dalla DC Comics e apparsa in seguito anche su Star Spangled Comics #20 del Maggio 1943, e Star Spangled Comics #68 del Maggio 1947. Creata dai fumettisti Don Cameron e Chuck Winters, la prima Liberty Belle era inizialmente la radiocronista Libby Lawrence, che coadiuvata dal custode museale Tom Revere – addetto alla sicurezza della famigerata campana della libertà di Philadelphia – si trovava magicamente dotata di poteri come superforza e velocità ogni qual volta il buon Tom percuoteva la campana in questione, creando quindi una sorta di connessione tra la donna e l'antico oggetto, che a conti fatti le donava i suoi poteri. Nel tempo si è cercato di dare una spiegazione mistica ai poteri della nostra, mettendola in comparazione con lo stesso potere dell'eroe Uncle Sam, a sua volta connesso nientemeno che allo Spirito d'America! Altri invece hanno semplicemente ipotizzato che Libby fosse in realtà dotata di geni meta-umani che si attivavano grazie alle particolari vibrazioni generate dalla speciale campana. 
Le origini di Liberty Belle legate alla mistica
campana della libertà su Boy Commandos #1
Liberty Belle Boy Commandos DC Comics 1942
Le gesta più significative di Liberty Belle si potevano dividere tra le eroiche imprese compiute durante la seconda guerra mondiale, la fondazione della celebre All Star Squadron, e infine, non meno importante, il suo matrimonio con Johnny Chambers, alias il supereroe velocista Johnny Quick, con il quale ebbe una figlia di nome Jesse, che in seguito alla scoperta dell'aver ereditato i poteri di entrambi i genitori, inizierà anch'ella una carriera da supereroina con il nome in codice di Jesse Quick
Tanto per cambiare, come accaduto a moltissimi characters in costume della DC Comics, anche la storia di Liberty Belle non fu esente da operazioni di retcon o riscrittura delle proprie origini; difatti, già dal 1981, lo scrittore Roy Thomas la volle, per cosi dire, nel cast della sua All star Squadron, gruppo composto da altri celebri eroi della Golden Age targati DC Comics. Una militanza che durò ben settantasette numeri conclusisi solamente nel 1987. In questo lasso di tempo Thomas si divertì quindi a modificare retroattivamente la storia della nostra beniamina, dapprima narrando della morte di Tom Revere, storico amico e aiutante della giovane Libby, poi facendola sposare per l'appunto con il succitato Johnny Quick, e infine, tanto per dare un tocco di originalità in più, le modificò leggermente il "Look" facendole indossare, sin dalla sua prima (riscritta) avventura, una ben più prosaica maschera applicata sul volto. 
Liberty Belle Alla Star Squadron 61 Dc Comics 1986
Cover di All Star Squadron #61, albo in cui
venivano rinarrate le origini di Liberty Belle.
In seguito al maxi evento Crisis on Infinite Earths, sempre nel 1987, venne dato alle stampe Young All-Stars #1, collana durata solo trentuno numeri che andava a sostituire il precedente All Star Squadron, e in cui Liberty Belle veniva adoperata tuttalpiù come personaggio secondario. La nostra campionessa della libertà verrà in seguito avvistata nel 1992 sulle pagine di Justice Society of America apparendo solamente in alcuni flashback, mentre sue più recentissime incursioni nell'universo DC la vedevano in parte protagonista dei crossover Infinite Crisis e Brightest Day
Sarà soprattutto la figlia Jesse comunque a ereditarne il ruolo e il nome di battaglia, arrivando perfino ad unirsi alla prestigiosa Justice League of America nel 2010.




CITIZEN V (John Watkins) Timely Comics Gennaio 1942
Citizen V daring Mistery Comics january 1942 timely comics
Citizen V, insieme ad altri illustri colleghi della
Timely, sulla cover di Daring Mistery Comics #8
Dalla DC Comics della biondissima e solare Liberty Belle, passiamo ai diretti rivali editoriali della Timely/Marvel Comics con il cittadino Americano per eccellenza: Citizen V! 
Nato sulle pagine di Daring Mistery Comics #8 del Gennaio 1942Citizen V era il Tenente Britannico John Watkins, dato inizialmente come morto o disperso durante la tragica ritirata di Dunkerque nel Maggio e Giugno del '40. Solo in seguito, venuti alla scoperta della sua sopravvivenza, i suoi superiori decisero che era buona occasione sfruttare la sua "presunta morte" onde mandare il valoroso John sotto copertura nei paesi occupati dal regime Nazista. Qui egli avrebbe dovuto fungere da organizzatore della resistenza locale contro il nemico invasore, innescando azioni di guerriglia e rappresaglia e adottando al tempo stesso l'identità segreta di Citizen V. Conosciuto e temuto dalla polizia segreta Nazista per le sua formidabili azioni di sabotaggio e anche per via delle vistose V che lasciava ovunque colpisse, il buon John mise in piedi persino un nutrito gruppo di valorosi combattenti per la libertà ribattezzato in suo onore V-Battalion! 
Come si può vedere in questa tavola, Citizen V
non andava per il sottile con il nemico Nazista!
Anni più tardi, sempre con un operazione di riscrittura e ripescaggio – come avvenuto pure per Liberty Belle – in un avventura ambientata nel 1943 e vissuta al fianco nientemeno che degli Avengers e gli Invaders, Citizen V, insieme ad altri eroi della Golden Age Timely, verrà ucciso dal potere del Cubo Cosmico brandito da un folle Red Skull; tragico evento che però verrà cancellato – sempre grazie all'uso del portentoso Cubo – riportando in vita tutti gli eroi, compreso Citizen V, che troverà la sua fine soltanto tempo dopo per mano del malvagio Barone Heinrich Zemo, non prima però di aver avuto un figlio dalla compagna di avventure Paulette Breeze, che in suo onore indosserà i panni di Citizen V, come pure farà anni dopo suo figlio John Watkins Jr
Ad indossare comunque il costume di Citizen V, seppur con delle dovute e vistose modifiche, vi saranno anche altri personaggi, tra cui vale sicuramente la pena ricordare il criminale Helmut Zemo, figlio del precedente Barone Zemo, nella cui identità di Citizen V formerà la famigerata squadra dei primi Thunderbolts, riscuotendo una certa popolarità prima di essere smascherato da dei redivivi Avengers. Ultima in ordine di tempo ad indossare il manto del lontano eroe della seconda guerra mondiale sarà l'ex agente di polizia Dallas O'Riordan, che qualche tempo dopo, smessi i panni di Citizen V, diverrà la vigilante mascherata chiamata Vantage.



WAR EAGLE (Bill Reed) Lev Gleason Publications Luglio 1942
War Eagle - Crime Does Not Pay Comics 22 - Lev Gleason 1942
Dal freddo invernale del Gennaio 1942 ci spostiamo finalmente al caldo del Luglio dello stesso anno, con il variopinto e singolare eroe nazionale chiamato War Eagle! 
Protagonista di una sola avventura pubblicata sulla rivista Crime Does Not Pay Comics #22, edita dalla casa editrice Lev Gleason nel Gennaio del '42, e disegnata dall'artista Alan Mandel – già a lavoro su diverse realtà editoriali del tempo – War Eagle narra le gesta del miliardario Bill Reed, che ammalato di poliomielite sin da quando era bambino, si troverà con il tempo a dover rafforzare solamente la parte superiore del corpo, cercando al tempo stesso di trovare una soluzione alla sua infausta condizione che lo facesse accettare anche dalla sua spasimante, la dolce Bonnie. Anni di ricerche, grazie anche alle sue ricchezze, lo porteranno finalmente a riacquisire in parte l'uso delle gambe e a testare una speciale tuta di sua invenzione dotata di potenti ali meccaniche con cui librarsi nei liberi cieli d'America. Diverrà così l'eroe volante a stelle e strisce War Eagle, che a seguito dell'entrata in guerra degli Stati Uniti, fornirà il suo appoggio aereo alle truppe stanziate in Europa combattendo criminali e infiltrati Nazisti anche su suolo Americano. 



PHANTOM EAGLE (Mickey Malone) Fawcett Publications Luglio 1942
Phantom Eagle . Wow Comics #8 fawcett publications 1942
Phantom Eagle, in compagnia dei colleghi Commando
Yank e Mr.Scarlet, sulla copertina di Wow Comics #8
Durante la Golden Age of Comics, o meglio ancora durante gli anni della seconda guerra mondiale, non era così raro trovare giovanissimi eroi in costume che non fossero solamente delle spalle per eroi o supereroi più adulti, ma che invece recitassero la parte di assoluti protagonisti delle loro storie...uno di questi era senz'altro il giovane aviatore Phantom Eagle! 
Nato sulle pagine di Wow Comics #6 della Fawcett Publications, stampato nel Luglio del 1942, Phantom Eagle era il giovane Mickey Malone, che troppo giovane per potersi arruolare durante il conflitto mondiale in corso, si sentiva fin troppo esperto per potersene rimanere con le mani in mano; così, ogni qual volta se ne presentava l'occasione, sgattaiolava via dall'officina situata nel fronte del Pacifico in cui lavorava come meccanico aereo, e si precipitava a bordo del suo personale aereo da caccia cercando di dare una mano contro le numerose incursioni dell'aviazione Giapponese. L'aereo con cui si librava eroicamente nei cieli era un prototipo costruito da lui stesso, frutto di mesi di lavoro segreto realizzato in una sperduta grotta situata a circa dieci miglia dalla base in cui era distaccato. In brevissimo tempo, e nel giro di una sola impresa leggendaria – cioè quella di abbattere il temibile aereo da caccia Giapponese denominato Skeleton Plane fino a quel momento vero e proprio flagello per i caccia e le portaerei Americane – il giovane Mickey divenne ben presto un eroe ribattezzandosi con il nome di Phantom Eagle! 
Il giovane Mickey inaugura il suo potente caccia da guerra
 iniziando al tempo stesso la sua carriera come Phantom Eagle
Phantom Eagle - Wow Comics #6 fawcett publications 1942
Una volta divenuto una vera e propria leggenda dell'aria, il giovane prodigio dell'aviazione formò un gruppo di volenterosi giovani aviatori come lui che prendevano il nome di The Phoenix Squadron, e che lo assistevano nelle sue numerose incursioni volte ad abbattere aerei nemici, sia che fossero Giapponesi o temibili Nazi volanti sui cieli d'Europa. Una volta finita la guerra, il nostro, ritiratosi a vita privata, decise di buttarsi nel business delle compagnie aere commerciali riscuotendo enorme successo e benessere. 
A differenza di molti altri eroi in costume nati durante gli anni bui della guerra, Phantom Eagle riuscì ad adattarsi bene anche nel mondo post bellico, arrivando addirittura alla modica cifra di ben sessantanove numeri di Wow Comics, il cui l'ultimo numero fu dato alle stampe nell'agosto del 1948. Successivamente la testata cambiò nome in Real Western Hero, forse anche per adattarsi alla moda Western del momento, decretando così la fine definitiva per un eroe "vetusto" come l'ex giovane aviatore. 



COMMANDO YANK (Chase Yale) Fawcett Publications Luglio 1942
Commando Yank - Wow Comics #6 fawcett publications 1942
Rimaniamo ancora in casa Fawcett Comics con il collega e amico del giovane Phantom Eagle, l'eroe e veterano di guerra chiamato Commando Yank! 
Nato anch'egli – come pure Phantom Eagle – sulle pagine di Wow Comics #6 del Luglio 1942, Commando Yank era in realtà il reporter e corrispondente di guerra Chase Yale, che mosso da innato patriottismo e insoddisfazione su come i reportage dal fronte non rendessero giustizia alla causa della nazione Americana, decise di usare le sue conoscenze in ambito militare e giornalistico dapprima come informatore dell'intelligence Navale, e successivamente abbracciando del tutto la causa bellica divenendo il combattente mascherato noto come Commando Yank. Inizialmente le sue imprese si svolgevano spesso e volentieri in solitaria, fino a quando non decise di avere sotto il suo diretto comando un gruppo di affiatati soldati scelti, un poco alla maniera del Sgt. Fury della Marvel Comics con i suoi Howling Commandos
Commando Yank - Wow Comics #6 fawcett publications 1942
Commando Yank tra azioni segrete e botte da orbi su Wow Comics #6
Tolto un simpatico crossover con il sodale e compagno d'arme Phantom Eagle sul #33 di Wow Comics, di Commando Yank non si hanno da segnalare altre particolari imprese. Addirittura la sua presenza sulle copertine di Wow Comics, dapprima dominanti, furono del tutto ridimensionate già dal #9 della suddetta, che vedeva invece il trionfo della scena da parte di Mary Marvel, parente diretta del ben più famoso Captain Marvel/Shazam. Nonostante ciò, il buon Commando Yank riuscì a trovare un poco di ospitalità sulle pagine di America's Greatest Comics, dove a dominare le scene era il ben più famoso eroe Spy Smasher. Comunque sia, come era stato pure per Phantom Eagle, anche Commando Yank riuscì indenne dalle nebbie dell'oblio post bellico, arrivando a toccare la quota di ben sessantaquattro numeri di Wow Comics, vedendo terminate le sue gesta solo nel Marzo del 1948. Anni dopo, nonostante l'acquisizione da parte della DC Comics di tutto il materiale Fawcett Publications, non ebbe purtroppo l'onore di un ripescaggio o una nuova vita all'interno dell'universo di Superman e soci.




CAPTAIN COMMANDO (John Grayson) MLJ Comics Agosto 1942
Captain Commando - Pep Comics #32 - mlj comics 1942
Captain Commando e i suoi Boy Soldiers sulle pagine di Pep Comics #32
Creato dallo scrittore SM Iger e dal disegnatore Alex Blum sulle pagine di Pep Comics #30, magazine edito dalla MLJ Comics nell'agosto 1942, Captain Commando era in realtà il soldato semplice John Grayson, che dopo una lunga militanza all'interno dell'esercito Americano, decise di indossare i panni dell'eroe mascherato a tema patriottico dal nome in codice di Captain Commando. In queste vesti il nostro John fu artefice di parecchie incursioni contro le colonne Tedesche in Europa, arrivando persino a guidare un intera squadra ai suoi ordini che rispondeva al nome di Boy Soldiers; questa squadra, composta perlopiù da giovanissimi volontari provenienti da tutto il mondo, comprendeva anche il giovane Billy, figlio dello stesso John, il quale non era assolutamente a conoscenza che sotto l'identità di Captain Commando si celasse in realtà suo padre. Lo scopo dei Boy Soldiers era anche quello propagandistico verso i giovani lettori di Pep Comics, con tanto di modulo da compilare alla fine di ogni numero (un po' come succedeva anche sulle pagine del V-Man della Fox Feature Syndicate). A differenza dei precedenti due eroi di guerra, Phantom Eagle e Commando Yank, il solerte Captain Commando non sopravvisse alla guerra, terminando la sua corsa su Pep Comics #56 del Marzo 1946. Molti anni dopo, nel 1965, quando fu messa in piedi l'operazione Mighty Crusaders targata MLJ/Archie Comics, Captain Commando non era purtroppo tra gli eroi suoi colleghi che avevano giovato di questa seconda vita, finendo per sempre nell'oblio dei characters di pubblico dominio. 




AMERICAN EAGLE (Tom Standish) Nedor Comics Settembre 1942
Apparso per la prima volta sulle pagine di America's Best Comics #2, pubblicato dalla Nedor Comics nel Settembre 1942, American Eagle è uno di quegli eroi patriottici che vanta più vite editoriali sotto diverse etichette; si va dalla Nedor appunto, passando per la AC Comics, e in tempi più recenti la linea America's Best Comics del bardo Alan Moore, dove American Eagle appare nelle serie Tom Strong e Terra Obscura, senza ovviamente dimenticare la sua presenza nel Project Superpowers di Alex Ross e Jim Krueger edito dalla Dynamite Entertainment. Personaggio quindi apparentemente carismatico, o perlomeno così devono averlo visto coloro che hanno deciso più volte di metterci mano su. Ma chi era American Eagle?
Inizialmente sotto l'identità di questo appariscente supereroe a stelle e strisce si celava l'identità del dimesso scienziato Tom Standish, che al lavoro per conto del governo degli Stati Uniti sotto la direzione dell'ambiguo Dottor Wolfe, cercava di scoprire il segreto insito nella forza e nell'innata leggerezza dell'Aquila Calva Americana, caratteristico volatile diffuso in America settentrionale e simbolo per eccellenza delle forze armate del paese. Durante uno degli esperimenti però qualcosa andò storto, e un improvviso e singolare "raggio nero" investi il povero Tom, che oltre ad assorbire la strana luce inglobò dentro di sé un siero contenente il sangue dell'aquila usata per gli esperimenti; questa incredibile miscela portò il corpo di Tom ad acquisire le caratteristiche del possente e fiero volatile: potere di volare, forza sovrumana, e udite udite...super patriottismo! 
Sopravvissuto all'incidente, e dopo aver guadagnato le nuove miracolose facoltà superumane, Tom si diresse trafelato alla ricerca del Dottor Wolfe, trovandolo però incredibilmente intento a cospirare insieme a degli agenti Nazisti contro la popolazione civile delle città Americane limitrofe al laboratorio. Accortisi della presenza del povero e frastornato Tom, gli inediti cospiratori lo presero di forza e lo buttarono giù per una scogliera vicina. Tom però non era perduto, e grazie ai nuovi poteri acquisiti, ribaltò la situazione demolendo l'intero laboratorio con tutti i cospiratori al suo interno! 
American Eagle - american's best comics - Nedor Comics 1942
Tom Standish inaugura il suo costume da American Eagle assistito dal giovane Bud.
American Eagle ed il giovane Eaglet in azione!
Ritrovatosi senza più un lavoro, Tom trovo conforto e aiuto nel giovane Bud Pierce, un ragazzo dotato di un innata forza in quanto figlio di un tipico "forzuto" che aveva lavorato nei migliori circhi d'America. Alla continua ricerca di un impiego, Tom rispose ad un annuncio che cercava assistenti di laboratorio, scoprendo con grande sorpresa che colui che aveva rilasciato l'annuncio era nientemeno che il Dottor Wolfe, incredibilmente sopravvissuto al crollo del laboratorio provocato da Tom mesi addietro. Coadiuvato dal giovane Bud, il volenteroso Tom si costruì un particolare costume che gli permetteva di imbrigliare al meglio i suoi poteri di volo. Una volta affinata la sua nuova identità mascherata, si ribattezzò American Eagle, precipitandosi immediatamente a sventare definitivamente i complotti orditi dal bieco Dottor Wolfe e i suoi alleati Nazisti. Da quel momento in poi la carriera di Tom come supereroe al servizio della nazione prese il volo in tutti i sensi, sempre affiancato dal fedele Bud, che per l'occasione adottò l'identità mascherata di Eaglet, riuscendo con il passare del tempo ad acquisire gli stessi poteri di Tom
American Eagle, nella possente interpretazione di Alex
Ross, su Black Terror #3 della Dynamite Entertainment
Tra un avventura e l'altra i due partner volanti si trasferirono dalle pagine di American's Best Comics a quelle di Exciting Comics #22 dell'ottobre del 1942, dove per un brevissimo periodo andarono a sostituire il cupo eroe Black Terror. A scrivere le gesta del dinamico duo volante per tutto questo tempo erano stati lo scrittore Richard Hughes e l'artista Kin Platt, che già a partire dalla nuova esperienza su Exciting Comics furono sostituiti da ulteriori team di artisti e autori. Alla fine del conflitto mondiale American Eagle ed il giovane Eaglet divennero sempre meno popolari, riuscendo a tirare avanti per un altro anno ancora dopo la definitiva resa del Giappone, chiudendo definitivamente i battenti con il #50 di Exciting Comics, uscito nell'agosto del 1946. Come detto all'inizio però, American Eagle riuscì di nuovo a spiccare il volo, ottenendo nuovo lustro e vita grazie a diverse prestigiose case editrici, che lo traghettarono fino ai giorni nostri, facendolo conoscere anche alle nuove generazioni di lettori di Comics. 



MISS AMERICA (Madelyne Joyce Frank) Timely Comics Novembre 1943
Siccome avevo iniziato quest'ultima (per ora) parte con un esempio di patriottismo tutto al femminile, mi sembra giusto concludere con un altra eroina a stelle e strisce, che in ordine temporale va a chiudere questa nostra carrellata finale sugli eroi in costume Americani che hanno scandito gli anni della guerra in quei tumultuosi anni '40. La patriota in costume in questione è Miss America, iconico personaggio della gloriosa Timely Comics che esordì nel Novembre del 1942 su Marvel Mistery Comics #49. Pur non essendo la prima super eroina a fregiarsi del titolo di Miss America – precedentemente a lei c'era stata la Miss America della Quality/DC Comics – può di certo ritenersi la più importante, e in parte, anche la più conosciuta, soprattutto in virtù del fatto che a scriverne le prime avventure fu il veterano Otto Binder, prolifico sceneggiatore che aveva prestato la sua firma già per DC Comics, Fawcett Comics, Gold Key Comics, e ovviamente Timely e Marvel Comics. Di lui non si può non ricordare la scrittura di numerosissime avventure di Captain Marvel/Shazam e la creazione nel 1959 del personaggio di Supergirl, in collaborazione con il disegnatore Al Plastino
Miss America marvel mistery comics 49 Timely Comics 1942
L'esplosiva nascita di Miss America su Marvel Mistery Comics #49
Miss America - Marvel Mistery Comics #49 - Timely Comics November 1942

Le prime pagine di Miss America narravano le storie di vita dell'adolescente Madeline Joyce, giovane ereditiera di Washington nipote e pupilla del ricco magnate dell'industria radiofonica James Bennet, uomo facoltoso e magnanimo dedito alla sponsorizzazione di diverse iniziative, tra cui quella legate agli studi del Professor Lawson, uno scienziato che sosteneva di aver ottenuto dei super poteri attraverso un dispositivo di sua invenzione alimentato dall'energia dei fulmini. 
Una malaugurata sera una curiosa ed incauta Joyce si intrufolò nel laboratorio del professor Lawson, e senza rendersene conto, innescò uno dei meccanismi del prodigioso dispositivo creato dallo scienziato, provocando un improvvisa scarica elettrostatica che le fece perdere i sensi. Quando il professor Lawson quella stessa sera rientrò nel suo laboratorio vide la ragazza stesa a terra, e credendola morta, cedette totalmente al panico distruggendo senza esitazione il suo dispositivo, suicidandosi poco dopo. Quello che il povero scienziato non sapeva però era che Joyce era sopravvissuta all'evento, e non solo...la violenta e improvvisa scarica generata dal dispositivo le aveva donato delle nuove inaspettate facoltà: superforza, capacità di volare o saltare a grandi altezze, e perlomeno nelle prime avventure, vista a raggi X. Ripresasi da quel tragico evento la ragazza iniziò una sua personale lotta contro il crimine, e indossato il costume patriottico di Miss America, inizierà a collaborare anche con altri onorevoli colleghi Timely dell'epoca, comparendo al tempo stesso su diverse altre testate quali Marvel Mistery Comics e All Winners Comics. In breve Madeline riuscirà persino ad entrare tra le fila del prestigioso super gruppo chiamato All Winners Squad, team composto da note personalità in costume come Captain America e Bucky, Namor the Sub Mariner, l'originale Human Torch e Whizzer. 
Miss America per un breve periodo indosserà dei vistosi occhiali al fine
 di giustificare la scomparsa degli iniziali poteri legati alla vista a raggi X 
Come già successo ad altre sue illustri colleghe (Sheena, Wonder Woman, etc, etc) anche per Miss America arrivò il momento di avere un Comic Book interamente a suo nome all'inizio del 1944, e già dal Novembre dello stesso anno Miss America Comics cambiava formato e foliazione con il #2 della stessa. Questa scelta però al tempo stesso comportò un cambiamento non da poco all'impianto supereroistico di Miss America, che già dalla copertina di questo #2 non presentava dei disegni, ma bensì una foto che ritraeva una modella sconosciuta vestita con il costume di Miss America; difatti da quel momento in poi la testata di Miss America iniziò a trattare unicamente tematiche legate al romanticismo adolescenziale con articoli dedicati alla moda, il trucco e persino la cucina. In più, all'interno della stessa si potevano trovare storie a fumetti umoristiche legate alle vicende amorose della giovane Patsy Walker, personaggio che in futuro sarebbe diventato l'eroina mascherata chiamata Hellcat! Ultima apparizione in assoluto risalente al periodo Golden Age di Miss America fu invece su Marvel Mistery Comics #85 del Febbraio 1948
All Winners Squad - all winners comics #19 -  july 1946
All Winners Comics #19 del luglio 1946 e l'ultima apparizione della All Winners Squad
All Winners Squad - All Winners Comics #19 Timely Comics July 1946
Miss America e i suoi celebri compagni d'avventura
della All Winners Squad su All Winners Comics #19
Miss America and the Invaders - Giant Size Invaders vol.1 #2 marvel comics 2005
Miss America al cospetto di Winston Churchill e Franklin Delano
 Roosevelt in una tavola di Giant Size Invaders vol.1 #2 del 2005
Ovviamente, come accaduto sia per Liberty Belle o Citizen V, anche per Miss America furono attuate delle operazioni di retcon, e già nel 1976 fu reintrodotta come membro onorario della Liberty Legion, super squadra operante durante gli anni bui della seconda guerra mondiale. Avventure queste che andavano a inserirsi in maniera retroattiva tra il periodo della creazione degli Invaders e quello della All Winners Squad. Come membro della Liberty Legion la valorosa Miss America ebbe la possibilità di combattere contro avversari quali Red Skull e il bieco team Nazista Super Axis.
In seguito sposerà un suo compagno d'arme, il velocissimo Whizzer, con cui avrà un figlio, il mutante radioattivo Nuklo. Madeline troverà poi la morte per avvelenamento da radiazioni mentre darà alla luce il suo secondogenito nei pressi dei famigerati monti Wundagore. L'ex eroina di guerra tornerà brevemente in vita sulle pagine della miniserie X-Statix Presents: Dead Girl, uscita nel 2006 per Marvel Comics. Molto più recentemente invece comparirà su una run dei Secret Avengers; qui, una Miss America riportata in vita come cyborg da una razza di robot senzienti abitanti sotto la città di New York, si scontrerà con Human Torch, suo compagno di avventure ai tempi della guerra. Sono poi innumerevoli altre sue comparsate su albi degli Invaders o diversissime altre testate Marvel Comics, sia nei ricordi di suoi ex commilitoni durante i gloriosi anni del periodo bellico, sia come piccoli ruoli cameo in altre opere più autoriali come il The Twelve di J. Michael Straczynski e Chris weston
America Chavez, la potente Miss America dell'era moderna
Ultime annotazioni interessanti su Miss America sono senz'altro quelle legate alla sua più recente e moderna omonima, la Miss America interpretata dalla giovane America Chavez, una potentissima ragazza proveniente da una terra parallela e dotata di una lunga lista di super poteri che vanno dalla consueta super forza, velocità, volo, invulnerabilità, creazione di portali stellari e persino possibilità di viaggiare nel tempo! Questo potentissimo personaggio, che andrà a infoltire le fila del giovane super team degli Young Avengers, compare per la prima volta sulle pagine della mini serie del 2011 Vengeance, scritta da Joe Casey per i disegni di Nick Dragotta
La Miss America della Golden Age invece avrà anche gli onori del mondo audiovisivo, comparendo in ben due serie animate: la storica serie Spiderman TAS del 1994, coprodotta da Marvel e Fox Kids, e la più recente Ultimate Spider-Man del 2012 prodotta da Marvel Disney.

Bene, per ora il nostro lungo viaggio insieme tra gli eroi e supereroi a stelle e strisce della Golden Age si conclude qui, ma non è detto che possa proseguire in futuro, magari andando ad esplorare characters un po' più "moderni" che han fatto della Stars and Stripes la loro ragione di vita. Quindi, tendete l'orecchio e aspettate...non è detto che la sirena della contraerea dei comics torni a suonare per voi!

P.S. Per chi avesse perso le precedenti parti:

3 commenti:

  1. Salve, un nostro recente contributo alla nuova serie Nick Raider che troverai di tuo gradimento:

    https://comixarchive1.blogspot.com/2021/11/nick-raider-speculazione-e-storia-datata.html

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    1. Rispondiamo qui alla tua domanda sul nostro sito. Da quel che si dice, Recchioni lascerà l'incarico di curatore di Dylan Dog mensile nel 2023 (il maxi glielo hanno già tolto e se ne occupa Busatta).

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