5 spiriti erranti della Golden Age degni di essere riportati alla vita...

Si approssima l'autunno, e di conseguenza foglie che cadono e spiriti erranti che vagano nel vento in attesa del solstizio, o di anime che reclamano la propria tomba per il classico appuntamento con Halloween. Inutile dire che nell'arco di un mese e più ripartirà la solita ridda di film horror a tema o manifestazioni goliardiche inerenti queste antiche celebrazioni ormai divenute soltanto un mero esercizio di marketing... tra le tante esternazioni del fenomeno, tra cultura pop e non, e che da tantissimi anni invade ogni settore, dal video ludico al cartaceo, non potevano di certo mancare gli amati fumetti, ed in particolare i Comics a stelle e strisce; difatti le pubblicazioni che hanno giocato nel corso degli anni con spiriti, fantasmi e affini, sono innumerevoli e di fogge diversissime tra loro, sia in epoca moderna che nel lontano passato. Ma siccome su questo Blog si tratta quell'unica materia risalente alla mitica Golden Age, è proprio da quella che inizieremo il breve viaggio di oggi, tra nobili spiriti combattenti e improbabili e affascinanti fantasmi in "costume"... Ecco quindi come al solito una simpatica lista di cinque "personaggi", o eroiche anime in pena, degne di essere riportate alla luce facendole uscire dal sepolcro dell'oblio in cui erano cadute sin dalla fine della tanto rimpianta e gloriosa Golden Age dei Comics. 
P.S. come sempre ho stilato la seguente lista seguendo un ordine prettamente cronologico e non di importanza, sperando quindi di non aver scontentato nessuno di loro e augurandomi che da classiche anime senza pace non vengano a turbare i miei sonni notturni.


THE WRAITH (1941 Fox Feature Syndicate)
The Wraith Mistery Men #27 October 1941Fox
Il primo character con cui iniziamo questo nostro piccolo viaggio fu breve quanto il suo stesso trapasso in attesa di divenire un anima vendicatrice in maschera; trattasi del giovanissimo Wraith nato sulle pagine di Mistery Men #27 uscito nell'Ottobre del 1941 per la casa editrice Fox Feature Syndicate
Questa giovane anima tormentata e vendicatrice era inizialmente il giovane Gary Kennedy, che ucciso insieme al fratello da alcuni spietati criminali, giurò di ritornare dalla morte onde vendicare la sua violenta dipartita e quella del fratello; cosa che puntualmente fece diventando un fantasma con l'insolita capacità di divenire solido, e di conseguenza fortissimo, quando ce ne fosse stato il bisogno, potendo al tempo stesso volare e possedere le persone nel suo stato di fantasma. Inutile dire che anche lui, come tanti suoi colleghi in carne e ossa, iniziò ad usare queste sue nuove e incredibili capacità per combattere il crimine in ogni dove. Le avventure del nostro giovanissimo fantasma in verde tra alti e bassi andarono avanti per una manciata di numeri, prima di concludersi definitivamente con il #31 di Mistery Men Comics targato Febbraio 1942.

GHOST (1941 Lev Gleason)
Dello stesso anno, e precisamente un mese dopo la nascita e scomparsa del giovane eterico Wraith, è la comparsa del singolare Ghost, non propriamente un fantasma vero e proprio come tutti gli altri suoi colleghi all'interno della seguente lista, ma abbastanza affascinante e sfuggente da rientrarci di diritto. Comunque il nostro Ghost nasce appunto nel Novembre del 1941 sulle pagine di Daredevil Comics #5, edito dalla Lev Gleason, e sotto la sua evocativa maschera si nascondeva il pilota e aviatore Brad Hendricks, che iniziò a indossare lo spettrale costume per combattere contro le armate tedesche che occupavano l'Europa. Il nostro, da buon aviatore quale era, pilotava un particolare aereo tecnologicamente avanzato detto "aereo fantasma" (in realtà un Bell P-59 Aircomet modificato alla bisogna) armato di potenti mitragliatrici e utilissimi lancia granate. Oltre poi ad essere un abilissimo pilota il nostro fantasma dei cieli era anche un ottimo atleta e combattente, dotato di grande agilità e coraggio, dimostrando in più di un occasione una prodezza e una forza fuori dalla normale scala umana. Comunque nella su battaglia al male il nostro non si limitava a tormentare solo crucchi e affini sul fronte di guerra, ma doveva anche occuparsi delle minacce perpetrate dal diabolico e gigantesco The Claw, riuscendo in più di un occasione a metterlo addirittura in pericolo di vita, seppur il terribile demone alieno riuscisse spesso a scamparla. Il nostro Ghost comunque non si perdeva d'animo, mantenendo sempre un atteggiamento gioviale con tutti, nonostante le spaventose fattezze date dal suo costume; costume a cui egli era molto legato, al punto tale di indossarlo quasi sempre, anche nella vita quotidiana o leggendo tranquillamente il giornale seduto sulla poltrona di casa sua! Nella sua ultima missione e apparizione il tenebroso eroe mascherato verrà catturato dal mortale nemico Claw – alleatosi nel frattempo con la terribile Regina Cobra – venendo torturato e imprigionato in una buia e oscura segreta. Riuscirà però a fuggire imprigionando a sua volta la malvagia Regina Cobra, assistito nel mentre da una guarnigione dell'esercito Americano stanziata in Europa. Questa sarà la sua ultima avventura cartacea, in quanto con il #20 di Daredevil Comics di lui si perderanno del tutto le tracce. Per rivederlo planare sul suo inquietante aereo fantasma bisognerà aspettare il 2008, quando anche lui, come tanti altri suoi colleghi dell'epoca, verrà reclutato dalla coppia Alex Ross e Jim Krueger per il loro Project Superpowers edito dalla Dynamite Entertainment


MR. JUSTICE (1941 MLJ Comics)
Arriviamo ora all'ultimo eroe fantasmagorico dell'anno 1941...il vigoroso Mr. Justice, nato precisamente nel Febbraio del '41 sulle pagine di Blue Ribbon Comics #9 della mitica MLJ Comics, e scritto dallo sceneggiatore Joe Blair con i disegni del fumettista Sam Cooper, due artisti che rimasero accanto al loro spirito vendicativo per quasi tutta la sua vita editoriale.  
Il nostro fondamentalmente, come l'iniziale The Wraith, appartiene giustamente a quel genere di atmosfere e storie legate a morti funeste e successivi vendicativi ritorni dalla tomba. La storia in breve era quella del principe James d'Inghilterra, morto durante la famosa ribellione dei Rogers in Scozia nell'anno del signore 1040, dopo esser caduto in un imboscata all'interno del castello della stessa famiglia Rogers. Qui rimase intrappolato in spirito per circa novecento anni, fino a quando, nel 1940, il castello non verrà smantellato pezzo per pezzo e spedito in America dove sarebbe stato ricostruito; la cosa però non andò a buon fine, in quanto la nave su cui viaggiavano i resti dell'antico castello fu affondata da un sommergibile Tedesco che pattugliava le coste Statunitensi. Lo spirito del nostro principe fu così liberato potendo rientrare, incredibilmente in forma corporea, nel mondo dei vivi! Assunto il nome di battaglia di Mr. Justice inizio quindi una nuova battaglia contro tutti i crimini e i mali che affliggevano il mondo moderno in cui era riemerso, trovando contemporaneamente anche il tempo per una relazione sentimentale con una giovane ragazza di nome Pat Clark. Tra gli avversari più temibili e degni di menzione del nostro Mr. Justice trovavamo il fetido Green Ghoul, un demone dalla pelle verde e squamata dotato di tre occhi e a suo tempo evocato da Adolf Hitler, e per finire nientemeno che  Satana in persona, o una sua sottoposta al femminile chiamata Madame Satan. Mr. Justice ebbe l'onore di apparire su molte copertine di Blue Ribbon Comics, riuscendo nel tempo a far capolino anche sulle copertine di Jackpot Comics, altra testata di rilievo della MLJ Comics, dove spesso si trovavano riunite altre cosiddette star in costume della casa editrice come Steel Stirling, Sgt. Boyle o Black Hood. Poco tempo più tardi iniziò a condividere le copertine di Blue Ribbon Comics con il collega Captain Flag, che però pian pianino inizierà a rubargli la scena sempre più, fino al punto da estrometterlo del tutto con il #19 di Blue Ribbon Comics del Dicembre 1941. L'affascinante Mr. Justice rimase a galla per altri due anni, sia su Blue Ribbon Comics che su Jackpot Comics, fino a quando, nell'estate del '43 la MLJ Comics non decise di pensionare parecchi dei suoi supereroi, preferendo investire tutto sulla nuova stella comica e spensierata a fumetti, il gioviale Archie
Il nostro spirito della giustizia però non era perso del tutto, e con l'arrivo degli anni '60 apparirà in un paio di numeri dell'iniziativa editoriale della MLJ – nel mentre divenuta Archie Comics – chiamata Mighty Crusaders; qui entrerà a far parte del dinamico team chiamato The Terrific Three, un trio composto da lui, Steel Stirling e The Jaguar. Purtroppo però questa nuova parentesi eroica durò solo un numero, mandando così di nuovo in pensione il nostro Mr. Justice. Bisognerà aspettare altri vent'anni, durante gli esplosivi anni '80, per rivedere fugacemente il nostro nobile spirito Inglese in costume apparire, spesso in ruoli cameo, su diverse iniziative editoriali targate Archie Comics. Dopodiché sparirà di nuovo nell'oblio, proprio come ogni buon fantasma avrebbe fatto.


DUKE OF DARKNESS (1945 Holyoke Publishing)
Lasciamo ora l'annata 1941, di cui facevano parte i fantasmi in costume precedenti, e facciamo un salto in avanti di ben quattro anni, precisamente nel 1945, con il fascinoso Duke of Darkness
Duke of Darkness esordisce su K-O Comics #1 dell'Ottobre 1945, edito dalla Holyoke Publishing, e all'anagrafe – e soprattutto da vivo – era l'agente di polizia Danny Sullivan, in servizio attivo in una non ben specificata cittadina Americana. Quando uno sciagurato giorno il nostro solerte poliziotto verrà ucciso in servizio, scoprirà con sommo stupore di poter continuare a esistere sotto forma di spirito legato alle forze della terra, sviluppando poteri come intangibilità, volo, super forza e capacità sovrumana di combattere demoni e fantasmi di ogni sorta. Va da se, che come ogni buona storia di supereroi che si rispetti, il nostro Danny deciderà di continuare a combattere il crimine e la malvagità degli uomini con il nuovo suggestivo appellativo di Duke of Darkness! L'etereo Duca delle tenebre però non si accontenterà solo di combattere semplici criminali come gli accadeva in vita, ma affronterà anche Villains di un certo spessore come il folle Professor Evil e soprattutto il diabolico Morpheus Slumber, una sorta di fantasma che solo attraverso la sua forza di volontà riuscì a fuggire dalla sua tomba prigione onde torturare i vivi attraverso vividi incubi durante il sonno, cavalcando al tempo stesso un cavallo spettrale e spesso accompagnato da orde di demoni che lui ribattezzava semplicemente incubi. Ovviamente il nostro duca, senza non penare un pochino, riuscirà a rispedirlo nelle eterne tenebre della sua tomba prigione! Comunque, nonostante avesse le carte in regola per andare molto lontano nel mondo dei comics del periodo, il nostro duca riuscì ad apparire soltanto su di una manciata di pubblicazioni e qualche copertina, e a volte nemmeno con il suo nome, che veniva spesso cambiato in base alle esigenze del momento e ad editori diversi che ne acquisivano temporaneamente i diritti. Questo perlomeno fino a quando non sparirà del tutto, ritornando per sempre alla terra...



GHOST RIDER (1949/1950 Magazine Enterprises) 
Ghost Rider 1949 Magazine Enterprises
E chiudiamo in bellezza con forse il più noto fantasma errante della Golden Age (seppur la sua data di nascita sia quasi ai confini della famigerata era d'oro dei comics) il vagabondo senza pace Ghost Rider
Iniziamo col dire che Ghost Rider nasce, come detto prima, proprio verso la fine di quei gloriosi anni '40 che avevano visto troneggiare i supereroi più disparati, che però già dal 1950 erano ormai quasi scomparsi del tutto, lasciando il testimone a personaggi e generi diversi come il western o l'horror; e non è un caso quindi che il nostro Ghost Rider fondesse proprio questi due nuovi generi emergenti in una sola "entità" cartacea, risultando quindi unico e vincente nel suo campo. Ma andiamo con ordine... 
Ghost Rider compare inizialmente sul sesto numero della rivista Tim Holt della Magazine Enterprises, datata Maggio 1949; qui il nostro si presenta ancora come il semplice fuorilegge e pistolero Calico kid, che nell'arco di soli cinque numeri, precisamente su Tim Holt #11, adotterà definitivamente l'alter ego dello spettrale Ghost Rider, solo dopo aver abbandonando l'identità di Calico Kid, in virtù di quella del maresciallo federale Rex Fury! Pur continuando a comparire sulle pagine di Tim Holt, solamente nell'Agosto del 1950 debutterà in solitaria su di una rivista interamente a suo nome, ovviamente sempre edita dalla Magazine Enterprises. Nelle sue nuove avventure il nostro si divideva tra la sua identità civile di tutore della legge durante il giorno, mentre al calare delle tenebre dava spietata caccia a quei criminali che erano sfuggiti alla giustizia diurna; e nel farlo il nostro non si poneva alcun limite morale, spaventando le sue prede a morte, indossando un evocativo costume di colore bianco con tanto di mantello, che egli ricopriva di fosforo al fine di risultare luminoso nel buio della notte. Per accentuare poi tale pratica, onde renderla ancor più spaventevole, egli usava del colore nero con cui coprire alcune determinate parti del suo costume in modo da apparire come un vero e proprio spettro dalla testa fluttuante, o a cui fossero mancate parti del proprio corpo, rendendo così la scena ancora più inquietante! In più amava brandire una frusta e un lazo colorati di nero per poter far sembrare ai ladri e criminali a cui dava la caccia, di essere stati afferrati da una qualche forza invisibile nella notte. Dell'utilissimo fosforo bianco erano ricoperte persino le sue due inseparabili pistole e il suo stesso fedele cavallo, ribattezzato per l'occasione Spectre.
La prima rudimentale apparizione di Rex Fury come Ghost Rider su Tim Holt #11
Insomma, un quadretto davvero spaventoso con cui trovarsi faccia a faccia nella notte che dominava le deserte praterie del vecchio west, oltre alla spietata cattiveria di cui era provvisto il nostro Rex/Ghost Rider. E non è un caso che le storie del nostro fossero spaventose il giusto, sfociando a volte nel soprannaturale o gotico, condite di biechi avversari che andavano da semplici affaristi e trafficanti, passando per criminali travestiti da fantasmi o altre mostruose minacce (in stile Scooby Doo per intenderci) fin ad arrivare a vere e proprie manifestazioni ultraterrene come lupi mannari o vampiri! 
Le spaventose storie di Ghost Rider proseguirono con successo per tutta la prima metà degli anni '50, fino a quando, con l'avvento del Comics Code Authority, che denunciava e censurava la violenza nei fumetti del tempo, il nostro cavaliere fantasma dovette fermare la sua galoppata infernale con il #14 di Ghost Rider uscito nel 1954. Una sua ultima fugace apparizione sarà sulle pagine di Red Mask #50, datato Novembre 1955, ed edito sempre dalla Magazine Enterprises, ma già dal numero successivo il nostro verrà immediatamente sostituito dal singolare cowboy magico chiamato Presto Kid. Passati parecchi anni, e spentasi la tremenda fobia censoria che aveva portato alla costituzione del tristo Comics Code Authority, sembravano esserci buone possibilità di ritornare in sella per il nostro Ghost Rider, ma ahimè, le briglie del suo cavallo dovettero essere tirate con forza ancora una volta, in quanto la Magazine Enterprises chiuse definitivamente i battenti nel 1958. Fu solo grazie al disegnatore Dick Ayers, uno dei principali creatori del cavaliere fantasma nel '49, se al nostro fu data la possibilità di una seconda vita editoriale; difatti in quel periodo Ayers lavorava per la Marvel Comics, che a sua volta non vide l'ora di mettere le mani sul personaggio pubblicandone una sua nuova personale versione nel 1967 curata dagli scrittori Gary Friedrich e Roy Thomas, per i disegni dello stesso Dick Ayers. Questa nuova versione verrà poi ribattezzata negli anni '70 con il nome di Phantom Rider, proprio per non entrare in contrasto con l'appena nato Ghost Rider, noto motociclista infernale ed eroe di casa Marvel.

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