Orrori di carta e vampirici inchiostri...

        ...Horror e Vampirismo nel mondo dei Comics, tra Golden Age, Pubblico Dominio, e altro...

Parlando con un amico, in una notte fredda e nebbiosa, siamo caduti sull'argomento del vampirismo e compagnia danzante pseudo horror dei romanzi gotici da lui tanto amati. Io, dal canto mio, ho accennato, come mio solito vizio, al mondo dei Comics a tema, ma il tempo, come spesso capita quando si è in piacevole colloquio con un amico, è volato in un attimo. Rimandata la discussione ad altra improbabile serata ed essendo lui totalmente digiuno di materiale cartaceo disegnato sull'argomento, mi sono ripromesso di creargli velocemente una piccola pillola sull'argomento.
Per iniziare sarebbe opportuno fare una piccola infarinatura veloce veloce (spero) sul mondo Horror e soprattutto vampiresco nel fumetto mainstream e non.

Numero 16 di The Haunt of Fear del giugno/luglio 1950 - EC Comics
Copertina del #16 di The Haunt of Fear della
EC Comics, casa editrice caposaldo nel settore.

Si potrebbe affermare, senza molti dubbi, che il fumetto Horror prenda piede negli Stati Uniti a partire dagli anni '50 quando negli stores e nei chioschi dell'epoca fanno il loro esordio tre nuove particolari pubblicazioni: The Crypt of Terror (volgarmente conosciuto da noi come I Racconti della Cripta) - The Vault of Horror e The Haunt of Fear, tutte e tre edite dalla EC Comics di William Gaines.

In realtà per trovare un primigenio segno d'orrore a strisce si può tornare ancora più indietro, precisamente al 1904, con gli assurdi incubi di Dream of the Rarebit Fiend (Sogni o incubi [fate voi] di un divoratore di crostini al formaggio) serie a strisce in cui si narrano ogni volta le diverse disavventure in sogno di malcapitati e golosi mangiatori di crostini al formaggio che, nella loro indigestione del prelibato snack, soffrono ogni qual volta di terribili esperienze oniriche dovute proprio alla scellerata scorpacciata.
Questa serie fu creata dall'animatore e illustratore  Winsor McCay sulle pagine dell'Evening Telegram, edito dal New York Herald, e lo ispirerà per il suo successivo ed onirico capolavoro a fumetti, Little Nemo, che a sua volta sarà fonte ispiratrice per molti autori a venire come Neal Gaiman con il suo Sandman o il nostro Vittorio Giardino con la sua maliziosa e procace Little Ego, versione erotico onirica del celebre personaggio di McCay.

Una delle innumerevoli ed allucinate situazioni oniriche dei poveri
 malcapitati fagocitatori di crostini al formaggio di Winsor McCay.


Classica introduzione ad una storia di Vampiri su The Crypt of Terror.

Ma torniamo di nuovo tra le ragnatele e le pagine delle dozzinali riviste Horror anni '50. Il fumetto Horror, con tutte le sue icone prese pari pari da certa letteratura gotica del secolo precedente, vivrà la sua stagione migliore proprio in quegli anni, soprattutto in virtù del grande calo  del fenomeno dei Supereroi, avvenuto proprio in quel decennio (cosa di cui si è già accennato su queste stesse pagine). Va da sé quindi che i maggiori editori del settore cercassero un nuovo filone da cavalcare onde  conquistare il pubblico generalista. E scelta non fu più azzeccata in quanto, soltanto verso la fine del 1950, si potevano già trovare in giro una ventina di Comic Books sul genere Horror et similia. Un'altra tornata da venti riviste si aggiunse nel 1951 e una quarantina nell'anno successivo! 
...ovviamente la cosa non poteva passare inosservata.

Ennesima copertina a tema vampirismo da The Vault of Horror. Disegno di Bill Dawson.

Sangue caldo alla spina in una vignetta di Joe Orlando per la rivista
Tales From The Crypt della EC Comics (1953). Una delle tante scene
 considerate "forti",  e che di lì a poco scateneranno la censura.


LA MANNAIA DELLA CENSURA DECAPITA L'HORROR NEI COMICS
Difatti nel 1954, in tutte le librerie d'America, usciva il libro "Seduction of the Innocent" (La Seduzione dell'Innocente) saggio dello psichiatra Fredric Wertham. In poche parole Wertham metteva in guardia dai fumetti, visti da lui come una delle principali turbe nella psiche del giovane e motore scatenante degli atti di vandalismo di alcuni gruppi e bande giovanili del periodo, violenza insita e sopita, secondo lui, in ogni giovane mente d'America e che determinate letture non potevano che risvegliare. Il libro, come era logico immaginare, suscitò forti reazioni nelle famiglie americane, le quali accolsero favorevolmente la cosa, al punto da spingere le autorità competenti e lo stesso congresso degli Stati Uniti a porre un rimedio al fenomeno editoriale delle "strisce maledette"! 
A seguito di ciò gli editori riuniti decisero di auto-vincolarsi, creando nel settembre del 1954 il famigerato Comics Code Authority, un organo di controllo e censura attraverso il quale ogni albo doveva passare prima di giungere a pubblicazione.

Uno degli assurdi roghi inquisitori di Comic Books
incriminati avvenuto il 13 dicembre del 1954.
Come si può facilmente intuire, i primi che ne fecero le spese furono proprio i fumetti Horror, rei, secondo Wertham, di mostrare senza alcun pudore, nudità, atti licenziosi, sadismo, violenza, sangue, sesso promiscuo, necrofilia etc etc. Non solo si vietavano queste cose, ma incredibilmente  si vietava anche il solo semplice mostrare scene con mostri, licantropi, vampiri (vera e propria ossatura delle riviste horror a fumetti) e parole come terrore, cripta ed orrore nei titoli delle singole storie o dei Comic Books. Va da sé che nel giro di pochissimi mesi i fumetti dell'orrore scomparvero dagli scaffali del mercato statunitense. Ciò che rimaneva in giro era ben poca roba: storie poliziesche, fantascienza, ma soprattutto moltissima melassa pseudo romantica per giovanissime teenagers. Nemmeno i pochissimi supereroi superstiti si salveranno da tale mannaia, vuoi per l'infausta legge, vuoi per cali fisiologici di vendite o semplicemente per pura moda, anche se poi avranno la loro giusta rivalsa all'alba degli anni '60.
La primissima edizione di Seduction of the Innocent (1954)


UNO SPIRAGLIO DI LUCE NELLA BARA CARTACEA
Per quanto riguarda l'Horror invece, solamente nel 1958, le acque stagnanti e putride della laguna di inchiostro torneranno a smuoversi. Difatti in quello stesso anno l'editore James Warren e lo scrittore Forest J. Ackerman danno vita alla rivista Famous Monsters, seguita successivamente dalla sorella Monster World,  nate con l'intento di riproporre classici del cinema Horror e Vampiresco a fumetti.
Nel 1964 Warren decide che è arrivato il momento di rilanciare in pompa magna anche gli esiliati comics dell'orrore e proprio per questo creerà una testata all'uopo: Creepy
Uno dei tantissimi numeri di Creepy targato 1972. La longeva rivista
 Horror a quanto pare ha sempre prediletto il tema del vampirismo. 
Prima vera rivista mensile dedicata esclusivamente ai fumetti del terrore e dell'orrore, ospiterà al suo interno storie ispirate prevalentemente ai racconti di H.P.Lovecraft e di altri maestri del genere fantastico e gotico Horror. Storie perlopiù commentate dal simbolo della rivista stessa, il famigerato Uncle Creepy, da noi ribattezzato Zio Tibia (qualcuno per caso ricorda la storica trasmissione anni '80 Notte Horror su Italia Uno?!?). All'interno di Creepy avranno modo di mostrarsi inserti come Eerie o Psycho, e personaggi come Vampirella che ben presto avranno gloria personale su delle loro omonime testate sul finire degli anni '60.


Vampirella numero 1 - settembre 1969 - Warren Magazine Pubblications
Il primissimo numero di Vampirella della Warren Magazine, datato
 settembre 1969 e illustrato splendidamente da Frank Frazetta.
IL FENOMENO DELLA SENSUALE VAMPIRA ALIENA
E dato che abbiamo iniziato con i vampiri, mi sembra giusto spendere due paroline proprio su Vampirella. Come appena detto, la sexy vampira aliena del pianeta Drakulon, parzialmente ispirata alla Barbarella di Roger Vadim, nasce da una costola di Creepy come personaggio di presentazione e introduzione alle storie all'interno della rivista (un po' come accadeva con il caro Zio Tibia/Uncle Creepy) e ben presto acquisirà sempre più consensi da parte dei lettori fino ad arrivare ad avere una vera e propria serie tutta sua con il suo nome in bella vista. Al timone di questo iniziale lungo ciclo di storie c'è il veterano Archie Goodwin, all'epoca vice direttore di Creepy e che, in seguito, anni dopo, approderà alla Marvel Comics realizzando moltissime storie facendo poco più tardi avanti e indietro con la rivale Dc ComicsLe avventure della sensuale vampira verranno in seguito proseguite da diversi autori e disegnatori, di cui vale la pena ricordare lo spagnolo Josè Gonzàlez, talentuoso illustratore fautore del prorompente sex appeal della provocante aliena succhia sangue, ed il maestro Frank Frazetta a cui va il merito di averla graficamente concepita alle sue origini su di una delle tante copertine di Creepy. Nelle storie iniziali di Goodwin, Vampirella è costretta a vivere sulla nostra Terra procacciandosi quel tanto agognato sangue che sul suo pianeta di origine è assoluta linfa vitale al pari dell'acqua. Via via però, la vampira diviene un personaggio sempre più positivo, e le iniziali storie di cacce notturne e sete di sangue, vengono sostituite da storie a sfondo action facendola interagire con diversi personaggi, come un anziano Conrad Van Helsing ed il figlio di quest'ultimo, Adam. Proprio con il figlio del noto cacciatore di vampiri, la nostra ex succhia sangue intraprenderà una tumultuosa storia d'amore, completando definitivamente il suo percorso di "redenzione".
La languida e sensuale Vampirella di Josè Gonzàlez in compagnia di Dracula.


LO STIVALE ITALICO SEXY VAMPIRICO
Proprio in quegli anni, grazie anche all'influenza di prodotti come Vampirella, la moda horror a tema vampiresco sbarca sulla nostra penisola (anche se in parte nel 1964 qualcosa di simile si era già visto con la sexy strega Satanik) e nel '69 conoscerà un piccolo boom quando verrà pubblicato Le Piacevoli Notti dello Zio Tibia (ancora lui!), una sorta di antologia della prima storica Creepy, edita dagli Oscar Mondadori. Spinti da quest'onda, nello stesso periodo, per l'editore Sansoni, il fumettista Alfredo Castelli (futura storica firma della Sergio Bonelli Editore per cui creerà il celebre Martin Mystère) e lo scrittore Pier Carpi, danno vita a Horror "rivista dell'insolito a fumetti",  come recita lo slogan di lancio dell'epoca, che vanterà eccellenti collaborazioni con firme prestigiose della scena fumettistica italiana del periodo come Dino Battaglia, Guido Crepax o Bonvì e che, al tempo stesso, lancerà diversi autori esordienti come Marco Rastagno e Sergio Zaniboni, tanto per citarne solo due. La rivista, forse troppo in anticipo con i tempi, chiuderà i battenti nel 1971.
Il numero 5 della storica rivista Horror. Notare il magnifico trittico in copertina:
 Dino Battaglia, Robert Bloch, Edgar Allan Poe! Un vero must have! 
La passione Horror italica per il fenomeno Sexy vampiresco in stile Vampirella daranno seguito alla  moda dei cosiddetti fumetti neri a sfondo erotico che spesso e volentieri sfociano in veri e propri porno soft a tema orrorifico, basti citare alcuni titoli che parlano da soli come Jacula, Sukia o Zora la Vampira. Alzando un po' l'asticella della qualità rispetto agli esempi appena citati, nel 1981, a firma Roberto Raviola, in arte Magnus, nasce Necron, fumetto a metà strada tra ironia, horror, e la giusta dose di immancabile sesso. Costruito con pezzi di cadaveri dalla malvagia e libidinosa dottoressa Frieda Baher, Necron è un moderno mostro di Frankenstein totalmente sottomesso (vista la sua scarsa intelligenza) alle voglie e desideri della perfida creatrice che lo usa senza ritegno sia per saziare i suoi appetiti sessuali, sia per aiutarla nei suoi folli piani di conquista del mondo.
Jacula, la discinta e procace vampira creata da Renzo
Barbieri e Giorgio Cavedon, pubblicata dalla ErreGi e 

successivamente dalla EdiPeriodici dal 1969 al 1982.
La lasciva dottoressa Frieda Baher e Necron sulla copertina
 di una ristampa della Blue Press Edizioni targata 1990.
Per dare forse al genere una collocazione più d'autore e colta, bisognerà aspettare almeno fino al 1986, quando nelle edicole di tutta Italia fa il suo esordio un personaggio della Sergio Bonelli Editore che di lì a poco diverrà un vero e proprio fenomeno editoriale e di costume, dominando le classifiche di vendita per parecchi anni. Parto della mente di uno degli autori più acclamati e profondi del settore, capace di infondere nuova linfa al genere horror rivisitandolo completamente con il suo particolare punto di vista. Stiamo ovviamente parlando della creatura del mitico Tiziano Sclavi, il celebre indagatore dell'incubo e cacciatore dei mostri della nostra cinica realtà, Dylan Dog. Il resto è storia.



Tomb of Dracula numero 44 - maggio 1972 - Marvel Comics
Il primo sangue è per il Doctor Strange
sulla cover del #44 di The Tomb of Dracula.

IL DRACULA DI GENE COLAN ALLA MARVEL HA BISOGNO DEL DOTTORE
Ma torniamo di nuovo alle creature della notte, o agli ex succhia sangue come Vampirella, per citare uno dei suoi massimi autori di punta: Gene Colan. Fumettista prolifico e dal tratto fluido, connotato da un fortissimo senso delle ombreggiature (a detta di molti lo rendevano adatto soprattutto per le storie in bianco e nero, dalle tinte cupe e notturne), Gene Colan viene qui menzionato proprio per il suo apporto alle storie di Vampirella e del principe delle tenebre Dracula, seppur in seguito abbia dato moltissimo al mondo dei supereroi (basti pensare al suo Doctor Strange, Daredevil, Batman o Wonder Woman).
Facendo un dovuto salto in casa Marvel, nel 1972 il signore della notte fa la sua prima apparizione ed esordio con The Tomb of Dracula, una delle serie più longeve della casa editrice di Stan Lee e soci, il che è già di per sé incredibile visto che stiamo parlando di un personaggio che tutto è tranne che il classico supereroe, che non solo si fregierà della sua longevità seriale, ma sarà anche il primo cosiddetto villain ad avere una testata dedicata interamente a lui!
Come anticipato all'inizio, uno degli autori che darà lustro a questa serie, sarà proprio Gene Colan, che insieme allo scrittore Marv Wolfman (un cognome che è tutto un programma) e all'inchiostratore Tom Palmer, danno vita a ben sette anni, non di guai, ma di assoluta gloria per il vecchio bastardo succhia sangue. L'interesse suscitato nei lettori per la testata non risiede solo nel vecchio non morto, ma soprattutto nei suoi comprimari...non è un caso che su Tomb of Dracula faccia il suo esordio il noto cacciatore di taglie Blade!
Blade in uno dei suoi scontri con Dracula poco prima
di imbattersi nel Doctor Strange su Tomb of Dracula #44
Il primissimo Blade non era certo super-equipaggiato come poi sarà in seguito. 
All'epoca per il famoso vampiro diurno bastavano intuito, forza d'animo, una 
discreta forza e dei fedelissimi, quanto semplici, paletti di frassino.
Questo personaggio, che sul finire degli anni '90 ha avuto gli onori della cronaca soprattutto grazie alla trilogia di film a lui dedicata, Il Vampiro diurno mezzosangue, implacabile cacciatore dei suoi simili notturni, si avvale della collaborazione di valenti compagni d'arme: i più famosi sono Quincy Harker (figlio di Jonathan e Mina Harker) e Rachel Van Helsing (discendente del famoso persecutore di vampiri Abraham Van Helsing), tutti, come è facile intuire, derivanti dalle creature del noto romanziere Bram Stoker, padre del celebre Vampiro letterario.
Trattandosi di Universo Marvel, le avventure dell'antichissimo Vampiro, a differenza del romanzo di Stoker, sono ambientate ai giorni nostri, in modo da poterlo far interagire con i più noti super eroi della celebre casa delle idee. Eccolo quindi "duellare", tra gli anni '70 e '80, con l'Uomo Ragno o intrecciare le sue vicende con quelle degli X-Men, in cui in una storica avventura riuscirà addirittura ad avere una strana Love Story con la mutante Tempesta! Ma è con lo stregone supremo dell'universo Marvel che avrà nel corso degli anni i suoi confronti migliori.
Una fase del duro scontro tra i due pesi 
massimi dell'occulto a colpi di incantesimi.
Strange alla mercé del millenario Vampiro
nell'evocativa Splash Page di Gene Colan.
Il loro primo incontro avviene in Tomb of Dracula #44 dell'aprile del del 1976 e si concluderà nel #14 di Doctor Strange. A ben vedere,  uno dei primissimi crossover di casa Marvel non avviene tra una fazione di super eroi e l'altra, bensì tra un celebre non morto della letteratura gotica del secolo scorso e uno stregone potentissimo padrone di infinite nozioni sull'occulto e sulla magia, il tutto scandito a colpi di pentacoli, riti impronunciabili, sortilegi e paletti di frassino! Tutto questo diretto con magistrale equilibrio ed eleganza dal magico trio Wolfman, Colan, e Steve Engleheart. Il match finirà a favore di Strange, anche se Dracula tornerà anni più tardi e più assetato di prima nel bellissimo ciclo anni '80 a firma Roger Stern, Dan Green e Steve Leialoha, denominato "La Formula di Montesi" in cui il noto vampiro cercherà di impossessarsi del Darkhold, un libro maledetto e proibito dell'universo Marvel (una specie di Necronomicon, diciamo) per usarne l'infinito potere e divenire assoluto dominatore del pianeta Terra. A contrastarlo non troveremo soltanto il buon dottore delle arti mistiche, ma anche Blade e la sua squadra e, addirittura, niente meno che i celeberrimi Vendicatori (o Avengers, fate voi).
Come finirà quest'ultimo incontro tra il buon Stephen Strange e l'antico non morto? Lascio a voi scoprirlo.
Cover di uno dei numeri compresi all'interno della saga Montesi Formula in
cui compaiono i membri dei vendicatori Scarlet Witch e Capitan Marvel/Photon.


VAMPIRI E PSEUDO VAMPIRI DELL'UNIVERSO 616
E dato che siamo ancora dalle parti del famigerato Universo 616 (numero che classifica l'universo Marvel nel Multiverso), è forse doverosa una piccola precisazione sul vampirismo in generale all'interno di codesto universo fumettistico. Seppur abbondino, come visto, forti somiglianze con le loro controparti letterarie (Stoker docet) i vampiri del Marvel Universe possono essere sia tipiche creature della notte assetate di sangue umano onde sostenere la loro immortalità e il loro potere, sia infelici creature che hanno avuto origine dalla biologia e che fanno della ricerca di una cura la loro unica ragione di vita. Potremmo quindi suddividerli molto alla carlona in vampiri e pseudo vampiri.
I primi possono essere personaggi di una certa caratura come lo stesso Dracula o l'inglese Baron Blood (per gli amici italici Barone Sangue). John Falsworth ex aristocratico di sua maestà britannica e fratello dell'eroe nazionale Union Jack,  trasformato dallo stesso Dracula in un vampiro, verrà in seguito mutato da esperimenti di scienziati nazisti nel terribile Barone. Dopo aver tormentato durante il secondo conflitto mondiale le vite del noto super gruppo alleato degli Invasori, troverà nei tempi moderni la sua giusta fine, decapitato dallo scudo del valoroso Capitan America.
Il terribile Barone Sangue si appresta a banchettare
 con il sangue del valoroso simbolo dell'America in
una vecchia storia disegnata dal mitico John Byrne.
Ai secondi, gli pseudo vampiri, possono appartenere personaggi come il già citato mezzo sangue Blade, con la sua capacità di poter vivere tranquillamente alla luce del sole, oppure Michael Morbius, ex biochimico che, iniettandosi un composto creato da lui stesso per salvarsi dalla sua degenerativa malattia del sangue, verrà invece trasformato in una patetica e rancorosa creatura dall'aspetto vampiresco e dalle capacità sovrumane e che spesso lo contrapporranno all'Uomo Ragno.
Questi pseudo vampiri di solito possiedono molte delle qualità vampiresche classiche, come per l'appunto l'aspetto, ma non ne possiedono invece le innate capacità di invulnerabilità, tipiche delle vere creature della notte, e spesso i loro poteri derivano perlopiù da diversi mezzi come la scienza, la chimica, o la mutazione. E questo solo per citarne alcuni, o perlomeno i più noti, visto che i vampiri dell'universo Marvel pian piano sono diventati un vero e proprio popolo, numerosissimo, paragonabile come storia o capacità numerica agli stessi perseguitati mutanti.

Morbius, il tragico vampiro biologico, con il tempo passerà dal 
ruolo di Villain a tutto tondo, ad antieroe e vigilante notturno,
sempre alla ricerca di una cura per la sua triste condizione.


SUCCHIA-SANGUE EUROPEI ED INTERNAZIONALI
Il principe delle tenebre non ha avuto soltanto una vita editoriale appannaggio della sola Marvel Comics, seppur glorioso ed epico, ma anche altrove i suoi semi di inchiostro mefitico hanno lasciato traccia. Valgono quindi di essere menzionate le storie dello spagnolo Fernando Fernandez con la sua Graphic Novel a fumetti fedelmente trasposta dall'opera originaria di Bram Stoker e pubblicata nel 1982 sulla versione spagnola di Creepy, arrivata poi da noi tramite le pagine della rivista L'Eternauta sul #13 del marzo 1983, l'affascinante e sensuale Dracula di Guido Crepax, pubblicato nel 1983 sulla rivista Corto Maltese ed infine il grottesco Dracula, realizzato dal maestro argentino Alberto Breccia nella seconda metà degli anni '80 e pubblicato in Italia sulle pagine della storica rivista Comic Art.
E dato che abbiamo menzionato la parola "grottesco", perché non passare direttamente al comico?!?
Come non citare il simpatico Count Duckula degli statunitensi Michael Gallager e Warren Kremer del 1988 e arrivato da noi, tramite il Corriere dei Piccoli con il nome di Conte Dacula, all'inizio degli anni '90? Ultimo erede di una dinastia di paperi vampiri, Count Duckula viene ridestato dal suo sonno eterno dal fedele e un po' idiota servo Igor che, invece di mettere sangue nella pozione atta a ridestarlo, vi metterà per sbaglio del succo di pomodoro, trasformando così il nostro papero vampiro in una specie di creatura della notte vegetariana, la cui sola idea di mordere il collo di qualcuno lo fa star decisamente male. Viaggiando a bordo della sua bara magica personale, egli girerà il mondo vivendo diverse avventure e cibandosi esclusivamente di insalata e ascoltando quando possibile la sua musica preferita, il rock.
Il #1 di Count Duckula. Le avventure del simpatico papero vampiro
 per un lungo periodo verranno pubblicate dalla Marvel Comics.
Rimanendo negli Stati Uniti e passando dalle parti dell'eterna rivale della Marvel, la Dc Comics, non si può non citare uno degli incontri più suggestivi sul tema, il Batman&Dracula di Doug Moench, Kelley Jones e Malcom Jones III! L'idea dell'uomo pipistrello più famoso dei comics contro il celeberrimo signore della notte, era un'idea inevitabile e troppo stuzzicante per non essere realizzata.
In fin dei conti, la natura intrinseca dei due personaggi tenebrosi e notturni per antonomasia e amanti ambedue dei chirotteri, li rendeva per molti versi accostabili.
Così, nel corso degli anni '90, il trio di autori fa uscire una serie di storie legate alla linea Elseworld (storie legate ad universi alternativi a quello ufficiale) che confluiranno poi in una vera e propria trilogia composta dai titoli Red Rain (Pioggia di sangue) 1991 - Bloodstorm (Tempesta di sangue) 1994 - Red Mist (Nebbia rossa) 1998. In due parole l'incipit è questo: Dracula minaccia Gotham City. Batman cercherà di fermarlo a costo di ricevere il letale morso. Trasformato anch'egli in un vampiro, il cavaliere oscuro forse diventerà una minaccia ben peggiore dello stesso principe della notte.
Nella trilogia i tre autori avranno modo di esplorare altri universi invasi dal verbo del vampirismo, anche tra gli eroi più celebri di casa DC, concludendo infine il ciclo nell'ultima avventura del '98.
Il momento del fatale e tragico morso che
cambierà per sempre la vita del cavaliere oscuro
Evidentemente l'idea di possibili universi o mondi dove il vampirismo ha travolto tutto e tutti, deve aver solleticato la fantasia del genio malato dello scrittore scozzese Grant Morrison che, nel suo Multiversity, opera del 2014, riciclerà l'idea del mondo vampiro. Mastodontica, cerebrale e divertita opera meta-fumettistica, Multiversity gioca con i famigerati 52 universi ufficiali del Dc Universe, a cui Morrison tenta di dare un ordine meticoloso con tanto di mappa e appunti dettagliatissimi. In questo Multiverso Troviamo quindi Terra 43, un mondo di tenebre e terrore in cui le notti sono interamente dominate e controllate dalla sua squadra di Super Vampiri: la Blood League! Inutile dire che in mezzo a queste versioni distorte dei più famosi eroi della Justice League of America, ritroviamo proprio il mitico Batman Vampiro.
La Blood League, la squadra di "campioni" dell'universo 43.
Per alleggerire un po' i temi vampireschi in casa DC Comics, facciamo un bel salto all'indietro nel tempo, precisamente all'ottobre del 1971, quando su Superman's Pal Jimmy Olsen Vol. 1 #142, testata dedicata al giovane amico dell'azzurrone, troviamo una divertente avventura in cui Jimmy Olsen e Superman si imbattono niente meno che nel Dracula e nell'Uomo Lupo del cinema! In realtà, come si scoprirà in seguito, trattasi di "Alieni" provenienti dal mondo in miniatura denominato "Transilvane", un planetoide interamente popolato da mostri del cinema. Ovviamente un'idea cosi stravagante e inquietante al tempo stesso, non poteva che essere stata partorita dalla vulcanica mente del grande Jack "The King" Kirby, autore completo della testata dedicata al giovane fotografo del Daily Planet.
Cover del #142 di Superman's Pal Jimmy Olsen Vol.1 - ottobre 1971 - Dc Comics
Dracula, L'uomo Lupo e Superman nella stessa cover...
solo the "King" poteva rendere l'improbabile possibile!
Per concludere la parentesi DC Comics, non sarebbe male citare un artista che ha dato tanto (soprattutto su Batman) alla casa editrice americana, Mike Mignola.
Mignola negli anni ha firmato diversi cicli degni di interesse che coniugavano temi horror e vampireschi con le eroiche icone della DC; basti pensare alla miniserie del 1989 (sempre basata sugli Elseworld) Gotham by Gaslight, su testi di Bryan Augustin, in cui si narra di un Batman di epoca vittoriana che cercherà di fermare a tutti i costi i delitti del tristemente famigerato Jack lo squartatore. Opera questa che, in tempi recentissimi, ha goduto anche di una buona trasposizione animata della Warner Bros Animated.
L'affascinante copertina del fumetto di Mike Mignola sul Dracula di Stoker.
Ma ciò che lega Mignola al noto vampiro è principalmente il suo lavoro agli storyboard del film Bram Stoker's Dracula (Dracula di Bram Stoker) celebre film del 1992 diretto dal regista Francis Ford Coppola. Lavoro questo che lo porterà l'anno successivo a realizzare in coppia con lo scrittore Roy Thomas, un intero albo a fumetti come opera di trasposizione, più o meno fedele, dello stesso film di Coppola. Un vero piccolo gioiello grafico gotico che farà esplodere e conoscere ancora meglio il chiaroscurale fumettista, al punto che nel 1994, in solitaria, darà vita per l'etichetta Legend della Dark Horse Comics, al suo personaggio più famoso, il detective dell'occulto Hellboy.
Quest'ultimo, successo editoriale e fenomeno d'autore, godrà di ben due adattamenti cinematografici firmati dal genio visionario di Guillermo Del Toro (regista che guarda caso aveva curato anche la regia di uno dei tre film dedicati al vampiro vigilante Blade, quindi, in un certo qual modo, il cerchio si chiude). Inutile sottolineare poi che anche lo stesso demone detective di Mignola avrà spesso a che fare in parecchie sue avventure con mostruosi vampiri di ogni sorta.


VAMPIRI O PRESUNTI TALI DI SERIE B
Per concludere questo lungo, ma nemmeno tanto, excursus su horror e vampiri nel mondo vetusto dei comics, partirei con una piccola lista di nomi o Characters della Golden Age scivolati pian piano nel dimenticatoio e nell'immenso bacino del pubblico dominio, ma che meritano almeno qui una citazione:

Victor Vampire - (novembre 1953)
Vero nome John Doe. Uno sciagurato marinaio che, in seguito a diverse peripezie, diverrà un non morto e che, per salvaguardare la moglie, si allontanerà per sempre da lei. Verrà in seguito riutilizzato come narratore della rivista antologica Horrific della Comic Media, di cui faranno parte altri suoi eccellenti colleghi narratori: Walter Werwolf (un licantropo), Gerry Ghoul, e Freddy Demon.

Varney the Vampire - Tornando molto indietro nel tempo, prima ancora di ogni qualsivoglia forma di espressione accostabile al fumetto o rivista Pulp, esisteva il noto fenomeno dei piccolissimi libretti illustrati e stampati su carta più che dozzinale,  Penny Dreadful, letteratura seriale a buon mercato del XIX° secolo in voga nel Regno Unito. Letture da poco appunto, dal valore di un Penny o poco più. In uno di questi tanti libretti di intrattenimento popolare per la classe operaia inglese, esordirono personaggi noti ancora oggi come Sweeney Todd, diabolico barbiere di Fleet Street (noto anche per il film musical di Tim Burton del 2007), Dick Turpin famigerato rapinatore e criminale inglese del XVIII° secolo le cui imprese venivano romanzate e narrate proprio in queste storielle, e infine Varney the Vampire, una delle prime vampire ad essere ritratta con delle lunghe zanne, uno sguardo ipnotico, e l'immancabile super forza. Creata nel 1845 dagli scrittori James Malcom Rymer e Thomas Peckett Prest, concluderà le sue gesta nel racconto "Feast of Blood" del 1847.

Rudolph Sevarian - Vampiro proveniente dall'Ungheria e ritrovatosi nel caro vecchio West americano, dove quasi nessuno degli abitanti di frontiera aveva mai sentito parlare di "Non Morti", dei loro poteri o dei metodi di distruzione degli stessi con paletti di frassino o proiettili d'argento. Sevarian poteva volare, era fortissimo e sapeva anche andare a cavallo! Apparso su Tales of Horror #13 dell'ottobre del 1954 ed edito dalla Toby.

League of Vampires - La Lega dei Vampiri era un'associazione, o meglio dire, un culto, che minacciava lo scienziato Roy Carlson e la sua fidanzata in una tragica avventura in stile Hammer Film Productions, sulla rivista antologica Forbidden Worlds #2 del settembre 1951 ed edita dalla ACG.

Marvin Sanders - Protagonista di una storia all'interno di Adventures into the Unknown del febbraio 1949, Marvin Sanders era un vampiro ossessionato da una vecchia star del cinema e che verrà contrastato in questa sua maniacale follia, dal dottor Julius B. Jethro e da alcuni poliziotti, in un inseguimento finale all'interno della tomba dello stesso potentissimo vampiro. La particolarità degna di menzione di questo Character, è legata principalmente al suo autore, Frank Belknapp Long, stimato romanziere e grande amico dello scrittore H.P.Lovecraft, a cui presterà molto della sua narrativa all'interno del famosissimo ciclo di Cthulhu del solitario di Providence.

Zora - Vampira nata nel 1944 dalla penna del fumettista Dick Briefer su Prize Comics #44.
Zora (da non confondersi con l'omonima e pornografica succhia-sangue dei fumetti erotici italiani anni '70) era una creatura della notte nata nel 1744, e che viaggerà per più di duecento anni alla ricerca di un modo per elevarsi dal suo status di essere infernale e in seguito sottomettere l'umanità. In una sua avventura, pur di raggiungere il suo scopo, arrivò anche al punto di soggiogare il mostro di Frankeinstein, protagonista anch'egli di un altro fumetto della Prize ComicsZora disponeva ovviamente di tutti i poteri tipici dei Vampiri, incluso quello di evocare interi stormi di pipistrelli.

Zoraster Rorrett/Black Tarantula - Creato sulle pagine di Feature Presentation #5 dell'aprile 1950 ed edito dalla Fox, il Conte Zoraster Rorrett era un nobile decaduto nato nel 1101 che, riuscendo ad ingannare la morte, fece dell'uccidere chi era troppo bello secondo i suoi standard la sua missione di vita! Per diversi secoli fu imprigionato in una tomba sotto il suo castello di Minnerville, legato ad una bara con un cappuccio in testa, in modo che non potesse vedere nulla (infatti i suoi poteri di trasformazione e morte sugli esseri viventi, incantesimi, ipnosi o controllo del fuoco, avevano reale funzione solo se egli poteva fissare direttamente l'incauta vittima o il luogo da distruggere).
Oltre a tutto ciò, poteva trasformarsi in un'enorme tarantola nera dal morso quantomeno fatale.

Vampire Master - Vampire Master, il cui vero nome era Von Horn, era un personaggio nato sulle pagine di Out of the Night #5 edito dalla ACG, e creato da Richard Hughes e George Wilhelms. Protagonista di una sola avventura, in cui cercò di comandare un esercito di Zombie nella giungla della Malesia, Von Horn era capace di trasformarsi in un pipistrello gigantesco dal volto umano e, quando era in forma umana, aveva delle ali gigantesche che gli spuntavano da dietro la schiena. Come il ben più famoso e successivo Blade, non aveva alcun problema ad uscire con la luce del sole.

Dr.Vampire - Apparso nel 1944 su Skyrocket Comics #1 della Harry'A' Chesler, il dottor John Rogers collaborava da sempre con la polizia per eliminare ed estirpare l'ombra del male e del vampirismo dal mondo, anche se nelle avventure di questo singolare personaggio non si è mai capito se coloro che combatteva fossero dei veri vampiri o semplici pazzi megalomani affetti da chissà quale malattia.


The Vampire - Personaggio della Gem Comics apparso nel 1947. Misteriosa spia assassina e agente segreto in tuta attillata, abilissima con la pistola. Dopo una sola avventura, anche lei sparì nell'oblio dei personaggi di pubblico dominio. 


Link delle opere citate:





2 commenti:

  1. Analisi meravigliosa e approfondita, un articolone da incorniciare e appendere vicino a un candelabro, dei teschi e/o ragnatele d’atmosfera… cataloga al meglio le migliori opere legate a questo splendido genere e fa scoprire quelle meno conosciute per un motivo o per l’altro, ma comunque fondamentali, perché si sa che, quando si parla di horror o sci-fi, i gioiellini migliori non si limitano alla serie A, bensì si possono pescare vere e proprie pietre miliari anche dalla B alla Z!
    Un grazie enorme da parte di un grande,“cryptiano” e diabolico appassionato! 😉

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    1. Grazie a te, Marco! Un appassionato come te non poteva non apprezzare. Il tuo entusiasmo mi ripaga del lavoro e passione che cerco di infondere in queste pagine. P.S. conosci il tetro negromante Dr.Styx? Se vuoi sapere di più su questo cacciatore di demoni lovecraftiani e spiriti malvagi, cercalo nel lungo elenco delle etichette in alto a sinistra. A presto...e W la Gang! (-;

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