Golden Focus On: MOON GIRL!

Durante tutti gli anni 40' – come abbiamo avuto modo di vedere – la casa editrice EC Comics si contraddistinse soprattutto per i suoi Magazine e Comics a tema Horror (Tales from the Crypt, The Vault of Horror, etc) quindi, per forza di cose, Super-eroi e affini non erano minimamente accostabili alle pubblicazioni della suddetta; ma ovviamente, in campo editoriale e dietro l'angolo, c'è sempre qualcuno che fiuta l'affare o avvista un opportunità....quindi ben presto la distanza dal target Super-Eroico andò sempre più a colmarsi, facendo di conseguenza scivolare pian pianino anche la EC Comics nell'enorme calderone dei "Super-tizi in costume". Dopotutto, in quegli anni di grande fermento editoriale, in piena Golden Age, moltissime erano le case editrici che stavano virando verso Comics a sfondo poliziesco o d'avventura, inevitabile quindi che anche la EC Comics pretendesse  anch'essa un pezzetto di quel mercato, dopo anni di sperimentali esperienze cartacee a tema Romantic. Fondamentalmente, come vedremo anche in seguito, la EC Comics rimarrà sempre in bilico tra questi due mondi: Romanticismo e Avventura Eroica.

Dunque, ben due in particolare furono le incursioni nel mondo variopinto dei Super-Eroi: uno era l'anonimo Firefly, una specie di ibrido tra un insetto antropomorfo in stile Disneyano e la Torcia Umana dei Fantastic Four; subito dopo questo dimenticabile Character arrivava infine Moon Girl, eroina dai tratti esotici e che aveva non poche connessioni con un altra eroina del periodo ben più famosa...la Wonder Woman targata DC Comics
Ma andiamo con ordine.


Moon Girl - animal fables #7 ec comics 1947
Il #7 di Animal Fables, al cui interno fece la sua
prima apparizione un appena abbozzata Moon Girl.

Moon Girl nasce nell'autunno del 1947 per la EC Comics dalle menti dei fumettisti Bill Woolfolk e Sheldon "Shelly" Moldoff sul #1 di The Happy Houlihans, rivista che immediatamente dopo verrà ribattezzata  semplicemente Moon Girl and the Prince. In realtà è bene specificare che diverse fonti danno la primissima apparizione della nostra ragazza lunare già sul #7 di Animal Fables, testata antologica dove compariva anche il fiammeggiante insetto Firefly. Insomma, la questione rimane fumosa, soprattutto perché avvenuta in un momento storico in cui la EC Comics si trovava in un delicato e drammatico passaggio di consegne tra Maxwell C. Gaines – storico fondatore della EC Comics morto in un incidente proprio in quel periodo – e suo figlio Bill Gaines

Studi e Bozzetti realizzati da Sheldon "Shelly"
Moldoff per Moon Girl e il Principe Mengu.

Come detto poco fa, la creazione di Moon Girl sarebbe da attribuire ai creativi Woolfolk e Moldoff, ma è giusto ricordare che più di una volta fu lo stesso Gaines padre ad attribuirsi il merito della creazione dell'orientale Guerriera Lunare; tutto ciò in fin dei conti non risulterebbe poi cosi strano, in quanto il percorso nel mondo dell'editoria di Gaines lo portò per un certo periodo a lavorare sulla divisione All American Comics della DC Comics – linea editoriale dove nacque la stessa Wonder Woman – evento questo che apporta ulteriori prove sul forte contributo di Gaines alla creazione del personaggio Moon Girl, e alle sue evidenti assonanze con la ben più celebre Amazzone di casa DC. Le evidenze e le mere speculazioni su questi collegamenti si fanno poi ancora più forti se a contribuire alle origini di Moon Girl si sia trovato anche Gardner Fox, storico scrittore DC Comics su testate storiche come Justice League of America e Flash. Comunque, se sulla stesura delle prime avventure della nostra eroina permane qualche piccolo dubbio ancora oggi, non si hanno invece dubbi sulla stesura di matite e inchiostri, imputabili al solo prolifico Sheldon Moldoff, artista già in passato al lavoro su leggendari Characters come Hawkman e Batman. Quindi, inevitabilmente, di nuovo la lunga ombra della DC Comics che torna a fare capolino. 


La natura bivalente delle pubblicazioni EC Comics di quegli anni portò a innumerevoli cambi di registro in corsa per la nostra Moon Girl; si passa quindi dall'iniziale Moon Girl and the Prince del 1947 – durata un solo numero – al semplice ed essenziale Moon Girl con i numeri che vanno dal 2 al 6, per poi approdare al Moon Girl Fights Crime del maggio 1949 – durato solo due numeri – e per finire, l'ultimo cambio dai toni decisamente più romantici chiamato A Moon, A Girl...A Romance, con i numeri 9 e 12, e che al tempo stesso decreterà anche il canto del cigno per la "Ragazza Lunare". Comunque, aldilà di tutti questi arzigogoli fumettistici ed editoriali, Moon Girl riuscì in un certo qual modo a lasciare lo stesso un segno nel fantastico ed affollato mondo della Golden Age; sia per soli suoi meriti, sia per il suo vivere all'ombra della ben più nota Amazzone della DC.
Ma qual era la sua storia?

Moon Girl the happy houlihans #7 - 1947
Un introduzione copiosa alle origini di Moon
Girl nelle pagine interne di The Happy Houlihans.

Le origini di Moon Girl avevano luogo nel lontano regno esotico di Samarcanda, dove la principessa – inizialmente identificata solo come Ragazza della Luna o Principessa della Luna – arrivata all'età adulta venne messa al corrente degli antichi misteri che caratterizzavano la sua nobile discendenza; la giovane scoprì infatti di appartenere ad una millenaria schiatta di imbattibili donne guerriere, che nel corso dei millenni si tramandavano, di generazione in generazione, un particolare minerale magico detto Pietra della Luna o MoonStone. Questa mistica pietra – legata al collo tramite un particolare collare – le donava una forza sovrumana eccezionale che le permetteva di essere invincibile in ogni battaglia. Al tempo stesso però, il vincolo che il prezioso minerale e la sua discendenza guerriera avevano sulla sua vita, non le avrebbero permesso mai di sposarsi con nessuno – ecco il lato romantico – a meno che la giovane guerriera non avesse incontrato un uomo abbastanza forte e nobile da poterla sconfiggere in battaglia; solo in quel caso l'ipotetico avversario/pretendente avrebbe avuto il permesso di chiedere la sua mano. Pretendenti che ovviamente non tardarono a farsi avanti... Uno di questi era il virtuoso Principe Mengu, proveniente da un regno limitrofo a Samarcanda, che provò a sfidarla al fine di ottenerne la preziosa dote. La disfida "amorosa" però non andò nel verso giusto, in quanto il giovane fu malmenato così duramente dalla gagliarda principessa, che, umiliato oltre ogni dire,  dovette velocemente battere in ritirata con la coda tra le gambe, facendo perdere del tutto le sue tracce.
The Happy Houlihans #1 ec comics 1947


In seguito, pentita dell'umiliazione inflitta al valoroso pretendente, la giovane principessa si mise subito sulle sue tracce, e dopo diverse ricerche in giro per il mondo, finalmente riuscì a trovarlo nei moderni e "sorridenti" Stati Uniti. Nella terra delle opportunità il "fu" Principe Mengu, con il nome di Lionel Manning, si era riciclato senza alcun problema come valido Istruttore di educazione fisica in un prestigioso Liceo. A quel punto, inevitabilmente, anche la giovane Principessa guerriera adottò una nuova identità, e con il nome – molto originale – di Claire Lune, iniziò anche lei ad insegnare nello stesso liceo dell'amato Lionel/Mengu. Naturalmente i due, oltre a coltivare la loro nascente relazione amorosa, iniziarono anche un ovvia attività di eroi in costume con i nomi in codice Moon Girl e The Prince, nomi che tra l'altro davano il titolo alla loro prima pubblicazione. Ma per il povero Mengu, dopo la cocente sconfitta dell'esordio con la sua compagna, i tempi tornarono di nuovo a peggiorare, in quanto, già dal secondo numero della testata – in quel frangente ormai già ribattezzata  solo Moon Girl –  la sua presenza, fin dalla cover del suddetto, andò via via sempre più a scemare, fino a scomparire del tutto!

Moon Girl Fights Crime #7 - 1949
Il #7 di Moon Girl Fights Crime, albo di esordio per la giovane Sidekick Star.

Come già detto, con il settimo numero la testata dedicata all'esotica guerriera cambiò di nuovo nome, stavolta mutando in Moon Girl Fights Crime; ed è proprio in questo numero – con buona pace del povero defenestrato Mengu – che fece il suo esordio un nuovo partner per la nostra Moon Girl: la giovanissima spalla chiamata Star!
Sotto l'identità di questa Sidekick al femminile si nascondeva l'adolescente Selena Brown, un orfana cresciuta in una fattoria dove nel corso degli anni la poverina aveva sviluppato un insana paura per la Luna stessa... Una notte, mentre puliva l'angusta soffitta, la ragazzina trovò una singolare collana in cui era incastonata una strana gemma, che, manco a dirlo, aveva una magica connessione con la stessa pietra lunare che Claire Lune portava al collo. Evento questo che inevitabilmente attirò l'attenzione della Principessa lunare, che dopo varie peripezie, tra cui anche la morte dei genitori adottivi di Selena, decise di tenere al suo fianco la piccola con il nome in codice di Star.


Con il successivo ed ennesimo cambio di titolo, nell'ottobre del 1949, il nuovo editore Bill Gaines decise che era giunto il momento di provare a cavalcare la nuova grande tendenza del momento – già inaugurata dalla coppia Joe Simon e Jack Kirby su Young Romance della Prize Comics – ribattezzando di conseguenza la testata di Moon Girl in A Moon, A Girl... Romance; numero questo che oltretutto conteneva l'ultima storia dell'ex Guerriera Lunare, dal titolo "The Heart Pirate" (il Cuore Pirata) scritta e disegnata da Al Feldstein. Va da se che con un titolo del genere il distacco dal genere Super Eroistico divenne a tutti gli effetti definitivo, al punto che la stessa Moon Girl/Claire Lune, nell'arco di soli tre numeri, fece perdere del tutto le sue tracce dal mondo editoriale dell'epoca.
Nell'arco della sua travagliata esistenza la fiera Amazzone orientale ebbe comunque modo di collezionare un bel po' di nemici e avversari; i più importanti erano senz'altro Satana, una sedicente regina degli Inferi che, nonostante il nome altisonante, non possedeva nessuna potere speciale; la triade mitologica formata da Mabelene, Lurani e Undina, tre sedicenti streghe elementali; e infine le temibili Amazzoni del pianeta Venere. Insomma, un bel comparto di nemici in pieno stile Girl Power. Ma nonostante tutto, la gagliarda Moon Girl seppe sempre metterle tutte in riga, grazie alla sua formidabile mistica forza, e all'ausilio del suo prodigioso Moon Jet, un prodigioso velivolo che lei stessa poteva controllare mentalmente!

Moon Girl, tanto per cambiare, si accapiglia con la diabolica criminale
 Satana, la sua nemesi preferita . Riuscirà il solerte Mengu a separarle?

Per tornare ad avere notizie del magico pallore lunare della battagliera Moon Girl bisognerà aspettare l'anno 2010, quando la piattaforma digitale Comixology inizierà a pubblicare on-line un titolo con lo stesso nome, curato dai fumettisti Tony TrovJohnny Zito, e l'illustratore Rahzzah Murdock. Soltanto in seguito questo nuovo adattamento verrà dato alle stampe in formato cartaceo dalla casa editrice indipendente Red 5 Comics, nel maggio del 2011. In questa incarnazione moderna Claire Lune è una principessa Russa in esilio nell'America degli anni 50', e che convivendo con tutti i problemi che può avere una teenager Americana di quel tempo, deve gestire anche i particolari poteri donatigli da una mistica roccia lunare; il tutto condito da Gadget ultramoderni e look che strizzano l'occhio a un certo Mood Steam punk, con una leggerissima  spruzzata – inevitabile – del Moon Knight della Marvel Comics. In questa nuova versione, look, slang e atteggiamenti, appariranno anche Cool e Millennials, ma la storia, nella sua perfetta semplicità, rimane in fin dei conti abbastanza invariata dopo più di sessant'anni. Poteri della luna, verrebbe da dire, ma anche del mito inossidabile della Golden Age che si rinnova ogni volta, vivendo di gloriosa luce riflessa.


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