Gli 80 anni di Batman: tra numerosi epigoni, omaggi, plagi, e precursori dell'uomo pipistrello più famoso dei comics! -parte prima-

In occasione dei festeggiamenti inerenti gli 80 anni del cavaliere oscuro di casa DC più famoso del globo terracqueo, percorriamo insieme un viaggio, o meglio dire una spulciatina, tra quelle tutine aderenti (possibilmente scure) colleghe del nostro amato pipistrello, che volente o nolente, sin dalla nascita del personaggio di Bob Kane nel 1939, sono stati semplici epigoni, a volte sfacciati cloni, e in alcuni casi anche precursori dell'amato Chirottero!
Partiremo quindi dai remoti recessi della proto Golden Age (quella delle riviste Pulp per intenderci) fino ad arrivare persino ai giorni nostri con vigilanti ed eroi più o meno conosciuti in ambiente mainstream e non, il tutto senza prenderci troppo sul serio, seppur sempre con il dovuto rispetto e amore che da sempre contraddistingue queste umili pagine.
Diamo dunque il via alle danze con questa prima infornata...




Mi è sembrato giusto partire un minimo in senso cronologico (seppur a volte andremo leggermente random) proprio da quei contemporanei (o quasi) dell'uomo pipistrello che hanno seguito la sua scia imitandolo, omaggiandolo e a volte persino scimmiottandolo, e che io classificherei sotto la categoria "bestiale", in quanto amavano anch'essi addobbarsi con fogge o sembianze che ricordavano degli animali, a volte feroci, a volte più giustamente notturni, e che contavano un buon numero di Characters rispetto alle altre categorie di cui parleremo in seguito.
Per iniziare questa lunga lista mi è sembrato giusto iniziare proprio con un personaggio poco conosciuto, ma che incredibilmente, si trova ad essere perfino precursore del nostro Batman;
difatti la sua nascita è datata ottobre 1933, ben sei anni prima del vigilante di Kane nato invece nel '39
Parleremo quindi di Black Bat...o perlomeno dei "diversi" Black Bat...


Infatti iniziamo subito con una specifica, il personaggio di Black Bat gode di ben tre incarnazioni per cosi dire: il primo Black Bat, del 1933, il secondo, chiamato sempre Black Bat, e risalente al luglio del '39 (ben tre mesi dopo l'uscita su Detective Comics di Batmane infine l'ultima incarnazione chiamata invece The Mask, vigilante mascherato basato sui primi due e datato aprile 1940. Da notare che i primi due nascono per riviste specializzate a tema Pulp come racconti scritti, mentre il terzo è un amalgama ed unica trasposizione a fumetti dei primi due!
Chiariti questi particolari, avanti con il primo...


Black Bat - berryman press - 1933

Black Bat (1)
Creato da Murray Leinster, il primo Black Bat appare in ben sei numeri della rivista Pulp Black Bat Detective Mysteries, tra l'ottobre del 1933 e l'aprile del 1934,  pubblicato dalla Berryman Press.
Questo primo Black Bat era un investigatore privato che assisteva la polizia nel contrastare il crimine dilagante della sua metropoli, e le sue storie erano perlopiù a tema investigativo e poco altro, e di sicuro c'era ben poco che potesse ricondurre all'icona di un pipistrello nei suoi romanzi. Tutto qui.

Black Bat - Black Book Detective - thrilling comics 1939

Black Bat (2)
E' con il 1939 (ben cinque anni dopo) che invece esordisce il secondo Black Bat, precisamente sulle pagine della raccolta di novelle Black Book Detective edita dalla Thrilling Comics (che solo in seguito sarebbe diventata la ben più conosciuta Nedor Comics). 
Scritto principalmente dallo scrittore e romanziere Pulp Norman A.Daniels, meglio conosciuto con il nome di Norman Arthur Danberg, autore all'epoca di molti romanzi e riviste a tema e trasposizioni radio dei suoi scritti, e che oltre a Black Bat aveva contribuito alla scrittura di serie come The Phantom Detective o il ben più celebre The Shadow
Le storie di Black Bat narravano le avventure (o disavventure) del procuratore Tony Quinn, uomo di polso che svolgeva il suo compito all'interno del meccanismo della giustizia con estrema solerzia e rettitudine, fino a quando, durante una delle sue arringhe in tribunale, un noto criminale non gli getterà contro dell'acido colpendolo in pieno viso e lasciandolo di conseguenza irrimediabilmente ustionato e cieco. 
Da quel tremendo fatto, armato di ferrea volontà, il nostro giovane procuratore inizierà ad allenare corpo e mente affinando al massimo ogni senso al fine di sopperire alla terribile menomazione. 
In seguito, grazie ad un fortuito e segreto trapianto di cornee provenienti da un coraggioso ufficiale della polizia morto in servizio, il nostro Quinn riuscirà pian piano a riguadagnare la vista perduta.
Nel mentre, il tempo passato ad allenare i suoi sensi al buio più totale, con il ritorno della vista ne avevano acuito e amplificato lo spettro visivo al punto che adesso poteva persino vedere al buio (una sorta di prodigiosa vista notturna unita ad altri accresciuti sensi quali udito, olfatto, e tatto).
A tal proposito è interessante notare come queste origini abbiano molto in comune con quelle di altri eroi o vigilanti mascherati (stavolta dei Comics) arrivati molti anni più tardi.
Iniziamo per esempio dalla scena dell'acido gettato su occhi e faccia del povero protagonista (un procuratore) da parte di un criminale (un mafioso) alla sbarra del tribunale di turno...
non vi ricordano qualcuno di ben più conosciuto?!? tipo un famigerato procuratore distrettuale di Gotham City di nome Harvey Dent, e la sua successiva e delirante trasformazione nel criminale Two Face (Due Facce) a seguito di un proverbiale lancio di acido da parte del boss mafioso Maroni durante un arringa in tribunale?!? beh, avete pensato bene.
Per chi conosce Batman e i suoi capisaldi di certo conosce a menadito le origini di Two Face/Harvey Dent, e se non è un amante e fine conoscitore dei Comics, sicuramente lo ha conosciuto tramite le varie trasposizioni cinematografiche. Quello che però ambedue queste categorie di lettori o fruitori di materiale audiovisivo non sanno è che questo fatto, le origini di Two Face (seppur rielaborate più volte negli anni successivi ad opera di altri autori) è avvenuto soltanto nel 1942 su Detective Comics #66, quindi ben tre anni dopo il primo romanzo con le origini del nostro Black Bat

Le primissime origini di Two Face su Detective Comics #66 del 1942.
Ma le ispirazioni (o i leggeri copia e incolla, fate voi) non finiscono qui...anche le origini di un altro noto Character, sempre in casa DC Comics, deve in minima parte qualcosa al nostro nero pipistrello Pulp. E' difatti dell'aprile del 1941, sulle pagine di All American comics #25, l'esordio del Doctor Mid-Nite, personaggio sotto la cui maschera si nasconde il chirurgo Charles McNider (primo Doctor Mid-Nite della Golden Age) che chiamato a rimuovere un proiettile dal corpo di un testimone per mafia (ancora!) verrà subito dopo accecato dal lancio di una granata all'interno della stanza in cui si trovava dopo l'intervento, evento questo che lo porterà a perdere la vista. 
Condizione che ovviamente non durerà che il tempo di qualche pagina, in quanto il nostro placido chirurgo scoprirà, una volta rimosse le bende dai suoi occhi, che potrà incredibilmente vedere al buio,  dando così inizio alla sua prolifica carriera di eroe mascherato entrando in seguito anche nelle fila della prima Justice Society of America.

Charles McNider alias Doctor Mid-Nite, in un momento di ispirazione alla Batman
prima di iniziare la sua carriera di vigilante mascherato. Se Bruce Wayne fu
ispirato nella sua crociata al crimine dall'entrata di un pipistrello dalla finestra del suo
 studio, qui il buon Charles McNider è motivato dall'entrata di un simpatico Gufo!
Ma non è solo in casa DC Comics che gli echi di Black Bat si fanno sentire, difatti anche in casa Marvel Comics un notissimo eroe mascherato ha in comune, oltre la cecità, sia origini che poteri (nonchè il suo amore per la giustizia e le aule processuali) con il giustiziere mascherato creato da Norman A.Daniels, un personaggio nato ben venticinque anni dopo (aprile 1964) e che arriverà fino ai giorni nostri con notevole successo...sto parlando ovviamente di Daredevil, alias Matt Murdock, talentuoso avvocato di giorno, implacabile castigatore di criminali di notte, e vero e proprio angelo custode del suo quartiere, Hell's Kitchen.

Le origini di Daredevil rinarrate nella bellissima Graphic Novel del 1993
"The Man Without Fear" ad opera del magico duo Frank Miller e John Romita Jr.
Ma torniamo a Black Bat, il secondo Black Bat...
Orbene, dopo l'incidente alla vista ed il successivo training sulle sue nuove abilità, il nostro Tony Quinn decise che era giunto il momento di mettere al servizio (alternativo) della legge le sue nuove capacità, quindi si cucì un bel costumino nero a tema con tanto di pseudo mantellina alata (che come ci rivelano le copertine dei suoi romanzi aveva il suo terrorizzante fascino) e si dotò di due belle pistole calibro 45 da sfoggiare alla bisogna o in ogni occasione di pericolo, buttandosi nella mischia notturna e criminale della sua città a bordo della sua potente auto di grossa cilindrata, modificata di tutto punto nel suo attrezzatissimo laboratorio segreto che aveva nel frattempo allestito in tutta fretta.
L'intera comunità Criminale imparò ben presto a riconoscerlo e a temerlo, visto anche i simpatici segni che il nostro lasciava dopo ogni sua impresa sui malcapitati manigoldi di turno.
Egli era infatti uso praticare delle belle e vistose cicatrici a forma di pipistrello sulle sue vittime (un po' come faceva l'anello a forma di teschio del Phantom di Lee Falk) in modo da far rilevare la sua presenza e il suo tremendo monito ad ogni componente della codarda e vile comunità criminale...e non solo. Difatti, durante le sue avventure notturne atte a sgominare il marcio dai più profondi e sordidi bassifondi fin sopra la corrotta amministrazione cittadina e la sua fiorente alta società, il nostro pipistrello nero si inimicò, sopratutto per i suoi discutibili metodi, anche gli ufficiali di polizia e le autorità competenti della città che non vedevano certo di buon occhio le sue imprese da vigilante operante al di fuori della legge ordinaria, cercando quando possibile di incastrarlo e carpirne la misteriosa identità. In particolare un tale capitano McGrath era seriamente convinto di poter trovare un nesso tra il procuratore Tony Quinn e Black Bat, onde poter dimostrare che fossero la stessa persona. Sicuramente una situazione molto più imbarazzante e pericolosa rispetto all'idilliaco rapporto di cui invece godeva (e gode ancora) Bruce Wayne/Batman con il mitico e coriaceo commissario Jim Gordon!
Come abbiamo visto sin qui, analogie e semi analogie di certo non mancano, ma dopotutto sia Batman che il secondo Black Bat esordirono nelle edicole e nelle librerie (o Store) americani a pochissima distanza l'uno dall'altro, provocando sin da subito accese controversie su chi avesse copiato chi. Controversie che sfociarono inevitabilmente anche per vie legali, e che ebbero termine solo con l'intervento di Whitney Ellsworth, allora Editor della Dc/National, e che in passato aveva anche lavorato per gli stessi editori che pubblicavano le avventure di Black Bat (la Thrilling Publications) riuscendo così a strappare un accordo alle due parti che permetteva ai due Chirotteri umani mascherati di poter coesistere pacificamente.
Piccole analogie o copiature rimanevano forse nel Design dei famosi guanti di Batman, che Bill Finger stesso a suo tempo disse di aver ripreso dai guanti (poi scomparsi) del personaggio della Thrilling Publications!

Una suggestiva cover per il #208 del Black Bat Teutonico, Schwarze Fledermaus!
Le avventure cartacee e Pulp di Black Bat, tra un crimine sventato e l'altro, durarono per ben 65 numeri di Black book Detective, e il cui l'ultimo numero uscì nell'estate del 1953 con un racconto inedito del suo creatore, Norman A.Daniels (fino a quel momento infatti diversi scrittori si erano succeduti come penne nei racconti del personaggio). Un cammino editoriale quindi durato ben quattordici anni, e che seppur concludendo il suo ciclo su suolo Americano, vide il proseguirsi delle sue gesta su suolo Germanico con il nome di Schwarze Fledermaus, per un totale di circa settecento numeri interamente in lingua tedesca!


The Mask
A causa delle citate dispute legali tra Thrilling Comics (poi divenuta Nedor) e Dc Comics, non fu mai possibile portare il personaggio di Black Bat anche sulle pagine delle ben più diffuse strisce dei Comics, cosa questa che portò per chiare "esigenze" a concepire il terzo ed ultimo personaggio della famiglia dei pipistrelli neri con cui concluderemo questo primo viaggio: The Mask!
Creato dal fumettista e illustratore Raymond Thayer  sulle pagine di Exciting Comics #1 nell'aprile del 1940, e pubblicato dalla Nedor Comics (ora ex Thrilling Publications), The Mask è il procuratore distrettuale Tony Colby, che impegnato in un processo di mafia, durante una sessione in tribunale verrà investito in faccia dal "solito" getto d'acido scagliato da uno dei Boss coinvolti in aula, che volendo  distruggere dei documenti provanti che il giovane procuratore teneva in mano, avrà invece l'ovvia conseguenza di deturpargli il viso e accecandolo al tempo stesso. Solo successivamente Colby verrà avvicinato da una donna misteriosa che gli proporrà un operazione sperimentale agli occhi. L'operazione manco a dirlo avrà successo, ripristinando e altresì migliorando la vista del solerte procuratore, al punto tale da permettergli l'incredibile abilità di poter vedere anche al buio. Deciderà quindi di indossare una maschera leggermente antropomorfa (poi successivamente modificata, in quanto ricordava troppo quella di un altro eroe in costume della Golden Age chiamato The Owldiventando il combattente del crimine chiamato The Mask (e se qualcuno ha avuto fin qui una specie di deja-vù, tranquilli, è del tutto comprensibile).

The Mask - Exciting Comics numero 11 - edizioni Nedor Comics
The Mask in azione in una tavola tratta da Exciting Comics #11.
Come si può ben vedere, il nostro vigilante mascherato, un po' come
i suoi predecessori, non si tira certo indietro se c'è da usare un arma!
Ad aiutarlo nella sua incessante lotta al crimine, tre valenti e fidati collaboratori: Skill Davis, un ex-criminale e ora uomo fidatissimo, Butch, un energumeno tutto muscoli, ed infine Carol Smith, la donna misteriosa (ora non più misteriosa) che lo aveva aiutato inizialmente a riacquistare la vista. Dopo parecchie comparsate e avventure, le gesta editoriali di The Mask si conclusero sul #20 di Exciting Comics.

Prima di concludere è giusto segnalare il recupero dei "nostri" Black Bat in tempi moderni con diverse e interessanti operazioni editoriali: La prima riguarda il secondo Black Bat, Antony Quinn, che ha avuto la possibilità di ritornare alla giusta ribalta nel 2010, stavolta (e finalmente direi) nei Comics, ad opera della Moonstone Books, in un operazione di recupero di diversi eroi Pulp di pubblico dominio chiamata "Return of The Originals", e che vede nel titolo di "Black Bat Double Shot"a firma Mike Bullock e Michael Netcolf, uno dei cinque numeri facenti parte dell'interessante operazione revival.


 La seconda invece, datata 2011 e a firma Clockwork Comics, lancia un nuovo Black Bat con il fumetto The Legacy of Black Bat, affermando nell'introduzione dello stesso che il secondo Black Bat, Antony Quinn, è stato ucciso, e l'eredità del nuovo oscuro giustiziere è in mano ad un personaggio la cui identità ora è del tutto ignota.


Nel 2013 infine la Dynamite Entertainment, casa editrice del famigerato e stra-citato (soprattutto su queste nostre pagine) Project Superpowers, ha rilanciato il personaggio di Black Bat, ora protagonista di una serie antologica sugli eroi Pulp dei Comics chiamata semplicemente "Masks". Successivamente arriverà ad avere una testata tutta sua sempre per la Dynamite Entertainment.


Per concludere questo primo viaggetto nel mondo dei precursori e contemporanei chirotteri colleghi e "fratelli" di Batman, mi congedo da voi con una simpatica curiosità legata proprio alla casa editrice del cavaliere oscuro. Nel 2011 il personaggio di Cassandra Kaine, che per un certo periodo era stata la seconda Batgirl, assunse proprio il nome di battaglia di Black Bat sul #6 di Batman Incorporated
Forse un amorevole omaggio da parte degli autori a quel lontano e oscuro antenato...o forse no?!?


Link alle opere citate:

BLACK BAT DOUBLE SHOT - Return of the Originals - Mike Bullock, Michael Netcolf

THE BLACK BAT - Dynamite Entertainment - Brian Buccellato, Ronan Cliquet

Nessun commento:

Posta un commento