Dopo aver precedentemente trattato la bistrattata categoria degli arcieri, bentornati a un nuovo approfondimento legato a una categoria altrettanto sottovalutata, e cioè quella degli spadaccini. Ovviamente anche in questa categoria potremmo citare antenati di prestigio; dal leggendario Re Artù e i suoi fedeli cavalieri della tavola rotonda, ai gagliardi e talentuosi quattro moschettieri di Dumas, per arrivare infine al mitico Zorro, protagonista di numerosi racconti e trasposizioni televisive e cinematografiche. Ovviamente anche nel mondo dei Comics a stelle e strisce questa categoria ha avuto nel tempo dei più che rispettabili rappresentanti; dal famoso Dane Whitman, alias Black Knight, storico membro dei potenti Avengers, fino al meno conosciuto ma altrettanto valido collega Jacques Duquesne, per gli amici Swordsman, ambedue nati negli anni '70 per la Marvel Comics. Inevitabile anche per la distinta concorrenza di casa DC sfoggiare dei più che validi spadaccini con personaggi come l'orientale Katana, il mercenario multitasking Deathstroke, il disturbato Azrael o lo stesso Batman, fino ad arrivare al più classico e vetusto di tutti, quello Shining Knight dal sapore medievale e fantasy nato nel lontano 1941 in piena Golden Age. E dato che di Golden Age si parla, non si possono non citare personaggi dediti all'uso della spada e già trattati su queste pagine come The Dart, Man of War o il giovanissimo Boy King and Giant. Quindi, per non fare (come sempre) torto a nessuno, mi è parso giusto stilare una nuova lista dedicata ad altrettanti colleghi spadaccini nati sempre in epoca Golden Age, sia dimenticati nel tempo che recuperati in extremis su progetti di epoca moderna. Ecco quindi a voi ben 6 eroi mascherati – rigorosamente in ordine cronologico – dediti all'uso dell'arma bianca per eccellenza.
Quindi, citando il linguaggio nobile della scherma, "En Garde" e partiamo all'attacco.
Partiamo subito in tema, visto che il primo personaggio che andremo a scoprire prende proprio il nome di Sword, cioè Spada, seppur inizialmente portasse il nome di Chic Carter. Ma andiamo con ordine... Chic Carter, alias Sword, nasce nell'agosto del 1939 sulle pagine di Smash Comics #1 della nota casa editrice Quality Comics, e come detto, inizialmente portava il nome di Chic Carter, giovane cronista di cronaca nera per il Daily Star. In origine il nostro era il classico eroe mezzo investigatore e mezzo giornalista, che solo in seguito ad un accusa di omicidio vestirà i panni dello spadaccino mascherato chiamato Sword, in modo da potersi scagionare dall'infamante accusa. Le sue gesta come Sword inizieranno precisamente sul #24 di Smash Comics del giugno 1941 e lo vedranno armato solamente della sua fedele spada, eredità proveniente dal suo passato come campione olimpico di scherma, e che lo rendeva un abilissimo praticante del fioretto, sciabole e ovviamente spada. Nelle sue nuove vesti come Sword poteva quindi agilmente aggirare il sistema giudiziario, potendo combattere le sue personali lotte più di quanto avrebbe potuto fare nella sua identità civile di Chic Carter, riuscendo con il tempo a dimostrare la sua innocenza e smettendo quindi temporaneamente i panni di Sword, salvo riprenderli occasionalmente per raddrizzare qualche torto a colpi di spada. Tra i suoi nemici ricorrenti vi erano la letale Veda the Cobra Woman e il bieco Velvet; tutti avversari che riuscirà a fronteggiare abilmente prima di ritirarsi definitivamente sulle pagine di National Comics #47, rivista sempre edita dalla Quality Comics, e uscita nell'aprile del 1945.
E dato che all'inizio abbiamo parlato di Re Artù e i suoi mitici cavalieri, rimaniamo sempre nel 1939 parlando proprio di un cavaliere, tale Golden Knight, nato nel Dicembre del 1939 sulle pagine di Fantastic Comics #1 della Fox Feature Syndicate.
Golden Knight era in realtà Sir Richard of Warwick, fedele servitore del leggendario Re Riccardo Cuor di Leone, e che un bel giorno ebbe la visione di una donna guerriera che lo esortava a unirsi alle crociate dirette in terra santa; cosa questa che il nostro Richard non esitò a fare radunando i suoi migliori uomini e dirigendosi verso Gerusalemme, liberandola in men che non si dica dalla fastidiosa presenza del feroce Saladino. Da quel momento in poi vivrà diverse stravaganti avventure al limite del fantasy più puro, incontrando fatate damigelle in pericolo o stravaganti popoli sotterranei in compagnia della bellissima compagna Alice e da sua madre, quest'ultima divenuta nel frattempo Regina dello stravagante popolo degli alberi. Dopodiché il nostro vivrà numerose bizzarre avventure che lo vedranno persino volare nello spazio, viaggiando verso pianeti lontani a bordo di un razzo trasparente noto come "Carro del Cielo". Tra questi pianeti esotici e singolari avrà modo di sconfiggere il tirannico Tyrno, del popolo dei Zutarn, intenzionato a insidiare la sua dolce metà Alice. In tutte queste avventure al limite dell'assurdo il nostro Golden Knight era sempre accompagnato dalla sua fedele spada, che maneggiava con abilità fenomenale, oltre a possedere un anello magico e un mantello sacro donatogli da sua madre, e che in più di un occasione lo trarranno d'impaccio, perlomeno fino alla sua ultima avventura pubblicata su Fantastic Comics #20 del Luglio del 1941.
Facciamo ora un salto in avanti di ben tre anni e arriviamo al Marzo del 1942, quando sulle pagine di Captain Courageous Comics #6, della casa editrice Ace Periodicals, fa il suo debutto un altro spadaccino in costume chiamato The Sword (da non confondere con il precedente Chic Carter/Sword della Quality Comics). Questo The Sword era in realtà il giovanissimo Arthur Lake, figlio del mecenate John Lake, che accompagnato suo padre in un viaggio di affari nella cara vecchia Inghilterra, si troverà faccia a faccia nientemeno che con la tomba del mitico Re Artù, con tanto di spada Excalibur rinfoderata in una pietra limitrofa. Come leggenda vuole il nostro Arthur riuscirà come per miracolo a estrarre la portentosa spada dalla roccia, che in men che non si dica trasformerà l'indomito adolescente in un uomo adulto dotato di poteri sovrumani che lo aiuteranno al tempo stesso a brandire la regale spada incantata, che in determinate occasioni poteva essere sguainata solamente qualora il nostro Arthur fosse rimasto puro di cuore. Con queste raccomandazioni bene a mente, il nostro novello cavaliere e spadaccino inizierà una nuova vita con il nome di The Sword, usando i suoi nuovi poteri per combattere i soliti ingombranti Nazisti e la malvagia Morgana, una sedicente strega dotata anche di poteri telecinetici che serviva la causa Nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. Ad aiutare il nostro Arthur/The Sword vi erano i due fedeli amici Lance Larter e Moe Lynn, due gagliardi giovanotti che acquisivano incredibili poteri ogni qual volta Arthur sguainava la prodigiosa Excalibur; Lance acquisiva un incredibile forza sovrumana brandendo al tempo stesso un incredibile quanto precisissima lancia – che gli conferirà non a caso il nome in codice di Lancer – mentre Moe acquisiva mirabolanti poteri magici simili a quelli del celebre mago Merlino, di cui alla fine prendeva anche il nome.
Il valoroso The Sword e i suoi magici compagni di avventure proseguiranno infine le loro valorose battaglie sulla rivista Super Mistery Comics, sempre edita dalla Ace Periodicals, trovando conclusione alle loro eroiche gesta di cappa e spada sul numero di Super Mistery Comics uscito nel Dicembre del 1945. Da quel momento in poi del nostro The Sword e la sua spada incantata non si saprà più nulla, e per rivederlo di nuovo sguainare la sua fedele Excalibur bisognerà aspettare il 2008, quando verrà anche lui riutilizzato sulle pagine di Project Superpowers, edito ovviamente dalla stoica Dynamite Entertainment.
Rimaniamo sempre nel 1942 – anno assai fiorente in quanto a eroi armati di spada – con il giovane semi dio chiamato Bombshell, nato sulle pagine di Boy Comics #3 dell'aprile 1942, edito dalla casa editrice Lev Gleason Publications. Sotto il nome di Bombshell si nascondeva Dryas, figlio del Dio Marte in persona, che disgustato da come i Nazisti stessero trasformando la guerra in un massacro senza senso, manderà proprio il giovane Dryas sul pianeta terra al fine di porre rimedio all'inaudito massacro. Il giovane verrà quindi proiettato magicamente sulla terra per un viaggio di sola andata in cui vivrà diverse avventure e battaglie sempre armato della sua fedele spada, una mistica lama che non poteva danneggiare gli esseri umani ma che poteva invece tagliare e danneggiar tutto il resto, riuscendo a fargli vincere in uno scontro persino un pesante carro armato! Dotato anche di un prodigioso quanto invulnerabile scudo, il nostro pugnace Bombshell saprà farsi valere rendendo orgoglioso il suo collerico padre, che riuscirà persino a salvare dalle grinfie dello spietato mostro chiamato Koro. Questo intrepido figlio della guerra continuerà a brandire la sua spada ancora per una manciata di avventure, vedendo terminare la sua missione sul pianeta terra con il #7 di Boy Comics uscito nel Dicembre del 1942.
E dopo cavalieri serventi e figli di un dio minore arriva il turno di uno pseudo moschettiere, anch'esso nato nel prolifico 1942 per una casa editrice che in seguito avrebbe fatto la storia dei Comics con il nome di Marvel...sto parlando ovviamente della mitica Timely Comics con il bizzarro Blue Blade, personaggio che dopo la sua unica apparizione in epoca Golden Age avrebbe avuto un degno riscatto in epoca moderna proprio per la casa delle idee. Blue Blade nasce precisamente nell'agosto del 1942 sulle pagine di U.S.A. Comics #5, e all'epoca di questo suo esordio ben poco si sa del personaggio, che apparirà in maniera fulminea con questa unica storia per poi sparire del tutto cosi come era arrivato. In questa sua prima ed ultima avventura all'interno di U.S.A. Comics, l'audace moschettiere in blu arriverà all'improvviso a cavallo di un bianco destriero chiamato Grimaud, cercando di salvare uno scienziato Americano inventore di uno speciale frantumatore di atomi che alcune spie Giapponesi volevano rubare a tutti i costi, minacciando persino di uccidere il pacifico inventore e sua figlia; ovviamente, prima che la tremenda minaccia prendesse vita, il nostro Blue Blade sfonderà la finestra dell'abitazione dello scienziato, e armato della sua fedele spada inizierà a farsi strada tra le fila dei biechi Nipponici, non prima che il truce Sandai – a capo del gruppo infiltrato di asiatici – prenda in ostaggio il povero inventore dopo averne minacciato la figlia. Il nostro gagliardo Blue Blade ovviamente non si farà intimidire e inseguirà il losco Giapponese fino al suo yacht ormeggiato a largo delle coste Statunitensi, dove dopo averlo sconfitto a suon di pugni e stoccate, farà affondare la sua nave usando proprio il frantumatore di atomi dello sventurato scienziato. Riportato quindi tutto alla normalità, si allontanerà nella notte a cavallo del suo fedele destriero sparendo da tutti i radar cartacei targati Timely.
Così quindi si concludevano le gesta anni '40 del bizzarro Blue Blade, che riuscirà ad avere un origine e un background più sostanzioso e interessante soltanto a posteriori, precisamente nel 2008 sull'interessante The Twelve, opera di J. Michael Straczynski e Chris Weston che andava a riprendere in maniera retroattiva dodici personaggi minori di epoca Timely Comics, inserendoli nel nostro presente dopo che erano rimasti ibernati durante la liberazione di Berlino avvenuta nel 1945. In questa interessante opera dalle tinte thriller e nichiliste il nostro Blue Blade avrà finalmente un identità e una sua personale storia con il nome di Roy Chambers, giovane cresciuto in una desolata fattoria durante la grande depressione, e che cercherà in tutti i modi un riscatto attraverso il cinema di Hollywood, ripiegando nel mentre nell'attività di eroe in costume con il nome di Blue Blade. Mal visto da tutta la comunità di eroi e supereroi del periodo, che lo ritenevano uno sfigato, il nostro vivrà l'avventura narrata in U.S.A. Comics #5 per poi fiondarsi, come molti altri, ad arruolarsi nell'esercito Americano, dove verrà inevitabilmente coinvolto nella fatidica liberazione di Berlino che lo porterà, come detto, a risvegliarsi nel nostro presente all'interno di una trama che gli regalerà quella notorietà che tanto gli era mancata durante gli anni '40. Purtroppo però gloria e fama regalate dall'epoca moderna non dureranno a lungo, in quanto verrà ucciso misteriosamente durante i diversi intrighi e macchinazioni che fungevano da base per l'interessante trama messa in piedi da Straczynski.
Arriviamo all'ultimo dei nostri rappresentanti con Iron Ace, personaggio alquanto stravagante in quanto il suo ruolo non era limitato al solo destreggiarsi con la spada, ma anche quello di pilotare un aereo corazzato durante la seconda guerra mondiale. Difatti il nostro prendeva vita sulle pagine di Air Fighters Comics #2, uscito per la casa editrice Hillman Comics nel Novembre del 1942, un antologica, che come suggerisce lo stesso titolo, era dedicata principalmente ad eroi in costume dediti all'aviazione; non a caso sulle sue pagine prenderanno vita personaggi storici come Airboy, Sky Wolf o la tenebrosa Black Angel, tutti formidabili piloti che contribuiranno con i loro aerei speciali al conflitto mondiale in corso. Ovviamente anche Iron Ace volle dare il suo contributo grazie al suo speciale aereo corazzato anti proiettile, che alla fine richiamava l'armatura che indossava il nostro spadaccino e cavaliere. Ma chi era fondamentalmente il misterioso Iron Ace? Presto detto... In origine Iron Ace era stato un valoroso guerriero Francese al servizio di Carlo Magno, che una volta lasciate le spoglie mortali, sarebbe stato pronto a ritornare in vita – secondo una profezia dello stesso Carlo Magno – solo quando l'ultimo dei suoi discendenti fosse rimasto ucciso dalle forze ostili che occupavano la Francia. La profezia, manco a dirlo, si realizzò quando il coraggioso Captain Britain della RAF Inglese, abbattuto con il suo aereo vicino al castello dei discendenti di Iron Ace, trovò ospitalità proprio al suo interno da parte del dottor La Farge, ultimo custode della scintillante armatura del suo antenato. La Farge farà in tempo a soccorrere il buon Capitano raccontandogli la leggenda di Iron Ace, prima di venire ucciso da soldati Tedeschi che si erano introdotti nell'antico maniero. Furioso per quell'atto di barbarie, il valoroso Capitano indosserà la l'armatura dell'antico eroe Francese sgominando a colpi di spada l'intero manipolo di invasori teutonici. Da quel momento in poi divenne quindi automaticamente il nuovo Iron Ace, flagello dei cieli grazie al suo avveniristico aereo corazzato e con al fianco sempre la sua leggendaria spada. Il nostro farà strage di Nazisti e variopinti avversari grazie al suo aereo e alla fedele lama, collezionando nel tempo una serie di nemici insidiosi, di cui i più interessanti erano senz'altro Black Mail, un gigantesco robot costruito da due scienziati Nazisti, e Rubberman, un diabolico agente Tedesco dotato di un corpo allungabile simile alla gomma. Il nostro corazzato spadaccino volante proseguirà nelle sue incursioni aeree per circa venti numeri di Air Fighters Comics, fino alla trasformazione di quest'ultima in Airboy Comics, su cui concluderà definitivamente le sue avventure con il numero uscito nel febbraio del 1947, sparendo quindi dalla scena editoriale ed eclissandosi di nuovo nel mito e nella leggenda che lo avevano preceduto.
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