LOVECRAFT E CINEMA - 22 PELLICOLE CHE SUSSURAVANO NELLE TENEBRE... (parte prima)

Qualche settimana fa, esattamente il 20 agosto 2018, ricorrevano i circa 127 anni dalla nascita di Howard Philip Lovecraft;
Scrittore prolifico e creatore di geniali orrori ed angoscia cosmogonica su carta, imprescindibile per tutta la letteratura fanta-horror di inizio 900, e che da lì in poi sarebbe stato seguito, omaggiato, emulato, citato, copiato, stuprato, osannato, criticato, adorato etc etc, fino ad arrivare a veri e propri culti letterari per il suo Chtulhu e compagnia mostruosa, formando e creando un'infinita schiera di discepoli apocrifi e non dei suoi cosiddetti "miti".


Orbene, all'interno di codesto blog sinora si è spesso trattato di vecchi incarti o vetusti inchiostri a stelle e strisce che rispondono sovente al nome di Comics...sarebbe quindi più appropriato parlarvi di opere derivative cartacee, fumetti, graphic novel et similia che abbiano una profonda e chiara
ispirazione lovecraftiana...ma siccome qui dentro si è anche parlato di tanto cinema, per ora non lo farò, dedicandomi invece a una veloce, o quasi, lista di pellicole che omaggiano o a volte riprendono pedissequamente il mondo e le angoscianti atmosfere del solitario di Providence!
Partiremo quindi, con questa prima parte dedicata prevalentemente agli anni '80, dai cosiddetti grandi o presunti tali, autori audiovisivi del secolo scorso, fino ad arrivar ai giorni nostri, con registi e film più o meno importanti; titoli e autori più o meno sconosciuti (a volte persino trascurabili) ma che meritavano, perlomeno per impegno e amore profuso, la citazione all'interno di questa lista.


Iniziamo in ordine di grandezza e importanza citando due registi che sopratutto nei prolifici  anni '80 hanno dato molto, consapevolmente e non , alla causa lovecraftiana e ai suoi miti:
Jhon Carpenter e Stuart Gordon.
Il primo senz'altro più conosciuto e apprezzato dai più, l'altro di certo meno conosciuto ma pur sempre valente in quegli stessi anni.

Partiamo dunque da John Carpenter, autore che tanto ha dato al movimento horror anni '80 soprattutto diventandone uno dei massimi maestri insieme a signori come Romero, Craven o Barker.
Citeremo qui i suoi tre gioielli che, direttamente o non, hanno un sottile ed amabile collegamento sottopelle con l'infernale mondo di H.P.L. :
La Cosa , Il signore del male e quello che è forse il suo omaggio più sentito Il seme della follia...insomma, quella che lo stesso Carpenter ha ribattezzato la "trilogia dell'apocalisse"!


La Cosa- The Thing - di john carpenter 1982

LA COSA (THE THING) - John Carpenter 1982

Seppur un remake del film degli anni '50 in bianco e nero di Howard Hawks ("La cosa da un altro mondo"), ne stravolge totalmente i lineamenti, cambiandone totalmente il lieto finale, dandogli una paranoia claustrofobica e raggelante come la notte artica, un'incertezza da vera angoscia cosmica e aliena, il mostro sottopelle, che muta i lineamenti, distrugge le carni,e si sotituisce nella mente, nei gangli più profondi della coscienza e delle viscere. Quella "Cosa" proveniente da altrove, indescrivibile, che non ha una vera e propria forma, inafferrabile alla vista e al tatto o alle armi convenzionali dell'uomo. Quella Cosa, quella ripugnante e indecifrabile forma di vita o super-coscienza auto-replicante, risvegliata dai ghiacci eterni...
...qualcuno ha per caso gridato "Alle montagne della follia"?!?


Il signore del male - Prince of darkness di john carpenter 1987

IL SIGNORE DEL MALE (PRINCE OF DARKNESS) - John Carpenter 1987

Echi messianico infernali misti a blasfema ritualità evocativa ed evocatrice di qualcuno aldilà della soglia o aldilà dello specchio. Un dio maligno o un Gesù alieno (concetto blasfemo non da poco per l'epoca). Qualcuno o qualcosa che dorme e aspetta dall'altra parte, onde poter entrare da questa parte. Inquietanti messaggi dall'onirico (assai importante in H.P.L.) che sentenziano e profetizzano l'avvento di chi o di cosa?!? E quanta paura, da bambino, mi dava quel messaggio dal futuro?!? Quanta inquietudine nel profondo quel messaggero, misterioso più dell'enorme arto informe dell'essere che giaceva dall'altra parte?!?
E poi chiese sconsacrate, cristianità rinnegata, segreti celati in umide cripte, assedi di relitti umani invasati da un primitivo e iconoclastico culto.
Insomma ce n'è abbastanza per riallaccarsi a Lovercraft. Ma per avere un ulteriore collegamento, abbiamo il personaggio interpretato da Lisa Blount che  nel film si chiama Danforth, nome di uno dei personaggi protagonisti del romanzo Alle montagne della follia (At The Mountains Of Madness 1936).


Il seme della follia - In the mouth of madness di john carpenter 1994

IL SEME DELLA FOLLIA (IN THE MOUTH OF MADNESS) - John Carpenter 1994

Piccolo sconfinamento negli anni '90 necessario, in quanto questa perla filmica, oltre a chiudere la cosiddetta trilogia dell'apocalisse del regista, è forse il più importante e sentito, nonché dichiarato omaggio amorevole alla letteratura tutta di Lovecraft.
Ad iniziare dal titolo, che in originale è molto simile a quello de Alle montagne della follia ( At The Mountains of Madness 1936), oppure per le forti citazioni nei libri dello stesso ricercato scrittore maledetto, Sutter Cane, di cui uno porta il titolo di The Whisperer In The Dark, che omaggia, ovviamente leggermente modificato, Colui che sussurava nelle tenebre (The Whisperer In Darkness 1930) o dove addirittura un passo, letto ad alta voce dallo stesso Cane, cita più o meno fedelmente un estratto da L'Estraneo (The Outsider 1921) o la simpatica e mostruosa vecchietta dell'albergo, che porta il nome Pickman, ovviamente ripreso dal racconto del 1927 Il modello di Pickman (Pickman's Model)
Ma i riferimenti a Lovecraft e soprattutto ai miti di Chtulhu possono trovarsi in molte delle tematiche orrorifiche del film o nelle sue ambientazioni, come l'immaginifica città perduta di Hobb's End e la sua sconsacrata cattedrale bizantina o la sua peste corruttrice di menti e corpi o gli esseri sfuggenti e immondi che fuoriescono dalle pagine strappate dell'ultimo romanzo di Cane, o ancora le tecniche narrative, come quella del film stesso che viene dipanato come un racconto che il protagonista fa ad inizio film attraverso un flashback (tecnica assai usata da Lovecraft in molte delle sue opere).
Sogno, realtà e incubo fattosi realtà vera...o cinema fattosi realtà e realtà fattasi cinema. Ma qual è la realta?!? qual'è il vero colore della nostra realtà e quella di Cane?!? blu?!? rosso?!? rosso sangue?!?
Paura e annientamento senza speranza per uno dei finali più geniali e amari di sempre del cinema horror, e capolavoro indiscusso della cinematografia di Carpenter.
Forse, finora, la miglior trasposizione (non ufficiale) su pellicola delle opere di H.P.L.!


Passiamo ora a Stuart Gordon, prolifico ed eclettico regista di "cuore" più che di talento, che firma nella sua lunga carriera più di 20 pellicole quasi tutte a tema horror e dall'alto tasso di truculenza.
proprio negli anni '80 ci regala due piccole chicche, di cui una in particolare è divenuta con il tempo una vera e propria pellicola cult.
Stiamo parlando di Re-Animator e From Beyond.

Re-Animator di stuart gordon 1985

RE-ANIMATOR (RE-ANIMATOR) - Stuart Gordon 1985

Coadiuvato dal folle produttore Charles Band della Empire Productions e dall'amico Brian Yuzna
(che poi ne firmerà il seguito) è più che liberamente tratto da uno dei racconti (per me) più gustosi e divertenti di Lovecraft, cioè Herbert West, rianimatore (Herbert West, Reanimator 1922).
Teste staccate senzienti, dispettosi arti che vivono di vita autonoma, follia e macelleria tragicomica...questo ed altro in questa pellicola definita all'epoca addirittura come "il film dell'orrore che pone fine a tutti i film dell'orrore"!
Magari un po' esagerato come giudizio ma di certo non si può negare che questo lavoro rimanga tuttora un piccolo capolavoro dello splatter, che inaugurò in seguito un vero e proprio filone.
Come dimenticare Splatters -gli strizzacervelli di peter jackson?!?.


Terrore dall'ignoto - From beyond - di stuart gordon 1986

TERRORE DALL'IGNOTO (FROM BEYOND) - Stuart Gordon 1986

Come lo stesso titolo rivela, anche questa pellicola è tratta da una novella di Lovecraft (From Beyond 1920).
È la storia di uno scienziato sadico che inventa un macchinario che agisce sulla ghiandola pineale al fine di poter entrare in contatto con esseri oscuri maledetti per l'eternità e che vivono confinati nell'eterno freddo siderale, pronti a tracimare, anche attraverso le carni, nella nostra realtà.
Ecco, come non si può notare un'assonanza con il Signore del male di Carpenter o, sempre dello stesso regista, le pagine strappate da Sam Neill ne Il Seme della follia, che daranno accesso a "loro" dal buio dell'altra parte?!?
Seppur con qualche piccola titubanza e incertezza, Terrore dall'ignoto risulta anch'esso una delle più irriverenti e singolari trasposizioni su pellicola di uno (come vedremo più in là) dei più abusati racconti del nostro amato H.P. Lovecraft, portando l'opera di Gordon nella categoria dei film cult del genere. L'abominevole esplosione di carne e frattaglie extradimensionali dell'assurdo finale farà scuola, e sarà più o meno implicitamente citata nel film cult del 1989 Society - The Horror, dell'amico Brian Yuzna!

In seguito Gordon continuerà, tra alti e bassi, a realizzare pellicole horror e non, anche oltre gli anni '80, ed è nei tanto bistrattati anni '90 che torna sul luogo del delitto e della sua malsana fascinazione per il mondo del solitario di Providence.


Castle freak - di stuart gordon 1995

CASTLE FREAK (CASTLE FREAK) - Stuart Gordon 1995

Pellicola minore destinata direttamente all'home video e che si ispira vagamenente al racconto L'Estraneo (The Outsider 1926) , dimenticandone però tutto l'aspetto metafisico dell'opera originaria, prediligendo invece una sequela di insensato gore triviale e poco ispirato.


Dagon la mutazione del male (la secta del mar) di stuart gordon 2001

Gordon ci riproverà all'alba del nuovo millennio con:

DAGON - LA MUTAZIONE DEL MALE (DAGON - LA SECTA DEL MAR) 2001

Insolita produzione spagnola ispirata al romanzo La maschera di Innsmouth, noto anche come L'ombra su Innsmouth (The Shadow Over Innsmouth 1936) e ovviamente a Dagon, racconto del 1919.
Delle due opere, Gordon riprende alcune trame e tematiche, miscelandole tra loro in maniera interessante, facendosi volendo perdonare alcune "virtuose" licenze poetiche.
La fedeltà ai testi originali è comunque ammirevole e va lodata, seppur da Dagon (che in fin dei conti da il titolo al film) alla fin fine venga ripreso soltanto l'arrivo in barca dei protagonisti sull'isola ed una timida ripresa in cui ci viene mostrato l'omonimo dio marino. Per il resto, con le dovute libertà registiche che Gordon si concede, il resto del film segue in sceneggiatura, abbastanza linearmente, la trama de La maschera di Innsmouth.

Approfonditi questi due importanti registi del culto cinematografico di Cthulhu, passiamo in ordine sparso ad altri nomi importanti e non che hanno toccato i nervi e il sangue delle opere del nostro H.P.L. sempre nei gloriosi anni 80, con i seguenti ultimi due film:


La fattoria maledetta (the curse) di david keith 1987 film poster

LA FATTORIA MALEDETTA (THE CURSE) - David Keith 1987

Film di David Keith liberamente tratto dal racconto Il colore venuto dallo spazio (The Color Out Of Space 1927), in cui ci vengono narrate le disavventure di una famiglia di agricoltori in seguito al precipitare nei pressi della loro proprietà di un meteorite, da cui la fuoriuscita di un misterioso ed etereo liquido, contaminerà tutto ciò che la terra produce rendendolo marcio e immangiabile, fino ad arrivare, tramite l'acqua, alla contaminazione degli animali e degli stessi residenti, rendendoli con il tempo sempre più folli ed arrivando infine anche ad orrende mutazione dei corpi degli stessi, un po' come accadeva ai lettori impazziti dei libri di Sutter Cane ne Il seme della follia di Carpenter.

Per concludere il viaggio negli anni '80 concludiamo con un film che apparentemente potrebbe c'entrare poco e niente con il tema sinora trattato ma che, a ben vedere invece, può incastrarcisi bene, come uno dei tanti pezzi infernali della sua letale, quanto affascinante, scatola di Lemarchand
(o se preferite, scatola o configurazione del lamento).
Eh sì! Come alcuni di voi avranno già intuito, citeremo velocemente quella grossa invenzione firmata da quell'incompreso genio del body horror che risponde al nome di Clive Barker con il suo Hellraiser!

Hellraiser di clive barker 1987

HELLRAISER (HELLRAISER) - Clive Barker 1987

Scritto e diretto dallo stesso Barker e tratto da uno dei suoi romanzi più celebri Prigionieri dell'inferno e che ebbe addirittura la bellezza di ben nove seguiti.
Ebbene, aldilà delle mostruosità narrate all'interno della pellicola (demoni, sesso, piaceri infernali, tortura, dolce martirio, umide soffitte che celano ripugnanti segreti, evocazione, ritualità) che già di per sé basterebbero a collegarsi trasversalmente agli inquieti mondi immaginati da Lovecraft, il nesso si trova, secondo me , soprattutto nel discorso del "manufatto", cioè l'oggetto maledetto partorito da chissà quale dimensione infernale e piovuto direttamente nelle mani dell'incauto studioso evocatore o improvvisato negromante che brama chissà quale potere da acquisire tramite lo stesso, e che puntualmente finirà schiacciato dalle forze oscure che si celano dall'altra "parte"!
Non è forse questo l'incipit o il tema di molti racconti del nostro caro H.P.L.?!?
In Hellraiser, si sa, il premio per la corretta apertura della scatola può essere duplice...arrivare all'estasi suprema e infine morte, attraverso il massimo dolore inflitto dai letali e misteriosi Cenobiti o Supplizianti, oppure essere trasportati direttamente in quel nirvana caotico ed infernale chiamato Leviathan divenendo voi stessi viaggiatori e sperimentatori del dolore come gli stessi Cenobiti, dotandovi, se possibile, di tutti gli agi ed i poteri che questo comporta, maledetti per l'eternità e
osservati da quel misterioso nero rombo o prisma sfuggente che rotea e balena nel buio dell'oscura dimensione, come un dio cieco che bestemmia e gorgoglia al centro di quell'assurdo universo. 
(Azatoth docet!)

CONTINUA...

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