Cari amici e amanti della Golden Age, quest'oggi torniamo a trattare il lato magico dei nostri amati super eroi degli anni '30 e '40; e se in precedenza avevamo esplorato insieme la categoria legata a illusionisti e precursori mistici, quest'oggi ci spingiamo un poco più in là con characters quali maghi, stregoni e super mistici, possibilmente in calzamaglia e dai poteri a tratti illimitati e inconsueti. E' pur vero che in passato avevamo lambito territori simili con personaggi iconici come la divina Fantomah, lo spettrale Dr. Styx o il ben più famoso Doctor Occult, ma stavolta ho cercato di alzare un poco l'asticella includendo dei characters soprannaturali altrettanto importanti o interessanti. Quindi, bando alle ciance, e con un veloce "abracadabra" partiamo con questa lista composta di 6 super tizi cartacei legati al mondo ultraterreno e magico, rigorosamente stilata in ordine cronologico per non offendere nessuno, evitando così di essere trasformati in un rospo tramite qualche incantesimo.
E iniziamo questa incantata lista con uno dei personaggi forse più curiosi e controversi della categoria super magica...Stardust the Super Wizard, potentissimo personaggio della Fox Feature Syndicate nato nel Dicembre del 1939 sulle pagine di Fantastic Comics #1 dall'eclettica penna di Fletcher Hanks, artista particolarissimo che aveva già dato i natali alla mistica super eroina Fantomah.
La storia di Stardust the Super Wizard si apriva fondamentalmente senza delle vere e proprie origini, presentandoci semplicemente questo super essere, abitante una lontana e sperduta stella nello spazio profondo, monitorare le attività terrestri dal suo lontano eremo siderale. Una volta individuata la minaccia più perniciosa e criminale, egli si manifestava in tutta la sua potenza semi divina apparendo in un esplosivo bagliore a forma di stella, pronto a sventare la qualsivoglia minaccia. Lo schema era spesso questo, ripetendosi più e più volte, e una delle caratteristiche più bizzarre e curiose era quella legata alle sue particolari punizioni, che spesso e volentieri vedevano i vari lestofanti, spesso brutti o solo abbrutiti dalla vita, fare delle fini decisamente bizzarre e a tratti inquietanti; difatti il nostro si sbizzarriva nelle punizioni più variopinte grazie ai suoi fantastici illimitati poteri, frutto della sua infinita conoscenza del cosmo e dei segreti legati allo spazio profondo, che lo rendevano pressoché onnipotente. Poteri semi divini – che non a caso sfioravano la pura magia – che gli permettevano di saettare liberamente tra gli spazi interstellari "cavalcando" prodigiose onde luminose super solari, teletrasportarsi ovunque volesse, respirare nello spazio grazie ad avveniristici polmoni artificiali, oppure resistere al glaciale freddo cosmico o al caldo infernale di una stella grazie a una particolare pelle o tuta bio sintetica che lo rendeva invulnerabile anche ad attacchi fisici, elettrici o chimici. In più dalle sue mani poteva emettere diversi tipi di raggi, da quelli disintegranti a quelli magnetici, passando per veri e propri raggi traenti, antigravità e ovviamente magici; una magia scientifica che gli permetteva al tempo stesso anche di potersi rendere invisibile o luminoso come una piccola stella, trasfigurare il proprio corpo tramite metamorfosi, e persino scatenare in criminali e assassini vari terribili incubi inerenti le loro vittime.
Grazie a queste innumerevoli facoltà – che via via aumentavano sempre più – nelle sue prime avventure il potente Stardust riuscirà a fermare un gruppo di terroristi che progettavano di assassinare il presidente degli Stati Uniti, riuscendo a respingere un pericolosissimo disgregatore d'atomi che gli era stato rivolto contro. Successivamente volgerà il suo sguardo oltre il pianeta terra fermando le malvagie imprese di alcuni alieni ostili, di cui il più pericoloso era senz'altro il folle Super Fiend, uno scriteriato e orrendo essere che voleva incendiare e distruggere il pianeta Marte, e che verrà punito dal nostro Stardust con una punizione degna di un girone dantesco! Un'ultima caratteristica curiosa, e anche un poco fastidiosa del nostro, era quella di abbandonare spesso e volentieri il luogo di uno scontro senza che gli abitanti della terra, o di un altro pianeta, potessero ringraziarlo, preferendo invece defilarsi nel più completo anonimato. Questa serie di avventure, magiche e bizzarre, andrà avanti fino al #16 di Fantastic Comics del Marzo 1941, che di fatto metterà la parola fine alle sue incredibili gesta, facendolo sprofondare nell'oblio dei characters di pubblico dominio. Ovviamente, va da se, un personaggio dalle potenzialità così vaste non poteva essere lasciato nel più completo dimenticatoio, e negli anni non si conteranno le innumerevoli riproposizioni, citazioni o semplici omaggi del nostro, da interessanti fan art, passando per il mondo dei giochi di ruolo, fino ad arrivare alle inevitabili iniziative editoriali, di cui senz'altro è da segnalare quella proposta dalla Image Comics nel 2008, che riproporrà delle curiose ristampe legate al periodo Fantastic Comics, con il contributo di validi artisti come Mike Allred e John Keating, senza poi dimenticare il velocissimo cameo di pregio operato da Alan Moore nel suo League of Extraordinary Gentlemen: Century, uscito dal 2009 al 2012.
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Stardust su The League of Extraordinary Gentlemen: Century di Alan Moore |
E dopo il 1939 del potente Stardust, arriviamo al 1940 con il rispettabile e iconico Green Lama, affascinante super mistico nato inizialmente sulle pagine di una rivista Pulp, caratteristica condivisa con celebri eroi come Doc Savage o The Shadow. Precisamente il nostro eroe in verde prendeva vita su di un lungo racconto dello scrittore e romanziere Richard Foster (pseudonimo di Kendell Foster Crossen) intitolato semplicemente "Green Lama", all'interno del numero di Aprile di Double Detective, celebre rivista Pulp pubblicata dalla Frank A.Munsey Company, casa editrice in netta competizione con la Street&Smith, che in quel periodo pubblicava proprio le avventure di The Shadow, di cui Green Lama era una palese alternativa concorrenziale sul mercato. La vita editoriale romanzata del nostro Lama Verde andrà avanti per ben quattordici romanzi, trovando la sua parabola conclusiva nel Marzo del 1943. Nel frattempo però, visto l'enorme successo riscosso dai romanzi scritti da Foster/Crossen, la casa editrice Prize Publications ottenne la licenza di pubblicazione delle avventure di Green Lama per le sue riviste a fumetti, facendolo dunque esordire nel Dicembre del 1940 su Prize Comics #7, iniziando così un lungo ciclo di storie a fumetti sempre scritte da Foster, per gli eleganti disegni di Emanuel Mac Raboy, disegnatore dal tratto gentile e aggraziato che contribuì non poco a cementificare il successo del mistico in verde. La storia di Green Lama fondamentalmente andava a ripercorrere il tipico canovaccio di quegli avventurieri, romanzati o a fumetti, che intraprendevano un viaggio nel lontano ed esotico Tibet, per poi ritornarne dotati di incredibili e misteriose facoltà (The Shadow docet). E in effetti sarà quello che accadrà alla controparte del nostro Green Lama, il milionario Newyorkese Jethro Dumont, che interessatosi di religioni orientali, partirà per il lontano Tibet trascorrendovi ben dieci anni dedicati allo studio dei poteri mistici del luogo, divenendo un vero e proprio guru buddista dotato di inevitabili quanto stupefacenti poteri. Ritornato nella sua amata New York metterà le sue nuove e incredibili capacità al servizio della comunità, combattendo ogni male e crimine che infestasse la sua città. Origini e poteri narrati nelle sue avventure a fumetti non differivano poi molto dalla sua controparte cartacea dei romanzi pubblicati su Double Detective, e vedevano il nostro padroneggiare poteri quali il volo, manipolazione dell'energia elettrica, evocazione di spiriti e demoni da remoti regni ultraterreni o extra-dimensionali, resuscitare morti e persino viaggiare nel tempo, oltre a padroneggiare un incredibile forza acquisita grazie alla sua conoscenza scientifica legata a dei particolari sali radioattivi. Incredibili abilità che sconfinavano anche oltre, e che venivano spesso attivate dalla recitazione del mantra "Om Mani Padme Hum", che in un certo qual modo poteva essere una sorta di alternativa al celebre "Shazam" del Captain Marvel/Shazam della Fawcett Publications. Aiutato e supportato dal fedele servitore Tsarong, il nostro Jethro Dumont/Green Lama vivrà incredibili quanto improbabili avventure, come quella che lo vedeva partecipare insieme ai colleghi Dr. Frost, Black Owl e i giovani Yank e Doodle, alla cattura del disgraziato mostro di Frankenstein, oltre a confrontarsi inevitabilmente con lo spettro della seconda guerra mondiale, a cui anch'egli, come molti suoi colleghi in costume dell'epoca, darà il suo essenziale contributo.
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Il Green Lama della Dynamite Entertainment in compagnia di Black terror |
Le mirabolanti gesta del Green Lama targato Prize Publications si concluderanno su Prize Comics #35, dell'ottobre 1943, appena sette mesi dopo la pubblicazione del suo ultimo romanzo edito dalla Frank A. Munsey Company. Un anno dopo però, precisamente nel Dicembre del 1944, la piccola casa editrice Spark Publications lo rilevò rilanciandolo in un omonima serie a fumetti che vedeva la stessa squadra creativa composta da Foster/Crossen ed Emanuel Mac Raboy, pubblicandolo per circa otto numeri che si interromperanno con Green Lama #8 del Marzo 1946. Tolta una brevissima esperienza radiofonica per la CBS nel 1949, e una ristampa delle sue prime avventure, avvenuta nel 1964 su Daring Adventures #17 della I.W Publishing, di lui si perderanno le tracce perlomeno fino al 2004, quando la casa editrice AC Comics ne pubblicherà una graphic novel in due parti intitolata Green Lama: the Man of Strenght, scritta e disegnata dal fumettista James Richey, e che rimarrà incompiuta causa malattia dello stesso artista. Per rivederlo in gran spolvero solcare di nuovo le pagine di un comic book bisognerà volgere lo sguardo verso il ricco universo della Dynamite Entertainment, che già dal 2008 aveva iniziato a includere un rinnovato e ancor più potente Green Lama nelle trame di Project Superpowers, ambiziosa opera dedicata alla Golden Age messa in piedi dagli artisti Alex Ross e Jim Krueger.
SORCERESS OF ZOOM (Fox Feature Syndicate 1940)
Rimaniamo sempre nel 1940 con la prima eroina del nostro lotto, o sarebbe meglio dire anti-eroina, visto che la nostra era a tutti gli effetti una strega, e nelle sue primissime avventure l'avremmo potuta benissimo catalogare anche come cattiva...ma andiamo con ordine. Sorceress of Zoom, questo il nome d'arte della nostra protagonista, era un personaggio nato nell'aprile del 1940 sulle pagine di Weird Comics #1 della Fox Feature Syndicate, dalla prolifica penna del fumettista Dan Rico – seppur le storie fossero firmate con la fittizia identità di Sandra Swift – artista che in seguito si distinguerà per diversi lavori con la Lev Gleason Publications e la Timely Comics tra gli anni '40 e gli anni '50. Comunque, come detto, la nostra affascinante strega iniziava le sue gesta come una vera e propria minaccia tesa a conquistare la terra dall'alto della magica città di Zoom, sorta di reame fluttuante di cui era unica sovrana e al comando di intere legioni di mostri creati magicamente da lei grazie ai corpi delle vittime delle sue incursioni sul pianeta terra. A contrastarla inizialmente vi erano solamente due eroici ragazzi di nome Tom e Janice, che spesso e volentieri riuscivano incredibilmente a contrastare i suoi piani di dominio, che ben presto però spariranno, visto che nel giro di qualche numero la sua indole si farà più benevola nei confronti dell'umanità, seppur il suo atteggiamento da eroina rimarrà sempre un poco ambiguo. Questa nuova presa di coscienza la porterà persino a schierarsi con gli eserciti alleati al fine di combattere le terribili forze dell'Asse, per poi rivolgere di nuovo il suo sguardo alla conquista di altri reami magici controllati da altri individui superiori come lei; non è un caso infatti che i suoi scontri più interessanti avvenissero con esseri soprannaturali quali stregoni o maghi, di cui il più importante era senz'altro Zoro the Wizard, un potentissimo mago dalle molteplici abilità magiche, con cui la nostra sovrana di Zoom ingaggerà diversi scontri epici a colpi di incantesimi. Dopotutto queste battaglie sovrannaturali erano il pane quotidiano della nostra, che poteva contare su di una vasta gamma di poteri magici che gli permettevano di poter controllare, o trasformare, altri maghi o semidei come lei in oggetti inanimati o animali, radere al suolo intere città con il solo suono della sua voce, rendersi invulnerabile a qualsiasi attacco, evocare fantasmi o desiderare qualsiasi cosa le venisse in mente, sfruttando un potenziale che non poteva non apparire senza limiti agli occhi dei lettori dell'epoca. Ma nonostante questo sfoggio di potere illimitato, la nostra onnipotente strega avrà soltanto una volta la gioia della ribalta sulla copertina di Weird Comics #4, del Luglio 1940, per poi scomparire definitivamente con il #20 datato Gennaio 1942.
Rimaniamo sempre nel 1940 con l'elegante Mr. Mystic, personaggio che in un certo qual modo seguiva la scia di classici eroi e maghi indossanti smoking e turbante come Ibis the Invincible della Fawcett o Zachary Zambini della MLJ Comics, anche se alla fine le sue fattezze erano ispirate a Yarko the Great, altro potente mago con turbante nato nel 1939 nientemeno che dalla penna di Will Eisner, che non a caso sarà dietro alla creazione dello stesso Mr. Mystic, che farà esordire nel Giugno del 1940 sulle strisce del giornale della domenica dedicate al suo celebre The Spirit, edite dalla Register Tribune Syndicate. Le prime avventure del fascinoso mistico in smoking furono scritte dallo stesso Eisner, per i disegni dell'artista Bob Powell, che ben presto però passerà il testimone – causa partenza per il fronte nel 1943 – al collega Fred Guardiner. In origine Mr. Mystic era il giovane Ken (cognome non pervenuto) solerte diplomatico Americano stanziato in un piccolo paese Europeo, che causa invasione da parte delle truppe tedesche, dovrà scappare in tutta fretta su di un aereo che accidentalmente finirà per schiantarsi nei remoti territori del Tibet (di nuovo lui). Qui verrà soccorso da un gruppo di monaci che vedranno in lui una sorta di predestinato legato ad antichissime profezie. Rimasto per anni in compagnia dei laboriosi monaci, il nostro Ken si dedicherà a un fitto studio delle mistiche discipline Tibetane, finendo il suo percorso spirituale con il tatuaggio sulla sua fronte di un antico simbolo arcano che da quel momento in poi gli avrebbe permesso di realizzare qualsiasi cosa egli desiderasse. Dopodiché, completo di turbante ed elegante abito da sera, inizierà diversi viaggi e missioni tra Stati Uniti ed Europa, dando anche il suo contributo nel conflitto mondiale in corso. Oltre a contrastare con le sue arti magiche le solite forze dell'Asse, si scontrerà spesso con banali gangster e criminali, arrivando persino a combattere minacce dal futuro o alieni dallo spazio, sempre aiutato dai suoi numerosi poteri, che andavano dai classici riti e incantesimi, passando per opere di trasmutazione di persone in animali, riduzione della propria o altrui massa corporea, fino ad arrivare all'incredibile capacità di attraversare la quarta dimensione potendo viaggiare tra passato e futuro! Ma nonostante questo sfoggio di poteri o l'incredibile varietà delle sue avventure, il nostro non ottenne mai il successo sperato, e le sue storie non furono nemmeno ristampate dalla Quality Comics – che nel frattempo aveva iniziato a ristampare le avventure dello stesso The Spirit – concludendo così la sua vita editoriale nel Maggio del 1944. Per rivedere qualche suo incantesimo bisognerà aspettare gli anni '70 e '80, quando alcune sue storie verranno ristampate in bianco e nero sulla rivista The Spirit, pubblicata dalla casa editrice Kitchen Sink Press, mentre dieci anni dopo, nel 1990, la Eclipse Enterprises pubblicò un unico One-Shot che ristampava le sue prime cinque avventure pubblicate nei lontani anni '40. Dopodiché di lui si perderanno per sempre le tracce con un ultimo nostalgico incantesimo.
Rimaniamo in tema di mistici con il misterioso ed enigmatico Master Mystic, vera e propria meteora dei comics Golden Age, nato e morto sulle pagine di Green Giant comics #1, pubblicato in un mese non specificato del 1940 per la piccola casa editrice Pelican Press. All'insegna del mistero era anche la creazione di questo singolare super mistico in rosso, in quanto lo sceneggiatore di questa sua prima e unica avventura rimane tuttora ignoto, mentre sappiamo che ai disegni vi era l'artista ecuadoregno Victor E. Pazmino. L'unica avventura del nostro, restituita in una particolare monocromia dalle tinte rosa e rosse, ci presentava questo enigmatico personaggio dalle fogge inconsuete osservare dal suo inaccessibile eremo in cima al mondo ciò che accadeva sul pianeta terra. E osservare è una parola riduttiva, visto che il buon Master Mystic percepiva tutto grazie ai suoi prodigiosi poteri mentali, che gli permettevano di scansionare, per cosi dire, tutto le attività umane, soprattutto quelle dedite al male, che ovviamente egli tendeva a stroncare sul nascere. In questo suo primo ed unico atto di eroismo il nostro combatterà con ogni mezzo il malvagio scienziato Sloveno di nome Rango, che grazie a un siero sperimentale si era trasformato in un titanico gigante pronto a distruggere e conquistare il pianeta. Ovviamente il super mistico scarlatto avrà la meglio sul violento gigante grazie ai suoi miracolosi e incredibili poteri, che gli permettevano di sfidare la gravità terrestre, trasformarsi in vapore, creare oggetti come rocce o missili dal nulla e infine emettere dalla sua prodigiosa mente dei particolari e inquietanti raggi capaci di liquefare la materia! Tutto questo, a quanto pare, dopo aver esercitato, al massimo delle sue capacità e nel corso dei secoli, i suoi poteri mentali sulla materia, divenendo pressoché onnipotente. Tutto questo potere però non servirà poi a molto, visto che il nostro misterioso semi dio in rosso vedrà concludere la sua vita editoriale con quell'unica avventura pubblicata su Green Giant Comics #1. Per rivederlo in azione bisognerà aspettare il 1999, quando su Men of Mistery Comics #89, edito dalla casa editrice AC Comics, verrà ristampata questa sua unica e magica avventura. Dopodiché il nostro incredibile maestro mistico tornerà a riposare per sempre nella sua solitaria torre in cima al mondo.
Chiudiamo la nostra corposa lista con un personaggio anch'egli dalla vita brevissima, ma dai connotati interessanti...il Captain Wizard delle consociate Enwil/Rural Home e Croydon Publishing, nato sulle pagine di Red Band Comics #3 dell'aprile 1945. Questo bizzarro super mago rispondeva al nome del veterano di guerra Joseph Preston, che ingiustamente accusato di omicidio e ricercato dalla polizia, si nasconderà all'interno di un dimesso museo delle cere. Qui verrà scoperto da un anziano mago di nome Theophrastus Bombastus Paracelsus, che subito comprenderà l'innocenza del nostro, donandogli un magico mantello che conferirà allo stupito Joseph poteri quali super forza e invulnerabilità, permettendogli al tempo stesso di volare. Dotato di queste nuove facoltà il nostro si ribattezzerà Captain Wizard, identità mascherata in cui poteva trasformarsi semplicemente gridando la ben nota parola magica "Abracadabra". Riuscito in qualche modo a scagionarsi dalle accuse di omicidio vivrà ancora qualche breve avventura, prima di concludere definitivamente la sua storia editoriale sul primo e unico numero della sua omonima testata uscita nell'aprile del 1946.
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