Golden Focus On: BLACK ANGEL!

Negli anni '40, durante la mia amatissima Golden Age, non vi erano solo Characters maschili a monopolizzare il mercato dei Comics. Non mancavano, come abbiamo già visto in passato, eroine di ogni sorta e foggia. Si passava da fanciulle selvatiche come le cosiddette Jungle QueensSheena, Rulah, o la mistica Fantomah – a donne patriottiche e sprezzanti del pericolo – Miss America, Miss Victory, o Pat Parker/War Nurse – per poi arrivare a femme fatale più oscure e letali come la prima Black Widow della Timely, Black venus o Madam Satan. Una perfetta commistione tra queste categorie, un po' dark, un po' spietata, un po' combattente per la libertà, era sicuramente l'aviatrice ed eroina Black Angel!
Apparsa su Air Fighters Comics #2 del novembre 1942 edito dalla Hillman Periodicals, Black Angel era una creazione del fumettista John Cassone, autore specializzato soprattutto in storie a fumetti a sfondo bellico, e che in seguito sarebbe approdato alla Quality Comics realizzando perlopiù copertine e strisce per Doll Man e Black Condor, Characters che in seguito sarebbero confluiti nell'universo DC Comics. Ai testi invece, tuttora, non è pervenuta l'identità dello scrittore che ne curava dialoghi e trame.




Black Angel nasce sostanzialmente come uno dei tanti aviatori e combattenti che la Hillman Periodicals stava lanciando in quel periodo, seppur il suo status sia unico, in quanto unica pilota donna del lotto. Molti infatti erano i piloti temerari di sesso maschile che sorvolavano le pagine di Air Fighters Comics in quegli anni: gente come Skywolf , The Flying Dutchman, Iron Ace, etc etc. 
Il più importante tra questi era sicuramente il giovane Airboy, che deteneva la palma di assoluto protagonista della testata; non a caso, dopo la guerra, non essendo più utili e interessanti tutti questi eroi amanti del volo, la Hillman decise di far compiere loro un ultimo e definitivo volo verso l'oblio. Mantenendo in vita solo il giovane e scapestrato aviatore, che di sicuro faceva molta più breccia negli interessi del pubblico giovane del tempo, la Hillman decise pertanto di modificare la storica titolazione di Air Fighters Comics in Airboy ComicsBlack Angel dal canto suo se ne fregava di tutti questi cambiamenti, in quanto se n'era andata in pensione molto prima della fine della guerra, precisamente sul #22 di Air Fighters Comics, uscito nell'autunno del 1945.

Airboy, Black Angel, Valkyrie. Air fighters #22 - 1945 hillman periodicals
Cover del #22 di Air Fighters Comics. In primo piano la Star della testata,
Airboy, ai piedi della perfida e sensuale aviatrice nazista Valkyrie.
Ma chi era questa virago volante?
Sotto l'identità della valorosa eroina si nascondeva la giovane Silvya Manners, distinta personalità della nobiltà inglese costretta a vivere insieme ad una sua anziana zia in un vecchio castello lontano da Londra, al fine di sfuggire ai violenti bombardamenti tedeschi che stava subendo la capitale inglese in quei tristi giorni del secondo conflitto mondiale.
Durante la sua vita nell'alta società Britannica ella appariva come una giovane dai modi umili e riservati, sempre osservata dalla cara e arcigna zietta. Ma una volta dismessi i panni "buoni" e sbrigato le ossequiose cerimonie dell'alta società, la ragazza si precipitava di nascosto nei sotterranei del castello che nascondevano un attrezzatissimo Hangar. Da qui, dopo aver indossato il costume della sua spietata controparte, decollava con il suo formidabile biplano per andare allegramente a compiere qualche bella strage di Nazisti, sia in volo che a terra. A quanto pare questa sua seconda vita non destava alcun sospetto su nessuno, men che meno sulla vecchia Zia – forse un po' sorda – permettendo alla giovane di compiere liberamente le sue letali scorribande.

Un istantanea di focosa passione tra Black Angel e l'amato Black Prince.
Nei panni di Black Angel – che di certo non celavano chissà quanto la sua identità – ebbe modo di incontrare il valoroso colonnello Prince, anche lui un prodigio dell'aviazione Inglese – la famigerata RAF – e noto a tutti con il nome in codice di Black Prince. I due ben presto, tra una missione aerea e l'altra, intrapresero una relazione di amorosi sensi ben calati nelle loro identità segrete e nelle loro uniformi in pelle...una sorta di antesignana Liason Bondage, vero manifesto dell'emancipazione del lato femminile della giovane donna, da sempre costretta in abiti cerimoniali e ipocriti convenevoli.
Difatti la smaliziata Silvya, nella sua identità di Black Angel, indossava un attillatissima divisa nera in pelle – che a volte appariva di colore grigio – e che metteva assai in risalto le sue procaci forme. Il suo armamentario – per cosi dire – oltre al suo velocissimo aereo da guerra, comprendeva dei letali dardi avvelenati, delle pistole con cui si destreggiava in maniera eccellente, e armi da taglio che andavano dai coltelli alle spade, e che usava a seconda dell'esigenza del momento e in base a quanti Nazisti avrebbe dovuto fare a fette in una determinata circostanza. E a proposito dei malvagi Crucchi – vera spina nel fianco di molti eroi mascherati durante la seconda guerra mondiale – la nostra spietata aviatrice vantava l'odiosa presenza di due personalissimi Villains ricorrenti nelle sue avventure. La prima era la perversa Baronessa Blood Baron, una sadica pilota dell'aviazione Tedesca, che nella sua sconfinata follia arrivò a rapire il buon colonnello Prince per torturarlo – riecco far capolino del velato Bondage – affinché accettasse di sposarla!
L'altro avversario – ancora più pazzo – era il temibile figlio del mistico Rasputin, che con poteri simili a quelli del defunto padre, era intenzionato a vendicare l'amato genitore uccidendo i Reali d'Inghilterra...piano questo che manco a dirlo la nostra Black Angel sventò prontamente.

Black Angel in una delle sue incursioni aeree sopra
le linee nemiche alla caccia della perfida Black Baron.
Le storie – assai brevi – di Black Angel non brillavano certo di chissà quali picchi di originalità, e quindi scorrevano abbastanza velocemente e un po' noiosamente. Forse l'elemento più interessante era proprio il personaggio in sé, sia graficamente – non le si può negare fascino e sensualità – sia caratterialmente. Una doppia natura assai pruriginosa ed emancipata per l'epoca; dolce donzella indifesa della castigata società inglese per amici e parenti, violenta e valorosa pilota ed eroina sul fronte bellico. Una vera e propria antenata di tutte quelle eroine attuali che hanno fatto della loro femminilità una virtù e un arma al tempo stesso, sia nei modi che nel Look. Non si può infatti negare che valenti eroine di estrazione militare come le attuali Captain Marvel (Carol Denvers) o Black Widow (Natasha Romanoff) le debbano in qualche modo essere riconoscenti. E non mi nascondo nel dire che forse, riproposto oggi, un Character come Black Angel avrebbe buoni riscontri anche nell'editoria attuale, soprattutto per il suo appeal grafico. 

Total Eclipse - Bill Sienkiewicz - 1988 eclipse comics
La cover del #1 di Total Eclipse, realizzata superbamente dal maestro
Bill Sienkiewicz. In questa magistrale "foto" di gruppo, al centro, si 

può notare una seducente Black Angel accanto al giovane Airboy.
Comunque – come già accennato all'inizio – finita anche lei nel grande oceano dei Characters di Pubblico Dominio, Black Angel è tornata brevemente nel 1988 per l'operazione crossover Total Eclipse della Eclipse Comics. Un operazione questa che riuniva in stile Crisis of Inifinity Earths alcuni dimenticati Characters della Hillman Periodicals – tra cui Airboy, ValkyrieThe Heap e appunto Black Angel, in passato acquisiti dalla stessa Eclipse – e altri Characters della stessa come Crossfire e Miracleman. Qui una vecchia Sylvia Manners appariva in un nuovo ruolo, quello di ambasciatrice, in una storia della collega e villain Valkyriedurante questi accadimenti, un suo giovane aiutante di nome Holly, diverrà, in un tipico passaggio di consegne,  il nuovo Black Angel.
Più recentemente invece la Black Angel originale tornerà temporaneamente a solcare i cieli e le pagine della carta stampata solo nel 1996, grazie alla ristampa in volume delle sue prime originali otto avventure degli anni '40, stampate e distribuite dalla piccola casa editrice Americana Verotik Comics, specializzata perlopiù in fumetti a stampo erotico. Volume questo che è giusto segnalare soprattutto per la prorompente e sensuale copertina realizzata dal talentuoso artista Dave Stevens, e che ci danno un idea di quanto sarebbe potuta essere interessante e Cool un eventuale serie ex novo della sexy aviatrice.

Black Angel by Dave Stevens - 1996 Verotik Comics
L'evocativa e provocante Black Angel di Dave
Stevens su Black Angel #1 della Verotik Comics. 


Link alle opere citate:



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