Inauguriamo quest'oggi un nuovo appuntamento che passa per coincidenze che non sto qui a dire e curiosità nostalgica e che chiameremo assai banalmente: Do you remember?
Recentemente mi sono trovato ad arrovellarmi su diversi prodotti audiovisivi della mia o della vostra infanzia che avevano (e hanno) un alone di mistero e strana fascinazione, e che hanno lasciato una strana curiosità, da sempre rimasta insoddisfatta e che solo in età adulta è stato possibile appianare.
Soprattutto quelle serie tv o cartoni animati rimasti, rispetto ad altri loro ben più famosi colleghi, un po' troppo nell'ombra o nel vero e proprio dimenticatoio.
Quindi sarebbe interessante andarne a riscoprire alcuni insieme.
Come ben ricorderanno coloro che hanno vissuto i tanto bistrattati anni '80, la televisione dell'epoca poco offriva come numeri e relativi canali sul telecomando rispetto ai mille mila dell'era satellitare e digitale di oggi, ma, al tempo stesso, molti erano invece i prodotti audiovisivi o cartoni animati e serie animate per ragazzi che si potevano trovare anche su di un solo canale di poco conto.
Capitava quindi spesso di imbattersi in alcuni cosiddetti canali o stazioni palafitte (o pseudo baraccate) che oltre alle televendite o alle squallide soap opera sudamericane, trasmettevano senza soluzione di continuità telefilm e cartoni animati dei più svariati e disparati.
Per quel che riguarda i cartoni animati, si passava dalle ben più conosciute creazioni della Hanna&Barbera arrivando fino ad assurde chicche surrealiste su cui andrò a spendere due paroline quest'oggi: una di queste era per l'appunto Q.T. Hush!
Detto così non vi dirà nulla, ma si trattava di un prodotto veramente singolare, che solamente nella sua sigletta di apertura trasmetteva strane vibrazioni nella mente di un giovanissimo sognatore e divoratore di cartoni animati come il sottoscritto.
L'atmosfera fumosa, i passi a scandire lenti il desolato vicolo, quel sinistro pugnale scagliato dal buio a rompere il silenzio ed infine quel piccolo motivetto Sixties a seguire e chiudere la fascinosa intro...
insomma, un mix da rimanere folgorati e conturbati allo stesso tempo per quell'età. Soprattutto se poi gli episodi in questione erano perfino in lingua originale!
Già. A quanto pare chi si era preso la briga di importare un simile prodotto audiovisivo su suolo italico, non aveva ritenuto necessario renderci edotti di cosa diavolo stessimo vedendo, con un bel sacrosanto doppiaggio, magari anche fatto male ma almeno esistente. E invece no. Questo piccolo Cartoon andava forse assorbito così, in silenzio, senza capire, ma rimanendo, per assurdo, lo stesso affascinati e avvinti dalla visione!
(o perlomeno era quello che accadeva al sottoscritto)
Quasi una visione dal Fuori Orario di Ghezziana memoria.
Ecco, sono sicuro che se fosse andato in onda sullo storico programma notturno di Rai Tre non avrebbe affatto sfigurato, tanto più che spesso e volentieri molti episodi del suddetto venivano trasmessi anche di notte, ed il mio omonimo bambino, già assai nottambulo a quell'età, non perdeva occasione per venirne rapito.
Ma di cosa parlava precisamente questo Q.T. Hush?!?
Q.T. Hush era una serie alquanto surreale a tema Detective Story e Spy Story (e questo era forse l'unico elemento che si riusciva a carpire dalla cortissima sigla iniziale e dagli stessi episodi) dove la sua maggiore peculiarità era riposta nei suoi protagonisti:
il piccoletto alla Mr. Magoo era appunto il protagonista, chiamato Q.T. Hush, titolare dell'omonima agenzia investigativa, che lavorava in tandem con altri due comprimari, il suo cane segugio Shamus ed il misterioso collega Quincy.
Il nostro trio di investigatori. da sinistra a destra: Quincy, Q.T. Hush, e Shamus |
Shamus, il bracchetto segugio, portava in testa un tipico copricapo alla Sherlock Holmes ed accompagnava sempre i due.
Si potrebbe notare, come fatto curioso, come il nome di questo cane antropomorfo venga ripreso nel film Cult dei fratelli Coen "Il Grande Lebowsky" dal personaggio del detective spione e imbranato che segue le vicende del nostro Drugo, ammirandone i metodi e chiamato per l'appunto fratello Shamus! Evidentemente questa serie animata, negli Stati Uniti, doveva essere rimasta alquanto impressa nell'immaginario degli allora bambini Coen.
Potrebbe essere così come no, ma trattandosi di due personaggi goffi e legati alle detective story, le similitudini non sono poi così azzardate.
Comunque non era di certo il fedele bracchetto il personaggio più strano o degno di attenzione, bensì lo spilungone collega del nostro Hush...il misterioso Quincy! Tipo alquanto singolare e tenebroso, anzi, oserei dire ombroso, in quanto si trattava proprio quasi di un'ombra senziente per la precisione quella del nostro Hush!
Eh sì, Quincy non era nient'altro che l'ombra del minuto detective e che, oltre ad aiutarlo nei diversi casi da risolvere, magari scivolando sotto le porte, interrogare sospetti, prendere appuntamenti al telefono, si permetteva addirittura il lusso di fumarsi dei bei sigari cubani.
Inutile dire quanto questo incredibile alleato rendesse il nostro Hush un detective infallibile e richiestissimo, al punto da creargli non pochi attriti e rivalità con la polizia locale ed in particolar modo con il capo Chief Muldoon.
L'ombroso e misterioso Quincy si erge stoico al centro del mitico trio. |
Q.T. Hush era un cartoon molto ben congegnato per il tempo, fantasioso e soprattutto ben disegnato, con quel tipico tratto da vecchia scuola americana delle Strips anni '50 -'60 e che nei prodotti Hanna&Barbera, per esempio, trovava uno dei suoi massimi esponenti. Ma oltre questi aspetti, il vero punto di forza era il colore, peculiarità molto rara e preziosa per l'animazione anni '60, tempestata ai tempi da moltissimi prodotti perlopiù in bianco e nero.
Distribuito in Broadcasting Syndication (in soldoni una licenza di trasmettere programmi televisivi e programmi radiofonici da più stazioni televisive e radio senza però passare attraverso un Broadcast Network o Rete di Trasmissione) a partire dal 24 settembre 1960 per un totale di 100 episodi della durata di tre minuti e mezzo, era diretto dal veterano dell'animazione Rudy Cataldi e prodotto dalla Animation Associates.
Ogni episodio (altra particolarità interessante) si concludeva con un vero e proprio cliffhanger, facendo sì che circa dieci episodi corrispondessero ad uno spettacolo di mezz'ora (il tempo solitamente impiegato da qualsiasi altro cartone animato Warner Bros o Hanna&Barbera).
Forse proprio questo simpatico ed originale escamotage instillava in me la curiosità di seguirlo quanto potevo, pur senza capirci un'acca, anche di notte.
Immagino quindi cosa poteva essere per i bambini americani dell'epoca.
Uno dei tanti bizzarri e sfigati Villains non sense che costellavano la serie. |
Un altro aspetto interessante da rilevare erano anche alcune idee e trovate all'interno della serie, alquanto avveniristiche per il periodo. Solo per citarne un paio, una radio tascabile che poteva essere usata per chiamare le linee convenzionali terrestri ovunque i nostri tre amici si trovassero, una sorta di telefono cellulare ante litteram, molto precedente a quello usato dal capitano Kirk nella serie di fine anni '60 di Star Trek! Comunque ambedue precedenti ai nostri maledetti smartphone.
Ma non era finita qui, in quanto tale radiolina poteva essere usata anche come un rudimentale Fax; difatti al nostro Hush bastava spingere qualsiasi documento all'interno del ricevitore dello pseudo telefono, per poterlo inviare nel ricevitore di colui che si trovava dall'altra parte della linea telefonica.
Queste e tante altre bizzarie, legate sopratutto ad alcuni dei loro cosiddetti nemici, o le stravaganti azioni del formidabile e ombroso Quincy, ne fecero un piccolo oggetto di culto dell'animazione anni '60 statunitense, che, quando nel febbraio del '61 la serie fu chiusa, creò un vuoto non indifferente nei ragazzi e bambini dell'epoca. Rimane però ricordato con molto affetto ed è divenuto un piccolo oggetto di culto sia allora che ben vent'anni dopo fuori dai confini americani, meritando con grande onore di essere ricordato tra le vetuste pagine di questo Blog.
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RispondiEliminaMe lo ricordo, arrivavano episodi sfilacciati mai tradotti e doppiati anche su alcune emittenti come Italia7, Video Calabria, Cam tele3, ten in Calabria e forse altrove.
RispondiEliminaUn detective e un cane con evidenti richiami a Sherlock Holmes,
Hush era il detective, Shamus era il cane. Mi ricordo che c'erano le pistole e i fucili che non uccidevano essendo un cartone a suo mod ironico con disegni caricaturali, ma c'erano sparatorie. Quincy era ache il nome di un medico legale protagonista di una serie anni 80 e in questo cartone era quello del trio che si vedeva meno di tutti, e più volte restava in ufficio. In certe scene sembrava più un appendiabiti e ad una prima occhiata sembrava più un animale antropomorfo.
Se si ritrovano le puntate su youtube o altrove qualcuno potrebbe sottotitolarle o doppiarle
Si, molto suggestivo QT Hush. Sarebbe bello un giorno anche una riedizione in cofanetto dvd magari.
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