Bentornati amiche e amici della Golden Age ad una nuova lista dedicata agli amati eroi e supereroi di quel lontano e perduto periodo a cavallo tra gli anni '30 e '40. Oggi sono andato a ripescare per voi 6 iconici personaggi in costume che, rispetto a molti altri loro colleghi trattati su queste pagine, hanno avuto in più di un occasione un loro personalissimo riscatto all'interno di svariate e diverse pubblicazioni moderne, sia da soli che in tandem. Dunque, senza indugio, iniziamo questa poliedrica lista, come sempre rigorosamente in ordine cronologico onde non fare torto a nessuno dei nostri valorosi eroi.
Iniziamo in maniera esplosiva con un personaggio assai iconico e dalle molteplici vite, sia editoriali che fittizie...sto parlando del variopinto Green Mask, uno dei personaggi di punta della casa editrice Fox Feature Syndicate, talmente importante e famoso in quegli anni da arrivare ad avere ben tre distinti personaggi che nel corso del tempo indosseranno lo sgargiante costume verde dell'eroe! Ma andiamo con ordine... L'originale Green Mask nasce nel lontano Agosto del 1939 sulle pagine di Mystery Men Comics #1, ovviamente edito dalla Fox Feature Syndicate, casa editrice che in quel momento, prima di tante altre, stava cercando di cavalcare il successo del neonato Superman sul famigerato Action Comics #1 del Giugno 1938 e che usciva da pochissimo dalla brutta esperienza legale inerente il caso di plagio riguardante il personaggio chiamato Wonder Man, reo di copiare in tutto e per tutto il noto uomo d'acciaio di casa DC. Decisamente convinta a riprendersi da quella batosta, la Fox decise di dare vita a questo nuovo personaggio allestendo una squadra di artisti formata dall'artista Walter Frehm ai disegni, mentre alla scrittura molti indizi portavano al nome del ben noto Will Eisner, già al lavoro con la Fox sull'eroe The Flame e in seguito sul possente Samson. Inizialmente Green Mask appariva come il classico eroe Pulp senza origini e dalla misteriosa identità segreta, al punto tale che l'unico a essere al corrente della sua vera identità era il giornalista chiamato "News" Doakes, che poteva contattarlo in qualsiasi momento tramite personalissimi segnali e richieste d'aiuto. Solamente con il debutto della sua testata solista Green Mask #1, uscita nell'estate del 1940, il nostro acquisirà una vera e propria identità nei panni di Michael Shelby, un ricco investigatore privato figlio di un senatore Americano assassinato da alcuni misteriosi criminali incappucciati noti come la gang chiamata Grim Circle. Successivamente verrà poi esposto accidentalmente ai raggi di una macchina sperimentale inventata dal Professor Lascomb, un vecchio amico di famiglia, che manco a dirlo gli conferiranno la solita super forza, invulnerabilità e l'incredibile capacità di volare; in più, non pago dei suoi poteri, il nostro portava con se un normale revolver e una pistola speciale dall'effetto paralizzante. Deciso a usare i suoi poteri al fine di vendicarsi della terribile gang chiamata Grim Circle, in seguito affronterà svariati avversari, dai semplici criminali e gangster, passando per i soliti scienziati pazzi o inedite quanto improbabili mummie viventi. Proprio in una di queste avventure incontrerà il giovane Don Tracy, che già dal #1 di Green Mask diverrà la sua fedele spalla con il nome di Domino the Miracle Boy. Il nostro Thomas Shelby/Green Mask avrà anche modo di coltivare l'amore iniziando una relazione con la bellissima Olivia Tracy (su Green Mask #6) e che in un certo qual modo lo allontanerà dalla sua precedente condizione di impenitente playboy. Green Mask, in compagnia del fedele Dinamo e dell'amata Olivia, andrà avanti per altri 31 numeri di Mystery Men Comics, concludendo la sua permanenza all'interno della testata nel Febbraio del 1942. Nel frattempo l'omonima serie del nostro procedeva tranquillamente, portando a uno switch tra questo primo e originale Green Mask e un suo successivo omonimo...un cambio della guardia che avverrà precisamente sulle pagine di Green Mask #10, datato Agosto 1944.
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Il secondo Green Mask, Johnny Green, sulle pagine di Green Mask #11 |
Questo nuovo Green Mask manteneva nome e costume del precedente, ma la sua identità segreta stavolta corrispondeva a quella del giovane Johnny Green, figlio di Walter Green, precedente Green Mask all'interno di questo nuovo corso narrativo dedicato al funambolico eroe in verde; ambedue poi non avevano alcun legame con il primo Green Mask/Thomas Shelby, quindi ci trovavamo innanzi a uno dei primi casi di riscrittura narrativa e creazione di un nuovo universo all'interno dei Comics del periodo. Inizialmente Johnny si presentava come un timido ragazzino occhialuto e imbranato, vissuto per anni all'ombra del ben noto padre, un eroe sia sul fronte di guerra che nei panni dell'eroico Green Mask e talmente amato e famoso che la sua identità segreta era nota a tutta la nazione. Premiato e acclamato da esercito e popolazione Walter Green si trovava spesso lontano da casa, lasciando il giovane figlio, orfano di madre, in una stanza in affitto del prestigioso Miramar Club di New York con l'unica compagnia del suo fedele cane Curly. Sarà proprio durante una delle tante missioni sul fronte di guerra dell'eroico padre che il piccolo Johnny scoprirà di avere degli inaspettati quanto incredibili poteri; difatti, durante una sparatoria attuata da dei pericolosi gangster che aveva visto quasi soccombere il fedele cagnolino Curly, il nostro Johnny si infurierà a tal punto da trasformarsi come per magia in un aitante giovanotto in costume che riprendeva il nome di Green Mask! Questa incredibile trasformazione non avrà mai una vera e propria spiegazione logica all'interno delle storie di questo nuovo Green Mask e la modalità non poteva non riportare alla memoria sia il personaggio di Capitan Marvel/Shazam che il feroce e incontrollabile Hulk. Difatti Johnny poteva trasformarsi in Green Mask ogni qual volta provava rabbia nei confronti delle ingiustizie – ed ecco qui il parallelo con Hulk – e nello stesso momento gridava anche la parola "Eee-Ow!" per completare la sua trasformazione, elemento quest'ultimo che riportava invece a Billy Batson/Shazam. Soltanto poi quando la sua rabbia andava esaurendosi, con la sconfitta degli incauti malvagi, egli tornava alla sua forma originaria emettendo un profondo sbadiglio. Infine, su questa particolarità nel gestire i suoi poteri, alcune storie lo mostravano a volte consapevole dell'esistenza del suo alter ego adulto, mentre in altre ne era del tutto ignaro, facendogli percepire le sue avventure come Green Mask frutto di un elaborato sogno o fantasia. Comunque, nonostante questi espedienti narrativi un po' inusuali, ma nemmeno tanto, le avventure del nostro Green Mask in erba dureranno per soli otto numeri, ponendo fine alle avventure del verde vendicatore mascherato con il #17 di Green Mask, datato Novembre 1946. Da quel momento nessuno dei tre Green Mask comparirà più su nessuna pubblicazione della Fox o di altre case editrici dell'epoca e per rivedere in azione almeno una delle leggendarie maschere verdi – tolta una piccola parentesi con la casa editrice AC Comics – bisognerà aspettare il 2008, quando sulle pagine del ben noto Project Superpowers targato Dynamite Entertainment, precisamente nella seconda stagione della serie, verrà riutilizzato il vispo Domino the Miracle Boy, prima storica spalla dell'originale Green Mask del 1939.
Arriviamo al secondo e forse più importante Character in ordine di tempo della nostra lista...il geniale e possente Doc Strange! Tutti forse conosceranno il famoso Doctor Strange della Marvel Comics nato nel 1963 e reso ancora più noto da discutibili trasposizioni cinematografiche e affini, ma non tutti forse sanno che ben ventidue anni prima della nascita dello stregone supremo di casa Marvel esisteva un altro Dottore, per l'appunto il mitico Doctor Strange, o Doc Strange per gli amici, nato precisamente nel Febbraio del 1940, sulle pagine di Thrilling Comics #1 della casa editrice Nedor Comics. Creato dallo scrittore Richard Huges e dal disegnatore Alexander Kostuk, in origine il nostro buon dottore era lo scienziato e ricercatore Americano Hugo Strange (da non confondere con il ben noto villain di Batman) che inventato un particolare siero ribattezzato Alosun – un improbabile miscuglio derivante da ancor più improbabili atomi distillati provenienti nientemeno che dal cuore del sole – si ritroverà a ingerire l'incredibile composto, acquisendo una forza sovrumana e una invulnerabilità senza pari, oltre alla miracolosa capacità di volare. Inevitabilmente il nostro Dottore deciderà di mettere le sue nuove fantastiche abilità al servizio della comunità ribattezzandosi semplicemente Doc Strange e indossando un outfit assai minimale composto da una semplice maglietta rossa, degli attillatissimi pantaloni da equitazione di colore blu e degli stivali ordinari. Quindi niente canoniche maschere, cappucci o mantello per celare la sua identità, in quanto il nostro non dava assolutamente importanza alla segretezza tipica del supereroe. Assistito nelle sue numerose avventure dalla fedele fidanzata Virginia Thompson, soltanto sul #24 di Thrilling Comics otterrà l'aiuto di un ulteriore spalla nel giovane Mike Ellis, un volenteroso adolescente che si unirà alla crociata del nostro buon Dottore e che soltanto molti numeri dopo otterrà gli stessi poteri del suo eroico mentore. Nel corso del tempo il nostro Doc Strange avrà modo di confrontarsi con diversi variopinti villains, tra cui il diabolico Facelees Phantom, il pericoloso Yellow Peril Emperor e le sue scimmie di fuoco e infine il malvagio negromante chiamato Mephisto.
Pur non avendo una testata interamente a suo nome, Doc Strange fu comunque abbastanza popolare in quegli anni e oltre alle sue avventure pubblicate su Thrilling Comics, si aggiudicherà un posto di rilievo anche all'interno dell'antologica America's Best Comics, andando a fare compagnia ad altri suoi illustri colleghi della Nedor Comics quali Black Terror, Captain Future e il patriottico Fighting Yank. Su entrambe queste realtà editoriali il nostro resisterà più a lungo di altri suoi colleghi del tempo, iniziando a vacillare solamente intorno al 1947, dove inizierà a saltare qualche numero di America's Best Comics per poi concludere la sua corsa su Thrilling Comics #65 dell'aprile 1948. Dopodiché su di lui calerà definitivamente il sipario e per rivederlo in azione – tolta qualche piccola ristampa o riedizione a opera della volenterosa AC Comics – bisognerà aspettare il 2001, quando insieme ad altri suoi eroici colleghi della defunta Nedor Comics, verrà riportato in vita dall'eclettico Alan Moore sulla sua serie Tom Strong; in questa nuova esistenza il nostro vecchio Doc Strange verrà ribattezzato Tom Strange (molto probabilmente per distinguerlo dal ben più famoso Doctor Strange della Marvel) e abitante nella terra parallela denominata Terra Obscura, divenendo al tempo stesso una sorta di versione alternativa dello stesso Tom Strong, a cui chiederà aiuto per salvare la sua terra natale, dopo aver attraversato l'intera via Lattea per oltre 30 anni saltando da un pianeta a un altro! Come risulta evidente dalla titanica impresa cosmica compiuta dal nostro per reclutare il buon Tom Strong, anche i poteri del vecchio Doc Strange/Tom Strange subiranno una sorta di upgrade, in quanto oltre alla capacità di volare, la super forza e l'invulnerabilità, acquisirà la capacità di poter sopravvivere in maniera indefinita nel vuoto dello spazio, senza ne aria, cibo o acqua, oltre alla possibilità di resistere agli impatti più estremi, come quello di precipitare dallo spazio cosmico diretto verso il pianeta terra. Dotato anche di un intelligenza senza pari e brillantissimo scienziato, lo stesso Tom Strong lo descriverà come l'essere più potente e intelligente che avesse mai incontrato in vita sua. Apparso in seguito assai fugacemente, precisamente nel 2008, anche sulle pagine del Project Superpowers della Dynamite Entertainment, lo rivedremo per un ultima eroica occasione sulla mini serie Tom Strong and the Planet of Peril, edita dalla Vertigo Comics nel 2013, scritta da Peter Hogan per i disegni di Chris Sprouse.
Facciamo ora un salto in avanti di un paio di mesi con Skyman, uno degli eroi più longevi della storia dei comics della Golden Age e non solo, nato precisamente nel Maggio del 1940 sulle pagine di Big Shot Comics #1 della casa editrice Columbia Comics. Creato dal noto sceneggiatore Gardner Fox, per i disegni dell'artista Odgen Whitey, in origine il nostro era il giovane Allan Turner, rimasto orfano in tenera età a causa di un incidente aereo e in seguito cresciuto da suo zio, che lo allenerà temprando mente e corpo al fine di renderlo l'emblema della perfezione umana. Divenuto un validissimo scienziato e una sorta di uomo superiore, il nostro assemblerà anche un prodigioso aereo a forma di Boomerang soprannominato semplicemente Wing e che volava sfruttando la forza dei campi magnetici terrestri. Quindi, dotatosi di un costume completo di particolari gadget e una base hangar ribattezzata Skydrome, usando le ingenti ricchezze ereditate dal defunto zio, inizierà una indefessa crociata al crimine con il nome in codice di Skyman. Aiutato dalla sua fidanzata e detective Fawn Carroll, il coraggioso e spericolato Allan/Skyman combatterà diverse minacce che andavano dai semplici criminali, sabotatori dell'Asse, folli scienziati, idoli maledetti e persino degli improbabili Nazisti sulla Luna!
Dopo essere apparso sui primi otto numeri di Big Shot Comics, al nostro valente aviatore verrà dedicata una serie interamente a suo nome composta di soli quattro numeri che verranno pubblicati nell'arco temporale che andrà dal 1941 al 1948. Nel mentre però il nostro continuava ad apparire all'interno delle pagine di Big Shot Comics, a cui resterà fedelmente attaccato fino al #101 pubblicato nel Maggio del 1949. Dopodiché anche lui sparirà insieme al suo funambolico aeroplano da tutti i radar cartacei dell'epoca, per poi ricomparire fugacemente, seppur molto diverso, nel 1965 sul #8 della rivista Herbie pubblicata dalla ACG Comics. Quasi vent'anni più tardi, precisamente nel 1982, la casa editrice New Media Publishing ristamperà alcune sue vecchie avventure sullo speciale "Golden Age of Comics Special". Qualche annetto più tardi invece sarà la volta della AC Comics, che nel Settembre del 1987 pubblicherà The return of the Skyman #1, un numero speciale che vedrà la ristampa del suo primo storico numero uscito su The Skyman #1 del 1941, oltre ad un'avventura inedita scritta dallo sceneggiatore Mort Odd e disegnata nientemeno che dal mitico Steve Ditko. Inoltre la AC Comics nel corso degli anni pubblicherà diverse ristampe delle prime avventure del nostro aviatore mascherato, in un periodo che andrà dal 1998 al 2007. Arrivati al 2008 entrerà anche lui a far parte del ricco parterre di eroi e supereroi della Golden Age riportati in auge nel corposo Project Superpowers della Dynamite Entertainment, dove svolgerà una parte di rilievo su Project Superpowers #0 e #3, oltre a Project Superpowers Chapter Two #2 e in Project Superpowers Chapter Two: Prelude #7 e #10, usciti rispettivamente tra il 2008 e il 2010. Infine l'instancabile Skyman apparirà – stavolta in una veste del tutto inedita e con una nuova identità – nel One-Shot Sky-Man del Novembre 2014, pubblicato dalla prestigiosa Dark Horse Comics.
Rimaniamo sempre nel 1940 con il coloratissimo Target e i suoi partners Targeeters. Target apparve per la prima volta in solitaria su Target Comics Vol.1 #10 del Novembre 1940, una rivista questa tra le prime ad essere pubblicata dalla casa editrice Novelty Press e che aveva presentato fino a quel momento personaggi come Bull's Eye, Lucky Byrd e il robotico White Streak, unico super eroe fino a quel momento creato dalla casa editrice. Target, inizialmente un eroe solitario, verrà ben presto affiancato dai suoi scaltri colleghi Targeteers con il #11 di Target Comics, per opera del fumettista Dick Hamilton, alias Dick Briefer, che in passato aveva contribuito con la sua arte a personaggi come il Bronze Terror della Lev Gleason Publications o il ben più noto Frankenstein della Prize Comics.
In origine Target era il mite metallurgista Niles Reed, che a tempo perso lavorava come spia per conto del governo degli Stati Uniti e che sarà costretto a divenire il colorato Target onde far uscire di prigione suo fratello Bill, incastrato per omicidio e in procinto di essere giustiziato. Purtroppo però le cose non andranno come previsto e Bill rimarrà ucciso durante una violenta rissa scoppiata in carcere. Da quel momento il povero Niles si vendicherà degli assassini del fratello mantenendo l'identità di Target e relativo prodigioso costume – realizzato con una particolare lega metallica flessibile e antiproiettile – con cui inizierà una sua personale battaglia al crimine sempre più dilagante in città. Quasi subito dopo il nostro verrà affiancato da due suoi amici e soci in affari di nome Dave Brown e Mike Foster, che diverranno ben presto suoi aiutanti in costume con il nome di Targeteers. Tutti e tre infine diverranno conosciuti con il nome di Target and the Targeteers, indossando costumi simili ma differenti nei colori, in quanto il buon Niles indossava un costume di colore giallo, mentre i colleghi Dave e Mike uno rosso e l'altro blu, anche se spesso alcuni errori tipografici portavano i tre a scambiarsi di colore; l'unica cosa che invece li accomunava sempre, rimanendo pressoché uguale, era il simbolo di un bersaglio al centro del petto, che spesso e volentieri attirava il fuoco dei criminali che sparavano invano contro i nostri tre gagliardi eroi. L'unica persona a conoscenza della doppia identità dei nostri uomini bersaglio era la loro volenterosa segretaria Tina, che in più di un occasione li aiutava nelle loro eroiche imprese.
Arrivata la seconda guerra mondiale i nostri, nelle loro identità civili, verranno reclutati dall'esercito Americano (Target Comics Vol.3 #5) combattendo nel teatro del Pacifico e siccome erano stati distaccati in guarnigioni diverse, raramente avevano modo di incontrarsi, facendo si che le storie tendessero a concentrarsi su di un membro dei Targeteers alla volta. Sempre rimanendo in tema di guerra su Target Comics Vol.2 #1 lo Zio Sam in persona convocherà l'impavido Target ad un incontro che coinvolgerà tutti i principali personaggi che popolavano le pagine di Target Comics in quel periodo, affidando ai coraggiosi Targeteers la missione di stanare tutti quei criminali che lavoravano in segreto per potenze straniere ostili. Conclusa la guerra i nostri fonderanno un'agenzia investigativa privata chiamata Troubleshooter Agency (Target Comics Vol.9 #8) districandosi in casi criminosi e investigativi dove quando possibile ricorrevano alle loro identità mascherate. I nostri andranno avanti così per parecchio tempo, divenendo quindi tra i personaggi più longevi della Novelty Press, andando a concludere le loro gesta sulle pagine di Target Comics Vol.10 #1 dell'aprile 1949. Rimanendo in stasi per circa cinquant'anni, riemergeranno dall'oblio solamente nel 1999 su Men of Mystery #24 della casa editrice AC Comics e molto più avanti nel tempo, precisamente nel 2008, verranno riutilizzati egregiamente all'interno dell'operazione Project Superpowers della Dynamite Entertainment, che li vedrà alquanto rinnovati, sia nei loro costumi che nei loro poteri. Difatti, all'interno della narrazione di Project Superpowers, subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale i nostri colorati bersagli umani erano rimasti intrappolati all'interno della mistica urna di Pandora a causa dei piani del forviato collega Fighting Yank; decenni dopo, a seguito della rottura della stessa urna, i nostri Targeteers verranno liberati, anche se la permanenza all'interno del mistico manufatto li aveva trasformati irrimediabilmente, donando loro nuovi poteri come la super velocità e l'incredibile capacità di unirsi in un tutt'uno divenendo dei bersagli in rapido movimento impossibili da individuare, vedere e abbattere.
Passiamo ora al 1941, precisamente Ottobre del 1941, quando sulle pagine di Dynamic Comics #1 della casa editrice Harry "A" Chesler prenderà vita il super androide Dynamic Man, che solo inizialmente esordirà in questa veste "sintetica", per poi virare in seguito su origini molto più umane...ma andiamo con ordine. Inizialmente Dynamic Man era un androide creato dal Dr. Moore per contrastare le mire del diabolico Yellow Spot, un potente stregone che sotto forma di pipistrello si intrufolava nelle case di eminenti scienziati Americani uccidendoli; stessa sorte purtroppo toccherà anche al povero Dr. Moore che poco prima di venire ucciso riuscirà ad innescare i meccanismi di attivazione del potente Dynamic Man, che nei suoi primi istanti di vita metterà subito in fuga il malvagio stregone giurando di vendicare al più presto lo scienziato che gli aveva dato la vita. Cosa che in effetti riuscirà a fare, in quanto il nostro riuscirà a raggiungere il covo del bieco Yellow Spot uccidendolo e liberando al tempo stesso anche alcuni scienziati che erano rimasti prigionieri dello stregone. Da quel momento in poi, come prevedibile, il nostro sintetico uomo dinamico inizierà una carriera come super eroe con il nome di Dynamic Man acquisendo l'identità segreta dell'allenatore di Football Bert McQuade, continuando contemporaneamente a combattere il crimine nelle vesti del potente Dynamic Man. Queste perlomeno le prime origini del nostro, in quanto già da Dynamic Comics #14 cambieranno totalmente, annullando di fatto l'origine androide e virando invece verso una natura più umana; difatti ora egli era semplicemente l'allenatore di Basket Bert McQuade, che sottopostosi a una serie di trattamenti speciali da parte del misterioso Professor Stahl acquisirà dei prodigiosi poteri, che come nella prima versione gli conferiranno una forza senza pari, la capacità di volare e un invulnerabilità che gli permetteva di resistere a qualsiasi colpo d'arma da fuoco. In queste nuove origini il nostro verrà accompagnato da suo fratello minore Ricky, che acquisiti gli stessi poteri di Bert inizierà a fargli da spalla con il nome in codice di Dynamic Boy. Il perché dietro questo cambio repentino era dovuto all'esistenza di un precedente Dynamic Man di natura androide, tale Curt Swan/Dynamic Man, nato nel Gennaio del 1940 sulle pagine di Mystic Comics #1 della leggendaria Timely Comics. Comunque, tolta questa piccola variazione in corsa, il nuovo dinamico duo composto da Dynamic Man e il suo giovane aiutante Dynamic Boy percorrerà un bel po' di strada combattendo diverse minacce qua e la, fino alla chiusura della stessa Dynamic Comics avvenuta nel Marzo del 1948. Per riveder saettare nel cielo i nostri due fratelli dinamici bisognerà aspettare gli anni '60, quando la IW Publishing pubblicherà una serie di ristampe contenenti le loro prime storiche avventure. Ovviamente anche lui, come molti altri suoi colleghi e rivali in costume di epoca Golden Age, verrà incluso, con un ruolo di determinante importanza, all'interno del vasto e colorato affresco del Project Superpowers firmato Alex Ross e Jim Krueger, edito dalla Dynamite Entertainment nel 2008; in questa nuova incarnazione il nostro Dynamic Man è di nuovo un androide come alle origini, qui a capo della potente "Dynamic Family", un enclave composta da lui, suo fratello Dynamic Boy (ora anch'egli un androide), una sensuale e potente androide donna dall'identità sconosciuta e un vastissimo esercito composto di fedeli e letali androidi con cui controllerà una parte del mondo distopico che farà da sfondo all'opera di Ross e soci.
Concludiamo la nostra potente lista con lo scoppiettante Rocket Man, anch'egli, come il collega Dynamic Man, nato nel 1941 e sempre per la casa editrice Harry "A" Chesler, precisamente nel Novembre del 1941 sulle pagine di Scoop Comics #1. Sotto i brucianti razzi di Rocket Man si nascondeva l'inventore e avventuriero Carl Martin, che un bel giorno inventerà uno speciale zaino Jetpack dotato di tre speciali e potenti retrorazzi che permetteranno a lui e alla sua fidanzata Doris Dalton di librarsi in volo. Anche per loro inevitabile sarà il richiamo a una carriera come vigilanti mascherati volanti con il nome di Rocket Man e Rocket Girl. I due in seguito regaleranno una copia dei loro avveniristici zaini razzo ad un giovane di nome Billy Wood, un orfano in cerca di suo padre, che una volta indossati sulla schiena i potenti retrorazzi propulsivi, inizierà anch'egli una carriera da eroe mascherato con il nome di Rocket Boy. Rocket Man e soci proseguiranno le loro avventure, tra alti e bassi, per soli tre numeri di Scoop Comics, concludendo le loro evoluzioni in cielo nel Marzo del 1942. Scomparsi da tutti i radar atmosferici e cartacei, ricompariranno alcuni anni più tardi con dei nuovi nomi e identità segrete; la prima casa editrice a ristamparne le gesta, cambiando nome in codice e identità segreta, sarà la Commercial Signs of Canada/Bell Features, che nel 1945, sulle pagine di Jetman #1, riproporrà il vecchio Rocket Man con il nuovo nome in codice di Jetman, mentre Rocket Girl comparirà senza un nome ben preciso; la seconda casa editrice a ristampare le loro avventure sarà invece la St John Publications, che nel 1953 su Zip Jet Comics #1 riproporrà i nostri razzi umani con i rispettivi nomi di Zip Jet e Zip Jet Doll. Passeranno infine più di cinquant'anni per rivederli saettare in cielo con i loro potenti Jetpack, precisamente nel 2008 e ovviamente sulle pagine del mastodontico Project Superpowers della Dynamite Entertainment.
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