5 Eroi e Super Eroi della Golden Age che hanno meritato di conquistare il presente!

Buongiorno a voi amanti e non del verbo Golden Age e affini. Oggi, dopo un po' di tempo, torniamo alle simpatiche liste dedicate agli eroi Vetusti e non. Se l'ultima volta la mia attenzione si era concentrata su quella categoria di eroi o supereroi al limite del ridicolo, stavolta vorrei dare a questa variopinta categoria una piccola chance e premiare Cinque characters in costume meritevoli di esser giunti, tra glorie postume e aggiornamenti di look e poteri, sino ai giorni nostri. Ognuno di loro difatti, chi più e chi meno, ha avuto nuovi e sfavillanti palcoscenici editoriali in cui tornare a esibirsi per i lettori di Comics di tutto il mondo. Quindi, bando alle ciance, ed ecco a voi la suddetta velocissima lista dedicata a Cinque eroi e supereroi della Golden Age che hanno meritato ampiamente un nuova vita editoriale!



 MISS MASQUE (Nedor Comics 1946)
Iniziamo con il gentil sesso in maschera citando l'eroina Pulp chiamata Miss Masque! Comparsa per la prima volta nel lontano Settembre del 1946 sulle pagine di Exciting Comics #51 della Nedor ComicsMiss Masque era la giovane e volenterosa Americana Diana Adams, che senza nessun super potere, e armata solo delle sue fedeli pistole e di grande scaltrezza e furbizia, decise un bel giorno di combattere il crimine dilagante nelle strade d'America agghindata con un fascinoso impermeabile rosso dotato di immancabile maschera e cappello a tesa larga a coprirle il volto. Le sue avventure, condite di elementi Pulp non indifferenti, le fecero far breccia ben presto nel pubblico dei lettori dell'epoca, riuscendo in un certo qual modo a rimanere nell'immaginario di lettori e artisti addetti al settore. Talmente tanto, soprattutto per artisti e sceneggiatori moderni, che fu ripescata in diverse operazioni editoriali moderne; tra le più importanti è giusto ricordare la versione riproposta da Alan Moore nel suo progetto chiamato Terra Obscura pubblicato su Tom Strong #12 del Giugno 2001, e quello attuato da Alex Ross e soci per il loro Project Superpowers, progetto editoriale edito dalla Dynamite Entertainment che porterà la vecchia Miss Masque ad avere un intera serie tutta per sé adottando il nuovo nome in codice di Masquerade.


MISS FURY (Bell Syndicate/Timely Comics 1941)
Proseguiamo con un altra "Miss" in maschera parlando di Miss Fury, eroina dall'aspetto felino imparentata con molte Femme Fatale dei Comic Books vestite di pelle e latex; difatti, a guardar bene, la nostra Miss Fury riporta non poco alla memoria eroine ben più famose come la Catwoman della DC Comics o la Black Widow della Marvel Comics
Apparsa per la prima volta nel 1941 su delle strisce domenicali prodotte dalla Bell Syndicate, e che ben presto verranno ribattezzate con il suo stesso nome, Miss Fury era una creatura della scrittrice June Tarpè Mills, che da subito le donerà il suo tocco femminile facendo abbondante uso della moda del tempo, cercando di fare della sua eroina in costume un simbolo dell'emancipazione femminile del tempo. Sotto il costume della seducente Miss Fury si nascondeva la ricca ereditiera Maria Drake, che seppur non dotata di super poteri, poteva però acquisire incredibili forza e velocità maggiorate indossando proprio il succinto costumino in pelle per entrare in azione. Il costume, formato da vera pelle di Pantera, le era stato lasciato in eredità da un suo vecchio Zio, sedicente stregone Africano legato ai riti Vudù. 
Nonostante la popolarità di cui Miss Fury godette in quegli anni '40, fu spesso al centro di diverse polemiche legate ai suoi "scandalosi" outfit indossati al di fuori della sua vita da super eroina; polemiche talmente insistenti che nel 1947 diverse testate su cui erano pubblicate le sue strisce si ritirarono, portando pian piano alla fine editoriale della nostra Miss in pelle, avvenuta nel 1952. Ma non tutto era perduto, in quanto la Timely Comics – futura Marvel Comics – ristampò in formato Comic Book le sue strisce pubblicate dal '42 al '46, cosa che portò la nostra ad avere nuovi riflettori che avrebbero illuminato il suo percorso sino ai giorni nostri. Non a caso in età moderna riapparirà in alcune iniziative dei primi anni '90 della Malibù Comics, e in tempi più recenti, nel 2012, nella mini serie Masks edita dalla prolifica Dynamite Entertainment


DAREDEVIL (Lev Gleason Publications 1940)
E dopo due solerti e affascinanti donzelle in costume, riprendiamo con una delle icone più esemplari della Golden Age e non solo...un personaggio di cui ho già approfondito vita morte e miracoli in uno dei capitoli dedicati agli 80 anni di Batman che potete trovare all'interno del Blog, oltre che in un video di prossima pubblicazione sul Canale YouTube del vostro affezionatissimo Fumettaro Vetusto. 
L'eroe in costume – e che costume – risponde ovviamente al nome del silente e letale Daredevil! Nato nel 1940 sulle pagine della rivista Silver Streak #6, edita dalla Lev Gleason Publications, è sicuramente uno degli eroi in maschera più noto; il suo aspetto e la foggia del suo costume, nel suo netto rosso e blu alternato, ne fanno quasi un icona vivente a tutti gli effetti. Divenuto nel giro di pochissimi numeri famoso e seguitissimo, andrà con il tempo via via scemando in virtù dei suoi giovani aiutanti – i Little Wise Guys – che pian piano lo scavalcheranno facendolo sempre più cadere nell'oblio dei characters di pubblico dominio. Fortunatamente il nostro pseudo ninja armato di letali Boomerang tornerà più e più volte, vantando, insieme al collega Black Terror, il maggior numero di ripescaggi nella lunga e tormentata storia dei Comics. Personaggio già modernissimo e avvincente per quei prolifici anni '40, quindi parecchio in avanti con i tempi, non stupisce affatto il suo percorso, fatto di numerose e molteplici reincarnazioni editoriali. Tra le più note è giusto ricordare quella effettuata da Erik Larsen sul suo Savage Dragon  nel 2009, e quello sinora più possente e affascinante riproposto dalla Dynamite Entertainment nel 2008 sulla miniserie Project Superpowers; qui, acquisito il nuovo nome in codice di Death-Defying Devil, tornerà successivamente nel 2019 in una serie a suo nome impreziosita dalle splendide copertine di Alex Ross


PHANTOM LADY (Quality Comics 1941)
Di nuovo una donna in costume, e che donna. La Pin Up per eccellenza! 
Parlo di Phantom Lady, personaggio dalla storia editoriale assai importante nato nel lontano Agosto del 1941 sule pagine di Police Comics #1 della Quality Comics, casa editrice che tra le altre cose aveva dato alle stampe nello stesso numero di Police Comics personaggi come Plastic Man e Human BombPhantom Lady, all'anagrafe Sandra Knight, inizia la sua carriera da Supereroina dopo aver trovato un particolare proiettore di Luce Nera che poteva anche renderla invisibile, dopodiché si confeziona un costumino alquanto appariscente e succinto iniziando la sua personale lotta al crimine. Proprio a proposito del suo alquanto scoperto costume da battaglia, la nostra prosperosa e provocante Phantom Lady diverrà ben presto un controverso esempio di "Brava Ragazza" da copertina, divenendo con il tempo un simbolo a tutti gli effetti di quei personaggi femminili posti in situazioni provocanti e pose tipiche appunto delle Pin Up del tempo; elemento questo che negli anni però non la mise in buona luce nei confronti di quei benpensanti che vedevano i fumetti come oggetti di corruzione per le menti dei giovani lettori dell'epoca. La questione costume si amplificò dopo la cessione del personaggio alla Fox Feature Syndicate, dove il creativo Matt Baker ne accentuò la semi nudità ampliando lo spacco nella parte frontale sul petto e accorciando al tempo stesso la già cortissima gonna...insomma, l'esplosione "fisica" della nostra Phantom Lady non passava certo inosservata, nemmeno quando molti anni più tardi, nel 1956, la DC Comics ne acquisì totalmente i diritti cambiandone anche origini e poteri facendola divenire uno dei massimi rappresentanti del super gruppo dei Freedom Fighters
Eroina dalla forte personalità e presenza fisica, prima del suo approdo alla DC la nostra Sandra Knight/Phantom Lady passò nelle maglie di diverse case editrici, dalla Charlton Comics alla Ajax Farrel Publications, passando anche per la I.W. Publications...come dire, tante vite tanto onore, o meglio dire valore. Un personaggio quindi che ha superato indenne i decenni incarnando più vite editoriali non poteva non comparire in questa lista. E poi, diciamo la verità, chi non la vorrebbe come ragazza della porta accanto?


BLACK TERROR (Nedor Comics 1942)
Concludiamo con il collega più celebre del precedente Daredevil, e cioè il valoroso e cupo Black Terror! Personaggio ormai divenuto un vero e proprio culto per molti appassionati, a cui ho dedicato una scheda ben più corposa non molto tempo fa, e a cui vi rimando senza indugio alcuno. 
Cos'altro aggiungere quindi che non si sia già detto? 
Forse che seppur erroneamente venga considerato come una sorta di Batman di seconda mano, ma con forza e invulnerabilità aggiunte, il fiero Black Terror, con il tempo e le sue innumerevoli riproposizioni editoriali moderne, è divenuto un personaggio a tutto tondo e intrigante ai massimi livelli; non è un caso che lo stesso Alex Ross, che nel 2008 lo traghettò sul suo famigerato Project Superpowers, lo ha definito forse il suo personaggio preferito in ambito Golden Age, e che ama disegnare – o forse è meglio dire dipingere – più degli altri. E come dargli torto dico io?!? Un personaggio ormai quasi vivo, che in ogni sua versione cartacea è andato ad arricchirsi sempre più, aggiungendo nuove e intriganti sfumature alla sua anima divenendo assolutamente speciale...talmente speciale che forse, un giorno o l'altro, ce lo ritroveremo all'interno del grande schermo cinematografico, in quanto la Warner Bros da tempo ne detiene i diritti di riproduzione. Che la cosa accada o no, state pur certi, che non sfigurerebbe affatto.

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