Come già accennato in altre pagine di questo Blog, gli Eroi o i Supereroi anni '40 della MLJ – poi divenuta Archie Comics – erano assai numerosi, ma spesso dalla vita editoriale alquanto breve. Basterebbe citare l'eroico Supereroe The Comet – uno dei più famosi tutt'oggi – che alla fine durò soltanto un annetto scarso. Molti altri Characters di questa prolifica casa editrice se ne andarono o sparirono temporaneamente verso la metà di quel dorato decennio...gli unici che ebbero forse un po' di ribalta furono il patriottico The Shield e il granitico The Black Hood, entrambi in seguito confluiti nel mitico Super Gruppo di fine anni '60 della Archie Comics, i Mighty Crusaders.
Uno di questi numerosi Characters della MLJ – che per l'appunto attraversarono la scena di quegli anni per poi sparire del tutto – fu il "magico" Supereroe Red Rube, creato dal fumettista Ed Ribbons nell'agosto del 1943, sulle pagine del #39 della rivista Zip Comics.
Red Rube e Reuben fianco a fianco in un iconica rappresentazione. |
In quel periodo Zip Comics stava puntando molto su eroi e Characters dal tono un po' più Easy e leggermente comici come Senõr Banana o Chimpy, una tendenza simile a quella già messa in atto da eroi particolari e divertenti come il Plastic Man della Quality Comics, o il Super Bunny della Timely Comics. Puntare quindi su di un supereroe giovanissimo sembrava la cosa più naturale da farsi, soprattutto se lo si "ricalcava" su di un ben più noto Character super eroico dell'epoca...un certo formaggione rosso...
ma andiamo con ordine:
Ovviamente questi spiriti erranti non volevano certo spaventare a morte il povero Reuben o magari cacciarlo via dalla vetusta proprietà, ma bensì volevano condividere con lui i poteri che ciascuno di loro possedeva quando era in vita. Quindi forza, velocità, saggezza, invulnerabilità e coraggio.
Tutto quello che lo stupefatto ragazzino doveva fare per acquisire lo stupefacente lotto di poteri era solo pronunciare due semplici parole: "Hey Rube!" Al suono di queste due magiche – ma un po' idiote – paroline, egli si sarebbe trasformato nel possente eroe adulto chiamato Red Rube!
Nelle sue portentose nuove vesti il giovane Reuben combatté pericolose minacce dell'asse Germanica – siamo pur sempre in pieno conflitto mondiale – e intrighi interni dovuti a spie, sabotatori, e ad immancabili scienziati pazzi. Quando invece non era impegnato a salvare il mondo nei panni della sua eroica controparte adulta, il piccolo Reuben svolgeva un servizio di informazione e supporto per una rivista che si occupava di animali.
Il giovane Reuben, in pericolo, evoca la sua controparte adulta sul #44 di Zip Comics. |
Come si può palesemente intuire dalle origini di questo giovanissimo e buffo eroe, come accennato poco fa, i richiami al ben più noto Captain Marvel della Fawcett – in seguito poi acquisito dalla DC Comics – sono alquanto sfacciati ed evidenti. Anche qui abbiamo un giovane orfano, proprio come il piccolo Billy Batson aka Captain Marvel, e anche qui abbiamo una parola magica da pronunciare onde potersi trasformare in un potentissimo Super adulto. Se Billy doveva pronunciare la mitica parola "Shazam" per poter evocare i poteri del Pantheon divino da cui prendeva il nome, Reuben doveva gridare, in stile scaricatore di porto, la potente esclamazione "Hey Rube"!
Anche le modalità della magica trasformazione erano molto simili...se Captain Marvel evocava un fulmine con tanto di onomatopeico "Boom!", Red Rube attirava a se un sibilante tornado magico.
Entrambi poi nella loro identità civile – per cosi dire – lavoravano nell'ambiente giornalistico; Billy Batson in una radio, mentre il giovane Reuben in un piccolo giornale. Ma nonostante tutte queste palesi similitudini, incredibilmente, l'ombra del plagio o del copyright non sovrastò mai Ed Ribbons e gli editori della MLJ, che anzi camparono tranquilli e sereni, consci di quanto il loro magico supereroe vivesse di luce riflessa più che propria.
Alla fin fine quindi si può tranquillamente affermare che solo una cosa contraddistingueva questi due enfant prodige dei Comics: la popolarità.
Come è noto Captain Marvel ebbe a suo tempo un enorme successo, al punto da mettere quasi in ombra, e alle corde – giudiziarie – il vecchio Superman, che alla fine però la spuntò. Figurarsi quindi se in quel marasma di tribunali e diritti d'autore, quelli della Fawcett potevano stare a preoccuparsi di questo piccolo Character cosi simile al loro formaggione rosso...questa sorta di Captain Marvel a petto nudo! Avevano di certo ben altri grattacapi. La cosa certa, nonostante queste beghe, è che Captain Marvel passò comunque indenne il periodo post Golden Age arrivando fino ai giorni nostri con ottimi risultati, come anche il recente film Warner sta a dimostrare.
Per Red Rube invece non fu lo stesso, in quanto la sua avventura editoriale, per niente toccata da cronache di plagio o tribunali, si estinse da sé nel giro di un anno. Difatti con il #47 dell'estate del 1944, Zip Comics chiuse i battenti, decretando perciò la fine del nostro "piccolo" eroico magico amico. Incredibilmente, a differenza di molti altri eroi della MLJ/Archie Comics, non fu mai ripescato o riproposto in seguito con altre fattezze o aggiustamenti – come invece accaduto per altri Characters MLJ – non fu ritirato fuori neppure per una piccola riunione o rimpatriata con i Mighty Crusaders, rimanendo di fatto confinato nell'oscuro oblio dei Characters di pubblico dominio.
Chissà, magari un giorno all'improvviso sentiremo gridare "Hey Rube!"
...allora, solo in quel momento, capiremo che il valoroso Red Rube sta tornando.
Entrambi poi nella loro identità civile – per cosi dire – lavoravano nell'ambiente giornalistico; Billy Batson in una radio, mentre il giovane Reuben in un piccolo giornale. Ma nonostante tutte queste palesi similitudini, incredibilmente, l'ombra del plagio o del copyright non sovrastò mai Ed Ribbons e gli editori della MLJ, che anzi camparono tranquilli e sereni, consci di quanto il loro magico supereroe vivesse di luce riflessa più che propria.
Alla fin fine quindi si può tranquillamente affermare che solo una cosa contraddistingueva questi due enfant prodige dei Comics: la popolarità.
Anche Red Rube ebbe la sua occasione di malmenare i principali tiranni della seconda guerra mondiale. Un cliché abbastanza abusato in quegli anni da parecchi eroi e supereroi della carta stampata. |
Per Red Rube invece non fu lo stesso, in quanto la sua avventura editoriale, per niente toccata da cronache di plagio o tribunali, si estinse da sé nel giro di un anno. Difatti con il #47 dell'estate del 1944, Zip Comics chiuse i battenti, decretando perciò la fine del nostro "piccolo" eroico magico amico. Incredibilmente, a differenza di molti altri eroi della MLJ/Archie Comics, non fu mai ripescato o riproposto in seguito con altre fattezze o aggiustamenti – come invece accaduto per altri Characters MLJ – non fu ritirato fuori neppure per una piccola riunione o rimpatriata con i Mighty Crusaders, rimanendo di fatto confinato nell'oscuro oblio dei Characters di pubblico dominio.
Chissà, magari un giorno all'improvviso sentiremo gridare "Hey Rube!"
...allora, solo in quel momento, capiremo che il valoroso Red Rube sta tornando.
Nessun commento:
Posta un commento