L'Hydra e il Pipistrello

Chi non conosce l'Idra di Lernia?!? Creatura leggendaria legata alla mitologia Greca e alle famose dodici fatiche di Ercole, debellata poi da quest'ultimo grazie alla sua forza e al suo ingegno bruciando le molteplici teste della creatura ogni qual volta queste provavano a ricrescere. Sicuramente molti di voi. Storie leggendarie queste, come i loro protagonisti, entrate prepotentemente a far parte da sempre nell'immaginario artistico di tutti noi, tra film, libri, serie tv, cartoni animati, e ovviamente fumetti... e proprio di questi ultimi, visto il tenore del Blog, andremo a parlare brevemente, per analizzare quelle simpatiche curiosità e coincidenze che da sempre affollano il colorato mondo dei Comics a stelle e strisce. Però non parlerò del celebre semidio ed Eroe Greco Ercole, che a livello di Comics gode – e sicuramente godrà ancora – di giusta fama e salute, seppur usato spesso come scelta secondaria o come supereroe di Serie B in ambito Marvel Comics con relativi Avengers al seguito. No, piuttosto mi soffermerò, come giustamente trapelato all'inizio, sulla creatura – o simbolo – rappresentata appunto dalla mitica Idra, che come molti lettori sanno, ha più di un contatto con i succitati Avengers di cui sopra. Difatti, l'Hydra dell'universo Marvel, corrisponde ad una nota organizzazione criminale internazionale di natura tentacolare – da cui l'appellativo del celebre Mostro a nove teste – creata nell'Agosto del 1965 dal dinamico duo Stan Lee e Jack Kirby sul #135 di Strange Tales, e che nel corso di anni e anni di pubblicazioni, sarà dolorosa spina nel fianco per il servizio strategico S.H.I.E.L.D. capitanato dal rude e risolutivo Nick Fury. Hydra che soprattutto grazie ai film e alle serie TV del MCU (marvel cinematic universe) diventerà assai popolare anche tra quel pubblico mainstream e di solito poco avezzo al mondo dei Comics. Abbastanza conosciuta, a tal punto che il famoso motto dell'Hydra "Hail Hydra! Taglia un braccio e altri due ne prenderanno il posto!", è divenuto celebre anche per il mio nipotino di quattro anni.
Nick Fury Agents of s.h.i.e.l.d. - Strange Tales #135
Nick Fury, novello James Bond, sul #135 di Strange Tales. 
Il celebre motto dell'Hydra al suo esordio su Strange Tales #135.

Bene, fatta questa doverosa e velocissima premessa, passiamo all'argomento principale di questa scheda di approfondimento; e cioè di come il vasto e colorato mondo dei Comics abbia potuto  ospitare – seppur per un brevissimo periodo – due organizzazioni chiamate con il nome Hydra. E di come quella di cui abbiamo perso definitivamente le tracce, non fosse ad appannaggio della Casa delle Idee, ma bensì di quella distinta concorrenza (Dc Comics), con cui ha duellato per anni su chi avesse inventato "chi" o "cosa" per primo... soprattutto quando parliamo di Characters dai variopinti costumi.
La storia in soldoni è questa; dobbiamo innanzitutto fare un salto nel 1964, anno in cui Julius Schwartz, all'epoca editor della DC Comics, decise che era arrivato il momento di dare una svecchiata al parco testate dell'Uomo Pipistrello, fino ad allora ritenuto alquanto infantile e stantio nelle sue dinamiche. Si richiedeva insomma un Batman più realistico. E in quel momento, per esempio, artisti come Carmine Infantino erano, dal lato artistico, proprio quello che ci voleva... perlomeno fino all'arrivo, qualche anno più tardi, di un asso iper realista come il mitico Neal Adams.


I numeri 163 e 164 di Batman, dove avviene il cambio
tra vecchio e nuovo logo sul petto del Cavaliere Oscuro.
 
New Batmobile - Batman #164 - 1964
L'esordio della nuova Batmobile su Batman #164 del Giugno 1964
Comunque sia, il passaggio ad un tono più "solenne" avvenne in Detective Comics #327 e Batman #164. Su queste testate scrittori come John Broome, Gardner Fox, e l'imprescindibile Bill Finger, coadiuvati appunto dal prolifico Carmine Infantino, e il gregario Sheldon Moldoff, si sganciarono definitivamente da temi leggeri come ridicoli e troppo colorati Villains, o persino assurde minacce aliene, per ritornare a tematiche più investigative e dai tratti Noir, condite di Gangster e "concreta" malavita che andava ad infestare le vie e i bassifondi di Gotham. Certo, a tutto questo coesistono ancora i soliti e classici Villains in costume forniti dei Gadget più disperati, ma il tono – si nota non poco – è decisamente cambiato. Ma non solo nelle atmosfere... anche graficamente i mutamenti si fanno sentire, e non sono affatto trascurabili. Dapprima l'originaria Batmobile – quella per dire dotata della tipica capote con relative bolle in cristallo – viene sostituita da una una più austera e versatile auto decappottabile. Successivamente poi viene installata una linea telefonica diretta con il fedele Commissario Gordon, ubicata all'interno della stessa Bat-Caverna. Quest'ultima infine può essere  ora raggiunta da un comodo ascensore, che va a sostituire la precedente lunghissima scalinata. E per concludere, uno dei cambiamenti più significativi... il cambio di "logo" inerente l'iconico stemma sul petto del Cavaliere Oscuro, che qui passa dall'iniziale pipistrello stilizzato nero, al famoso pipistrello nero inscritto nel tipico cerchio giallo, e che un po' tutti hanno imparato con gli anni a riconoscere.

Batman #167 - DC Comics 1964
Batman #167, albo di esordio per l'agenzia criminale denominata Hydra.
Per arrivare però al nocciolo della questione, insieme a queste modifiche, uno degli ulteriori segni del cambio di registro in atto lo si può trovare su Batman #167, del Novembre 1964, scritto da Bill Finger con le matite di Sheldon Moldoff. In questo albo, dal titolo Zero Hour for Earth!, fa la sua comparsa la misteriosa organizzazione chiamata Hydra! Un occulta rete criminale in possesso di sperimentali armi atomiche, con le quali intende innescare un escalation nucleare a livello mondiale! A contrastarla, oltre l'Interpol e altre agenzie di spionaggio internazionali, viene coinvolto anche il dinamico duo. Il tutto poi si risolverà – dopo vari pellegrinaggi intorno al globo – nella classica resa dei conti finale tra i nostri crociati incappucciati ed il capo segreto dell'Hydra. La storia in soldoni è tutta qui. Ciò che conta, più della trama in se, è che questa Hydra targata DC Comics – ribadiamolo ancora una volta – esordisce ben un anno prima di quella di Lee e Kirby, che è invece datata Agosto 1965. Lo stesso Finger poi fa del nome Hydra anche un uso non casuale... come viene infatti spiegato dal Commissario Gordon all'inizio della storia, questa organizzazione si chiama Hydra proprio perché – come la creatura da cui prende il nome – ha la capacità di rigenerare le proprie teste "criminose" non appena ne venga tagliata una. Ora, tanto per essere puntigliosi e fastidiosi, potremmo dire che l'Hydra di Lee e Kirby – rispetto a quella di Finger – si differenzia invece per la ricrescita di "due" teste al posto di una soltanto. Una differenza sostanziale?!? Come noterete, si tratta proprio di andare a spaccare il capello in due. Fondamentalmente anche in questa vicenda ci troviamo a parlare – come già accennato altrove nel Blog – di idee e concetti che nel vasto ambiente dei Comics U.S.A. sono sempre circolati, e spesso e volentieri è più la casualità a generare talune similitudini, che un vero e proprio intenzionale "dolo" o eventuale plagio. Anche se le questioni su questi punti, ovviamente, sono sempre aperte, anche a distanza di molti anni.

Il Commissario Gordon nomina Hydra per la prima volta su Batman #167
Comunque sia, a quanto pare sinora, il nostro Batman non ebbe più modo di interfacciarsi con questa fantomatica Hydra, anche se nel succitato #167 veniva lasciato un timido spiraglio di prosecuzione da parte di Finger e soci. I motivi dell'abbandono di queste "idee" potrebbero essere due: Finger e gli altri coordinatori DC semplicemente se ne dimenticarono con il passare del tempo. Oppure – molto più probabile secondo me – una volta che l'Hydra della Marvel prendeva piede, la distinta concorrenza, giustamente e onestamente, si faceva gentilmente da parte.


Per concludere questo piccolo approfondimento spezzerei un ulteriore lancia a favore della Marvel Comics, che da questa breve analisi sembrerebbe uscirne come la principale indiziata in un discorso di mero plagio. E per fare ciò bisognerebbe forse inquadrare il periodo storico in cui le due storie presero vita. Periodo che vedeva in quel momento le due superpotenze – Stati Uniti e Russia – entrare di peso forse nella fase più calda della cosiddetta guerra fredda. Quindi, argomenti come spie, tensioni internazionali, e relative minacce legate ad armi di distruzione di massa, entravano prepotentemente nelle paure e nell'immaginario dell'uomo medio Americano, ergo, nel lettore standard di Comics Books. In secondo luogo poi, proprio in quel periodo, la cultura Pop veniva investita dal fenomeno cinematografico dei film dedicati a 007, fortunata creatura nata dalla penna dello scrittore Ian Fleming. Non è un caso – forse – che la pubblicazione di Batman #167 coincida con  l'uscita nelle sale cinematografiche della terza trasposizione delle avventure della celebre spia, con Agente 007 - Missione Goldfinger. A ben vedere, l'Hydra concepita dagli autori DC potrebbe benissimo prendere spunto dalla temibile agenzia Spectre affrontata in più di un occasione dal mitico James Bond. E dopotutto, anche il recupero che Lee e Kirby fanno del veterano di guerra Nick Fury, punta proprio dalle parti della spia inventata da Fleming, trasformando di fatto l'ex soldato in un Super Agente segreto a capo dello S.H.I.E.L.D.

Batman #167 - dc comics november 1964
Le similitudini tra Karabi, capo dell'organizzazione
Hydra, e Mr. No, folle scienziato inventato da Ian Fleming.
Tornando invece ai Batman e Robin del #167, li vediamo compiere delle azioni dichiaratamente "Bondiane"; come per esempio attraversare il globo in cerca di informazioni e "contatti" giocando alle super spie, lanciarsi in mirabolanti inseguimenti in alta montagna sugli Sci inseguiti da spietati agenti nemici – da notare un assonanza con la celebre scena del film 007 - Al servizio di sua Maestà, uscito molti anni più tardi – andare sotto copertura, e ben vestiti, in avvenenti locali cercando di leggere messaggi in codice lanciati da suadenti ballerine, e nel finale sventare il lancio di una testata atomica ubicata nella base segreta del capo dell'Hydra, sorta di Dr. No in salsa fumettistica.

La trasposizione a fumetti di Jason and the Argonauts firmata
Dell Comics. Disegni di John Tartaglione e Dick Giordano.
 
Infine, terzo ed ultimo tassello, l'idea dell'Hydra – ergo mostro mitologico – potrebbe benissimo essere balenata nella mente di tutti questi sceneggiatori dopo l'uscita, nel 1963, del film di Don Chaffey, Jason and the Argonauts, da noi conosciuto come "Gli Argonauti". Film mitologico questo entrato nella storia per gli avveniristici effetti speciali in stop-motion del geniale Ray Harryhausen, e che ebbe un successo ed un clamore enormi, al punto di arrivare a godere di una trasposizione a fumetti edita dalla Dell Comics. Possibile quindi che tutti gli autori coinvolti in questa vicenda ebbero modo di vedere il film, o al massimo di leggerne la trasposizione a fumetti?!? Possibilissimo. Come pure possibile – come sempre accade in questi casi – che da sempre, nel mondo di Comics e affini, esista un bellissimo Entaglement di influenze subcoscienti e collettive coinvolte, inconsapevolmente o no, tra di loro... o così perlomeno voglio immaginare. Tanto per dare più fascino e lustro a storie che altrimenti sarebbero piombate in una squallida aula di tribunale, finendo con il discutere solamente di bieco Copyright o diritto d'autore. 

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