COLOSSI DI CARTA: TUTTI (O QUASI) I GIGANTI DEI COMICS, DALLA GOLDEN AGE AI GIORNI NOSTRI

Da sempre il mito dei giganti affascina l'uomo sin dall'alba dei tempi; esseri giganteschi nella bibbia, umanoidi enormi descritti nelle prime favole raccontate ai bambini per spaventarli, o nei primissimi racconti attorno a un fuoco narrando le gesta di mitici esseri persi nella notte del mito. Il campionario sacro e mitologico è assai vasto. Si può infatti passare per i leggendari Nephilim presenti nella Genesi Biblica, oppure, sempre rimanendo in tema "sacro", con i Dayta della religione induista all'interno dei poemi epici del Ramayana, o i misteriosi e divini Annunaki della religione Mesopotamica, passando infine per il Polifemo dell'odissea Omerica. Insomma, già in quei tempi lontanissimi, c'era l'imbarazzo della scelta. Inevitabile quindi che una certa successiva narrativa fantastica – ma nemmeno poi tanto – si appropriasse di determinati archetipi per costruire le sue mirabolanti e immaginifiche avventure. Si possono citare opere come "La vie de Gargantua et de Pantagruel", serie di cinque romanzi scritti nella prima metà del '500 dallo scrittore e umanista Francois Rabelais; oppure i due spaventosi giganti Thuderdel e Galigantus presenti nella leggenda di "Jack the Giant Killer", in cui si narrano le mirabolanti imprese del giovane Jack, eroe ammazza giganti della fiera Cornovaglia durante il mitico regno di Re Artù. Ma si potrebbero mettere in mezzo anche dei giganti "improvvisati" e ancora più fantastici come il naufrago Gulliver di Jonathan Swift – titanico salvatore sull'isola di Lilliput – o la sventurata Alice – nel surreale Alice in Wonderland del geniale Lewis Carrol – che grazie ad uno speciale biscotto diventa una colossale ragazzina. 


Gulliver's travels comics - Gilbert company inc. 1943

Questi gli esempi – sorta di progenitori letterari e mitologici – di come l'idea di una figura umanoide o una "creatura" gigantesca abbiano da sempre esercitato un enorme fascino negli uomini, e soprattutto nei creativi... specialmente se geniali. Ovviamente il mondo del fumetto non poteva sottrarsi a questa "idea", e nel corso degli anni, soprattutto sul versante Comics a stelle e strisce, non si contano gli innumerevoli tizi in costume – ma anche senza –  che hanno avuto il privilegio di superare abbondantemente il metro e ottanta. Qui di seguito perciò mi sono divertito – con piacevole fatica nella ricerca – a trovarne un buon numero, dai più conosciuti ai più disparati, e volendo anche un po' sfigati, che abbiano potuto mai solcare le pagine colorate di un Magazine a fumetti; sia che essi fossero Characters dal prestigioso blasone editoriale, sia che fossero giocatori, per cosi dire, di "serie B", o magari vetusti nonnetti colossali provenienti dalla gloriosa Golden Age
Quindi, prendete un bel respiro, che "l'immersione" sarà lunga... 


MIGHTY MAN (Centaur Publications - Settembre 1939)
Iniziamo dunque dai cosiddetti antenati, quei simpatici ed arzilli "vecchietti" in calzamaglia che popolavano a frotte tutti gli store e le edicole dell'America pre e post bellica. Il primo gigante ad inaugurare la cosiddetta Golden Age non era neanche in maschera, ma bensì vestito sobriamente da buon Americano medio. Trattasi di Mighty Man, Character nato nel Settembre del 1939 sulle pagine di Amazing Man Comics #5 della Centaur Publications, creato dal fumettista Martin Filchock. Questo simpatico giovanotto, all'apparenza insignificante e sempliciotto, era in realtà una coraggiosa pertica umana alta all'incirca cinque metri; proprietà speciale questa che gli derivava dal luogo in cui era cresciuto, una valle nascosta nell'entroterra Americano chiamata "Valle dei Giganti", un territorio speciale in cui era stato abbandonato dopo la morte dei suoi genitori, degli esploratori dell'America di fine '800 che si erano spinti fin laggiù. Scoperto molti anni più tardi in età adulta da alcuni cercatori d'oro, il nostro rientrerà nella cosiddetta civiltà moderna come un vero e proprio gigante fra gli uomini. Grazie a questa sua peculiarità riuscirà a farsi ben volere da tutti combattendo numerosi avversari e sventando diversi atti criminosi. Qualche tempo dopo, uno scienziato, tale Dottor Robert Hilldale, sottoponendolo ad un esperimento, riuscì a donare a questo simpatico ragazzone la capacità di poter acquisire una statura più vicina agli standard umani, e  anche quella di potersi rimpicciolire ulteriormente, lasciandogli però al tempo stesso intatta la possibilità di poter tornare un "omone" qualora ce ne fosse stato il bisogno. Dopo una serie di avventure in lungo e largo per gli Stati Uniti, le sue gesta si conclusero con il #26 di Amazing Man Comics



THE CLAW (Lev Gleason Publications - Dicembre 1939) 
In ordine di apparizione cronologica stavolta ad esordire tra i Giganti non è un eroe, bensì uno spregevole Villain di tutto rispetto, e che nella sua lunga carriera ha avuto persino l'onore di essere ripescato dall'oblio degli eroi di pubblico dominio dimenticati dal tempo, per essere infine riciclato su iniziative editoriali di un certo peso dei giorni nostri. Sto parlando di The Claw, inquietante alieno precipitato sulla Terra dal lontano pianeta Zylmarx e rimasto a stagionare sotto terra per quattro lunghi anni, riemergendo dal suo fetido cratere soltanto nel 1939, annunciando a tutto il mondo la sua minacciosa presenza. Questo diabolico essere, fastidiosissima spina nel fianco per l'eroe in costume Daredevil (l'originale Daredevil, non quello Marvel) esordisce sul #1 di Silver Streak Comics datato Dicembre 1939, e pubblicato dalla Lev Gleason Publications, casa editrice madre di altri importanti Characters quali il veloce Silver Streak, Captain Battle, e per l'appunto Daredevil. Creato graficamente dal talentuoso fumettista Jack Cole – in seguito creatore del celebre Plastic Man – questo particolare cattivone dall'aspetto ripugnante, dai lunghi artigli e dalle lunghe zanne,  era venerato e apostrofato dai suoi adepti e sudditi come "Dio dell'odio", forse proprio per le sue capacità soprannaturali di poter conferire con l'Ade stesso – da cui sembra prendesse persino degli ordini – e amplificare i suoi poteri, sempre mutevoli, in base ai cicli lunari. In più, ovviamente, poteva aumentare le sue dimensioni fino a trenta metri circa. Una dimensione non da poco questa, che durante il suo primo attacco all'isola di Manhattan, riuscì non poco a impensierire il silente Daredevil. Nel corso degli anni The Claw ebbe modo di scontrarsi anche con altri "eroi" della Lev Gleason quali lo scienziato Jerry Morris, il Maggiore Carl Tarrant, il sinistro Ghost, ed il pilota spaziale Rocky X; proprio quest'ultimo mise apparentemente fuori gioco il malvagio gigante in uno scontro finale svoltosi direttamente sul pianeta natale di Claw.


Ma come detto all'inizio, il terrificante gigante alieno ha avuto modo di arrivare fino ai giorni nostri in ben due occasioni: la prima sulle pagine di Savage Dragon – creatura del fumettista Erik Larsen – dove viene riproposto, insieme alla sua nemesi Daredevil, in una lotta infernale e definitiva tra i due che scombussolerà non poco l'universo coloratissimo creato da Larsen. Il secondo "ripescaggio" invece è avvenuto sulle pagine della serie Project Superpowers – maxi progetto imbastito dagli amanti della Golden Age Alex Ross e Jim Krueger – dove troviamo il viscido alieno riemergere dalle ombre resuscitato da una società segreta chiamata "l'Artiglio".  



GREEN GIANT (Pelican Publishing - Gennaio 1940)
Green Giant #1 - january 1940
Torniamo agli eroi in costume con Green Giant, Character interessante, ma dalla vita brevissima, pubblicato dall'esordiente casa editrice Pelican Publishing nel Gennaio del 1940 su Green Giant Comics #1. La Pelican era una piccola casa editrice di New York fondata e distribuita dalla Moreau Publications, che con questa pubblicazione a tema eroistico non voleva nient'altro che determinare quanto le sue macchine da stampa potessero tenere il ritmo di tiratura per un eventuale entrata  nell'allora appena nato e fiorente mondo dei Comics. Fondamentalmente si trattava di un esperimento per non tenere inattive le loro macchine da stampa, e al tempo stesso cercare anche di creare una sorta di rientro economico. Lo sperimentale magazine, oltre al personaggio di punta Green Giant, conteneva anche le storie di altri Characters come Master Mystic, Black Arrow, Mundo e Dr. Nerod. In finale c'è assai poco da raccontare sul conto di Green Giant, se non che nella sua identità "borghese" si chiamasse Brentwood e che lavorava per una non specificata società di intermediazione. Altro non è dato sapere. L'unica cosa importante da segnalare, è che nella sua identità segreta nei panni del golia in verde poteva ingrandirsi a dismisura grazie ad una prodigiosa cintura che indossava sopra il costume. Oltre al dono del "gigantismo", il nostro era a prova di proiettile e super forte, e a volte poteva persino volare! Seppur rapidissima come vita editoriale, il colosso verde avrà modo di rifarsi una nuova esistenza anche lui sulle pagine del Project Superpowers gestito dai creativi Alex Ross e Jim Krueger.



PHANTASMO (Dell Comics - Luglio 1940)
Phantasmo - Dell Comics July 1940
Nel Luglio del 1940, dopo anni di pubblicazioni legate perlopiù alle ristampe, o alle trasposizioni in strips di Cartoons dai temi umoristici come Crackjack Funnies o la più conosciuta Famous Funnies, il duo editoriale formato dalla Western Printing – una delle prime aziende ad entrare nel mondo dei Comics – e la Dell Comics, decisero che era giunto il momento di buttarsi nel colorato mondo dei Supereroi con un loro personalissimo Character, Phantasmo, introdotto sul #45 di The Funnies, del Luglio 1940. L'etereo Phantasmo – che non aveva un nome proprio – trascorse ben venticinque anni in Tibet per affinare le sue capacità, un po' come avevano già fatto altri suoi colleghi e contemporanei cartacei (basti pensare a eroi come The Flame o Amazing Man). Tornato in America, e scelto l'alter ego di Phil Anson, iniziò la sua personale lotta al crimine grazie ai suoi nuovi poteri mistici; poteri che gli permettevano di staccarsi dal corpo – in stile Doctor Strange – con la sua particolare forma astrale... perché particolare? Perché il nostro Phantasmo in questa sua forma non aveva una consistenza eterica o intangibile, ma al contrario decisamente solida, al punto che in questa forma poteva crescere fino a dimensioni colossali, avere una forza sconfinata, e poteva persino volare. L'unico problemino era che il nostro, mentre la sua forma astrale prodigiosa si dedicava a fare del bene in giro per il mondo, rimaneva del tutto inerme ad eventuali attacchi per mano umana. Proprio per evitare quindi danni al suo fragile corpo in "meditazione", egli dovette reclutare una personale guardia del corpo di nome Whizzer Mcgee, un fidato fattorino dell'albergo in cui il nostro Phil Anson/Phantasmo alloggiava. Anche questo fantasmatico gigante, manco a farlo apposta, troverà nuova vita editoriale sulle pagine del Project Superpowers di Ross e Krueger.  



BOY KING And His GIANT (Hillman Periodicals - Gennaio 1943) 
Boy King and his Giant - Hillman periodicals january 1943
E concludiamo la gloriosa carrellata di giganti di epoca Golden Age con il più giovane dei Characters citati sinora: Boy King And His Giant! Nato sulle pagine di Clue Comics #1, edito dalla Hillman Periodicals nel Gennaio del 1943, la testata narrava le avventure di David, giovane monarca della fittizia nazione di Swisslakia, che in seguito ad un invasione Nazista della sua terra, si vide costretto ad attivare un enorme Golem di pietra costruita nientemeno che da Nostradamus in persona! In questo caso, come si può intuire, a recitare la parte del gigantesco eroe non era il giovane Re, ma bensì l'enorme statua animata che eseguiva ogni suo comando. Talmente era enorme la dedizione di questo colosso di pietra verso il suo giovane padrone, che invece di difendere il suo regno dall'attacco Nazista, preferì invece eseguire l'ordine di trasportare l'intera popolazione della Swisslakia oltre i confini Europei, giungendo via mare fino alle coste Statunitensi! Ma le stranezze non finiscono qui... non pago del "titanico" gesto, il giovane David decise di abdicare alla sua carica di sovrano e rendere di conseguenza i suoi sudditi dei liberi cittadini Americani. Una volta stabilitosi nella terra della libertà, il piccolo Boy King e il suo fedele Gigante si impegnarono attivamente a difendere la loro nuova nazione dai più svariati attacchi, sia che fossero agenti nazisti infiltrati su suolo Americano, sia che fossero sofisticati androidi o improbabili dinosauri agli ordini di Hitler in persona. Con il tempo, e verso gli ultimi numeri di Clue Comics, il fedele compagno di pietra del giovanissimo (ex) monarca iniziò ad apparire sempre più raramente, fino al punto di sparire del tutto. I due, tornarono a fare coppia soltanto nel lontano 2008 sulle pagine di Project Superpowers del duo Ross/Krueger (ancora loro!). 



GIGANTA (DC Comics - Giugno 1944)
Approdando a storiche case editrici – pur rimanendo ancora in ambito Golden Age – è il turno di Giganta, forse il primo vero e proprio Character in casa DC Comics ad avere la facoltà di potersi ingrandire a suo piacimento. Questa mega-donna appare per la prima volta su Wonder Woman #9 nel Giugno del 1944, creata da William Moulton Marston – padre della famosa Amazzone guerriera – proprio per dare del filo da torcere alla sua eroina. Origini anche curiose le sue, nonché molteplici: nelle origini di epoca Golden Age è un gorilla femmina che tramite un esperimento viene trasformata in un enorme donna dai capelli rossi, mentre nelle sue origini moderne nasce come la dottoressa Doris Zeul, che dopo aver fallito un esperimento di trasferimento nel corpo della stessa Wonder Woman, finirà invece con il "trasferirsi" dentro il corpo di un gorilla (di nuovo!) per poi entrare definitivamente nel corpo di una giovane meta-umana acquisendo il nome di Giganta. Origini più volte rimaneggiate dunque, ma che non vanno ad intaccare il suo particolare potere di ingrandimento. Unica pecca, più la massa di Giganta aumenta, più il suo intelletto ne fa le spese in maniera proporzionale, rendendola quindi pericolosa e incontrollabile nelle sue dimensioni "maggiorate". 



COLOSSAL BOY (DC Comics - Agosto 1960)
Colossal Boy on Adventure comics #341 - dc comics 1960
Creato da uno dei padri storici di Superman – il prolifico Jerry SiegelColossal Boy, all'anagrafe Gim Allon, è un ragazzo del XXX secolo, che in seguito all'esposizione ad un meteorite radioattivo acquisirà la capacità di potersi ingrandire a suo piacimento divenendo un vero e proprio colosso umano. Nato sulle pagine di Action Comics #267 dell'Agosto del 1960, questo ragazzone del futuro entrerà ben presto tra le fila della Legion of Superhero, una sorta di gruppo composto perlopiù da giovanissimi, e che cerca di riportare nel futuro – e nel cosmo intero – la giustizia e l'eroismo ereditata dal loro idolo Superman. Non a caso la Legion, tra le altre cose, avrà anche la possibilità di far militare tra loro la versione più giovane dello stesso uomo d'acciaio, Superboy... una storia complicata di paradossi temporali e retcon che non sto certo qui ad elencare. A tal proposito, lo stesso Colossal boy, nella lunga e sofferta continuity dell'universo DC – composta da molteplici azzeramenti e riavvii – ha goduto (si fa per dire) di diverse altre origini, una delle quali – nel 2004 – che gli a donato persino la capacità di ridursi, acquisendo il nome in codice di Micro Lad



 CHUN YULL/FACELESS HUNTER (Dc Comics - Gennaio 1961)
Faceless Hunter - Strange adventure #124 dc comics 1961
Sempre dall'universo "cosmico" DC proviene l'alieno senza volto Chun Yull, detto Faceless Hunter, un cacciatore di taglie mercenario proveniente da una luna subatomica di Saturno, e apparso per la prima volta su Strange Adventures #124 del Gennaio 1961, creato dal prolifico sceneggiatore Gardner Fox e dal disegnatore Mike Sekowsky. Questo inquietante alieno, appartenente alla razza dei Klaramarani, come tutti i suoi simili dispone di svariati poteri: forza sovrumana, sensi potenziati, idrocinesi, pirocinesi, elettrocinesi, super resistenza, telepatia, e ovviamente capacità di poter alterare le proprie dimensioni.



 ANT MAN/GIANT MAN (Marvel Comics -  Gennaio 1962)
E' il Gennaio del 1962, quando quasi timidamente, esordisce sulle pagine del Magazine Tales of the Astonishing #27 il chimico e biologo – nonché inventore – Henry "Hank" Pym, famoso per essere passato alla storia come l'inventore delle prodigiose Particelle Pym. Questo personaggio, divenuto famosissimo con il tempo – grazie anche alle pellicole del MCU – ha il merito non solo di aver contribuito alla formazione del primo super gruppo targato Marvel – gli Avengers – ma anche quello di aver dato il via ad una sequela infinita di cambi di costume, di personalità,  e di nomi in codice, unita anche – e soprattutto – al fatto di aver trasmesso la sua "eredità" – le famigerate particelle – a una schiera di altri Characters in costume dell'enorme affresco colorato creatosi nel tempo all'interno della Casa delle Idee. Inizialmente il mite Hank avvia la sua carriera di eroe in solitaria – affiancato poco più tardi dalla compagna Janet Van Dyne, alias Wasp – e successivamente militando all'interno dei potenti Avengers, con il solo nome in codice di Ant Man, in quanto le sue Particelle Pym inizialmente servivano solo a farlo rimpicciolire alle dimensioni di una formica (e qui il rimando al rivale di casa DC Atom è palese). Solamente tempo più tardi – su Tales of Astonish #49 del Novembre 1963 – stupendo i suoi stessi compagni d'arme all'interno degli Avengers, riuscirà ad ingrandirsi a dismisura, modificando quindi il suo nome in Giant Man. Va da se che anche a livello di costume qualche piccolo cambio sarà per lui necessario... e non sarà di certo l'ultimo.


Sul finire degli anni '60, su Avengers #28 del Maggio 1966, deciderà di cambiare di nuovo identità e costume, con il nome in codice di Goliath; questo passaggio segna anche un cambiamento nei suoi poteri e in quelli della compagna Wasp, in quanto ambedue, per la continuata esposizione negli anni alle Particelle Pym, acquisiranno la capacità di ingrandirsi e rimpicciolirsi a loro piacimento senza più l'ausilio delle miracolose molecole, ma semplicemente grazie alla loro forza di volontà. Successivamente il nostro, nel bel mezzo delle contestazioni giovanili del '68, attraverserà forse il suo momento più cupo e revisionista inanellando una serie di eventi traumatici uno dopo l'altro: dapprima contribuisce alla creazione del Robot assassino Ultron – vera spina nel fianco nel corso degli anni per lui e tutti gli Avengers – dopodiché cade vittima di alcuni gas sconosciuti su cui stava lavorando nel suo laboratorio emergendone totalmente cambiato nello spirito e nella personalità – al punto da acquisire la nuova identità di Yellowjacket su Avengers #58 – successivamente poi rapisce la compagna Wasp costringendola a sposarlo, infine, dopo varie peripezie, finisce con il cadere in uno stato depressivo sempre più marcato che lo porterà al delirio finale picchiando violentemente la neo mogliettina (cosa questa che lo porterà a subire un processo da parte di tutti gli Avengers decretandone l'espulsione dal gruppo). Arrivati a questo punto, si potrebbe anche proseguire, ma mi fermo qui perché sarebbe davvero come sparare sulla croce rossa, in quanto la portata della sfiga e del tormento che hanno inseguito questo povero scienziato nel corso degli anni risultano decisamente enormi. 

Goliath - Avengers #63 - April 1969 marvel comics

Ma nella vita del buon Henry "Hank" Pym, non ci sono stati solo dolori e sfortune epocali, ma anche delle soddisfazioni, come per esempio vedere il suo miglior esperimento – le sue particelle – andare in eredità ad altri "colleghi" in costume per fare del bene. Uno di questi è Clint Barton – alias l'arciere Hawkeye –  suo partner negli Avengers, che nell'aprile del 1969, su Avengers #63, deciderà di prendere in prestito la vecchia identità di Goliath appartenuta ad Henry "hank" Pym – nel frattempo divenuto il folle Yellowjacket – usando il famigerato gas pregno delle portentose Particelle Pym per acquisirne i prodigiosi poteri di crescita; poteri che tempo più tardi – 1972 – contribuiranno ad aiutare i suoi compagni Avengers durante la guerra Kree-Skrull. Molto tempo più tardi Barton riprenderà il ruolo di Goliath – ma stavolta per breve tempo –  durante la maxi saga cosmica denominata Operation: Galactic Storm, pubblicata nel Marzo del 1992. 


Ma il nome di Goliath non fu solamente ad appannaggio del simpatico arciere degli eroi più potenti dell'universo Marvel; suddetto titolo andò anche al biochimico Bill Foster, Character nato nel 1966 sulle pagine di Avengers #32, albo scritto da Stan Lee e disegnato da Don Heck. All'epoca Bill era un assistente alla ricerca nel laboratorio di Henry Pym, e in seguito alla "presunta" morte di quest'ultimo e della sua compagna Janet Van Dyne/Wasp, deciderà di sperimentare su di sé le miracolose particelle. Trasformatosi in un colosso nero alto più di dieci metri, dapprima finirà a lavorare per il "Circo del Crimine" del Villain Ringmaster, dal quale successivamente sfuggirà – aiutato dall'amico ed eroe Luke Cage/power Man – e quasi subito dopo inizierà una nuova vita dedita a combattere il crimine con il nome di Black Goliath, nome che in seguito cambierà solamente in Goliath


Per arrivare all'ultimo gigante connesso alle famigerate particelle dobbiamo per forza di cose passare per il 1979, anno di esordio per il personaggio di Scott Lang. Ex ingegnere elettronico alla disperata ricerca di una cura per la figlia malata, Lang diverrà presto un esperto in furti con scasso, uno dei quali gli procurerà l'ingresso nei laboratori Pym riuscendo a impossessarsi dell'originale costume di Ant Man completo di cintura contenente le miracolose particelle. Quest'atto, teso principalmente a salvare la vita della figlia, verrà monitorato dallo stesso Pym  – in quel periodo nella sua fase Yellowjacket – che osservandone le gesta, deciderà di regalare il costume, con relativo armamentario, allo sventurato Lang, che da li in poi, tra alti e bassi, inizierà una lunghissima carriera da avventuriero in miniatura, arrivando a far parte per un certo periodo degli stessi Avengers


Come risulta evidente, nessun potere di ingrandimento era legato ai poteri ereditati ed espressi da Scott Lang (salvo le licenze poetiche intraviste nei film MCU) però la sua stretta connessione con le Particelle Pym avrebbe tuttavia donato la capacità di ingrandirsi a qualcun altro... qualcuno a lui molto caro, sua figlia Carrie. La ragazza, che era stata esposta sin da bambina alle note particelle, si ritroverà improvvisamente con l'abilità di poter rimpicciolire e ingrandire a sua volontà il proprio corpo, e nel #6 della neonata Young Avengers, uscito a Maggio del 2006, debutterà a tutti gli effetti come una degli ultimi – perlomeno in ordine cronologico – giganti umani scaturiti dal potere delle particelle inventate anni or sono dal buon Henry Pym. La giovane, che sulle prime adotterà i nomi di Ant Girl e Giant Girl, deciderà quasi subito dopo di allontanarsi dalla tradizione dei nomi da battaglia adottati dai suoi illustri predecessori, optando alla fine per l'originale nome in codice di Stature



ELASTI GIRL (DC Comics - Giugno 1963) 
Elasti-Girl Doom Patrol #112 dc comics 1967
Ritorniamo alla "Distinta Concorrenza" con un altro gigante al femminile. Stavolta è il turno di Elasti-Girl, Character nato dalla penna dello scrittore Arnold Drake e dal fumettista Bruno Premiani sulle pagine di My Greatest Adventure #80 del Giugno 1963. Elasti-Girl, all'anagrafe Rita Farr, era una giovane promessa del nuoto olimpico divenuta successivamente una valida attrice nel panorama Hollywoodiano; proprio a seguito di alcune riprese cinematografiche effettuate in Africa, verrà esposta a dei particolari gas vulcanici che gli doneranno la possibilità di estendere o ingrandire il proprio corpo, anche un arto alla volta. La ragazza non avrà subito il pieno controllo sui suoi nuovi "doni", e proprio questa sua incapacità la porterà ad essere vista dal resto della comunità come una sorta di anormale scherzo della natura da scacciare o allontanare. Finita, inevitabilmente, la sua promettente carriera nel mondo del cinema, deciderà di esiliarsi dal mondo sempre più, fino a che un bel giorno non verrà avvicinata dal Dottor Niles Caulder, un paraplegico dall'intelletto oltre la norma, che la inviterà ad unirsi alla sua Doom Patrol, un gruppo formato da prodigiosi "freaks", che come lei, erano stati banditi dalla società. Un elemento curioso da annotare sono sicuramente le somiglianze tra la concezione della Doom Patrol e gli X-Men originali della Marvel Comics; entrambe i gruppi hanno tra le loro fila dei "supereroi" disadattati ed evitati dalla società, ed entrambi sono guidati da sedicenti "professori leader" che usano una sedia a rotelle. Somiglianze che con il tempo fecero affermare ad Arnold Drake quanto il concept degli X-Men fosse basato su quello della Doom Patrol, e quanto il sorridente e sornione Stan Lee gli avesse consapevolmente rubato l'idea. Affermazione tutt'altro che peregrina, soprattutto se andiamo a vedere le date: Giugno 1963, nascita della Doom Patrol. Settembre 1963, nascita degli X-Men. Elementare, Watson.



ATLAS (Marvel Comics - Ottobre 1965)
Ripassando per casa Marvel, è il turno di un altro gigantesco Character in costume, che in un modo o in un altro può vantare un piccolo fil rouge che lo lega ad Henry Pym e alle sue miracolose particelle. Ma andiamo con ordine...
Erik Josten – apparso per la prima volta su Avengers #21 dell'Ottobre 1965 – era un soldato Americano divenuto poco dopo un mercenario senza scrupoli, che a seguito di una missione in Sud America finita molto male, cadrà tra le grinfie del diabolico Baron Zemo, che senza indugio, e soprattutto senza chiedere il permesso, irradierà il povero Erik con sperimentale energia ionica unita a sortilegi Asgardiani vari, trasformando il nostro nel potente Power Man. Affiliatosi successivamente alla cricca criminale dei "Signori del Male", nel corso degli anni Erik cambierà più volte casacca e "nome d'arte" continuando nel contempo la sua carriera solitaria di criminale e contrabbandiere. Bisognerà però aspettare il 1984, sull'Annual #7 di Iron Man, per vederlo trasformato in un gigantesco cattivone; in questa avventura il nostro incontrerà lo scaltro dottor Karlin Malus, che adoperando delle trafugate Particelle Pym su di lui, lo trasformerà nel colosso criminale noto come Goliath. In seguito, parecchi anni dopo, Erik diverrà noto come Atlas, in un periodo in cui cercherà di rifarsi un immagine come – finto – eroe all'interno dell'ambiguo supergruppo noto come Thunderbolts.



TYRAK (Marvel Comics - Dicembre 1976)
Arriviamo agli anni '70 – e sempre in ambito Marvel – con Tyrak, membro appartenente alla razza Atlantidea e apparso per la prima volta sulle pagine di Avengers #154 del Dicembre 1976. Questo rappresentante della specie Homo Mermanus –  come in parte anche Namor  – nasce come spia al soldo del barbaro signore della guerra Attuma – più volte pretendente o usurpatore del trono di Atlantide ai danni dello stesso Sub-Mariner –  che lo sottoporrà ad esperimenti e operazioni di diverso genere al fine di modificarne la struttura genetica e aumentarne le capacità combattive. Tra i nuovi poteri di cui Tyrak godrà – che vanno dalla super forza, all'invulnerabilità, velocità e resistenza fuori dall'acqua –  vi sono anche quelli di poter regolare la propria massa e le proprie dimensioni, arrivando a toccare un altezza di quindici metri e oltre in base alle circostanze. 



ATOM SMASHER (DC Comics - Settembre 1983)
Approdiamo agli anni 80' e in casa DC con Atom Smasher, Character in costume nato dalla penna di Roy Thomas e dalla matita di Jerry Ordway nel Settembre del 1983 sulle pagine di All-Star Squadron #25. Atom Smasher, vero nome Albert Rothstein, iniziò la sua carriera di eroe in costume con il nome in codice di Nuklon insieme alla Infinity, Inc., un giovane superteam composto dai discendenti diretti della gloriosa Justice Society of America, primo storico super gruppo della Golden Age dell'universo DC. Sin dalle sue prime apparizioni Rothstein è in grado di alterare le sue dimensioni e la sua densità molecolare, peculiarità che tempo più tardi gli permetterà persino di attraversare oggetti solidi. In seguito il giovane deciderà di cambiare il nome della sua controparte mascherata in Atom Smasher, in onore del suo vecchio padrino Al Pratt, che durante la Golden Age era stato l'Atom originale.
Come Atom Smasher può crescere fino a diciotto metri di altezza aumentando al tempo stesso la sua forza; forza che ogni volta aumenterebbe esponenzialmente in base alla sua altezza rendendolo incredibilmente possente... anche se in diverse occasioni è stato messo al tappeto da colleghi di piccola taglia come Superman, o avversari come Black Adam



GARGANTUA (Marvel Comics - Dicembre 1983) 
Gargantua - The New Defenders #126 December 1983 marvel comics
Apparso su The New Defenders #126 del Dicembre 1983, Gargantua è lo scienziato e agente dello S.H.I.E.L.D. Edward Cobert, che in seguito ad un esperimento chiamato Project Lazarus, finirà per rimanere bloccato alle dimensioni di un gigante dall'intelletto sottosviluppato; la cosa ovviamente lo farà impazzire e andare su tutte le furie, fino a quando non verrà sottomesso dallo stesso S.H.I.E.L.D. che immantinente lo metterà sotto custodia soprannominandolo Leviathan. In seguito riuscirà a sfuggire alla sua prigionia per venire poi sconfitto dal supergruppo dei New Defenders. Ritornato di nuovo in libertà, verrà assoldato dal bieco Professor Power e dal gruppo di potere denominato Impero Segreto
Grazie al suo accidentale potenziamento cellulare, Cobert possiede la capacità di "rubare" massa molecolare da un altra dimensione attigua riuscendo a crescere in statura e forza; nella sua prima apparizione riuscì a raggiungere soltanto un altezza che andava dai sei agli otto metri, mantenendo comunque una forza considerevole. 



TOWER (Marvel Comics - Marzo 1986) 
Tower - X-Factor #2 marvel comics 1986

Ancora Marvel con Edward Pasternak, detto Tower, character apparso per la prima volta su X-Factor #2 del Marzo 1986. Edward, a differenza di altri suoi predecessori della Casa delle idee, non necessità di particelle Pym o di bombardamenti ionici o aiuti da altre dimensioni per ingrandirsi, bensì egli è semplicemente un mutante con l'innato potere di poter accrescere la sua fisiologia fino a un massimo di sei/sette metri di altezza, aumentando al contempo la sua resistenza e la sua forza. Mercenario al soldo del miglior offerente, Pasternak  per un certo periodo si unirà al gruppo mutante terrorista denominato Alliance of Evil, una forza d'attacco al servizio del mutante immortale Apocalypse. Efficace in battaglia grazie alle sue doti di ingrandimento, Tower difetta però molto in personalità, dimostrandosi rozzo ed ottuso, finendo per essere considerato da molti – eroi e villains compresi – più come una mosca fastidiosa, che un autentica e pericolosa minaccia. 



GIANT (Eclipse Comics - Giugno 1986)
Dopo un predominio di giganti alternatosi tra Marvel e DC, è il turno di un piccolo rappresentante della categoria proveniente da una casa editrice modesta ma importante coma la Eclipse Comics; è del Giugno 1986, sul #1 della mini serie Champions: The Curse of the Hellfire Crown, Chapter 1,  la comparsa di Giant, alias Billy Jensen, un ragazzo che entrato in possesso di una mistica cintura, avrà la facoltà di potersi ingrandire fino a diventare un possente titano. Questa prodigiosa cintura era stata forgiata nientemeno che dal Dio Efesto sotto comandamento del sommo Zeus in persona. Tale imbracatura mistica riusciva a trasmettere il potere delle divinità direttamente al fortunato possessore che l'avesse indossata, conferendogli poteri come invulnerabilità, grande resistenza, forza, capacità di guarire da qualsiasi ferita mortale, e ovviamente poteri di ingrandimento. Giant militò nel super gruppo dei Champions per un lungo periodo, perlomeno fino alla chiusura di tutte le testate dedicate al gruppo sotto l'egida della Eclipse Comics. Le sue avventure, come pure quelle degli stessi Champions, verranno in seguito continuate – tra alti e bassi –  dall'etichetta Heroic Publishing




SKYSCRAPER & MONOLITH (Comico Comics - 1991)
Skyscraper e Monolith appaiono rispettivamente nel Maggio 1991 (Skyscraper), e nell'Agosto del 1991 (Monolith) all'interno delle fila del gruppo degli Elementals, rabberciato insieme di Characters inventati per il momento, o pescati qua e la dal mondo delle etichette indipendenti e assurti a nuova vita sotto il marchio della Comico ComicsSkyscraper, come recita il nome, poteva ingrandirsi ai livelli di un grattacielo acquisendo al tempo stesso superforza e invulnerabilità. Monolith invece era un ragazzino di tredici anni figlio di un noto archeologo, che in seguito ad una valanga presso un sito archeologico sacro, morirà per poi rinascere sotto forma di un possente Golem di pietra, sorta di avatar della natura con il potere di manipolare la terra, dotato di superforza, controllo sulla magia e ovviamente mutazione della sua densità corporea con relativo ingrandimento.  



MAUL (Wildstorm/Image Comics - Agosto 1992)
Gli anni 90' furono gli anni all'insegna dei Comics ipercinetici concepiti da gente come Todd Mcfarlane, Rob Liefeld o Jim Lee; proprio quest'ultimo darà vita per la sua Wildstorm Comics – studios operante all'interno della Image Comics – al team d'assalto dei Wildcats, un gruppo di ibridi umano-alieni intenti a difendere la terra dai terrificanti Deamoniti. Nato da genitori umani e alieni, Maul – che fa la sua prima apparizione nell'Agosto del 1992 sul #1 di Wildcats – è un Titanthrope del pianeta Khera con la capacità di poter aumentare la propria massa, trasformandosi in un gigantesco essere super potente dalla furia bestiale e incontrollabile. Il gigante verde – membro di spicco degli stessi Wildcats – soffre di un effetto collaterale inerente i suoi poteri; ogni qual volta egli aumenta la sua massa, perde anche un po' della sua intelligenza... ed essendo anche un genio ed uno scienziato – nella sua identità umana di Jeremy Stone – questo "handicap" può rivelarsi il più delle volte un elemento deficitario, sia per lui, che per il gruppo di cui fa parte.  



RED GIANT (Image Comics - Settembre 1993) 
Rimaniamo sempre in ambito Image Comics con la gigantessa Red Giant, apparsa per la prima volta su Savage Dragon #3 del Settembre 1993, scritto e disegnato dall'eclettico fumettista Erik Larsen. Questo Character è inizialmente la poliziotta Rita Jonson, collega e amica del protagonista Dragon, con cui ne passerà di tutti i colori, fino al giorno in cui, colpita da un singolare "Raggio Marziano", si ritroverà gigantesca e quasi senza mente. Recuperato l'intelletto perduto, e ritornata alle sue dimensioni grazie all'aiuto dell'amico Dragon e del marito William Jonson – aka il supereroe Star – deciderà di sfruttare queste sue nuove facoltà per iniziare una nuova vita da combattente mascherata in coppia con il marito, adottando il nome di Red Giant.



HERO ZERO (Dark Horse Comics - settembre 1994) 
Nel 1994, in pieno boom di supereroi esplosivi ed esagerati, la placida Dark Horse decide che anche per lei è arrivata l'ora di lanciare una linea di eroi in costume al passo con i tempi; uno di questi è il singolare Hero Zero, nato sulle pagine di Comics Greatest World del Settembre 1994. La vera identità di Hero Zero è quella del giovanissimo David McRae, che dopo aver trovato un particolare cristallo proveniente dallo spazio – in realtà una sorta di sistema informatico di origine extraterrestre – guadagnerà la possibilità di potersi trasformare nel suo alter ego alieno ogni qual volta che  se ne presenti la necessità. Il cristallo, come una sorta di intelligenza artificiale, era inserito nel petto del giovane David, e poteva comunicare, come in un rapporto simbiotico, direttamente con la sua mente. Nei panni di Hero zero il ragazzo poteva passare da una dimensione pari a quella di una cellula, fino ad ingrandirsi oltre i novantadue metri di altezza! In più era dotato di super forza, poteva volare, e persino scagliare raggi di calore dagli occhi. Quando poi voleva tornare normale gli bastava estrarre dal petto il prodigioso cristallo. La curiosità di questo particolare gigante in costume era che fondamentalmente nasceva come una sorta di ibrido tra Iron Man e l'eroe del Sol Levante Ultraman... non a caso, proprio citando quest'ultimo, in uno speciale fuori collana, Hero Zero si trovò ad affrontare il mostro Giapponese per eccellenza, Godzilla, in una titanica battaglia all'ultimo sangue tra i grattacieli di San Diego. 



MASADA (Image Comics - Novembre 1994)
Torniamo alla Image Comics con Masada, Character al femminile apparso per la prima volta su Supreme #4 del Novembre 1994. Masada è un eroina Israeliana appartenente al Team Youngblood, gruppo di super eroi concepiti da Rob Liefeld verso la fine degli anni '80 ed esplosi in tutto il loro "fracasso artistico" nei primi anni 90'. Questa seducente e travagliata gigantessa, ha la capacità di aumentare le sue dimensioni grazie al potere che gli deriva dalla connessione con le anime dei guerrieri morti durante il tragico assedio della fortezza giudaica di Masada ad opera dei Romani durante la primavera del 73 d.C.



MAX O'MILLIONS (Image Comics/Homage Comics - settembre 1995)
Max O'Millions - Astro City #2 september 1995 image comics
Di nuovo Image Comics con la linea Astro City del mitico Kurt Busiek, che nel #2 del Settembre 1995 della stessa, vede l'apparizione del Character Max O'Millions,  vigilante in costume appartenente alla Golden Age dell'universo di Astro City. L'algido Max era un membro e fondatore della Honor Guard, storico supergruppo di cui egli stesso era anche il principale finanziatore. Questo elegante Character aveva l'innata capacità di poter cambiare dimensione a suo piacimento, e tuttora rimane il mistero su come e quando avesse ottenuto queste sue capacità. 



NATALIE FURST (Image Comics/Homage Comics - Novembre 1995)
Sempre dal coloratissimo universo di Astro City proviene anche l'eroina Natalie Furst, Character nato sulle pagine di Astro City #4 del Novembre 1994. Appartenente alla strabiliante "Prima Famiglia", sorta di Clan di avventurieri e supereroi dediti ad avventure nello spazio e tra le dimensioni – una sorta di omaggio nemmeno tanto velato ai Fantastic Four della MarvelNatalie ha il potere di canalizzare un raro tipo di energia attraverso i suo corpo e utilizzarlo per aumentare la sua massa corporea crescendo di dimensioni, anche gigantesche, se solo lo desidera. In alternativa, disperdendo tale energia, può diminuire la sua massa al punto che, abbassando ulteriormente anche la sua densità molecolare, può talvolta divenire intangibile. 



BRAHAMA (DC Comics - Marzo 1999)
Ad un passo dalla fine di questa lunga lista, torniamo dalle parti della DC Comics con il super gigante Brahma, eroe apparso per la prima volta su Supermen of America #1 del Marzo 1999. Brahma, al secolo Cal Usjak, è un metaumano di origine Indiane appartenente al team dei Supermen of America, gruppo finanziato da Lex Luthor in persona. Brahma, oltre a una forza sovrumana e a una discreta invulnerabilità, possiede anche la capacità di modificare la sua statura in qualsiasi momento e a qualsiasi altezza. 



TITANO (Wildstorm - Maggio 2000) 
Creatura nata dalla penna dell'eclettico Mark Millar, Titano era un membro degli Americans, un gruppo di umani potenziati che si opponeva al team Authority, supergruppo nato dalle ceneri della vecchia squadra Stormwatch – creatura targata Image Comics – concepita nel 1999 dallo scrittore Warren Ellis e il disegnatore Bryan Hitch. Dopo aver ereditato la testata Authority, Mark Millar da vita a Titano e agli Americans sul #13 di Authority del Maggio 2000, ed edito dalla Wildstorm. Titano – come tutti i suoi illustri predecessori – era dotato di poteri di accrescimento della propria statura, e in più era provvisto di facoltà mentali in grado di annullare i poteri degli avversari, cosa che però richiedeva moltissima concentrazione. 



GIGANTOR (Marvel Comics - Settembre 2008)
Gigantor - new exiles #8 marvel comics 2008
Gigantor è un colossale eroe mascherato proveniente da Terra 80827 – una delle tante terre alternative dell'universo Marvel – e appare per la prima volta sul #8 di New Exiles del Settembre 2008. Concepito da Chris Claremont e dal disegnatore Tom Grummett, questo colosso umano ebbe solo un rapidissimo cameo all'interno dell'albo in questione, e a tuttora la sua identità e l'origine dei suoi poteri sono ignoti. 



BIG ZERO (Marvel Comics - Luglio 2009)
Arrivati finalmente alla conclusione di questa lunghissima lista di giganti mascherati, lo facciamo tornando in casa Marvel Comics, e soprattutto chiudendo in bellezza con una rappresentante del gentil sesso, la poco di buono Big Zero. Questa ragazzaccia appare per la prima volta su Dark Reign: Young Avengers #1, del Luglio 2009, scritto da Paul Cornell e disegnato da Mark Brooks. La mastodontica Big Zero, all'anagrafe Amity Hunter, è una violenta suprematista bianca fidanzata con il malvagio sintezoide Egghead, ed entrambe fanno parte del gruppo criminale chiamato Young Masters, team di giovanissime canaglie che si oppone ai ben più pacifici Young Avengers in cui milita la giovane  Cassie Lang/Stature – gigantessa del gruppo figlia di Scott Lang – che in più di un occasione avrà modo di scontrarsi alla pari, tra ponti e grattacieli, con la "collega" Big Zero. Quest'ultima, nella sua identità di Big Zero, oltre alla facoltà di potersi ingrandire fino a trenta metri di altezza, è dotata anche di Tecnopatia, potere che gli permette di dialogare con le macchine, e di conseguenza riprogrammare anche il compagno Egghead

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