Leggendo un po' in giro, mi sono reso conto che lo stralunato e surreale cartone animato a cui volevo brevemente accennare non era poi così sconosciuto o dimenticato. Certo, rimane pur sempre nell'annovero dei cult semi sconosciuti ma di sicuro non è impresa ardua trovarne delle tracce nella rete se si sa cosa cercare, seppur io stesso ci abbia messo un po' a ricordarmi il nome della suddetta serie. Pensavo fosse solo un mio inquietato sbiadito ricordo d'infanzia, e invece, a quanto pare, non sono (o siamo) in pochi a ricordare questo assurdo gruppo di personaggi che componevano l'allegra Famiglia Mezil.
Partiamo quindi con l'allegro "motivetto" che introduceva ogni episodio nella sigla originale della serie e, a seguire, una veloce carrellata sui principali protagonisti della scombiccherata famiglia Ungherese:
SANDOR MEZIL: Capo famiglia e impiegato frustrato in stile Fantozzi, perennemente senza quattrini, soprattutto quando il figlio Aladar gliene chiede per finanziare i suoi esperimenti. |
PAULA MEZIL: Coriacea consorte del mite Sandor, sempre pronta a strigliarlo e umiliarlo mentre cerca a suo modo di tenere salda la barra del timone della famiglia Mezil. |
ALADAR MEZIL: Giovane genio incompreso della famiglia, inventore ed esploratore spaziale. |
CRISTINA MEZIL: Personaggio, dei quattro, decisamente più anonimo e frivolo, impegnata in costanti litigi con il fratello Aladar. |
La Famiglia Mezil, questa famigliola atipica e singolare, in originale Mézga Csalàd, venne concepita e prodotta dalla Pannonia Film Studios di Budapest per un totale di 39 episodi suddivisi in tre distinte stagioni, arrivando con discreto successo in Germania, Francia, Brasile e infine Italia all'inizio degli anni '80 sulle reti Rai (incredibile!)
La si potrebbe definire parente alla lontana di famiglie "animate" ben più famose e successive come i Simpson o i Griffin, di cui forse condivide certe dinamiche ma nulla di più, in quanto la famiglia ungherese si contraddistingueva per una certa atmosfera, intelligenza e arguzia, molto adulte per l'epoca e al di sopra di qualsiasi altro prodotto audiovisivo per "giovanissimi" del periodo. Nelle bizzarre avventure della Famiglia Mezil, vi era di certo una marcia in più che, attraversando il tempo, la rendeva e la rende tuttora una gemma grezza e preziosa rispetto alle ben più note famiglie citate poc'anzi. E non esagero nell'affermare che gli sia per certi versi decisamente superiore.
I ricordi stranianti che ho, infatti, sono legati proprio al fatto che gli argomenti trattati erano spesso sopra la norma per un bambino, seppur molto educativi, lasciando un misto di curiosità e sbigottimento al tempo stesso. C'era di che rimanere incuriositi piacevolmente quando la domenica (se ricordo bene il giorno) sulle reti Rai si poteva visionare di sfuggita qualche episodio. Si poteva osservare una fusione adulta tra vita ordinaria (vicini di casa, condominio, tasse, lavoro, scuola, etc etc), stravaganza e serietà, unite insieme con quel gusto tipicamente europeo (precisamente Europa dell'Est, soprattutto quella del post regime Sovietico, cosa che in molti degli episodi si faceva sentire), gusto misto a quella strana fantascienza di cui soprattutto il figlio Aladar era assoluto motore scatenante. Oserei dire che il giovane Mezil fosse di fatto il vero protagonista della serie, grazie alla sua formidabile intelligenza che gli permetteva di ricavare da qualsiasi oggetto di scarto e non, materiale da costruzione per le sue formidabili invenzioni, di cui sicuramente la più immaginifica era il suo razzo spaziale gonfiabile (che personalmente gli invidiavo parecchio quando ero bambino)!
Come accennato all'inizio, la serie era suddivisa in Tre distinte Stagioni con un tema diverso. La Prima era giocata sui ritrovati scientifici che un lontano discendente inviava dal futuro alla famiglia, direttamente dal lontano Trentesimo Secolo!
La Seconda Stagione invece era incentrata sulle avventure del giovane Aladar con il suo prodigioso razzo gonfiabile con cui puntualmente, ogni notte, il nostro ragazzino prodigio si lanciava verso galassie lontane e dimensioni dalle leggi fisiche più improbabili, sempre supportato dal suo (quasi) antropomorfo cane Fofi.
Aladar e Fofi in una delle loro scorribande spaziali. Spesso però, l'antropomorfo Bastardino, fungeva anche da controllo missione a terra per le esplorazioni cosmiche in solitaria del giovane genio. |
La terza, infine, era una sorta di giro del mondo dell'intera famiglia Mezil, alla ricerca di un ricchissimo spasimante della Signora Paula Mezil che si concluderà, dopo diversi guai e peripezie, con un'amara e divertente sorpresa nel finale di stagione con il loro agognato ritorno a casa.
L'intera famiglia Meziel, accompagnata in questo funambolico giro del mondo, dal loro scorbutico e poliglotta vicino di casa, il signor Maris. |
Inutile dire che la stagione migliore, per me e molti altri estimatori, è indubbiamente la Seconda, cioè quella incentrata sui viaggi spaziali e dimensionali del giovane genio Aladar. Come poter dimenticare l'episodio incentrato sul pianeta bidimensionale e le sue assurde leggi fisiche, e che cita, neanche tanto velatamente, Flatlandia, romanzo fantastico-fantascientifico del 1884, scritto dal pedagogo e scrittore Edwin Abbott Abbott, oppure il mondo alla rovescia o quello condannato alla costante rapidità! Insomma, un campionario di scienza e stravaganza che offriva tantissimi spunti di apprendimento e che ti stimolava a ricercarteli in separata sede su qualche libro, imparando magari qualcosa in più di fisica, chimica e matematica, solo per citare queste tre materie.
Per rimanere in tema con questo Blog, infine, ho un vago ricordo, forse nella Prima o nella Terza Stagione (ma non ne sono certo, visto come venivano trasmessi random gli episodi dalla Rai) di un Sandor Mezil in versione Supereroe! Forse poteva essere un episodio legato ad una qualche fantasia del goffo capofamiglia in stile "Sogni mostruosamente proibiti", il film del 1982 con Paolo Villaggio in cui lo sfigato protagonista si immaginava in avventure esotiche ed eroiche nelle vesti dei suoi personaggi dei fumetti preferiti. Oppure, semplicemente, poteva essere l'effetto di qualche diavoleria inviata dal futuro dal loro discendente e pronipote, al centro della trama della prima stagione. O forse è solo semplicemente una mia vaga suggestione mista ai ricordi.
Rimarrà un mistero... perlomeno per il sottoscritto, a riprova di quanto questa serie fosse pregna di spunti e suggestioni di ogni sorta, con il suo ritmo e la sua scrittura decisamente fuori dagli schemi. Fortunatamente cotanta genialità non è andata persa, in quanto dal 2007 la si può reperire anche in comodi cofanetti DVD editi da Yamato Video. Vale quindi la pena di recuperare questo piccolo gioiello dell'animazione anni '70-'80. (se poi volete gustarvi qualche episodio aumma aumma, su Youtube potete trovarne qualcuno di degno interesse... ma mi raccomando, io non vi ho detto nulla.)
P.S. Talmente amati – perlomeno in patria – questi Mezil, che hanno goduto anche di un adattamento teatrale nel 2015 da parte della compagnia del Teatro di Praga in collaborazione con MTVA, il servizio pubblico di reti televisive unificate ungheresi.
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