Come sapete, su queste pagine si è sempre trattato maggiormente di Characters provenienti da quell'immenso bacino che è la Golden Age – quindi fine anni '30 metà anni '50 – e poche volte mi sono addentrato in territori che superassero quelle magiche annate. Stavolta però vorrei parlare di un singolare, quanto accattivante Eroe, che definirei difficilmente collocabile temporalmente – motivo in più del suo strano e singolare fascino – e che vede il suo esordio ben oltre quelle date. In un momento storico in cui – all'alba degli anni '60 in piena Silver Age – i poteri di Superman erano arrivati fuori scala con gesti come spostare interi pianeti, raggi X che potevano fondere di tutto, una voce che risuonava al punto da stendere intere catene montuose etc etc, l'arrivo di un Character del genere era una palese e piacevole controtendenza. Un eroe più realistico – come ci assicurava la stessa pagina iniziale del suo fumetto – che ci teneva a ribadire che stessimo leggendo a tutti gli effetti una storia ben piantata nella realtà, seppur quasi subito dopo, addentrandosi nella lettura, il fattore realismo andava pian piano a farsi benedire.