Epoche sconosciute e Continenti perduti, tra mito e realtà
Sere fa mi sono imbattuto nell'ennesima riproposizione del film Conan il barbaro di John Milius, con l'allora quasi esordiente Arnold Schwarzenegger; difatti questo fu solo il film che lanciò il futuro governatore della California nell'empireo del cinema mondiale, mentre il suo esordio vero e proprio era già avvenuto anni prima in piccole pellicole piuttosto trascurabili ed in ruoli secondari.
Mentre guardavo il film, rimbalzavano dentro di me le critiche dei puristi che, nonostante sia divenuto con il tempo un cult degli anni 80, non lo hanno mai accettato come fedele trasposizione all'epopea del Conan letterario nato dalla penna di Robert Erwin Howard nel lontano 1932. Al contrario invece i fondamentalisti del verbo howardiano trovarono molto più fedele ai romanzi il recente film del 2011 di Marcus Nispel, Conan The Barbarian, con l'allora esordiente Jason Momoa nel ruolo che all'epoca fu di Schwarzenegger. Inutile però dire che a livello di pellicola in sé per sé questo film fu decisamente un disastro, sia in termini di critica che di botteghino; insomma nulla a che vedere cinematograficamente, con il Conan di Milius.
Per arrivare al punto, in entrambi i film si può percepire la parola Hyboriana ed è da questa piccola, ma nemmeno tanto piccola parola, che volevo fare un po' di ordine nella mia testa, in quanto più di una volta mi sono imbattuto nei termini, apparentemente simili, di Hyboriana e Hyperborea.
l'era Hyboriana innanzitutto è un periodo, un tempo, un'era per l'appunto, collocata circa dodicimila anni fa, in un periodo che andrebbe dallo sprofondamento di Atlantide e i primi documenti storici dei primi insediamenti umani arrivati sino a noi, un periodo di cui si è persa evidentemente la memoria.
Continenti perduti, regni leggendari tra fantasia e storia, misteriose città, divinità e demoni, su cui tra l'altro aleggia il sospetto di civiltà ancora più antiche e pre-umane. Non a caso, quando si parla di divinità pre-umane la mia mente corre ai grandi antichi di lovecraftiana memoria, a cui lo stesso Howard si accostò, oltre che nell'ispirazione anche materialmente, contribuendo con ben cinque racconti ad arricchire il ciclo di Cthulhu del solitario di Providence.
Tornando alla sua creatura, il barbaro cimerriano è un eroe fiero e leale, di cui Howard, al contrario di quanto solitamente facevano gli autori della maggior parte degli eroi fantasy dell'epoca su riviste storiche come Weird Tales (antesignana pubblicazione dedita al fantastico e all'immaginario e all'orrore) fu quello di immaginare tutta la vita del suo personaggio, dalla nascita alla vecchiaia, facendolo crescere sia fisicamente che psicologicamente.
L'era Hyboriana aveva cosi preceduto la nostra storia, un po' come fece Tolkien con le sue ere nel suo ciclo dedicato al quasi immaginario mondo di Arda (la nostra Terra) e la sua ben più famosa Terra di Mezzo. Difatti, secondo calcoli di studiosi e fan dell'opera di Tolkien, noi dovremmo trovarci all'incirca nella sesta o settima era, indi per cui le gesta e le vicende del Silmarillion (una sorta di genesi biblica) o le ben più conosciute Cronache dell'anello, non sarebbero che nostre ipotetiche origini, un passato di cui abbiamo perso il ricordo.