Oggi parliamo velocemente di Nightmare, vigilante in costume nato dalla mente dello sceneggiatore Alan Mandel e dalla matita dell'artista Dan Barry, sulle pagine di Clue Comics Vol.1 #1 del Gennaio 1943. Nightmare era prodotto e distribuito dalla Hillman Periodicals, casa editrice che già aveva dato i natali a Characters come Airboy, Microface, Skywolf ed il mostruoso The Heap. Alcuni di loro addirittura ripescati, molti anni più tardi, dalla casa editrice Eclipse Comics.
Nella sua prima incarnazione il nostro non era di certo una novità; molti infatti erano i Characters dell'epoca, contemporanei e non, che sfoggiavano una "divisa" a tema Skull and Bones; basterebbe ricordare al volo eroi o vigilanti come Ghost o Bronze Terror della casa editrice Lev Gleason, o la ben più famosa Fantomah della Fiction House. Ben più antecedente a tutti loro era invece il supereroe alieno Giapponese Batgon Bat (Ögon Batto), Character già trattato su queste pagine. A conti fatti quindi, non si può certo dire che il nostro Nightmare fosse solo in questa autentica legione di scheletri in costume.
Sotto l'apparente inquietante identità di Nightmare si nascondeva Bob White, Wrestler professionista che era solito viaggiare in lungo e in largo negli Stati Uniti insieme al suo giovanissimo manager Terry Wake, amico e in seguito partner in costume del nostro con il nome in codice di Sleepy.
I due, tra un incontro di Wrestling e l'altro, nelle loro identità mascherate si dedicavano ad un incessante lotta al crimine, cercando di incutere il più possibile atavico terrore nelle menti dei vigliacchi e superstiziosi criminali – un po' come Batman ai suoi inizi – riuscendoci alla grande e senza problemi. Ovviamente questa operazione psicologica era assai facilitata dalla foggia del primo costume indossato da Bob; una rappresentazione abbastanza fedele e spaventosa di uno scheletro umano, quasi a simboleggiare la morte stessa, dove i disegni delle ossa erano rivestiti di particolare fosforo bianco. Questo astuto stratagemma, soprattutto nell'oscurità della notte, serviva a creare l'illusione di un vero e proprio scheletro fiammeggiante e minaccioso. Ancora una volta una testimonianza di come l'effetto psicologico, seppur elementare, era, per certi eroi in costume della Golden Age, più efficace di chissà quali strabilianti super poteri.
Il costume dalle sembianze scheletriche però non durò molto, in quanto Mandel decise che era giunto il momento di un cambiamento un po' più commerciale e appetibile per le masse, e più in linea con molti dei vigilantes mascherati del periodo. Quindi, coadiuvato dal nuovo disegnatore Alden McWilliams, qualche numero dopo optò per un costume più classico che andava a richiamare molto da vicino un eroe contemporaneo ben più celebre, l'originale Sandman della DC Comics.
Questa nuova "identità" comunque non durò molto, in quanto dopo solo due numeri del Volume 2 di Clue Comics, le avventure notturne di Nightmare e del suo giovane Sidekick Sleepy furono archiviate per sempre.
Per concludere, qualche curiosità: Il disegnatore Dan Barry, dopo l'esperienza artistica su Nightmare e Sleepy, sarebbe passato alle cronache come uno dei disegnatori più importanti delle strisce quotidiane di Flash Gordon, e successivamente sarebbe approdato alla DC Comics, dove contribuì a definire il canone stilistico della casa editrice durante tutti gli anni 50'.
Molti anni dopo le avventure cartacee di Nightmare – negli anni '60 in Italia – dalla penna di Max Bunker e dall'eclettico pennello dell'artista Magnus, nasce l'antieroe Kriminal. Protagonista di numerosi albi del famigerato "Fumetto Nero" italico, il personaggio creato da Bunker e Magnus non può – tranne un cambio essenziale nella cromìa – non ricordare molto da vicino lo spaventoso eroe in costume della Hillman Periodicals. Forse un inconscio omaggio – ma nemmeno tanto – dei due prolifici autori italiani al mondo della Golden Age.
Un ultima curiosità invece vede protagonista la seconda incarnazione di Nightmare, quella riguardante il suo secondo costume in pratica. Se è vero che nella loro seconda vita Nightmare e Sleepy riprendevano lo stile e le tecniche dei Sandman and Sandy della DC Comics, è altresì curioso notare come invece il secondo costume di Nightmare abbia in parte ispirato Bill Everett e Stan Lee per la creazione del loro Daredevil. A guardare bene, tra corna sulla testa, stemma stampigliato sul petto, e altri piccoli particolari, i due eroi potevano senza difficoltà essere parenti alla lontana. Ma questo, di certo, non è un peccato chissà quanto mortale; la storia dei Comics, come ribadito più volte sulle pagine di questo Blog, è perlopiù costituita da corsi e ricorsi storici...quindi, un costume in più o in meno, cosa sarà mai?!? Dopotutto, anche in questo risiede l'eterno fascino che il mondo dei Comics esercita da generazioni su milioni di lettori.
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